giovedì 2 novembre 2023

Nel giorno dell'anno dedicato a Guy Fawkes, ricordate che Bitcoin è una vendetta moderna contro l'establishment

 

 

da Bitcoin Magazine

La maschera di Guy Fawkes – resa popolare dal film “V per vendetta” – è diventata un simbolo di resistenza contro lo stato, indossata dai manifestanti antigovernativi di tutte le fazioni. Anche i bitcoiner hanno indossato questa maschera, evidenziando la lotta stessa di Bitcoin contro i poteri costituiti che controllano e traggono vantaggio dal sistema monetario fiat corrotto.

Ora che si avvicina un altro 5 novembre, ricordiamo che Bitcoin è più di una semplice tecnologia i cui numeri salgono: si tratta di una rivoluzione monetaria che ha il potenziale di cambiare il mondo per sempre.


PERCHÈ LA GRAN BRETAGNA FESTEGGIA IL 5 NOVEMBRE?

“Ricordate, ricordate il cinque di novembre. Polvere da sparo, tradimento e complotti. Non c'è alcun motivo per cui la congiura delle polveri dovrebbe mai essere dimenticata”.

Provate a chiedere a chiunque nel Regno Unito di Guy Fawkes e molto probabilmente vi declamerà questa poesia. Il 5 novembre è il giorno in cui ricordiamo uno degli atti di ribellione contro lo stato più noti sul suolo europeo: il 5 novembre 1605 un gruppo di seguaci della Chiesa cattolica romana tentò di far saltare in aria il parlamento e uccidere il re Giacomo I. Il leader di quella congiura, Robert Catesby, insieme ai suoi quattro cospiratori – Thomas Winter, Thomas Percy, John Wright e il famigerato Guy Fawkes – erano irritati dal rifiuto di re Giacomo di garantire maggiore tolleranza religiosa ai cattolici.

Con quel complotto speravano che la confusione che sarebbe seguita all'assassinio del re, dei suoi ministri e dei membri del Parlamento avrebbe offerto ai cattolici inglesi l'opportunità di conquistare il Paese.

Tuttavia il loro piano non funzionò.

Furono catturati e successivamente impiccati per tradimento. La loro azione comportò una punizione ancora maggiore contro la Chiesa cattolica: nel gennaio 1606 il Parlamento britannico istituì il 5 novembre come giorno di ringraziamento pubblico.

Oggi celebriamo il 5 novembre come la Notte di Guy Fawkes, o la Notte dei Fuochi, accendendo falò, fuochi d'artificio e portando effigi dello stesso Guy per le strade mentre s'indossa la famosissima maschera di Guy Fawkes.


IL SIMBOLISMO DELLA MASCHERA DI GUY FAWKES

Il fumetto e, più tardi, il film “V per vendetta” hanno trasformato la maschera di Guy Fawkes in un simbolo dai significati diversi.

Non sono più solo cimeli del 5 novembre, ma un simbolo contro il potere, la corruzione e l'apparato statale, nonché un mezzo per proteggere la propria identità in un periodo di sorveglianza onnipresente.

Uno dei simboli più evidenti della maschera è la rivolta contro i poteri costituiti.

Nel film “V per vendetta” l'identità del personaggio V non viene mai rivelata. Non c'era bisogno di sapere chi fosse, il significato della graphic novel in realtà va oltre e utilizza l'assenza del volto di V per promuovere l'anarchia nella speranza di creare un nuovo ordine mondiale senza leader.

Questa visione è condivisa anche da molti manifestanti e anarchici: che si tratti di collettivi di hacktivisti come Anonymous, desiderosi di denunciare corruzione e abuso di potere, o di manifestanti contro la tirannia statale in Venezuela, India, Bahrein o Nigeria. Una volta indossata la maschera, diventano non solo un manifestante contro il potere, ma anche un simbolo affinché gli altri seguano il loro esempio. Una persona sola con la maschera sul viso non ha senso, ma una volta che un collettivo la indossa, diventa il simbolo contro la tirannia.

Ovviamente è un dispositivo che protegge anche la propria privacy, motivo per cui si vedono tante maschere di Guy Fawkes durante le proteste. E questo si fonde anche con la cultura online.

