Bibliografia

lunedì 3 luglio 2023

La ribellione di Prigozhin era vera o una farsa?

 

 

di Tom Luongo

Dopo i vorticosi eventi dello scorso fine settimana in Russia, ci rimangono molte più domande che risposte su ciò che è accaduto con la fallita ribellione contro Mosca da parte di Yevgeny Prigozhin del Gruppo Wagner. Non sono qui per rispondere a nessuna di queste domande in modo definitivo, perché non lo sapremo mai veramente.

Detto questo, se quello che penso sia successo è qualcosa di vicino alla verità, allora questa potrebbe essere una delle più grandi vittorie (non sul campo di battaglia) della storia moderna.

Partiamo da quello che sappiamo. Prigozhin ha parlato per mesi della mancanza di sostegno da parte del Ministero della Difesa russo mentre i suoi soldati facevano tutto il lavoro pesante a Bakhmut. I suoi problemi con il ministro della Difesa Sergei Shoigu sono piuttosto noti; è anche probabile che non ci fosse sintonia tra Prigozhin e il generale Valeri Gerasimov.

Dopotutto, le gare "chi ce l'ha più grande" tra comandanti militari sono piuttosto comuni.

Si potrebbe facilmente argomentare che il Gruppo Wagner fosse stato coinvolto per ripulire il pasticcio fatto da Shoigu, mentre Gerasimov aveva il compito più grande di riorientare l'esercito russo lontano dai gruppi tattici di battaglione e verso un esercito incentrato sulla fanteria, maggiormente capace di prendere e trattenere territorio.

Dopotutto c'è questa guerra incombente contro la NATO.

Si potrebbe anche facilmente argomentare che i suoi successi abbiano messo Prigozhin nella posizione di richiedere cambiamenti e d'iniziare a fare la voce grossa.

Ora introduciamo il fattore esterno: il nemico, la NATO. In realtà sono stati i neoconservatori in USA/Regno Unito che hanno passato ogni ora del giorno a prendere a pugni la Russia con sfacciate mosse provocatorie in modo da mettere fuori dai giochi la Russia e Putin.

Il Nordstream 2, l'attentato al ponte sullo stretto di Kerch, la messa in scena del massacro a Bucha, l'esplosione della diga di Kakhovka, gli attacchi a Belgorod, il contrabbando di armi a Odessa sotto l'egida dell'“accordo sul grano”... l'elenco è quasi infinito.

Secondo relazioni dell'FSB russo è stata fermata un'operazione di contrabbando di cesio-137 in Ucraina per simulare un attacco con armi nucleari. Il tutto è da prednere con le pinze, ma nel mondo in cui stiamo vivendo non c'è quasi nulla, nessuna mossa talmente sporca o abbastanza bassa, che nella loro disperazione inglesi e i loro complici americani non tenterebbero.

Nella mia visione del mondo, l'MI6 e il Ministero della Difesa britannico passano tutto il giorno, ogni giorno, a trovare un nuovo modo per giustificare un conflitto più ampio tra NATO e Russia. La distruzione e la balcanizzazione della Russia, dopotutto, è stata la loro ragion d'essere per più di 300 anni.

E, finora, quell'euristica è stata quasi perfettamente accurata nel prevedere dove sarebbero andate le cose dopo.

Quindi finiamola di prenderci in giro, d'accordo?

In nessun modo poteva trattarsi di un qualcosa di organico. È stato pensato da mesi, ma per cosa?

Un tipo come Prigozhin potrebbe facilmente sentirsi scoraggiato nei confronti della leadership russa... al punto da prendere le armi contro Putin? Bene, questo è certamente ciò che molte persone volevano farci credere lo scorso fine settimana.

E non sto in alcun modo suggerendo che non fosse possibile o addirittura probabile; è la storia più probabile.

Ora prendete in considerazione le storie che circolano riguardo Prigozhin corrotto con miliardi affinché inscenasse la sua insurrezione. Qualcuno ne sarebbe sorpreso se venisse scoperto?

