mercoledì 19 marzo 2025

Il cambiamento di narrazione più importante della storia moderna

Un altro cambiamento di narrazione è possibile identificarlo nella gestione delle linee di politica. A tal proposito non bisogna sorprendersi della deriva totalitaria in Romania e, in generale, in Europa. La cricca di Davos per anni ha mascherato il modo di “fare politica con la forza” con la foglia di fico “politica del consenso”. Ora che Trump e i NY Boys hanno chiamato il loro bluff, escono per quello che sono veramente e fanno gli indignati. Non solo, ma incolpano “gli altri” per il fatto che debbano ricorrere a questi mezzi per “difendersi”. Perché ricorrere a questo mezzo così plateale e becero per intromettersi nelle decisioni politiche di uno stato membro? Perché stanno finendo i soldi. La carta di credito dello zio Sam, che usavano indirettamente per fare “moral suasion” in giro per il mondo, è chiusa. Ciò che rimane loro sono i titoli dei giornali e l'influenza sulla stampa (di matrice inglese) per modellare, in modo raffazzonato ormai, l'opinione pubblica. Di conseguenza Musk può permettersi di ridimensionare ometti polacchi o altri che credono ancora di avere una leva sugli USA; la backdoor degli eurodollari è chiusa. Per quanto possano essere annunciati piani “faraonici” di spesa militare, gli USA sono ancora l'economia più forte, più capitalizzata, ricca di energia e hard asset che esista al mondo. In sintesi, hanno collaterale con cui coprire le loro parole. Ciò che invece ha l'UE è solo la facoltà di sventolare il ditino in aria pretendendo di essere ascoltata in base al suo “diritto” di monopsonio. La povertà auto-inflitta, consumando la ricchezza reale interna dei risparmiatori europei e inglesi per rimanere a galla, ha cancellato anche questa percezione.

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di Jeffrey Tucker

(Versione audio della traduzione disponibile qui: https://open.substack.com/pub/fsimoncelli/p/il-cambiamento-di-narrazione-piu)

Il cambiamento di narrazione più importante in questo periodo post-lockdown è stato il capovolgimento delle percezioni dello stato stesso. Per decenni, e persino secoli, è stato visto come il baluardo essenziale per difendere i poveri, dare potere agli emarginati, realizzare la giustizia, livellare il campo di gioco nel commercio e garantire i diritti a tutti.

Lo stato è stato il gestore saggio, che ha frenato l'eccesso di entusiasmo populista, smussato l'impatto delle feroci dinamiche di mercato, garantito la sicurezza dei prodotti, smantellato pericolose sacche di accumulo di ricchezza e protetto i diritti delle popolazioni minoritarie. Questa era l'etica e la percezione.

Per secoli la tassazione stessa è stata venduta alla popolazione come il prezzo da pagare per la civiltà, uno slogan inciso nel marmo nella sede centrale dell'IRS di Washington e attribuito a Oliver Wendell Holmes Jr., che lo disse nel 1904, dieci anni prima che l'imposta federale sul reddito diventasse legale negli Stati Uniti.

Questa affermazione non riguardava solo un metodo di finanziamento; era un commento sul merito percepito dell'intero settore pubblico.

Sì, questa visione ha avuto oppositori a destra e a sinistra, ma le loro critiche raramente hanno avuto un impatto duraturo sull'opinione pubblica.

Nel 2020 è successa una cosa strana.

La maggior parte dei governi a tutti i livelli in tutto il mondo si sono rivoltati contro il loro popolo. È stato uno shock perché gli stati non avevano mai tentato prima nulla di così audace. Hanno affermato di esercitare la padronanza su tutto il regno microbico, in tutto il mondo; avrebbero dimostrato la validità di questa missione implausibile con il rilascio di una pozione magica realizzata e distribuita con i loro partner industriali che erano completamente indennizzati da richieste di responsabilità.

Basti dire che la pozione non ha funzionato. Tutti hanno comunque preso il Covid; quasi tutti se lo sono scrollato di dosso. A chi è morto sono state spesso negate le comuni terapie per far posto a un'iniezione che ha fatto registrare il più alto tasso di infortuni e decessi nella storia pubblica. Un fiasco peggiore sarebbe difficile da immaginare al di fuori della narrativa distopica.

A questa grande crociata hanno partecipato tutti i vertici, tra cui i mass media, il mondo accademico, l'industria medica, i sistemi informativi e tutta l'industria scientifica stessa. Dopo tutto la nozione di “salute pubblica” implica uno sforzo di “tutto lo stato” e di “tutta la società”. Infatti la scienza, con il suo alto status guadagnato in molti secoli di successi, ha aperto la strada.

