Bibliografia

martedì 3 ottobre 2023

Assumereste un McRobot dotato di intelligenza artificiale o un dipendente umano?

Lo stesso fenomeno descritto da Gross nell'articolo di oggi lo vediamo replicato nel mondo della sicurezza. Sebbene si tratti ancora di un esperimento, la notizia in quanto tale è foriera di un orizzonte temporale che si restringe sempre di più per quanto riguarda la discesa tra le fila dei lavoratori da parte dei robot. I luddisti farebbero meglio a trattenere la rabbia: è così che sono andate le cose da sempre. Perché? Perché è prasseologicamente comprovato che gli esseri umani scelgano il percorso di minor resistenza per arrivare alla soddisfazione dei loro desideri. Questo a sua volta significa che nel determinare il rapporto costi/benefici l'automazione ha rappresentato sempre quell'asso nella manica affinché le aziende potessero sopravvivere ai tempi economicamente difficili e riorganizzare la produzione per renderla più efficiente. Questo calcolo economico è superiore a qualsiasi intelligenza artificiale e non potrà mai essere sostituito. Così come non potrà mai essere sostituito l'ingegno umano affinché reinventi le proprie competenze e ne studi di nuove in modo da avanzare in nuovi settori, migliorandoli nel tempo. Così come sedimentare la specializzazione del lavoro in un determinato settore lo rende più efficace ed efficiente, è altrettanto vero che l'automazione dello stesso cristallizzerà nel tempo gli avanzamenti conseguiti rendendolo alla stregua di una cornucopia. Non solo, ma i lavoratori saranno anche emancipati da quelle mansioni faticose e usuranti. Interferire con questo processo a livello centrale non porta a miglioramenti nello stesso, ma a una giustificazione progressiva affinché l'apparato statale possa trovare il suo spazio d'esistenza. I desideri politici non coincidono con i desideri economici più ampi: servono solamente a generare consensi. Chi perde? Lavoratori, consumatori, produttori. In particolar modo ne risente la produttività, il cui effetto negativo poi si espande fino a intaccare i salari dei dipendenti. E chi torna a intervenire affinché questi ultimi siano "tutelati"? Lo stato, apponendo un nuovo strato distorcente su un processo economico deformato e progressivamente inefficiente. L'unico prodotto che abbia mai sfornato il socialismo e l'economia pianificata centralmente è la povertà diffusa.

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di Raushan Gross

I giovani spesso trovano il loro primo lavoro nei fast food o in una sorta di servizio clienti al dettaglio. I giovani e i meno giovani sono consapevoli che i lavori nei fast food forniranno loro le competenze necessarie per acquisire un futuro impiego; alcuni scelgono di rimanere e fare carriera nei fast food, mentre per altri è un mezzo per sviluppare competenze e guadagnare denaro per soddisfare i propri bisogni e desideri.

In passato le persone potevano facilmente trovare lavoro producendo hamburger e patatine fritte, ma presto non sarà più così facile. I robot dotati di intelligenza artificiale possono anche preparare hamburger e patatine fritte e molte aziende si stanno rivolgendo a cucine robotiche gestite dai cosiddetti “McRobot”. Malgrado ciò i McRobot non sono in competizione con gli umani per l’occupazione come si potrebbe pensare.

La buona notizia è che le recenti proiezioni del settore mostrano che i posti di lavoro nei fast food e nella vendita al dettaglio sono in aumento in molte parti del Paese. Questi lavori sono vitali per la nostra economia e per quelle persone che cercano un punto d'entrata nel mondo del lavoro. Una relazione di Gitnux sui dati di mercato afferma: “Nel 2021 c’erano oltre 3,8 milioni di dipendenti nei fast food solo negli Stati Uniti e si prevede che questo numero crescerà del 14% entro il 2026”. La cattiva notizia è che la crescita prevista nel settore dei fast food potrebbe avvenire attraverso l’uso massiccio di McRobot dotati di intelligenza artificiale?

Ciò sarebbe comprensibile, dato che essi rimarranno con il loro datore di lavoro e non cercheranno salari più alti altrove. Uno svantaggio comparativo dei McRobot, però, è la necessità di costosi interventi di manutenzione e aggiornamento per funzionare in modo corretto e coerente. I McRobot dotati di intelligenza artificiale garantirebbero un mandato più lungo e fornirebbero un vantaggio in termini di costi al datore di lavoro? Poiché la robotica nelle cucine dei fast food è efficiente e costa meno nel breve periodo rispetto agli esseri umani, questi ultimi sono ora i lavoratori meno preferiti in tal settore? Detto in altro modo, i datori di lavoro preferiscono assumere un McRobot al posto vostro? Se i costano meno, allora sì; se costano di più, allora no.

Un McRobot è efficace nel servire le persone quanto lo sono gli esseri umani? No, nient'affatto. Ci sono degli svantaggi quando serve hamburger e patatine fritte. Un articolo di Business Insider del 2022 sottolinea che “la tecnologia non è sempre affidabile: se la fornitura di elettricità alla cucina si interrompe, allora non è in grado di funzionare [...]. Nelle cucine delle pizzerie c'è solo una macchina da taglio, quindi se si rompe è un grosso problema. Potrebbero volerci un’ora o due prima che qualcuno risolva il problema”.

Quindi lo assumereste lo stesso? Ci sono chiare ragioni per cui i datori di lavoro assumono un robot per svolgere un lavoro che altrimenti farebbe un essere umano. I robot, ad esempio, non scioperano, non rallentano la produzione quando sono scontenti, non inviano messaggi né utilizzano i social media mentre lavorano. Siamo onesti: gli esseri umani sì.