Che cosa? La CIA con valigie di contanti per qualche tizio scontento e con manie di grandezza?

Ma non sia mai!!

Ricordate gente, dal momento che viviamo in un mondo di disinformazione, se non di cattiva informazione, dobbiamo pensare a storie che si adattino ai pochi fatti che abbiamo e valutare cose fondamentali come movente, mezzi e opportunità.


NATO o morte

Inoltre le cose stanno accelerando man mano che ci avviciniamo al vertice NATO dell'11-12 luglio, dov'è ovvio che i neocon stanno spingendo affinché ci sia una dichiarazione o un cambiamento di politica e dare l'ennesimo schiaffo a Putin.

E sarà uno che non potrà ignorare, perché violerà un'importante linea rossa che ha tracciato con netta chiarezza: o l'adesione dell'Ucraina all'UE o alla NATO, l'una genera l'altra. Per chiunque pensi che non siano la stessa cosa, per favore consegnate la vostra patente di commentatori di geopolitica all'usciere vicino alla porta.

Ma questo è esattamente ciò che viene spinto dai membri più ostili nella NATO, vale a dire il ministro degli Esteri britannico James Cleverly e il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock. Allo stesso tempo gli inglesi sono arrabbiati con il presidente Joe Biden quasi quanto lo sono con lo stesso Putin.

Perché? Perché Biden è quello che ha impedito al ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, di subentrare a Jens Stoltenberg come Segretario generale della NATO. Questo sarebbe dovuto accadere il mese prossimo, invece Biden ha esortato Stoltenberg a restare per un altro anno.

Gli inglesi stanno spingendo il mondo in guerra.

Wallace, diventando capo della NATO, l'avrebbe resa una garanzia.

L'unica buona notizia è che l'esercito francese, tanto quanto quello americano, preferirebbe essere sorpreso morto in un bagno con una prostituta minorenne e un mucchio di siringhe piuttosto che mettere un britannico a condurre questa guerra.

È chiaro che hanno promesso a tutti una fetta della torta dopo la sconfitta della Russia in Ucraina: i polacchi riprendono Lvov e parte della Bielorussia; i nazisti ucraini di Right Sector spazzano via i russi dal Donbass; l'Ungheria ottiene la Transcarfia (a merito di Viktor Orban, non la vuole a queste condizioni); la Georgia ottiene i Caucasi, ecc.

Sono incoraggiati dai Mangiamorte Lindsey Graham e Richard Blumenthal, che la scorsa settimana hanno redatto una risoluzione bipartisan per ampliare il campo di applicazione dell'articolo 5 della NATO affinché includesse non solo l'uso da parte della Russia di una bomba nucleare tattica, ma anche qualsiasi radiazione risultante da un incidente nucleare .

Davvero, caro Lindsey? Come se non riuscissimo a vedere cosa sta accadendo alla centrale nucleare di Zaporizhia...

Le tangenti stanno volando ovunque. E Wallace, come capo della NATO, si sarebbe assicurato che l'iterazione finale della strategia britannica del divide et impera avrebbe funzionato; ma Biden ha detto di no.

E questo è il pezzo del puzzle che mi dice che abbiamo raggiunto il crescendo di questa assurdità.

tanto che forse, solo forse, il Pentagono e persino la cricca di Davos stanno scendendo da questo treno.


Putin: fortunato, intelligente, o entrambe le cose?

Ora diamo un'occhiata agli eventi dello scorso settimana.

Ecco un riassunto veloce:

• Prigozhin potrebbe o meno essere stato corrotto dalla CIA/MI6 con denaro e il sogno di governare il Caucaso; a lungo un obiettivo degli inglesi quello di negare alla Russia il petrolio e il gas di quella regione.

• Petrolio, gas e carbone che Ucraina ed Europa hanno un disperato bisogno.

• Se ne esce con una dichiarazione ridicola su Putin che mente sulle ragioni di questa guerra.

• Coinvolge anche il Ministero della Difesa russo nella dispersione del Gruppo Wagner.

