Bibliografia

giovedì 24 gennaio 2019

Anatomia di uno shutdown del governo





di Chris Calton


Thomas Sowell era solito chiedere ai suoi studenti di immaginare una burocrazia che avesse due funzioni: fornire medicine ai bambini malati e costruire statue di Benedict Arnold. Poi chiedeva ai suoi studenti: se la burocrazia avesse dovuto subire tagli di bilancio, a quale funzione sarebbero stati interrotti i finanziamenti?

La risposta intuitiva, tra quelli di noi che non sono burocrati, dovrebbe essere tagliare i fondi alle statue di Benedict Arnold, ovviamente. Ci si potrebbe anche chiedere perché vengano finanziate statue in onore di un traditore... Ma Sowell diceva ai suoi studenti che la burocrazia è in realtà più incline a tagliare i finanziamenti alle medicina per i bambini malati.

Perché?

Burocrati e politici, come chiunque altro, sono individui interessati a sé stessi ed i loro interessi convergono verso un budget più grande possibile finanziato dai contribuenti. Quando si trovano di fronte a tagli di bilancio, per loro non ha senso tagliare i finanziamenti di quei programmi che la stragrande maggioranza dei contribuenti non si preoccuperebbe di finanziare. Non ci sarebbe alcuna lamentela. Ma tagliare i fondi in un'area che crea dolore reale per certe persone all'interno della popolazione (ad esempio, bambini malati o membri dell'esercito), spingerà quest'ultima ad essere pervasa da un sentimento di indignazione e a chiedere che il bilancio originale sia reintegrato (o addirittura aumentato!).

Con le richieste del presidente Trump di deviare i fondi dei contribuenti al suo muro di confine, la sua reazione è stata quella di minacciare l'arresto del governo. Questa tattica sembra essere sempre più popolare tra i politici che vogliono sostenere bilanci sempre più elevati e tasse più alte. L'ultimo "shutdown" è avvenuto cinque anni fa con Barack Obama, e sembra che molte persone abbiano già dimenticato il teatro politico che l'ha accompagnato. "Fermare" il governo, a quanto pare, significava pagare impiegati statali per mettere coni del traffico attorno ai monumenti e astenersi dal fare aggiornamenti su Twitter, tra le altre cose.

Tuttavia, mentre il governo continuava a spendere in cose come sussidi per incoraggiare la gente a mangiare il caviale prodotto dall'Idaho e, fino a poco tempo fa, la ricerca per la prevenzione del Millennium Bug, gli shutdown includevano l'arresto della paghe ai militari. Naturalmente il rifiuto del governo di pagare non esonera alcun membro del servizio dell'ordine di portare a termine i propri compiti. Ma proprio come diceva Sowell, la semplice minaccia di lasciare a secco i dipendenti del governo, in quel caso i militari, ha portato inevitabilmente all'indignazione pubblica ed a richieste di approvazione del budget presentato dal presidente. Non si discute, però, di tagliare i miliardi di dollari identificati come sprechi anche da organizzazioni non libertarie.

La realtà degli shutdown del governo è che quasi nulla viene effettivamente chiuso. Non sia mai che i dipendenti dell'Internal Revenue Service restino senza stipendio, per non parlare degli stessi politici. Lo spettro di uno shutdown del governo, accompagnato da interviste sui media dei dipendenti del governo, è tutto ciò che serve per spingere la popolazione a sostenere i programmi più insultati.

Nell'esempio più recente, Trump ha minacciato lo shutdown del governo per costringere il Congresso ad approvare i finanziamenti per il suo muro di confine. Una recente campagna di GoFundMe ha dimostrato che ci sono persone disposte a donare i propri soldi per il progetto (senza tasse obbligatorie), ma nessun contribuente è disposto a finanziare un muro di confine per l'importo approvato dal Congresso. Ma con la minaccia di un cosiddetto "shutdown del governo", gli oppositori sempre più accaniti del muro di Trump hanno chiesto al Congresso di fare tutto il possibile per impedire gli orrori che i demagoghi prevedono.

Per i libertari è facile acclamare la promessa di uno shutdown del governo. Sfortunatamente, anche se viene portata avanti la minaccia, la triste realtà è che uno shutdown del governo non è, e non è mai stato, qualcosa di più di una tattica per generare una protesta pubblica e consentire al governo di tassare e spendere quanto vuole. E la tattica sembra sempre funzionare.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://francescosimoncelli.com/


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