lunedì 14 ottobre 2024

Comprendere le basi del sistema bancario moderno

 

 

di J.R. MacLeod

Il sistema monetario e bancario svolge un ruolo importante nelle economie contemporanee. La conoscenza di come funziona questo sistema dovrebbe essere diffusa il più ampiamente possibile, ciononostante il sistema educativo istruisce a malapena i suoi studenti su questo argomento, se non per niente. Questo articolo colma questa lacuna fornendo una panoramica di base di come funziona oggi il sistema bancario. Il lettore potrebbe anche essere interessato a studiare la discussione sui sistemi alternativi, tuttavia questo articolo si concentrerà solo sulla descrizione del sistema dominante.


Operazioni di mercato aperto e sistema bancario a riserva frazionaria

La banca centrale ha il monopolio sull'emissione di banconote, ovvero di valuta fisica. La differenza tra il valore nominale della valuta creata e il costo per produrla è chiamata signoraggio e dà un profitto al sovrano monetario, in questo caso la banca centrale. Le banconote delle banche centrali non sono rimborsabili in nient'altro che in sé stesse: sono create dal nulla. È probabile che la valuta fisica prodotta dalle banche centrali sarà parzialmente sostituita dalle valute digitali delle banche centrali (CBDC) nel prossimo futuro. Svolgeranno molte delle stesse funzioni della valuta fisica e manterranno caratteristiche come il signoraggio.

Le banche centrali sono in grado di acquistare asset dagli attori di mercato. Lo fanno firmando un “assegno” a sé stesse, o creando dal nulla un deposito a vista. Questi assegni vengono creati per decreto della banca centrale e sono convertibili solo in banconote ufficiali. Quando la banca centrale acquista asset dalle banche normali utilizzando questi assegni (che ora sono elettronici), le banche commerciali tengono questo denaro in riserva nei propri conti che detengono presso la banca centrale. Quando la banca centrale acquista asset da altri attori di mercato, gli assegni finiscono nello stesso posto. Colui che riceve l'assegno lo deposita presso la sua banca ed essa, a sua volta, lo deposita nel suo conto presso la banca centrale. Gli assegni finiscono inevitabilmente come riserve detenute presso la banca centrale. Tali assegni, chiamati riserve monetarie presso la banca centrale, funzionano come depositi a vista, o crediti nei confronti della banca centrale, quindi faranno sempre parte dei suoi conti.

Le riserve monetarie nella banca centrale rappresentano la moneta del settore bancario; è il tipo di moneta che la banca centrale e le banche normali usano per fare affari e regolare i saldi tra loro. In particolare le banche normali con un eccesso di riserve le prestano ad altre banche normali con riserve insufficienti.

Questi acquisti di asset sono chiamati operazioni di mercato aperto. In genere l'asset più comune acquistato dalla banca centrale è il debito pubblico. Ciò dimostra la stretta relazione tra banche centrali e stati, poiché le banche centrali creano denaro per finanziare l'attività statale.

I clienti delle banche ordinarie possono ritirare i propri depositi sotto forma di valuta fisica. Per adempiere a questo obbligo, le banche ordinarie richiedono la consegna di valuta fisica alla banca centrale, la quale riduce il loro saldo delle riserve presso di essa. La valuta fisica e le riserve monetarie nella banca centrale costituiscono la base monetaria.

Poiché i clienti delle banche normali in genere non richiedono l'utilizzo di tutto il denaro nei loro conti in una volta, esse concedono prestiti con l'obiettivo di avere riserve sufficienti a soddisfare il volume di prelievi che i loro clienti effettuano, piuttosto che avere riserve sufficienti a soddisfare completamente i propri conti di deposito, ovvero tutto il denaro che i clienti potrebbero richiedere in una singola volta. Se la banca centrale crea nuovo denaro e aumenta le riserve di una banca normale acquistando un asset da essa, la banca normale, a sua volta, creerà ancora più denaro concedendo prestiti ben superiori alla quantità di nuove riserve che riceve. Le banche normali e i loro clienti fanno affari tra loro, quindi il denaro viene costantemente moltiplicato, poiché con ogni nuovo deposito che esse ricevono cercheranno di creare anche nuovi prestiti. Questo processo è noto come riserva frazionaria, poiché le riserve delle banche normali sono solo una piccola frazione delle loro passività di deposito.

Questo sistema centralizzato di creazione del denaro rappresenta una piramide invertita. La banca centrale piramida le riserve monetarie in cima alla sua capacità di creare valuta fisica; le banche normali, poi, piramidano i depositi a vista in cima alle loro riserve presso la banca centrale.