• Inizia la marcia verso Mosca.

• Ci sono notizie non confermate di elicotteri abbattuti, scontri, ecc.

• I neoconservatori vanno in visibilio assoluto sognando questa è la fine per Putin.

• Twitter diventa illeggibile.

• Il leader ceceno, Ramzan Kadyrov, esprime in pieno sostegno a Putin. Anche il Ministero della Difesa russo.

• Non ci sono disertori dell'esercito russo.

• C'è un po' di chiasso a San Pietroburgo e a Mosca

• Putin fa il suo discorso denunciando Prigozhin come un "traditore". È arrabbiato come non l'avevo mai visto.

• Il presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko, negozia con Prigozhin e nel giro di un'ora tutto è finito.

Quello che è iniziata come la "caduta del malvagio impero russo" si è conclusa con un nonnulla nel giro di poche ore.

I neoconservatori sono passati dallo sbavare al pianto in circa 15 minuti.

Il risultato finale è il vero grattacapo se credete anche solo per un momento che Prigozhin non fosse il burattino di qualcuno: le agenzie d'intelligence occidentali o di Putin.

Le forze del Gruppo Wagner sarebbero state trasferite in Bielorussia. Tutte le accuse d'insurrezione sarebbero cadute per coloro che hanno marciato. A coloro che si sono ritirati e non hanno appoggiato Prigozhin sarebbero stati offerti contratti direttamente con l'esercito russo.

Prigozhin non sarebbe stato giustiziato come traditore.

Davvero volete credere a tutto questo? Ciononostante è esattamente quello che s'è visto. E mentre i neocon vorrebbero che voi credeste che Putin è stato indebolito, la realtà è molto, molto diversa.

Quindi, ecco tre probabili scenari su ciò che è realmente accaduto, per quanto non siano esaustivi.


Scenario #1: Prigozhin si è davvero ribellato

Con il sostegno dell'Occidente, Prigozhin va all in. Sentendo che i loro tentativi di colpo di stato contro il governo di Putin avrebbero avuto successo, CIA/MI6 finalmente si decidono ad agire. Prigozhin è ancora in uno stato di iper-combattimento, arrabbiato e sconvolto per l'incompetenza di Shoigu e la passività di Putin.

Dato che nell'oligarchia russa non è raro pugnalare alle spalle, viene convinto a prendere parte al complotto. Potrebbero anche esserci di mezzo soldi e promesse di un suo governo a Rostov-sul-Don sotto la balcanizzazione della Russia.

Spera in una rivolta più ampia contro il governo di Putin, non accade e viene rapidamente represso.

Putin sapeva tutto, così come l'Occidente, e, come le sue rapide mosse per reprimere il tentativo di Nasarbaev di tornare al potere in Kakakhstan nel gennaio del 2022 (con l'ovvio sostegno di CIA/MI6), ha dato a Prigozhin tutta la corda che gli serviva per impiccarsi.

Se Prigozhin scompare nelle prossime settimane, allora sapremo che questo scenario è il migliore.


Scenario #2: Prigozhin ha fregato tutti

Prigozhin inizia a esprimere il suo malcontento nei confronti del Ministro della difesa uno o due giorni dopo essersi assicurato Bakhmut e inizia a giocare con i sogni febbrili dell'Occidente secondo cui gli intransigenti sono pronti a scaricare Putin per la sua passività. Non è implausibile, ci sono molti in Russia che sono arrabbiati con Putin per non aver risposto con i pugni.

Attacchi come Nordstream e Kerch sono progettati per far "perdere la faccia" a Putin. Non tanto è diverso da una Nancy Pelosi che va a Taiwan: si fa perdere la faccia a Xi, si fanno arrabbiare i cinesi. Vittoria.

La perdita della faccia è un grosso problema nella politica interna di questi Paesi, ma, allo stesso tempo, bisogna rendersi conto che Putin ha ripulito la Russia dagli asset occidentali. Il motivo principale per cui sappiamo che "Putin imprigiona i giornalisti" è perché quei giornalisti che sono stati incarcerati erano risorse dell'intelligence straniera, non giornalisti.

