Il manoscritto fornisce un grimaldello al lettore, una chiave di lettura semplificata, del mondo finanziario e non che sembra essere andato "fuori controllo" negli ultimi quattro anni in particolare. Questa è una storia di cartelli, a livello sovrastatale e sovranazionale, la cui pianificazione centrale ha raggiunto un punto in cui deve essere riformata radicalmente e questa riforma radicale non può avvenire senza una dose di dolore economico che potrebbe mettere a repentaglio la loro autorità. Da qui la risposta al Grande Default attraverso il Grande Reset. Questa è la storia di un coyote, che quando non riesce a sfamarsi all'esterno ricorre all'autofagocitazione. Lo stesso è accaduto ai membri del G7, dove i sei membri restanti hanno iniziato a fagocitare il settimo: gli Stati Uniti.
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(Versione audio della traduzione disponibile qui: https://open.substack.com/pub/fsimoncelli/p/perche-trump-deve-abrogare-la-tassa)
In un mondo in cui gli asset digitali stanno rapidamente diventando un pilastro della finanza globale, gli Stati Uniti si trovano a un bivio.
L'amministrazione Trump ha ripetutamente sottolineato la sua dedizione nel rendere più prosperi gli americani: dall'impegno a ripristinare la forza economica alla nomina di consiglieri lungimiranti, la Casa Bianca sembra pronta a inaugurare una nuova era di libertà finanziaria. Ma se il presidente Trump vuole davvero dare una spinta alla creazione di ricchezza per i cittadini medi e rendere gli Stati Uniti la principale “superpotenza in ambito Bitcoin” al mondo, la sua amministrazione deve abbracciare una linea di politica audace e trasformativa: eliminare le imposte sulle plusvalenze che gravano su di esso.
SOFFIANO VENTI DI CAMBIAMENTO: UNA LEZIONE DALL'ESTERO
La Repubblica Ceca ha di recente fatto notizia quando il suo Parlamento ha votato a larga maggioranza per esentare le plusvalenze da Bitcoin e altre criptovalute dall'imposta sul reddito, a condizione che siano detenute per più di tre anni e soddisfino determinate soglie di reddito. Questo non è un evento isolato. Paesi come Svizzera, Singapore, Emirati Arabi Uniti, El Salvador, Hong Kong e parti dei Caraibi hanno da tempo riconosciuto che una tassazione minima, o pari a zero, delle plusvalenze su Bitcoin può aiutare a stimolare l'adozione, l'innovazione finanziaria e la fiducia dei consumatori.
Come disse John F. Kennedy: “L'alta marea solleva tutte le barche”. Se applichiamo questa logica alla crescita economica tramite Bitcoin, la marea è globale e sta salendo rapidamente. In un mare inondato di liquidità e debito, la nave economica americana deve navigare queste correnti digitali. Le scelte politiche di queste nazioni, e la crescente prosperità dei loro cittadini, inviano un segnale potente: gli Stati Uniti possono e dovrebbero sfruttare Bitcoin come strumento per la crescita, non gravarla con modelli fiscali obsoleti.
LE PAROLE DI TRUMP: UN PERCORSO VERSO LA PROSPERITÀ
Lo stesso presidente Trump ha indicato la volontà di riconsiderare la tassazione su Bitcoin. “Fanno pagare le tasse sulle criptovalute, e non credo che sia giusto”, ha detto in una recente intervista, facendo eco alle frustrazioni di milioni di americani che trovano assurdo pagare le tasse sulle plusvalenze dopo aver usato Bitcoin per acquistare qualcosa di piccolo come una tazza di caffè. “Bitcoin è denaro, e bisogna pagare le tasse sulle plusvalenze se lo si usa per comprare un caffè?” ha chiesto retoricamente, evidenziando come le leggi attuali scoraggino le transazioni quotidiane. Ha poi aggiunto: “Forse è meglio liberarsi delle tasse sulle criptovalute e sostituirle con i dazi”.
Questo sentimento non è solo un vezzo retorico. Trump, che ha parlato alla Bitcoin 2024 Conference a Nashville, ha proclamato la sua visione per l'America: farla diventare una “superpotenza mondiale in ambito Bitcoin”. Ha anche promesso di “rendere Bitcoin un prodotto americano”, trasformando gli Stati Uniti in un hub leader dell'innovazione in tale ecosistema. Inoltre il 5 dicembre ha nominato l'ex-direttore operativo di PayPal, David Sacks, come suo “White House AI & Crypto Czar”, una mossa vista come un passo verso l'implementazione di linee di politica lungimiranti.
IL BITCOIN ACT DEL 2024: UNA RISERVA STRATEGICA PER LA GENTE
Gli Stati Uniti hanno già compiuto passi monumentali in questa direzione. Il BITCOIN Act del 2024 impone che tutti i bitcoin detenuti da qualsiasi agenzia federale vengano trasferiti al Dipartimento del Tesoro per essere conservati in una riserva strategica. In cinque anni esso deve acquistare un milione di bitcoin, detenendoli in trust per gli Stati Uniti. Questo accumulo a livello governativo mostra una visione a lungo termine per l'incorporazione di Bitcoin nella strategia finanziaria nazionale. Ma perché fermarsi qui? L'eliminazione dell'imposta sulle plusvalenze creerebbe un ciclo di feedback positivo tra politica nazionale e prosperità personale. Mentre il governo federale investe e detiene bitcoin, i cittadini potrebbero fare lo stesso senza dover incappare in obblighi fiscali punitivi.
