lunedì 30 settembre 2024

Creare lavori e migliorare le vite: il ritorno della manifattura statunitense

L'articolo di oggi, per quanto prenda in considerazione un esempio a livello micro, è didattico alla luce della deriva totalitaria che sta avvenendo in Europa. Mi riferisco in particolar modo al piano Draghi per permettere all'UE di sopravvivere alle sfide che sta ponendo il presente e porrà il futuro. Visto che questo Paese non ha affatto una stampa che fa il suo lavoro, dato che dovrebbe inchiodare questo personaggio alle menzogne che ha diffuso durante il suo anno di carica in veste di primo ministro italiano (soprattutto dal punto di vista sanitario), tocca a spazi come quelli del sottoscritto fare le pulci a dichiarazioni e relazioni prodotte da gente del genere. Come imprenditore di sé stesso, Draghi ha avuto enorme successo; la bolla della sua infallibilità è stata gonfiata attraverso il “capitale servile” che impiegato eseguendo gli ordini che provenivano dall'alto. In questo senso è un asset accademico che verrà sfruttato fino in fondo dai tecnocrati europei. Non sorprende, quindi, che quando i nodi vengono al pettine e cadono le maschere, ciò che si vede è il vero volto sia dell'Europa che di questi personaggi alfieri del “liberismo”: promulgatori della libertà a chiacchiere, fautori del socialismo nei fatti. La proposta di un ingigantimento della spesa pubblica comune, come si legge nel link di sopra, è la classica pistola fumante a supporto della mia tesi. Le maschere di libertà di commercio, libertà di circolazione, sobrietà fiscale e tutte le altre bugie che hanno creato il mostro totalitario dell'Unione Europea sono infine cadute. Diversamente dallo spirito americano di libertà d'impresa e libertà individuale a sostegno di una crescita economica sostenibile e duratura, ancora flebilmente presente, lo spirito europeo è marcio fino al midollo e non ha mai avuto intenzione di trasformare in realtà le illusioni di libertà sagacemente spacciate a livello di narrativa ufficiale. Una facciata putrida che adesso deve trovare il modo di ritardare il più possibile il suo inevitabile sfacelo.

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di Maggie Miller

Nel cuore di Riviera Beach, Florida, un'azienda chiamata K12 Print sta ridefinendo il significato di fare impresa in America. Non si tratta solo di profitti e produttività per John DiDonato, amministratore delegato e fondatore. Sebbene il successo finanziario faccia parte dell'equazione, la sua missione è quella di aiutare a far rivivere un pilastro fondamentale dell'economia americana: la manifattura. La visione di DiDonato per K12 Print è radicata nella convinzione che la manifattura possa essere un catalizzatore per il cambiamento, non solo per l'azienda, ma per il Paese e le sue comunità.

C'è un dibattito in corso sul cosiddetto onshoring, specialmente in seguito alla crisi sanitaria, da quando la supply chain globale è stata interrotta. Le aziende lo stanno prendendo in considerazione, ma non vedono la strada da seguire; K12 Print la conosce e la segue investendo nel capitale umano.

“Non si dovrebbe trascurare una zona imprenditoriale”, consiglia DiDonato, “per i benefici fiscali che si potrebbero trovare, ma soprattutto per la comunità, una affamata di opportunità”.

Aprire un'attività in una zona industriale non è stata solo una decisione aziendale per DiDonato, è stata una mossa strategica per dare nuova vita alla produzione americana e, per estensione, alla comunità locale di Riviera Beach. Ha visto il potenziale nell'istituire una base manifatturiera dove era più necessaria, offrendo lavoro e formazione ai residenti e rivitalizzando l'economia locale.

“Pensavo che, crescendo, l'azienda avrebbe potuto cambiare la città”.

Per DiDonato il declino della produzione manifatturiera americana non è solo un problema economico, è un problema sociale. Crede che la delocalizzazione dei lavori manifatturieri abbia eroso le fondamenta della classe media americana e limitato le opportunità per molti giovani, in particolare quelli nei centri urbani. Secondo DiDonato la produzione manifatturiera è fondamentale per creare ricchezza e mantenere un'economia sana.

“La produzione manifatturiera è l'unica cosa che crea ricchezza. Per avere un'economia sana, c'è bisogno di una solida base manifatturiera. Abbiamo esternalizzato talmente tanto la nostra che sta influenzando l'economia in generale e le opportunità disponibili per i giovani, specialmente nei centri urbani”.