Satoshi Nakamoto è probabilmente uno degli attivisti anonimi più famosi degli ultimi vent'anni. Infatti una delle versioni più rappresentate di Nakamoto è come qualcuno che indossa una maschera proprio di Guy Fawkes. Come V nel film, è stato Nakamoto a lanciare una vendetta con il mondo finanziario.

Non l'hanno cercata hackerando il sistema finanziario preesistente, ma piuttosto creando un sistema in cui tutti siano in grado di effettuare transazioni liberamente. Una volta che il progetto è diventato abbastanza grande e in grado di vivere da solo, Nakamoto se n'è andato per non tornare mai più, coltivando così l’idea di un movimento senza leader – una resistenza senza capi contro il sistema monetario fiat.

Uno degli aspetti principali di Bitcoin è la sua capacità di separare il denaro dallo stato. Questa separazione è ciò che unisce i bitcoiner ai manifestanti di strada in Venezuela, agli hacktivisti online e a Guy Fawkes nel 1605. Tutti avevano o hanno l’obiettivo di detronizzare istituzioni potenti aspirando a una società migliore e più libera.


PERCHÈ I BITCOINER INDOSSANO LA MASCHERA DI GUY FAWKES

La maschera di Guy Fawkes non è solo un simbolo contro la tirannia, ma anche uno scudo di protezione per nascondere la propria identità. E l’anonimato è una parte importante della cultura Bitcoin.

I bitcoiner vogliono proteggersi dall’establishment e dalle possibili ripercussioni di avere la loro identità legata a una tecnologia che ha il potenziale di rovesciare le strutture monetarie esistenti.

Mentre Bitcoin viene lentamente integrato nel sistema finanziario preesistente, aumentando la sua legittimità agli occhi dei governi, dei regolatori e delle grandi banche, il potenziale per un divieto – poiché Bitcoin è un modo per eludere il futuro apparato di sorveglianza basato sulle valute digitali delle banche centrali (CBDC) – rimane pur sempre una minaccia.

La storia non si ripete, ma spesso fa rima col passato.

Se si guarda a cosa accadde con l’oro negli Stati Uniti nel 1933, dove i cittadini furono sostanzialmente derubati dei loro possedimenti auriferi, sarebbe sciocco pensare che piani simili non esistano anche per Bitcoin.

Potremmo dire che finché avete le vostre chiavi private e proteggete il vostro wallet in un'architettura multisig, non può succedere molto. Ma il fatto che la vostra identità sia collegata a una tecnologia potenzialmente prona al divieto rappresenta un rischio.

I bitcoiner sono in grado di respingere una tale distopia indossando una metaforica maschera di Guy Fawkes e rimanendo anonimi. Hanno separato i loro personaggi nella vita reale da quelli online, permettendo loro di continuare a rimanere scollegati da Bitcoin.

Tenete presente che in futuro le CBDC esisteranno e probabilmente emergeranno come il principale strumento di sorveglianza. Questo è un altro motivo per cui la maschera è diventata un simbolo contro l’establishment, sia nello spazio Bitcoin che in gruppi di attivisti come Anonymous.

Tutti questi diversi gruppi sono disposti a opporsi alla tirannia “indossando una maschera”.

I simboli sono efficaci solo se un numero sufficiente di persone li difende. Una sola maschera di Guy Fawkes non vale niente, tuttavia se migliaia di persone la indossano durante le proteste o nelle foto del loro profilo online, sono in grado di fare pressione sull'establishment.

Dichiarazioni come “Bitcoin è una rivoluzione pacifica”, o “Aggiustare il denaro, aggiustare il mondo”, hanno l’obiettivo di creare un'anarchia pacifica o una rivoluzione al loro interno. Non vogliono uccidere o distruggere vite innocenti, questo invece è ciò che fa l’establishment con le sue infinite guerre per procura. L’obiettivo è informare i cittadini e restituire potere al singolo.


BITCOIN È LA CONGIURA DELLE POLVERI CONTRO IL SISTEMA MONETARIO FIAT?

La risposta a questa domanda è sì, assolutamente sì.

Tuttavia i bitcoiner non hanno intenzione di far saltare in aria nessun parlamento. Anche se sono sicuro che ci siano bitcoiner che vivono sotto la pressione di governi tirannici e che potrebbero lavorare per rovesciarli, in generale vogliono cambiare il mondo pacificamente, senza spargimenti di sangue o danni fisici a nessuno.

