giovedì 18 gennaio 2024

La deglobalizzazione e la fine del denaro basato sulla fiducia preparano il terreno per l’adozione di Bitcoin

 

 

da Bitcoin Magazine

Due forze hanno dominato il mondo negli ultimi 75 anni: la globalizzazione e il denaro basato sulla fiducia. Il tempo per entrambe queste forze è passato e il loro declino comporterà un ripristino dell’ordine globale.

Ma non il tipo di Grande Reset promosso da Klaus Schwab e da coloro che frequentano Davos, bensì guidato dal mercato e caratterizzato da un mondo multipolare e da un nuovo sistema monetario.


LA GLOBALIZZAZIONE STA FINENDO

La prima reazione che ricevo di solito quando dico che l’era dell’iper-globalizzazione sta finendo è d’incredulità. Le persone hanno integrato talmente tanto quest’ordine globale morente nella loro visione economica che non riescono a immaginare un mondo senza l’analisi costi-benefici della globalizzazione. Anche dopo che il COVID-19 ha messo in luce la fragilità delle catene di approvvigionamento, come quando gli Stati Uniti hanno quasi esaurito le mascherine e i farmaci di base, o quando il mondo ha fatto fatica a reperire semiconduttori, le persone devono ancora rendersi conto del cambiamento che sta avvenendo.

È così difficile immaginare che gli imprenditori che hanno progettato processi di produzione così fragili e complicati non abbiano valutato adeguatamente i rischi?

Tutto ciò che serve per rompere la globalizzazione è che i costi aggiustati al rischio cambino di pochi punti percentuali e superino i benefici. I soldi risparmiati esternalizzando numerose attività in numerose giurisdizioni non supereranno più la possibilità di un collasso delle catene di approvvigionamento.

Queste preoccupazioni sulle catene di approvvigionamento non sono scomparse con la fine delle orribili linee di politica anti-COVID-19, ma si sono spostate sulle guerre commerciali e sulla guerra cinetica. Le sanzioni statunitensi contro la Cina, la guerra per procura della NATO in Ucraina e le successive sanzioni, la posizione ambigua degli Stati Uniti su Taiwan, l’incoronazione di Xi Jinping e il suo risveglio marxista, il sabotaggio del Nord Stream, la chiara spaccatura del consenso internazionale nell’ONU e persino la militarizzazione di queste istituzioni internazionali e, più di recente, l’offensiva di terra turca contro i curdi – tutte queste cose dovrebbero essere interpretate come un aumento dei costi.

È finito il tempo in cui le catene di approvvigionamento complesse erano resistenti ai rischi tipici, quelli di oggi sono molto più sistemici e critici. Certo, ci sono state scaramucce in tutto il mondo e disaccordi tra i parlamenti, ma le grandi potenze non hanno mai minacciato apertamente le rispettive sfere d'influenza. I costi e i benefici aggiustati al rischio per la globalizzazione sono radicalmente cambiati.


AL CREDITO NON PIACCIONO I CONFLITTI

Strettamente correlata alla deglobalizzazione delle catene di approvvigionamento c'è la deglobalizzazione dei mercati del credito. Gli stessi fattori che influenzano i costi e i benefici fisici e aggiustati al rischio nel mondo del commercio sono avvertiti anche dal mondo bancario.

Le banche non vogliono essere esposte al rischio di guerre o sanzioni che distruggono i loro mutuatari. Nell’attuale contesto di deglobalizzazione e di crescenti rischi per il commercio internazionale, le banche si ritireranno dai prestiti a quelle attività associate a zone rischiose e finanzieranno progetti più sicuri, probabilmente opportunità completamente domestiche o di “friendshoring”. La reazione naturale delle banche a questo contesto globale rischioso sarà la contrazione del credito.

La deglobalizzazione delle catene di approvvigionamento e del credito andranno, quindi, a braccetto. Inizierà lentamente, ma prenderà velocità; un circolo vizioso di aumento del rischio che porta a catene di approvvigionamento più corte e a una minore creazione di credito.


IL DOLLARO FIAT

La forma di moneta prevalente nel mondo è il dollaro statunitense. Ogni dollaro viene creato attraverso il debito, rendendo ogni unità il debito di qualcun altro. Il denaro viene stampato dal nulla durante il processo di concessione di un prestito.

