giovedì 28 novembre 2024

Bitcoin: il gold standard dell'era digitale

Ricordo a tutti i lettori che su Amazon potete acquistare il mio nuovo libro, “Il Grande Default”: https://www.amazon.it/dp/B0DJK1J4K9 

Il manoscritto fornisce un grimaldello al lettore, una chiave di lettura semplificata, del mondo finanziario e non che sembra essere andato "fuori controllo" negli ultimi quattro anni in particolare. Questa è una storia di cartelli, a livello sovrastatale e sovranazionale, la cui pianificazione centrale ha raggiunto un punto in cui deve essere riformata radicalmente e questa riforma radicale non può avvenire senza una dose di dolore economico che potrebbe mettere a repentaglio la loro autorità. Da qui la risposta al Grande Default attraverso il Grande Reset. Questa è la storia di un coyote, che quando non riesce a sfamarsi all'esterno ricorre all'autofagocitazione. Lo stesso è accaduto ai membri del G7, dove i sei membri restanti hanno iniziato a fagocitare il settimo: gli Stati Uniti.

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di Michael Matulef

La natura del denaro è una delle questioni più inesplorate e vitali nella società moderna. Nel corso della storia diversi sistemi monetari sono sorti e sono caduti con il progredire della tecnologia e l'emergere di nuove forme di denaro superiori a quelle precedenti. Per aiutarci a comprendere questo fenomeno, dobbiamo porci la seguente domanda: “Chi controlla il libro mastro?” Mentre esploriamo la storia tecnologica del denaro e le sue varie incarnazioni, dal credito sociale ai sistemi coperti da merci, comprenderemo in che modo il controllo sul libro mastro monetario influisce sulla libertà individuale, sulla prosperità economica e sulla prosperità umana.

Diversi autori della Scuola Austriaca, come Carl Menger, Ludwig von Mises e molti altri, hanno scritto sulla funzione del denaro. In sostanza, esso consente lo scambio indiretto come mezzo per facilitare le transazioni. Nelle piccole comunità i sistemi di credito sociale possono regolare le risorse tramite lo scambio diretto; man mano che queste comunità crescono, lo scambio indiretto tramite denaro diventa essenziale. L'espansione della divisione del lavoro e della specializzazione richiede calcoli economici più complessi e la crescente sofisticazione dei desideri richiede transazioni indirette tra parti distanti. Lo scambio diretto si basa sulla fiducia e la familiarità tra le controparti, cose che vengono via via a mancare man mano che aumentano le dimensioni. Il denaro è nato per consentire alle comunità in crescita di raccogliere i benefici dell'espansione economica attraverso lo scambio indiretto. Senza denaro sano/onesto, la produttività e la specializzazione non possono essere coordinate in modo efficace. La Scuola Austriaca riconosce quanto sia fondamentale il quadro monetario in un'economia in evoluzione.

Alcune merci finiscono per essere selezionate come denaro all'interno delle economie di mercato in base alle loro proprietà monetarie. Detto in altri termini, il bene più vendibile, che ha il più basso tasso di utilità marginale decrescente, verrà scelto per facilitare il commercio indiretto. Le proprietà monetarie primarie (scarsità, durevolezza, portabilità, divisibilità, fungibilità e verificabilità) lasciano il posto alla vendibilità dei beni nel tempo e nello spazio. Conchiglie, perline, argento e oro sono tutti esempi di diverse merci che sono state utilizzate come diversi mezzi di scambio in base ai rispettivi punti di forza nelle sopraccitate proprietà monetarie.

Lyn Alden, nel suo recente libro Broken Money: Why Our Financial System is Failing Us and How We Can Make it Better, riesamina la questione di cosa sia il denaro attraverso la sua teoria del libro mastro:

La teoria del libro mastro osserva che la maggior parte delle forme di scambio vengono migliorate dall'avere un'unità di conto vendibile che può essere detenuta e trasferita sia nel tempo che nello spazio, e che questa implica l'esistenza di un libro mastro, letteralmente o in astratto. Le unità monetarie e il libro mastro che le definisce si basano su amministratori umani o su leggi naturali per mantenere la loro stabilità nel tempo e nello spazio.