In “V per vendetta” e nella congiura della polveri del 1605 l’obiettivo era rovesciare a tutti i costi la struttura di potere esistente. I personaggi erano disposti a sacrificare vite umane per vedere il cambiamento che immaginavano; con Bitcoin le cose stanno diversamente.

Non ha bisogno di una rivolta violenta: Bitcoin è la rivolta. È esso stesso una rivoluzione pacifica, non è necessario occupare fisicamente Wall Street o tenere in ostaggio i dipendenti delle banche in una rapina. Tutto ciò che chiunque deve fare per prendere parte alla rivoluzione Bitcoin è diventare parte della sua rete gestendo un nodo e diffondendo la consapevolezza del potere che Bitcoin detiene per cambiare il mondo.

Esso è antifragile, difficile da modificare e sicuro fin dalla progettazione. Queste qualità sono la polvere da sparo di Bitcoin. Ci sono stati molti tentativi di modificarne gli aspetti fondamentali – le Blocksize War, per esempio – ma nessuno degli aggressori ha avuto successo.

Il nucleo di credenti in Bitcoin è rimasto fedele alla visione di Nakamoto, che è ancora viva oggi. Tutti sulla Terra hanno l’opportunità di prendere parte alla rete Bitcoin, beneficiando della sua capacità di consentire a chiunque di archiviare, inviare e ricevere valore senza censura o necessità di chiedere approvazioni. Ecco perché l'establishment lo teme.

L'establishment non vuole che voi possediate qualcosa. I suoi membri sono quelli che vi dicono cosa mangiare, bere e come spendere i vostri sudati guadagni. Se non obbedite, verranno applicate nuove regole o verrete censurati finanziariamente mediante il congelamento del vostro conto bancario. Questo è il motivo per cui le CBDC sono pericolose poiché, in teoria, possono dare a questa istituzione il controllo completo su tutte le tue transazioni finanziarie.

Solo possedendo e utilizzando Bitcoin non bisogna seguire queste regole; avete la possibilità di emanciparvene.

Se c'è una cosa che la congiura delle polveri, o “V per vendetta”, ci hanno insegnato è il potere delle menti collettive: l’establishment ha paura di un maggiore sostegno pubblico a Bitcoin, perché sa che una volta raggiunta una certa soglia, non si potrà tornare indietro.

L'establishment non può disattivare Bitcoin come un server.

Senza rendersene conto ha contribuito a creare un mostro: è stato a causa delle cattive strutture di incentivi finanziari del passato che Nakamoto ha creato Bitcoin. L’avidità dell’establishment è stata ciò che ci ha portato sin qui.

Uno dopo l'altro, dal basso verso l'alto, siamo cresciuti e continuiamo a dare alle persone speranza, coraggio e una visione per un domani migliore.


RICORDATE, RICORDATE COSA POTREBBE DAVVERO REALIZZARE BITCOIN

Nel terzo atto di “V per vendetta” il personaggio Evey ha superato la paura della morte. Sa che non si potrà tornare indietro e che la rivoluzione pianificata per il 5 novembre è inevitabile, indipendentemente dalla sua vita.

Nel mondo reale l’establishment è arrivato dov'è oggi perché è stato in grado di corrompere il sistema con il denaro fiat. Semmai ne avesse avuto bisogno, era in grado di stamparlo; fino ad oggi ha avuto un discreto successo, ma il suo tempo sta per scadere.

Si può stampare solo una certa quantità di denaro prima che inizi a svalutarsi; il risultato è ora visibile.

Personaggi come Christine Lagarde della Banca Centrale Europea o Andrew Bailey della Banca d'Inghilterra non sanno come fermare l'inflazione. Non vedono altra soluzione se non stampare o stanziare più denaro per risolvere il problema. Come sappiamo, però, questo non funziona.

Bitcoin risolve questo problema.

La sua offerta limitata, combinata con la sua politica monetaria disinflazionistica, consente ai detentori di proteggersi dagli effetti a lungo termine dell’inflazione. E non è tutto.

Bitcoin è anche denaro per la libertà: permette a chiunque nel mondo di partecipare a un nuovo sistema monetario libero dalle catene dell’apparato monetario fiat. Nessun sovrano, nessun regolatore e nessuna banca può censurarvi dai vostri bitcoin finché possedete le vostre chiavi.

Questo è il vero potere di Bitcoin: ci fornisce la sovranità finanziaria e il potere di scegliere il nostro destino.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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