AL SERVIZIO DELL'AMERICANO MEDIO
Per gli americani il costo della vita e il pungiglione dell'inflazione sono stati i punti focali della campagna di rielezione del presidente Trump. Le strategie tradizionali (es. manipolazioni dei tassi d'interesse, allentamento quantitativo) spesso equivalgono a riorganizzare le sedie a sdraio su una nave che affonda quando ci si confronta con sfide economiche veramente sistemiche. Bitcoin offre una zattera di salvataggio (oseremmo dire, un'arca di Noè digitale) per quegli americani che cercano di preservare e accrescere la propria ricchezza contro le forze erosive dell'inflazione. L'eliminazione delle imposte sulle plusvalenze di Bitcoin consentirebbe ai cittadini di effettuare transazioni, investire e risparmiare in un asset stabile e finito senza il drenaggio fiscale su ogni guadagno incrementale.
L'effetto domino qui è chiaro: più le persone adottano Bitcoin come riserva di valore e mezzo di scambio, più la domanda diventa forte, cosa che, a sua volta, potrebbe rafforzare ulteriormente le partecipazioni strategiche del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti. È un circolo virtuoso, un ciclo di feedback positivo. Man mano che il valore di Bitcoin cresce, cresce anche la base di ricchezza della nazione, contribuendo a pagare il debito nazionale, rafforzare l'egemonia del dollaro nel commercio globale e rendendo realmente gli americani più ricchi e più sicuri.
PERCHÈ L'AMERICA HA BISOGNO DI BITCOIN
Bitcoin non è più un esperimento di nicchia riservato a una piccola cerchia di appassionati. Si è evoluto in una priorità urgente e diffusa per gli americani di tutti i giorni, in particolare per quella generazione che plasmerà l'economia futura della nostra nazione. Non si tratta di un appello ideologico: è una realtà supportata dai dati. Secondo la Stand With Crypto Alliance, un'organizzazione non-profit dedicata a linee di politica trasparenti sulla blockchain, oltre 52 milioni di americani possiedono ora una qualche forma di criptovaluta. Quasi nove americani su dieci ritengono che il sistema finanziario abbia bisogno di essere aggiornato e il 45% afferma che non sosterrebbe candidati che ostacolano l'innovazione nel mondo delle criptovalute. Questi numeri rappresentano un'ondata travolgente e trasversale: la ricerca di Stand With Crypto mostra che il 18% dei repubblicani, il 22% dei democratici e il 22% degli indipendenti detengono criptovalute. Ciò taglia fuori la solita politica tribale e indica una verità fondamentale: Bitcoin è ora un argomento di discussione in politica nazionale, non una nota a margine su un'agenda trascurabile.
La richiesta che l'America sia leader è chiara. Il 53% degli americani vuole che le aziende di criptovalute siano basate negli Stati Uniti, assicurando che l'innovazione tecnologica e la ricchezza che genereranno rimangano in patria. Tra i dirigenti di Fortune 500, il 73% preferisce partner con sede negli Stati Uniti per le proprie iniziative di criptovalute e Web3, segnalando un desiderio aziendale di mantenere l'America in prima linea nel progresso finanziario globale.
Non agire ora rischia di ripetere gli errori del passato. Un tempo l'America era leader mondiale nella produzione avanzata, ma oggi il 92% della produzione di semiconduttori si trova a Taiwan e in Corea del Sud. Non possiamo permetterci di cedere il panorama finanziario futuro ad altre regioni. Bitcoin non è solo l'ennesimo investimento di moda; è la spina dorsale digitale di un sistema monetario in rapida evoluzione. Se gli Stati Uniti vogliono preservare la loro egemonia economica, mantenere la leadership nell'innovazione e garantire che gli americani di tutti i giorni abbiano accesso a un futuro finanziario stabile e orientato alla crescita, devono abbracciare Bitcoin. Così facendo, la nazione può assicurarsi il suo posto come superpotenza globale anche in questo settore, elevando i propri cittadini, rafforzando la nostra base economica e salvaguardando i nostri interessi strategici nell'economia digitale del XXI secolo.
AMERICA, TRACCIARE LA ROTTA
Allineandosi alle buone pratiche globali e adottando linee di politica lungimiranti, gli Stati Uniti possono rappresentare un faro di libertà finanziaria e innovazione tecnica. Eliminare la tassa sulle plusvalenze di Bitcoin segnalerebbe agli investitori, agli imprenditori e ai cittadini comuni che l'America fa sul serio nel voler guidare l'economia digitale del XXI secolo. Non si tratta solo di essere “Bitcoin-friendly”; si tratta di garantire che gli americani medi abbiano gli strumenti di cui hanno bisogno per navigare nelle acque economiche turbolente.
La complessità e l'inefficienza della tassazione di ogni transazione digitale rappresentano un peso inutile per l'innovazione e la vita quotidiana. Gli americani meritano di meglio: meritano la libertà di effettuare transazioni in un mondo digitale senza supervisione punitiva.
In sostanza, questa è l'occasione per l'America di fare ciò che ha sempre fatto meglio: innovare, adattarsi e guidare. L'eliminazione delle imposte sulle plusvalenze di Bitcoin non manterrebbe solo una promessa della campagna elettorale; preparerebbe il terreno per una prosperità a lungo termine, darebbe ai cittadini il potere di proteggere il loro futuro finanziario e consoliderebbe gli Stati Uniti come il principale campione mondiale in ambito Bitcoin. L'alta marea, in effetti, solleva tutte le barche, e quale barca migliore su cui imbarcarsi di un'Arca Bitcoin, capitanata da un'amministrazione determinata a rendere davvero l'America di nuovo grande?
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/
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