Nel corso degli anni, sopravvivendo a molteplici tentativi di omicidio e approvando leggi che vietano le ONG, Putin ha ripulito le strade di Mosca. Per questo motivo bisogna presumere che l'influenza occidentale in loco sia davvero debole.

Non è difficile credere che Prigozhin potesse dare loro in pasto tutte le idiozie che volevano sentire. Stiamo parlando di persone sempre più disperate affinché questa guerra superi il punto di non ritorno e Putin si rifiuta di darglielo.

Quindi, con questo background, è facile credere che Prigozhin faccia da esca per alcuni mesi, arrivando persino a prendere qualche miliardo di "soldi persi" per concludere l'affare.

Mette in scena la sua ribellione, si mette in viaggio e "negozia" un accordo nel momento esatto in cui il suo convoglio avrebbe dovuto svoltare a sinistra e andare comunque in Bielorussia.


Scenario #3: Una riallocazione strategica

Negli ultimi dieci anni ho visto Putin affrontare i false flag e le provocazioni dell'Occidente e trasformarle in vittorie strategiche.

Preferisce impegnarsi in "aggressioni parallele", facendo proporzionalmente una mossa per contrastare qualche altro atto di aggressione frontale.

Quindi, con quest'idea di aggressione parallela in testa, ecco lo scenario...

Se sapete che la NATO si sta preparando ad ampliare il conflitto il mese prossimo e gli inglesi stanno fornendo all'Ucraina missili Storm Shadow contro la Crimea, mentre l'UAF lotta per fare progressi nella cosiddetta "controffensiva", allora non vorreste posizionare le vostre truppe migliori e agguerrite strategicamente nel caso in cui le cose andassero storte?

Guardate l'esito della ribellione di Prigozhin. Il Gruppo Wagner è ora in Bielorussia e sono carne da cannone per assorbire qualsiasi cosa la Polonia cerchi di fare.

Gli altri sono pronti a fare una mossa su Kiev se qualcuno ha l'idea sciocca di attaccare la Crimea.

Con l'UAF che si sta trasformando in poltiglia a sud, la loro situazione peggiora ora che Putin ha un esercito che può usare in Bielorussia.

Ricordate, a livello giuridico questa non è una guerra. Putin non ha mano libera per fare certe cose. Questo è il motivo per cui il Gruppo Wagner è stato importante finora.

Infatti arriverei al punto di dire che nelle prossime due settimane un sacco di persone che usciranno dai contratti militari russi potrebbero essere "riassegnate al Gruppo Wagner" per rafforzare i loro ranghi.

Ora tocca a te, NATO.

Oh, e solo per ricordarlo a tutti, la Bielorussia ora ha armi nucleari tattiche che Putin ha annunciato d'aver trasferito nel Paese. Si fida abbastanza del Gruppo Wagner da dargli quelle armi nucleari? Ovviamente non ne posso essere certo.

E la verità è che nessuno di questi scenari copre completamente ciò che sta accadendo o anche ciò che è accaduto. Il destino di Sergei Shoigu non è stato risolto. Gli intransigenti potrebbero esaudire i loro desideri con un nuovo ministro della Difesa dal carattere più simile a quello di Prigozhin.

Potete scegliere frammenti di questi scenari e riassemblarli come i Lego e avrete qualcosa d'interessante e degno di considerazione.

Ma è difficile discutere riguardo il risultato finale. Una grande unità militare con una vera esperienza di combattimento nelle condizioni più difficili è ora di stanza a 150 miglia da Kiev, potenzialmente armata con armi nucleari tattiche, mentre Putin ha appena fiutato altri giornalisti che, nel loro zelo di voler vedere morti i russi, hanno gettato la maschera.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


Supporta Francesco Simoncelli's Freedonia lasciando una “mancia” in satoshi di bitcoin scannerizzando il QR seguente.

https://opentip.io/freedonia


Nessun commento:

Posta un commento