Di recente io e mia moglie abbiamo avuto occasione di fare acquisti da Trader Joe's poco prima dell'orario di chiusura. Non si contavano i bancali in ogni reparto e lo spazio all'interno era accatastato dal pavimento al soffitto; gli operai scaricavano i camion e aggiungevano cibo alla cornucopia ben illuminata.
Ciò che accade di notte è invisibile alle migliaia di clienti che ogni giorno passano per il negozio. Mia moglie ha osservato che la maggior parte delle persone non ha conoscenza dei processi di mercato da cui dipende la loro vita: finché l’abbondanza non ci sarà più, la daranno per scontata.
Gli scatoloni che abbiamo visto scaricare provenivano da molti fornitori, ognuno dei quali ha fatto del suo meglio per riempire gli spazi sugli scaffali di Trader Joe's consegnando articoli a prezzi/qualità apprezzati dai clienti. Trader Joe's non solo è completamente rifornito, ma ha anche prodotti che soddisfano le esigenze dei clienti.
Di recente Max Borders ci ha segnalato un passaggio nel libro Dismantling Utopia: How Information Ended the Soviet Union del giornalista Scott Shane. Egli era curioso di sapere perché “alcune delle code più lunghe a Mosca riguardavano le scarpe”. Naturalmente “dava per scontato che l’inefficiente economia sovietica non producesse abbastanza scarpe”.
Con sua sorpresa Shane scoprì che “l’Unione Sovietica era il più grande produttore di scarpe al mondo”, dato che produceva “800 milioni di paia di scarpe all’anno”, una quantità sufficiente per “più di tre paia di scarpe all’anno per ogni uomo, donna e bambino sovietico”.
La carenza era di scarpe che la gente voleva comprare: “La comodità, la calzabilità, il design e il mix di taglie delle scarpe sovietiche erano così fuori sincrono con ciò di cui le persone avevano bisogno e volevano, che erano disposte a stare in fila per ore pur di acquistare un paio importato”. I pianificatori sovietici avevano scelto un tipo di scarpa che soddisfaceva poche esigenze.
Entrare in un negozio di scarpe sovietico era come entrare in un negozio di alimentari e scoprire che nel reparto frutta c'erano solo fichi e in quello verdura solo rape.
Se date un'occhiata agli articoli nei carrelli dei clienti presso Trader Joe's, non esiste un carrello "imposto dall'alto": i vostri gusti ed esigenze variano notevolmente rispetto agli altri acquirenti.
Se un negozio di scarpe dell'era sovietica avesse avuto un cassiere come quelli di Trader Joe's che avesse chiesto se avessero trovato tutto quello di cui avevano bisogno, la risposta del cliente sarebbe sempre stata "No". I pianificatori centrali non hanno mai preso in considerazione le informazioni su ciò che i clienti apprezzavano, quindi queste non hanno influenzato le loro decisioni in materia di stoccaggio:
Alla base di questa disfunzione c’era il controllo statale sull’informazione. I prezzi sono informazioni di cui i produttori hanno bisogno per sapere cosa e quanto produrre. In un mercato per un prodotto vario nei materiali e nel design come le calzature, le variazioni dei prezzi sono come sensori attaccati alla pelle di un paziente in sala operatoria: forniscono un flusso costante di informazioni sulle esigenze e preferenze dei consumatori.
Lo scrittore di fantascienza John Wyndham è meglio conosciuto per il suo libro The Day of the Triffids. La sera in cui abbiamo fatto acquisti da Trader Joe's, avevo appena finito di leggere un altro suo romanzo, The Chrysalids, in cui racconta di un'umanità in un secolo futuro dopo che una guerra nucleare ha reso inabitabili vaste parti della Terra e ha reso comuni le mutazioni umane e animali.
In mezzo alla terribile distruzione e primitività, emerge una “utopia” in una parte della Terra abitata da “persone che possono pensare insieme” telepaticamente.
Wyndham, attraverso una delle “Nuove Persone” in quella “utopia”, descrive l’esistenza umana prima della guerra nucleare (saremmo noi oggi):
Erano solo mezzi umani, poco più che selvaggi; tutti vivevano isolati gli uni dagli altri, con solo parole goffe a collegarli. Spesso erano ancora più isolati da lingue diverse e credenze diverse [...]. Emozioni che a volte potevano condividere, ma non potevano pensare collettivamente.