Altri strumenti di politica monetaria

Obblighi di riserva — La banca centrale ha il potere normativo sulla quota di riserve che le banche ordinarie devono mantenere. Questo potere può influenzare la politica monetaria, con obblighi di riserva più elevati che portano a una minore offerta di denaro e obblighi di riserva più bassi che portano a una maggiore offerta di denaro.

Assicurazione sui depositi — La banca centrale garantisce i depositi dei clienti delle banche normali fino a un certo limite. Lo scopo di questo strumento è quello di tentare di prevenire le corse agli sportelli, in cui i clienti percepiscono che una banca normale sta operando su una base di insolvenza, ovvero senza riserve sufficienti per soddisfare i propri obblighi di deposito, e quindi essi tentano di recuperare il loro denaro dallo stock di riserve che la banca possiede. La banca centrale che garantisce questi conti può dare maggiore stabilità a un sistema bancario a riserva frazionaria, ma crea anche un azzardo morale.

Finestra di sconto — La banca centrale ha il potere di prestare riserve monetarie alle banche normali attraverso la cosiddetta finestra di sconto. Questa è stata la principale giustificazione iniziale per la creazione delle banche centrali, affinchè agissero come “prestatori di ultima istanza” per quelle banche che si fossero improvvisamente ritrovate in difficoltà. Il tasso d'interesse per questo strumento è in genere impostato più in alto del tasso che le banche normali chiedono quando si prestano a vicenda le rispettive riserve monetarie. Questo per garantire il suo ruolo come opzione di emergenza.

Pagamento degli interessi sulle riserve — Un'aggiunta relativamente recente alla cassetta degli attrezzi della banca centrale è la linea di politica di pagare interessi sulle riserve monetarie detenute dalle banche normali nei conti presso la banca centrale. Lo scopo di questo strumento è consentire a quest'ultima di acquistare asset senza avere un forte impatto sull'inflazione dei prezzi, o sui tassi d'interesse. La banca centrale crea nuove riserve monetarie e le inietta nel sistema, ma finché la banca centrale paga un tasso d'interesse più elevato sulle riserve detenute presso di essa, rispetto al tasso che le banche normali guadagnano prestandosele a vicenda, le banche normali lasceranno gran parte di queste nuove riserve in deposito per guadagnare passivamente. Ciò significa che le banche normali promuovono un effetto moltiplicatore minore sul nuovo denaro e l'inflazione dei prezzi è di conseguenza inferiore a quanto sarebbe accaduto altrimenti. Inoltre la banca centrale può influenzare il tasso che le banche normali si addebitano a vicenda sui prestiti delle riserve modificando il tasso che paga sulle riserve parcheggiate presso di essa.

Tipi di asset acquistati — I diversi tipi di asset acquistati dalla banca centrale avranno diversi tipi di effetti sulla politica monetaria e sull'economia in generale. A parità di condizioni, l'acquisto di oro da parte della banca centrale tenderà a rafforzare la credibilità e la stabilità della valuta nazionale. L'acquisto di più debito pubblico finanzierà una maggiore attività da parte dello stato. L'acquisto di una specifica classe di asset darà maggiore impulso all'azienda sottostante, nonché al settore dell'economia in cui opera.

Mercato dei pronti contro termine — “Repo” fa riferimento agli accordi di riacquisto. Si tratta di un metodo di finanziamento a breve termine in cui un'azienda vende asset, in genere titoli di Stato, e accetta di riacquistarli in una data futura a un prezzo leggermente più alto. La differenza di prezzo costituisce un tasso d'interesse in funzione della preferenza temporale. La banca centrale interviene nel mercato dei pronti contro termine tramite operazioni di mercato aperto e linee di prestito, utilizzando le riserve monetarie presso di essa. Questi interventi influenzano l'offerta di denaro e, di conseguenza, il tasso d'interesse nel mercato dei pronti contro termine.


Conclusione

Questo articolo fornisce una panoramica del sistema bancario moderno e della creazione di denaro. In quanto tale, ritengo che sia accurata, ma ci sono ovviamente più dettagli nei processi descritti sopra e ci sono ulteriori strumenti impiegati dalla banca centrale per creare denaro e influenzare il sistema bancario più ampio. Ci sono anche molti problemi con questo sistema. Per prima cosa, la capacità di creare denaro dal nulla e prestarlo a interesse richiede la creazione di altro denaro in futuro per rimborsare il capitale e gli interessi. Questo è uno dei concetti archiviati sotto il termine generico di usura.

Fortunatamente esistono anche idee alternative che mirano a evitare i problemi del nostro sistema attuale. Per una discussione completa riguardo al sistema bancario moderno e alla relativa creazione di denaro, ai suoi problemi e alle alternative, consiglierei di iniziare da Understanding Money Mechanics di Robert Murphy. Un altro testo eccellente è The Case Against the Fed di Murray Rothbard .


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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