DiDonato indica Paesi come la Cina che si sono concentrati molto sulle competenze manifatturiere e commerciali, con conseguente rapida crescita economica e opportunità di lavoro. Gli Stati Uniti, d'altro canto, hanno assistito a un declino nel loro settore manifatturiero. Secondo l'US Joint Economic Committee da gennaio 2000 gli Stati Uniti hanno perso oltre un quarto di tutti i posti di lavoro manifatturieri nazionali, un calo di oltre 4,7 milioni. DiDonato ritiene che questo sia un fattore importante nelle sfide economiche affrontate da molte comunità americane oggi.

“Quando ero giovane ho imparato a fare le cose realizzandole. Non è qualcosa che si può insegnare in classe. Se continuiamo a delocalizzare la nostra produzione, non solo i posti di lavoro se ne vanno, ma anche la tecnologia e l'innovazione. Dobbiamo riportare la produzione in America in modo che i nostri figli possano essere in prima linea nel creare e costruire cose nuove”.

La filosofia aziendale di K12 Print è radicata nella passione per la redenzione e nella consapevolezza che gli errori fanno parte della vita. Il comproprietario di DiDonato, Jim Wahlberg, ha sentito su di sé gli effetti della redenzione e cerca modi per offrire la stessa esperienza agli altri: “Siamo tutti soggetti alla redenzione. Ci vogliono amore, misericordia e determinazione per fare tutto il necessario e continuare ad andare avanti”.

“Ci sono circostanze negative, ma non ci sono cattivi. La maggior parte dei nostri figli in America ha solo bisogno di un'opportunità”, ha detto DiDonato.

Ritiene inoltre che ci sia un posto prezioso per le competenze pratiche nell'economia moderna. Mentre le aziende in tutto il Paese hanno lottato per riempire i posti vacanti, K12 Print ha trovato il successo pensando fuori dagli schemi: la chiave sta nell'offrire una formazione pratica che prepari i dipendenti alle esigenze del lavoro manifatturiero, indipendentemente dal loro background educativo.

Questo approccio si estende anche a quelle persone con precedenti penali. DiDonato crede nel dare alle persone che hanno scontato la loro pena una seconda possibilità e ricostruire le loro vite. Non crede che le conseguenze degli errori passati debbano perseguitare qualcuno per sempre, a patto che sia disposto a lavorare sodo e a cogliere le opportunità che gli vengono date.

Angel Peña, dipendente di lunga data di K12 Print, è una testimonianza di questa filosofia. Per Peña, K12 Print è stato più di un semplice lavoro: è stata una seconda possibilità di vita. “Ero un ragazzino testardo, sono cresciuto nel sistema di affidamento e ho preso decisioni sbagliate. Molte persone mi hanno chiuso le porte, perché ero un criminale. K12 Print invece mi ha guardato come si guarda una persona qualsiasi, non solo come il mio passato. Mi hanno dato speranza e un futuro”.

Ci sono molti modi per investire nella comunità e K12 Print ritiene che l'investimento debba andare oltre l'attuale forza lavoro. Si impegna a rompere il ciclo della povertà investendo nei giovani svantaggiati. DiDonato prende una parte dei profitti dell'azienda e li reindirizza in iniziative locali, come il Boys and Girls Club, fornendo risorse di trasporto e tecnologia per aiutare i giovani della comunità. Questo investimento fa parte della sua strategia più ampia per creare un ambiente più inclusivo e di supporto per le generazioni future.

“Investendo nuovamente nella comunità, non stiamo solo aiutando le singole persone; stiamo aiutando a costruire una società più pacifica e di maggior successo. Se riusciamo a raggiungere più dirigenti che arrivano a pensarla come noi, allora potremo davvero fare la differenza. È importante che i nostri leader capiscano che i giovani, specialmente quelli nei centri urbani, non sono cattivi, hanno solo bisogno di opportunità e di persone a cui importa di loro”.

La visione di DiDonato per K12 Print è di speranza e azione pratica. Avviando la sua attività a Riviera Beach e concentrandosi sui talenti locali, non sta solo facendo funzionare le cose in America, ma le sta rendendo importanti. Questo è ciò che significa Made in America.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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