I politici, le persone per cui la popolazione vota e che formano l'unica vera connessione che la gente ha con i sistemi sotto cui vive, hanno seguito il movimento, ma non sembravano essere ai posti di comando. Né i tribunali sembravano avere un ruolo importante. Sono stati chiusi insieme alle piccole attività commerciali, alle scuole e ai luoghi di culto.

Le forze di controllo in ogni nazione risalivano a qualcos'altro che normalmente non consideravamo governo: erano gli amministratori che occupavano agenzie considerate indipendenti dalla consapevolezza o dal controllo della popolazione. Lavoravano a stretto contatto con i loro partner industriali nella tecnologia, nella farmaceutica, nel settore bancario e nella vita aziendale.

La Costituzione non aveva importanza e nemmeno la lunga tradizione di diritti, libertà e legge. La forza lavoro era divisa tra essenziale e non essenziale: le persone essenziali erano la classe dirigente più i lavoratori che la servivano, tutti gli altri erano considerati non essenziali per il funzionamento della società.

Si supponeva che fosse per la nostra salute, che lo stato si prendesse cura di noi, ma questa affermazione ha perso rapidamente credibilità, mentre la salute mentale e fisica precipitavano. La solitudine ha sostituito la comunità, i cari sono stati separati con la forza, gli anziani sono morti da soli con funerali digitali, matrimoni e funzioni religiose sono stati cancellati, le palestre sono state chiuse e poi riaperte solo per chi indossava la mascherina e i vaccinati, le arti sono morte, l'abuso di sostanze stupefacenti è salito alle stelle perché, mentre tutto il resto era chiuso, i negozi di liquori e i negozi di marijuana erano aperti.

Ecco quando le percezioni sono cambiate radicalmente. Lo stato non è ciò che la maggior parte delle persone pensava, è qualcos'altro. Non serve la popolazione, serve i propri interessi. Ed essi sono profondamente intrecciati nel tessuto dell'industria e della società civile. Le agenzie governative vengono catturate e la loro attenzione scorre principalmente verso chi ha le giuste connessioni.

Il conto è stato pagato dalle persone che sono state considerate non essenziali e che sarebbero state compensate con pagamenti diretti sfornati dalla stampante monetaria. Nel giro di un anno ciò è sfociato in un'inflazione che ha ridotto drasticamente il reddito reale durante una crisi economica.

Questo enorme esperimento di pianificazione farmacologica ha finito per capovolgere la narrazione che aveva ampiamente coperto gli affari pubblici per tutta la nostra vita. La terribile realtà è stata trasmessa all'intera popolazione in modi che nessuno aveva mai sperimentato prima. Secoli di filosofia e retorica sono stati fatti a pezzi davanti ai nostri occhi, mentre intere popolazioni si sono ritrovate faccia a faccia con l'impensabile: lo stato era diventato una grande truffa, o addirittura un'impresa criminale, un meccanismo che serviva solo i piani e le istituzioni delle élite.

Generazioni di filosofie ideologiche hanno inseguito conigli immaginari e questo vale per tutti i dibattiti principali sul socialismo e il capitalismo, ma anche per i dibattiti su religione, demografia, cambiamenti climatici e molto altro. Quasi tutti sono stati distratti dal vedere le cose che contano, andando a caccia di cose che in realtà non contano.

Questa presa di coscienza ha travalicato i tipici confini partigiani e ideologici. Coloro che non amavano pensare a questioni di conflitto di classe hanno dovuto affrontare i modi in cui l'intero sistema stava servendo una classe a spese di tutti gli altri. I sostenitori della beneficenza statale hanno dovuto affrontare l'impensabile: il loro vero amore era diventato malevolo. I campioni dell'impresa privata hanno dovuto affrontare i modi in cui le aziende private hanno partecipato e beneficiato dell'intero fiasco. Hanno partecipato tutti i principali partiti politici e i loro sostenitori giornalistici.

Nessuno dei precedenti ideologici è stato confermato nel corso di quegli eventi e tutti sono stati costretti a realizzare che il mondo funzionava in un modo molto diverso da quello che ci era stato detto. La maggior parte dei governi del mondo era controllata da persone che nessuno aveva eletto e queste forze amministrative erano leali non agli elettori ma agli interessi industriali nei media e nell'industria farmaceutica, mentre gli intellettuali di cui ci eravamo a lungo fidati accettavano le affermazioni più folli, condannando il dissenso.

A rendere le cose ancora più confuse, nessuno dei responsabili di questo disastro ha voluto ammettere l'errore o anche solo spiegare il proprio ragionamento. Le questioni scottanti erano e sono così voluminose da essere impossibili da elencare per intero. Negli Stati Uniti, avrebbe dovuto esserci una commissione Covid, ma non è mai stata istituita. Perché? Perché i critici superavano di gran lunga gli apologeti e una commissione pubblica si è rivelata troppo rischiosa.