È diverso dalla moneta fiat pura: quando viene stampata, il bilancio di chi lo fa aggiunge solo attivi. In un sistema basato sul credito, invece, quando il denaro viene creato attraverso un prestito, la stampante crea un attivo e un passivo. Il bilancio del mutuatario presenta quindi rispettivamente una passività e un attivo per compensazione. Ogni dollaro (o euro, o yen) è quindi un attivo e una passività, e il prestito che ha creato quel dollaro è sia un attivo che una passività.

Questo sistema funziona molto bene se sono presenti due fattori: sono disponibili utilizzi altamente produttivi del nuovo credito e la relativa assenza di shock esogeni per l’economia globale. Se si cambia una di queste cose, è inevitabile che si verifichi un guasto.

Questa duplice natura della moneta basata sul credito è alla base sia della spettacolare crescita del dollaro nel XX secolo, sia dell’imminente reset monetario. Con il crollo della fiducia globale e delle catene di approvvigionamento, l’accumulo di asset nelle banche diventa più rischioso. La Russia lo ha scoperto nel modo più duro quando l'Occidente ha confiscato le sue riserve in dollari depositate nelle banche all'estero. Com'è possibile la fiducia in questo tipo di ambiente? Quando la creazione di denaro si basa sulla fiducia... beh, Houston abbiamo un problema.


IL RUOLO DI BITCOIN IN FUTURO

Fortunatamente abbiamo esperienza con un mondo che non aveva bisogno di ficuia, vale a dire l'intera storia dell'umanità prima del 1945. Allora c'era un gold standard per ragioni che includevano tutte quelle con cui i bitcoiner hanno molta familiarità (l’oro ha un punteggio elevato nelle caratteristiche che rendono buona una moneta), ma anche perché minimizzava la fiducia tra le grandi potenze.

L’oro ha perso il suo prestigio per un motivo – e probabilmente non l’avete mai sentito prima: perché il contesto economico, politico e di innovazione globale del secondo dopoguerra ha creato un terreno estremamente fertile per il credito. La fiducia fu facile da instillare, le maggiori potenze erano state umiliate e tutte si unirono nelle nuove istituzioni internazionali sotto l’ombrello degli Stati Uniti. La cortina di ferro fornì una netta separazione tra le zone di fiducia a livello economico, ma dopo la sua caduta, ci fu un periodo di circa 20 anni in cui il mondo cantava “kumbaya” perché il nuovo credito era ancora estremamente produttivo nel vecchio blocco sovietico e in Cina.

Oggi ci troviamo di fronte allo scenario opposto: la fiducia globale si sta erodendo e il credito ha sfruttato tutti i frutti produttivi a portata di mano, costringendoci a un periodo che richiede una forma di denaro neutrale.

Il mondo si ritroverà presto diviso tra regioni/alleanze d'influenza: una banca britannica si fiderà di una banca statunitense, mentre una banca cinese no. Per colmare questo divario, abbiamo bisogno di una forma di denaro che tutti possano detenere e rispettare.


ORO & BITCOIN

L’oro sarebbe la prima scelta se non ci fosse stato Bitcoin e questo perché esso presenta diversi inconvenienti. In primo luogo, l’oro è posseduto principalmente da quei gruppi che stanno perdendo fiducia l’uno nell’altro, vale a dire gli stati di tutto il mondo. Gran parte dell’oro è detenuto negli Stati Uniti, pertanto è distribuito in modo non uniforme.

In secondo luogo, la natura fisica dell’oro, che un tempo teneva sotto controllo quei governi fiscalmente dissoluti, è ora un punto debole perché non può essere trasportato o analizzato con la stessa efficienza di Bitcoin.

Infine l’oro non è programmabile. Bitcoin è un protocollo neutrale e decentralizzato che può essere sfruttato per qualsiasi numero d'innovazioni. Lightning Network e le sidechain sono solo due esempi di come Bitcoin possa essere programmato per aumentare la sua utilità.

Mentre la globalizzazione sia del commercio che del credito sta crollando, l’ambiente economico favorisce il ritorno a una forma di denaro che non dipenda dalla fiducia tra le grandi potenze. Bitcoin è la risposta del mondo moderno.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


Supporta Francesco Simoncelli's Freedonia lasciando una “mancia” in satoshi di bitcoin scannerizzando il QR seguente.

https://opentip.io/freedonia


Nessun commento:

Posta un commento