Ma nel complesso, gli esseri umani forniscono ai datori di lavoro più valore di quanto un robot possa produrre: possono essere empatici verso gli altri, servire i propri simili, risolvere problemi complessi e formare relazioni che le macchine invece non possono. Gli esseri umani sono inventivi e, a volte, cercano nuovi modi per aumentare l’efficienza. I robot possono aiutare i dipendenti a raggiungere l’efficienza, ma non possono concettualizzare e articolare nuove idee; pertanto non potranno mai eguagliare le capacità degli esseri umani.

Con l’avvento delle cucine dei fast food robotizzate e basate sull’intelligenza artificiale, la domanda è: quale prezzo sono disposti a pagare i datori di lavoro per dipendenti McRobot? Nel suo scritto sulla discriminazione sul lavoro l’economista Walter E. Williams fa un esempio molto convincente riguardo le differenze compensative restituite al datore di lavoro quando assume il lavoratore meno preferito:

Alcune persone considerano la bistecca di manzo meno preferibile rispetto al filetto. Ciò pone la prima in una posizione di svantaggio competitivo rispetto al secondo. Il modo in cui la bistecca di manzo compensa il suo svantaggio è “compensando” l’acquirente: il manzo può essere venduto a $2 la libbra, mentre il filetto viene venduto a $5. Il compenso che la bistecca di manzo dà all'acquirente è di $3 la libbra (la differenza di prezzo). Quindi se si asseconda la propria preferenza per il filetto, c'è un prezzo da pagare.

L'analisi del professor Williams conclude che i datori di lavoro possono assecondare le proprie preferenze, ma farlo costerà loro caro. In un libero mercato un’opzione meno preferita a un costo inferiore compete costantemente con la scelta preferita. Si dice che le cucine robotizzate forniscano servizi a un costo inferiore, ma quale prezzo dovranno pagare le aziende? È qui che entra in gioco la differenza tra un’economia socialista e un’economia capitalista.

Solo in un’economia socialista i gestori dei fast food possono soddisfare le proprie preferenze personali nonostante i costi economici, perché i costi delle loro decisioni non escono fuori dalle loro tasche. In un'economia di mercato, invece, i manager cercano sempre l’opzione meno preferita rispetto all’opzione preferita. Infatti se i lavoratori umani nei fast food cercano aumenti salariali, ciò incoraggia le relative aziende a rivolgersi alla fonte di lavoro da loro preferita, ovvero i McRobot, poiché qualsiasi altra scelta non garantirebbe risparmi sui costi.

Il punto è che i fast food possono assumere McRobot assecondando le loro preferenze, il che comporta costi associati in un’economia di mercato. I costi di questa decisione sono legati ai salari più alti e ai salari minimi? Sì. Se lo stato ordinasse ai fast food di aumentare i salari a $100 l’ora per tutti i lavoratori, un McRobot rappresenterebbe un’offerta inferiore a quella di un essere umano e otterrebbe il lavoro? Probabilmente sì. Inoltre, mentre nel breve termine i gestori dei fast food potrebbero preferire cucine e addetti alle casse robotizzati, nel lungo periodo costerebbe loro di più. L’impiego di cuochi dotati di intelligenza artificiale, cassieri drive-through McRobot e cucine robotizzate aumenterebbe senza dubbio i prezzi di hamburger e patatine fritte a causa del guasto dei macchinari, degli aggiornamenti del software, degli errori di ricezione degli ordini, delle interruzioni di corrente, ecc.

Mentre un McRobot non prenderebbe mai in considerazione l’idea di trasferirsi presso un altro datore di lavoro e sarebbe un dipendente leale e fidato all’infinito, a differenza di alcuni esseri umani che cercano pascoli più verdi, l’industria dei fast food registra un turnover umano tre volte superiore rispetto ad altre industrie orientate ai servizi. Questo perché gli esseri umani imparano e si specializzano nel tempo attraverso le esperienze lavorative; i dipendenti poi decidono anche di spostarsi in altri settori sfruttando le proprie competenze in modo da aumentare i propri guadagni. La possibilità di iniziare a lavorare nei fast food, a un costo inferiore per il daotre di lavoro, sarà ostacolata dal crescente utilizzo dei McRobot qualora gli esseri umani, nel breve periodo, rappresentassero un costo superiore.

L'economista Art Carden sottolinea l'importanza dell'occupazione nei fast food per gli esseri umani: “Non vale solo la pena di avere i 'McJob'; è essenziale che ci siano. Rendono più facile per le persone accumulare competenze preziose ed esperienza nel mercato del lavoro, che la ricerca ha dimostrato porta a guadagni futuri più elevati”. I McRobot non devono pensare alle opportunità di lavoro future, né cercare di sviluppare le proprie capacità per migliorarsi, né cercare ricompense per i loro sforzi.

La spinta principale che attualmente guida l’aumento dell’occupazione nei fast food è la capacità di assumere il lavoratore meno preferito, che, per ora, è il dipendente umano. Ciò significa che la persona qualificata, o non qualificata, in cerca di lavoro potrà trovarlo nel settore dei fast food a un costo inferiore per il datore di lavoro. Tutto questo cambierà? Sì. È già cambiato? Il cambiamento è in arrivo. Se i salari dei lavoratori nei fast food aumentano costantemente rispetto alla produttività, il dipendente meno preferito, ovvero i McRobot, sostituirà i dipendenti umani. La direzione di queste aziende assumerà persone a un prezzo più alto? I dipendenti umani saranno il nuovo filetto e i McRobot la bistecca di manzo. Quindi chi assumereste?


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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