Le “Nuove Persone” credono che, a causa dell'assenza di telepatia, gli esseri umani del nostro tempo non disponessero dei mezzi per cooperare e, con la crescita della popolazione, tale problema s'era acuito:
Quando le loro condizioni erano primitive potevano andare d'accordo, come fanno gli animali; ma quanto più complesso rendevano il loro mondo, tanto meno erano capaci di affrontarlo. Non avevano mezzi di consenso, hanno imparato a cooperare in modo costruttivo in piccole unità; ma solo in modo distruttivo in grandi unità. Erano avidamente ambiziosi e poi si rifiutavano di affrontare le loro responsabilità. [...] Non c'era nessuna comunicazione, nessuna comprensione tra loro.
Wyndham visse in Inghilterra e scrisse The Chrysalids nel 1955. Non vide mai l'abbondanza di oggi, ma i miracoli della cooperazione umana erano ovunque intorno a lui. Rispetto a solo un secolo prima, viveva già in un’utopia. C'erano più persone e, allo stesso tempo, più frutti della cooperazione. In Inghilterra, dieci anni prima che Wyndham scrivesse il suo romanzo, F. A. Hayek in The Use of Knowledge in Society, spiegava che “il sistema dei prezzi… [è] un meccanismo per comunicare informazioni”.
La cooperazione che Wyndham non vedeva non proveniva dalla costruzione del consenso e dal coordinamento intenzionale tramite telepatia, ma dal processo decisionale decentralizzato. Il consenso non è necessario per raggiungere il coordinamento e la visione artistica di Wyndham era in contrasto con la realtà. Ciononostante il suo punto di vista fuorviato è all'ordine del giorno, come ha osservato Israel Kirzner:
Per il profano senza formazione in economia, l’economia di mercato presenta un aspetto sconcertante: è composta da numerosi individui, ciascuno intento ai propri obiettivi, senza preoccuparsi delle implicazioni sociali complessive delle sue attività. Nessuna agenzia centrale di coordinamento controlla o addirittura monitora le innumerevoli decisioni indipendenti di produzione e scambio prese da questi innumerevoli individui. Non c’è da meravigliarsi se l’economia di mercato sembri non essere altro che una giungla di attività individuali contrastanti e discordanti.
Gli esseri umani telepatici non possono concentrare la conoscenza e arrivare al consenso più di quanto possa fare un pianificatore centrale. La conoscenza “di cui dobbiamo fare uso”, come spiegò Hayek, consiste in “pezzi dispersi di conoscenza incompleta e spesso contraddittoria”. Nella sua utopia telepatica, Wyndham non riuscì a capire l’ovvio: le menti possono essere unite, ma non è necessario raggiungere un consenso. Attraverso un processo decisionale decentralizzato, a voi potrebbero piacere le rape e io potrei preferire il cavolo riccio, ma entrambi possiamo soddisfare i nostri bisogni senza conflitti.
Wyndham e i suoi lettori potrebbero pensare che la telepatia sia una meraviglia, ma non è niente in confronto al sistema dei prezzi come mezzo di comunicazione e cooperazione. Hayek usò la parola “meraviglia” per scioccare il lettore e allontanarlo dall’autocompiacimento con cui il meccanismo dei prezzi viene dato per scontato:
Sono convinto che se [il sistema dei prezzi] fosse il risultato di un deliberato disegno umano, e se le persone guidate dai cambiamenti dei prezzi capissero che le loro decisioni hanno un significato che va ben oltre il loro scopo immediato, questo meccanismo verrebbe acclamato come uno dei i più grandi trionfi della mente umana.
Per essere onesti nei confronti di Wyndham, l'umanità è capace di distruggere sé stessa e le probabilità di distruzione aumentano man mano che le persone non comunicano e collaborano. I conflitti che osserviamo coincidono con le interruzioni nel processo decisionale decentralizzato dei mercati liberi.
Il problema è già stato risolto: il consenso tramite telepatia è una soluzione disadattiva, gli esseri umani già cooperano e comunicano in modi miracolosi attraverso il meccanismo del sistema prezzi. Se credete che qualcuno debba essere incaricato di coordinare l'azione umana, non noterete mai le meraviglie che vi circondano.
Attenzione: quando una massa critica di persone crede che sia necessaria la costruzione del consenso e del coordinamento, presto chiederà a gran voce una direzione consapevole e questa è musica per le orecchie di coloro che vorrebbero toglierci del tutto la libertà.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/
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