Bibliografia

mercoledì 5 giugno 2019

Capitalismo: perché il Cile è molto più ricco del Venezuela





di Daniel J. Mitchell


Sono in Cina questa settimana, a tenere varie conferenze alla Northeastern University di Shenyang. Il mio argomento di oggi è "Esempi dal mondo reale", cosa che mi ha dato l'opportunità di condividere molti dei grafici che ho costruito mostrando come le nazioni orientate al mercato godano di un successo molto più a lungo termine.

Uno dei grafici mostra come il Cile abbia goduto di una forte crescita da quando è passato ai mercati liberi, soprattutto rispetto al Venezuela, che è gravato da una forma di statalismo vizioso.


Ma ho sottolineato che ho creato questo grafico nel 2011 e mostra solo i dati degli anni tra il 1980 e il 2008. Ho pensato che avrebbe potuto indurre gli studenti a pensare che stavo deliberatamente omettendo gli ultimi anni perché i dati in qualche modo avrebbero potuto contraddire il mio messaggio sui mercati liberi e su uno stato limitato.

Quindi è tempo di aggiornare il mio confronto tra Cile e Venezuela e avrò molte prove da condividere, perché la Banca Mondiale ha pubblicato un lungo documento in merito solo un paio di anni fa. Il capitolo 7 confronta in modo specifico i due Paesi che stiamo esaminando oggi.

Il documento spiega come nessuno dei due Paesi abbia avuto molto successo negli anni '70, sebbene il Venezuela ricco di petrolio abbia almeno beneficiato dell'aumento dei prezzi dell'energia.

Ciò che è più rilevante, almeno per la discussione di oggi, è il modo in cui il Cile ha poi scavalcato il Venezuela grazie a riforme pro-mercato.

Ecco un grafico tratto dal documento, il quale mostra come l'economia cilena sia cresciuta rapidamente mentre il Venezuela languiva.


Il documento è pieno di molti altri dati.

Un elemento che ha attirato la mia attenzione (in parte a causa delle politiche miopi di Trump in America) è il modo in cui il Cile ha ridotto drasticamente le barriere commerciali mentre il Venezuela è stato più protezionista.

Ma il successo del Cile va ben oltre la politica commerciale.

Ecco una tabella sulla ricerca della qualità della governance e della burocrazia.


Ed ecco alcuni dati che esaminano gli ostacoli all'imprenditorialità. Come potete vedere, ci voleva quasi quattro volte più tempo per aprire un'attività in Venezuela nel 1999.


Presumo che i numeri siano peggiori oggi... supponendo, ovviamente, che qualcuno volesse aprire un'attività in quel triste Paese.

Ecco alcuni estratti dalla conclusione del documento della Banca Mondiale. Questo è un sommario piuttosto buono di come il Cile abbia invertito la sua discesa verso il socialismo mentre il Venezuela abbia raddoppiato la cattiva politica.
Nel periodo 1971-2003 sia il Cile che la República Bolivariana del Venezuela hanno vissuto periodi di crescente statalismo nella loro politica economica. In Cile, tuttavia, si è trattato solo di un breve episodio (esperimento socialista di Allende nel 1971-73), mentre nella República Bolivariana del Venezuela questa direzione politica è stata mantenuta quasi per tutto il periodo coperto dall'analisi (con il culmine durante l'elezione dell'amministrazione populista di Chávez nel 1998). Durante suddetto periodo, le imprese statali sono cresciute in entrambi i Paesi; i meccanismi di mercato sono stati ulteriormente disturbati dai controlli dei prezzi e dalle restrizioni imposte alla libertà di ingresso nel mercato e dalle attività economiche limitate in molti settori dell'economia [...]. Inoltre sono state imposte severe restrizioni al commercio estero e ai flussi di capitali. In Cile, l'esperimento statalista è stato interrotto dopo tre anni, quando l'economia era in uno stato di profondo squilibrio con un deficit gigantesco e un'inflazione incontrollata. È stato avviato un programma radicale di stabilizzazione economica e riforme che avrebbe ampliato la libertà economica. Questo cambiamento nell'orientamento economico ha prodotto risultati positivi. Dalla seconda metà degli anni '80 fino alla fine del periodo analizzato (2003), il Cile è stato il Paese in più rapida crescita in Sud America.

Ora è il momento di condividere una versione aggiornata del mio grafico (anche se sto rimuovendo l'Argentina in modo che possiamo concentrarci solo su Cile e Venezuela). Come potete vedere, grazie ai numeri aggiornati presi dal Maddison database, niente è cambiato rispetto al mio grafico del 2011.


E perché il Cile è cresciuto molto più velocemente? Come ho detto agli studenti qui in Cina, perché c'è più libertà di impegnarsi in scambi volontari.

Nell'ultimo documento dell'Economic Freedom of the World, il Cile è al quindicesimo posto, mentre il Venezuela è in fondo.

P.S. Alcune persone hanno cercato di ritrarre il Cile come un fallimento, ma tali asserzioni sono facilmente smentibili.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://francescosimoncelli.com/

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