Le ultime settimane sono state caratterizzate da manifestazioni di dissenso nei confronti dell'amministrazione Trump. Dagli attacchi vandalici alle Tesla in giro per strada agli incendi degli stabilimenti industriali della stessa casa automobilistica, il sentimento contrario e di protesta sta emergendo con una certa violenza. Non solo, ma due fine settimana fa abbiamo sentito dai canali informativi ufficiali che in gran parte delle grandi città americane erano scesi in piazza manifestanti per esprimere il loro dissenso nei confronti di Trump. Giornali, telegiornali e giornalisti hanno subdolamente fatto intendere che tutte queste cose sono squisitamente “spontanee”. Lasciatemi essere campanilista nei confronti del lavoro che svolgo su queste pagine (virtuali): senza la voce analitica di uno come me, non ci sarebbe scampo dai megafoni della propaganda mainstream; spazi divulgativi come i miei dovrebbero essere supportati affinché possano continuare a operare nonostante i venti contrari provenienti da mancanza di sponsor e dalla facilità con cui potrebbero essere perfidamente silenziati (“shadow ban”, spinta più in basso nei risultati di ricerca, ecc. cosa già accaduto dal 2021 al 2024). Detto questo, ecco servita l'ennesima confutazione dell'informazione generalista: si scopre infatti che c'è coordinamento nel sottobosco dell'estrema sinistra per quanto riguarda la devastazione mirata di Tesla. Non solo, ma ciò vale anche per le altre manifestazioni di protesta contro Trump e la sua amministrazione, in America e nel resto del mondo (oltre alle “rivoluzioni colorate” in Georgia, Moldavia, Serbia, Romania). Infatti la realtà è ben diversa da quella disegnata e diffusa dai canali d'informazione ufficiali. Sto esagerando? Allora leggetevi questo lungo articolo del Time dove si riporta, prove estese alla mano, l'esistenza di una rete sotterranea di coordinamento e finanziamento facente riferimento alla sinistra e allo Stato profondo. Lo smantellamento della USAID, quindi, e il licenziamento di fannulloni nella macchina pubblica sono passi nella giusta direzione. Sebbene lo Stato profondo non resterà a guardare, una pubblico attento e con spirito critico nei confronti di ciò che legge è essenziale affinché esso non riacquisti forza e attiri dalla sua parte anche chi è stato accuratamente fuorviato da un'informazione mainstream distorta e (convenientemente) omissiva.
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(Versione audio della traduzione disponibile qui: https://open.substack.com/pub/fsimoncelli/p/soros-e-la-usaid-un-matrimonio-diabolico)
La recente attenzione rivolta alla USAID e le rivelazioni esplosive sulla reale destinazione delle sue spese rappresentano sicuramente un regalo di Natale anticipato per Rand Paul, quando arriverà il momento di preparare il suo rapporto annuale Festivus.
Dal finanziamento dell'insegnamento ai giornalisti dello Sri Lanka su come evitare il “linguaggio binario di genere” ai cambiamenti di sesso in Guatemala, all'attivismo LGBT in Armenia, Giamaica, America Latina, Uganda, tra innumerevoli altri, l'agenzia si comportava più come un'organizzazione di attivisti che altro. C'è anche dell'ironia nella rivelazione che molte cosiddette “Organizzazioni non governative” (ONG) ottengono la maggior parte dei loro finanziamenti dal governo federale.
Altre cose che saltano all'occhio includono il finanziamento di Sesame Street in Iraq, laboratori di drag show per migranti venezuelani in Ecuador, la promozione del turismo in Tunisia ed Egitto, la sensibilizzazione degli africani sui cambiamenti climatici e l'insegnamento alla popolazione del Kazakistan su come difendersi dai troll su Internet.
L'elenco potrebbe continuare per centinaia di pagine, ma il concetto è chiaro.
Anche i progetti di aiuti che potrebbero essere considerati più legittimi sono macchiati dalla politica e questo grazie a George Soros. Nel 2017 la Heritage Foundation ha svelato come Soros avesse sfruttato la sua influenza per mettere vincoli agli aiuti umanitari erogati dalla USAID, tutti i quali richiedevano ai destinatari di sottoscrivere un'agenda politica di estrema sinistra, specialmente nei Paesi che non la volevano:
[...] ma stanno emergendo prove che negli ultimi otto anni [a partire dal 2009], Soros, la sua Open Societies Foundations (OSF) e le loro numerose affiliate più piccole hanno ricevuto denaro dei contribuenti statunitensi tramite USAID e che quest'ultima ha reso OSF il principale esecutore dei suoi aiuti.
Fu nel 2009 che la USAID iniziò a vincolare i fondi per lo sviluppo ai Paesi che assumevano posizioni progressiste sui diritti gay/transgender, tra le altre cause di sinistra, tra cui anche la legalizzazione della prostituzione e la depenalizzazione delle droghe (non nel modo in cui molti libertari vorrebbero, ma piuttosto secondo il modello “San Francisco”). Ciò accadde ai Paesi africani e ai Paesi europei “dall'Irlanda alla Macedonia”.
Heritage ha anche scoperto che, nonostante alcuni aiuti da parte della USAID siano aiuti umanitari, abbiamo decenni di dati che dimostrano che non hanno migliorato la crescita economica e lo sviluppo nei Paesi finanziati. Quindi non c'è davvero alcun problema a buttare via il proverbiale bambino con l'acqua sporca quando si tratta di eliminare la USAID.
Per quanto scandalosi siano alcuni dei progetti progressisti e caricaturali in cui la USAID ha investito, dare fuoco ai soldi non è nemmeno lontanamente una delle loro attività più distruttive.