Attraverso questa lente possiamo rispondere all'annosa questione di Cosa ha fatto lo stato al nostro denaro? La natura ingombrante dell'oro fisico come mezzo di scambio ha portato all'adozione della cartamoneta e, infine, della moneta fiat non più coperta da materie prime. Conservare, trasportare e verificare l'oro puro per le transazioni è diventato poco pratico man mano che le economie crescevano e si sviluppavano tecnologicamente. Il peso dell'oro e il rischio di furto hanno reso costoso lo stoccaggio; la verifica della purezza era difficile per il commercio quotidiano; trasportare oro per grandi transazioni era rischioso. La cartamoneta forniva un sostituto più leggero e portabile per l'oro, più pratico per lo scambio. Tuttavia dipendeva ancora dalle autorità centrali che garantivano riserve auree adeguate per mantenere la convertibilità. Ciò limitava la politica monetaria, poiché l'espansione della valuta era limitata dalle scorte di oro. Nel tempo i vincoli della convertibilità dell'oro frustrarono stati e banche centrali e la sua sospensione nel 1971 consentì un maggiore controllo sulla massa monetaria e sui tassi d'interesse, fornendo maggiore flessibilità politica. Ma senza la copertura delle materie prime, la moneta fiat comporta maggiori rischi di inflazione, iperinflazione e altre esternalità negative. La Alden ce lo spiega bene:

La tecnologia dei sistemi bancari e delle banconote cartacee in vari tagli coperte dall'oro ha migliorato l'effettiva divisibilità dell'oro. E poi, oltre a scambiare carta, le persone potevano “inviare” denaro tramite linee di telecomunicazione ad altre parti del mondo, utilizzando le banche e i loro registri come intermediari di custodia. Questo era il gold standard, la copertura delle valute cartacee e dei sistemi di comunicazione finanziaria con l'oro.

Per un sistema bancario coperto dal metallo giallo, l'unica parte del registro di cui i singoli utenti hanno il controllo sono le monete di metallo che hanno in tasca, e per questo si affidano alle proprietà del metallo stesso per conservare l'integrità del registro. Una volta che consegnano le monete al sistema bancario, iniziano a fare affidamento su una gerarchia di altre persone per controllare il loro denaro.

Nel contesto della teoria del libro mastro della Alden, l'offerta di oro è controllata dalla natura e dalle leggi naturali. La moneta fiat, al contrario, è controllata dall'amministrazione umana e inequivocabilmente dallo stato. Questa spiegazione è la semplice risposta a ciò che quest'ultimo ha fatto al nostro denaro: ha preso il controllo del libro mastro monetario sottraendolo alla legge naturale e ha utilizzato quel potere per facilitare la sua crescita metastatica. Inoltre ha esercitato questo controllo come uno dei suoi privilegi di monopolio esclusivo. Come sostenitori del libero mercato, dei diritti di proprietà individuale e del diritto all'autodeterminazione, nulla è più imperativo ai nostri tempi che separare il denaro dallostato. Il grande Friedrich A. Hayek, che sosteneva la denazionalizzazione del denaro, affermò:

Non credo che avremo mai più una buona forma di denaro se prima non lo togliamo dalle mani dello stato; non possiamo toglierla violentemente dalle sue mani, tutto ciò che possiamo fare è introdurre qualcosa, in modo subdolo e indiretto, che non possa fermare

Negli ultimi 15 anni c'è stato Bitcoin e ha continuato a svilupparsi in un modo subdolo e indiretto che Hayek aveva ipotizzato. Un sistema di contabilità decentralizzata che utilizza firme digitali crittografate per rafforzare il concetto di scarsità digitale, Bitcoin, come unità monetaria, rappresenta un bene al portatore nativo digitale, un concetto veramente rivoluzionario. Nel contesto della teoria del libro mastro della Alden, ella scrive:

L'oro è stato a lungo utilizzato come forma di difesa e risparmio, ma non è una forma di denaro transazionale utile nell'era digitale. La rete Bitcoin presenta un'alternativa più nuova e veloce, dove nessuno può creare bitcoin gratuitamente e quindi nessuno ha il potere del signoraggio.