Troppa verità potrebbe uscire allo scoperto, e poi cosa succederebbe? Dietro la logica della distruzione basata sulla salute pubblica, c'era una mano nascosta: interessi di sicurezza nazionale radicati nell'industria delle armi biologiche che è vissuta a lungo sotto copertura. Questo è probabilmente ciò che spiega lo strano tabù riguardante l'intera trama: chi sa non può dire, mentre il resto di noi che ha fatto ricerche su questo argomento per anni si ritrova con più domande che risposte.

Mentre aspettiamo un resoconto completo di come i diritti e le libertà siano stati schiacciati in tutto il mondo, quello che Javier Milei ha definito un “crimine contro l'umanità”, non si può negare la realtà dei fatti: era certo che ci sarebbe stato un contraccolpo, la cui ferocia non avrebbe fatto che intensificarsi quanto più a lungo è stata ritardata la giustizia.

Per diversi anni il mondo ha atteso le ricadute politiche, economiche, culturali e intellettuali, mentre i responsabili si sono aggrappati alla speranza che l'intera storia sarebbe scomparsa. Dimenticatevi del Covid, continuavano a dirci, ciononostante la portata della calamità non se n'è andata.

Viviamo ancora in mezzo a tutte le conseguenze, con rivelazioni minuto per minuto su dove sono andati a finire i soldi e chi era esattamente coinvolto. Sono stati sprecati miliardi di dollari mentre il tenore di vita delle persone è precipitato, e ora la domanda più scottante è: chi ha preso quei soldi? Le carriere vengono distrutte mentre famosi crociati anti-corporativi come Bernie Sanders si rivelano essere i maggiori beneficiari della generosità farmaceutica del Senato degli Stati Uniti.

La storia di Sanders è solo un dato tra milioni. La notizia del gran numero di racket è come una valanga. I giornali che pensavamo stessero raccontando la vita pubblica si sono rivelati corrotti. I fact-checker lavoravano sempre per il sistema di censura. I censori proteggevano solo sé stessi. Gli ispettori che credevamo stessero tenendo d'occhio la situazione erano sempre coinvolti nel gioco. I tribunali che tenevano d'occhio gli eccessi dello stato li stavano alimentando. Le burocrazie incaricate di far rispettare le leggi erano di per sé delle legislature non controllate e non elette.

Il cambiamento è illustrato dall'USAID, un'agenzia da $50 miliardi che sosteneva di fare lavoro umanitario ma che in realtà era un fondo nero per i cambi di governo, operazioni dello Stato profondo, censura e corruzione delle ONG su una scala mai vista prima. Ora abbiamo i dati. L'intera agenzia, che ha dominato il mondo come un colosso incontrollato per decenni, è destinata alla discarica.

E così via.

E questo non vale solo per gli Stati Uniti: la stessa dinamica sta prendendo forma in tutto il mondo industrializzato.

L'intero sistema di governo, concepito non come un canale democraticamente eletto per la tutela degli interessi dei popoli, ma piuttosto come una rete intricata e non eletta di racket industriale con una classe dirigente al comando, si sta sgretolando sotto i nostri occhi.

Ora ci sono vaste fasce della popolazione mondiale che bruciano di un desiderio ardente di ripulire il settore pubblico, denunciare le truffe industriali, riportare alla luce tutti i segreti tenuti nascosti per decenni, rimettere il potere nelle mani del popolo come l'era liberale aveva promesso molto tempo fa, cercando al contempo giustizia per tutti i torti subiti in questi ultimi cinque anni infernali.

L'operazione Covid è stata un audace tentativo globale di dispiegare tutto il potere dello stato, in tutte le direzioni da e verso cui fluiva, al servizio di un obiettivo mai tentato prima nella storia. Dire che ha fallito è l'eufemismo del secolo. Ciò che ha fatto è stato scatenare fuochi di rabbia in tutto il mondo, e interi sistemi legacy sono in procinto di bruciare.

Quanto è profonda la corruzione? Non ci sono parole per descriverne l'ampiezza e la profondità.

Chi se ne sta pentendo? I media generalisti, l'establishment accademico tradizionale, l'establishment aziendale tradizionale, le agenzie del settore pubblico, tutto il resto, e questo rammarico non conosce confini partigiani o ideologici.

E chi sta esultando o, almeno, applaudendo? I media indipendenti, la cittadinanza di base, i deplorevoli e non essenziali, i saccheggiati e gli oppressi, i lavoratori e i contadini che sono stati costretti a servire le élite per anni, coloro che sono stati emarginati attraverso decenni di esclusione dalla vita pubblica.

Nessuno può sapere con certezza dove andremo a parare – e nessuna rivoluzione o controrivoluzione nella storia è esente da costi o complicazioni – ma una cosa è certa: la vita pubblica non sarà mai più la stessa per le generazioni a venire.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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