Ecco alcuni esempi.
Albania
L'Albania è la nazione più colpita dalla corruzione amministrativa nella regione, con il 57% dei cittadini a cui vengono richieste tangenti occasionalmente e il 47% che prende parte a transazioni corrotte. In collaborazione con USAID, la Open Society Foundations (OSF) di Soros ha contribuito con $60 milioni tra il 2000 e il 2015 ai cosiddetti sforzi di riforma della giustizia in Albania, e l'OSF ha stanziato i fondi.
Gli sforzi di riforma hanno ampiamente aiutato il Partito Socialista a consolidare il potere. Esso è guidato dal Primo Ministro Edi Rama, fotografato con Alex Soros quasi ogni mese, e che lo chiama suo “fratello”. Un documento dell'OSF redatto nel 2013, l'anno in cui Rama ha assunto il potere come Primo Ministro, ha delineato come riformare la Costituzione albanese. La riforma giudiziaria USAID-Soros-Rama è stata completata nel 2016.
Una revisione degli sforzi per quanto riguarda la riforma giudiziaria nel luglio 2021, esattamente cinque anni dopo la sua promulgazione, mostra come siano stati scarsamente all'altezza del linguaggio roseo che l'OSF e i socialisti hanno usato per promuoverla. I risultati sono stati devastanti:
• I tentativi dell'OSF e del Partito Socialista di impadronirsi della Corte Costituzionale e dell'Alto Ispettorato della Giustizia albanesi hanno lasciato l'opinione pubblica senza di essi per quasi quattro anni.
• Le Corti d'appello e le Corti di primo grado hanno solo un quarto dei giudici di cui hanno bisogno, e la Corte Suprema metà. Di conseguenza si stima che ci vorranno due decenni per smaltire l'arretrato di oltre 100.000 casi legali, 36.000 dei quali sono in attesa di essere esaminati dalla Corte Suprema.
• L'High Judicial Council ha esternalizzato l'amministrazione dei fascicoli della Corte Suprema all'East-West Management Institute, finanziato da Soros e USAID, gestito dall'ex-moglie di Rama, che è anche ex-presidente dell'OSF. L'East-West Management ha ricevuto oltre $270 milioni dalla USAID.
• Le riforme pongono le reti delle ONG sotto la competenza del Partito Socialista.
• La corruzione è aumentata. Il prezzo delle opere pubbliche con denaro del bilancio statale in Albania costa tra 6 e 8 volte di più rispetto alle opere pubbliche eseguite in “campi simili” con il finanziamento delle banche europee.
Si può solo immaginare quanto disastrosa sia stata a livello locale l'ingerenza di Soros nel sistema giudiziario americano: all'estero è stata ben peggiore.
La rivoluzione colorata nella Macedonia del Nord
Nella piccola nazione della Macedonia del Nord (formalmente Macedonia), che ha una popolazione di poco meno di 2 milioni, Soros, attraverso la sua Fondazione Open Society Macedonia (FOSM) e le sue attività sostenute dalla USAID, ha creato canali di informazione per promuovere la propaganda di sinistra e ha fondato 80 organizzazioni con lo stesso obiettivo, tra cui think tank, associazioni di giornalisti, gruppi che promuovono l'aborto, la droga e gli elementi più stravaganti dell'agenda LGBT. La FOSM era composta in gran parte da persone provenienti dall'ala “riformista” del partito comunista.
Sul tavolo erano previsti anche metodi diretti per un cambio di governo.
Nel 2015 l'Unione socialdemocratica di Macedonia e Soros (con l'aiuto della USAID) hanno finanziato gruppi per avviare una Rivoluzione colorata e rovesciare il partito conservatore al potere VMRO-DPMNE, in carica sin dal 2006. Durante le proteste gli attivisti di sinistra hanno apertamente esultato per il loro sostegno a Soros, indossando magliette con la scritta “esercito di Soros”. Un giornalista che ha posato per una foto indossando una delle magliette ha anche condotto uno show televisivo che promuoveva la rivoluzione colorata nella Macedonia del Nord, e alla fine della trasmissione è stato esposto il logo della USAID.
Guatemala
Una relazione di Judicial Watch ha rivelato come la USAID abbia incanalato milioni di dollari in programmi allineati con gli obiettivi di OSF in Guatemala. Le reti di Soros hanno speso oltre $100 milioni in America Latina dal 2015, con la “riforma della giustizia” come interesse principale. Rispetto al PIL OSF spende in Guatemala oltre il doppio di quanto spende la USAID nel Paese, cosa che ha fortemente allineato le iniziative di ritorno di Soros e ne ha finanziate direttamente alcune, come la Commissione internazionale contro l'impunità.
Come molte cosiddette organizzazioni anti-corruzione finanziate da Soros, tale Commissione è stata trasformata in un'arma contro i leader di destra del Paese e promuove “riforme” di estrema sinistra. Le loro azioni hanno portato alle dimissioni di un presidente a cui Soros si opponeva, Otto Perez Molina del partito di centro-destra Patriot Party, e hanno anche preso di mira il suo successore, Jimmy Morales del partito di destra National Convergence Front.
Negare, negare, negare
Cosa ha da dire OSF a riguardo? “Le affermazioni secondo cui le Open Society Foundations, fondate da George Soros, ricevono finanziamenti dalla USAID, o dirigono il finanziamento di un'agenzia governativa statunitense multimiliardaria, sono palesemente false”.
I bugiardi mentono, ma la documentazione no.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/
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