Bitcoin colma il divario di velocità tra transazioni e regolamenti. Sin dall'invenzione e dall'implementazione dei sistemi di telecomunicazione intercontinentali nella seconda metà del XIX secolo, le transazioni sono state in grado di muoversi in tutto il mondo alla velocità della luce, mentre il denaro al portatore, scarso e auto-custodito (ad esempio, l'oro), poteva essere trasportato e verificato solo alla velocità della materia. Questo divario di velocità ha aperto un'enorme opportunità di arbitraggio per banche e stati, perché ha dato loro monopoli di custodia su pagamenti rapidi a lunga distanza. Bitcoin rappresenta il primo modo per regolare il valore scarso alla velocità della luce.

Mentre la politica può avere un impatto sul modo in cui interagiamo con il denaro a livello locale e temporaneo, è la tecnologia che ha un impatto sul modo in cui interagiamo con il denaro a livello globale e permanente. Con l'avvento di nuove tecnologie, alcuni tipi di registri diventano obsoleti e si estinguono, mentre nuovi tipi di registri nascono e diventano necessari. Ecco perché le nuove forme di denaro tendono a essere adottate ovunque, piuttosto che solo a livello locale. Con l'industrializzazione del mondo, l'oro ha prevalso su ogni altra merce; poi, con l'aumento della connessione del mondo tramite sistemi di telecomunicazione, le valute fiat hanno sostituito l'oro in ogni Paese. Ora che la scarsità digitale e la liquidazione digitale esistono come nuove forme di tecnologia, s'è di nuovo venuta a creare un'apertura per una nuova era monetaria.

Oggi l'uso di Bitcoin è principalmente quello di riserva di valore. Una possibile spiegazione è la Legge di Gresham, la quale afferma che quando due forme di valuta hanno lo stesso valore nominale, quella percepita come meno preziosa circolerà di più, mentre quella più preziosa verrà accumulata. Ciò aiuta a spiegare il ruolo attuale di Bitcoin: la sua offerta limitata e la sua valutazione volatile lo rendono “denaro buono” da detenere come asset, mentre le valute fiat con un valore percepito inferiore rimangono il mezzo di scambio comune. Tuttavia lo status monetario di Bitcoin potrebbe evolversi se aumentasse l'adozione.


CONCLUSIONE

Studiare la storia monetaria rivela che l'evoluzione del denaro riflette i progressi della tecnologia. Le società hanno selezionato diversi mezzi monetari in base alla forza delle loro proprietà monetarie, ovvero la loro vendibilità nel tempo e nello spazio. Esaminare chi controlla il registro per ogni sistema monetario fornisce utili informazioni: le leggi naturali governavano il registro di materie prime come l'oro, tuttavia l'avvento delle telecomunicazioni ha consentito alle transazioni finanziarie di avvenire molto più rapidamente rispetto alla liquidazione dei pagamenti in oro fisico. Ciò ha evidenziato i limiti del suo uso come denaro nell'era digitale, di conseguenza le società hanno adottato monete cartacee e digitali basate sul credito con registri controllati dall'amministrazione umana piuttosto che dalle leggi naturali. Nel tempo lo stato ha preso il controllo di questi registri, espandendo la sua autorità manipolando le valute fiat e rimuovendo completamente il loro legame dall'oro. Per contrastare la crescita incontrollata del potere statale, dobbiamo tornare a una moneta sana/onesta ancorata a una riserva di valore affidabile, con un registro che non può essere manipolato dallo stato. Utilizzare l'oro fisico come mezzo di scambio non è più pratico in un mondo sempre più digitale, pertanto deve essere sviluppata un'alternativa monetaria resistente alla censura per separare il controllo del denaro dallo stato. Negli ultimi 15 anni il registro pubblico distribuito di Bitcoin si è rivelato un affascinante esperimento nel campo del denaro digitale decentralizzato. A differenza delle valute tradizionali, il registro di Bitcoin non è controllato da una singola entità, invece si basa su una rete di individui che eseguono volontariamente il software Bitcoin per raggiungere un consenso sul protocollo. Questo approccio decentralizzato consente al mercato di decidere sulle proprietà della rete e delle unità monetarie. In definitiva, il mercato determinerà se Bitcoin è il più adatto come mezzo di scambio per l'umanità nel mondo digitale. Una domanda che dovremmo porci è questa:

Come sarebbe se una forma di denaro globale, digitale, solido, aperto e programmabile partisse da zero e diventasse ampiamente accetato come mezzo di scambio?

[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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