Bibliografia

martedì 28 marzo 2023

Nel frattempo in Yemen il governo statunitense manda armi e il massacro va avanti

Quello che i devastati mentali non capiscono, o non vogliono capire altrimenti non sarebbero tali, è che bisogna diffidare da chi racconta menzogne. Gli stessi che spacciano le miriadi di bugie sul conflitto russo-ucraino sono gli stessi che per due interi anni hanno mentito sulla crisi sanitaria. MENTITO. Le cosiddette autorità, lo stato, sono inaffidabili. Questo, inutile dirlo, non significa gettarsi tra le braccia dei carcerieri dal lato opposto della barricata. Significa semplicemente non farsi fregare da narrative polarizzanti che hanno il solo scopo dapprima di spennare le persone e poi macellarle. Ecco l'ennesimo caso di studio, oltre a quello presentato nell'articolo di oggi sullo Yemen. Zelensky alla fine ha ammesso in un’intervista rilasciata il 9 febbraio 2023 al Der Spiegel il proprio rifiuto di attuare l’accordo di pace di Minsk con la Russia dell'11 febbraio 2015. Tale accordo, firmato da Ucraina, Russia e Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) e supervisionato da Germania e Francia, ufficialmente puntava a fermare il conflitto scoppiato in Ucraina a seguito del violento colpo di stato appoggiato dagli Stati Uniti nel 2014 che ha innescato la guerra civile tra i fedeli al governo filo-occidentale di Kiev, post-golpe, e i separatisti filo-russi nell'est. Nel corso dell’intervista rilasciata a Der Spiegel, Zelensky, dopo l’ammissione di aver scelto intenzionalmente di sabotare Minsk lamentando il fatto che gli accordi fossero una “concessione” inaccettabile, ha ricordato di aver comunicato sia al presidente francese Emmanuel Macron che alla cancelliera tedesca Angela Merkel di non poterlo attuare, come del resto confermato dalla stessa Merkel, nel dicembre 2022, in un'intervista al quotidiano Die Zeit nel corso della quale ha avuto modo di dire che “l'accordo di Minsk del 2014 era stato un tentativo di guadagnare tempo per l'Ucraina”. Un'affermazione sottoscritta dall’ex-presidente francese Hollande con un laconico “Angela Merkel ha ragione su questo punto” e che poi ha aggiunto: “Dal 2014 l'Ucraina ha rafforzato la sua posizione militare. Infatti l'esercito ucraino era completamente diverso da quello del 2014. Era meglio addestrato ed equipaggiato. È merito degli accordi di Minsk aver dato questa opportunità all'esercito ucraino”. Ovvio che con tali maestri Zelensky abbia dichiarato ora che, in fondo, “la procrastinazione va perfettamente bene in diplomazia”, spiegando poi che è solo “saltato sul treno” e ha finto di sostenere Minsk per negoziare uno scambio di prigionieri con la Russia e dare al suo Paese più tempo per prepararsi alla guerra. L'ammissione di Zelensky di aver sabotato un accordo di pace con la Russia è arrivata subito dopo che l’ex-primo ministro israeliano Naftali Bennett ha rivelato in un'intervista che USA e UE hanno “bloccato” il suo tentativo di negoziare la pace tra Russia e Ucraina.

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di Trenton Hale

Sin dal 2014 il piccolo Paese dello Yemen è stato devastato dalla guerra civile a seguito della salita al potere da parte degli Houthi. E non ha fatto altro che peggiorare, soprattutto quando il presidente Barack Obama ha iniziato ad aiutare i sauditi nello sforzo bellico. A febbraio 2022 oltre 370.000 persone hanno perso la vita a causa della mancanza di cibo, della mancanza di necessità mediche e dei bombardamenti.

Nonostante la gravità della guerra, la stampa ne ha parlato molto poco. Tra il 2015 e il 2019 i media generalisti hanno dedicato solo novantadue minuti al conflitto. Sulla base delle atrocità commesse da quelle parti, è un numero incredibilmente basso, specialmente quando i media hanno scelto invece di coprire la falsa ingerenza russa nelle elezioni degli Stati Uniti. La MSNBC ha persino passato un anno intero senza menzionare ciò che stava accadendo in Yemen.

Ci si potrebbe chiedere perché i media generalisti non stiano coprendo questa guerra e il motivo è molto semplice: gli Stati Uniti sarebbero visti come cattivi.

Sin dal loro coinvolgimento nella guerra, gli Stati Uniti non hanno fatto altro che danneggiare la regione. Nemmeno un anno dopo il loro coinvolgimento, sono subito stati accusati di crimini di guerra da Human Rights Watch. Solo nel 2015 sono stati registrati dieci attacchi aerei illegali da parte della coalizione guidata dai sauditi, i quali hanno provocato la morte di oltre trecento civili e altri quattrocento feriti.

Nell'ottobre 2016 una bomba saudita è stata sganciata durante una cerimonia funebre a Sanaa, la capitale dello Yemen: sono morte oltre cento persone e cinquecento sono rimaste ferite, molte delle quali erano bambini. Il filmato mostra corpi carbonizzati e mutilati sparsi dentro e fuori la sala funeraria.

Un altro orribile incidente si è verificato nel settembre 2018, quando una bomba è stata sganciata su uno scuolabus durante una gita scolastica. Molti dei bambini a bordo avevano meno di quindici anni, la maggior parte dei quali è morta. A peggiorare le cose per gli Stati Uniti, queste bombe sono state prodotte dalla società americana Lockheed Martin.

La coalizione guidata dai sauditi ha continuato a danneggiare il popolo dello Yemen prendendo di mira silos di grano, bestiame, cavalli, sistemi di irrigazione, camion e altri componenti dell'infrastruttura di distribuzione alimentare.

La coalizione ha continuato ad aggravare ulteriormente la crisi umanitaria imbastendo un blocco navale sullo Yemen, nazione diventata dipendente per il 90% dalle importazioni internazionali a causa della distruzione della distribuzione alimentare interna.

Se queste notizie diventassero più di dominio pubblico, allora il popolo americano sarebbe arrabbiato con il governo degli Stati Uniti. Se qualsiasi altro Paese facesse la stessa cosa (si pensi all'invasione russa dell'Ucraina), i media americani accuserebbero quel Paese di crimini di guerra. Eppure si continua a chiudere un occhio sulla crisi che essi stessi hanno contribuito a far scoppiare.

I media generalisti possono parlare solo di alcuni eventi per far sembrare che gli americani siano i buoni, come in Siria, dove il principale antagonista del popolo americano era l'ISIS, un'organizzazione terroristica che aveva effettuato molteplici attacchi contro civili americani ed eseguito decapitazioni pubbliche. Con le affermazioni secondo cui il presidente siriano Bashar al-Assad stava gasando i suoi stessi cittadini, è stato facile trovare sostegno agli sforzi degli Stati Uniti per cacciare l'ISIS dalla regione.

Al contrario, lo Yemen non è così in bianco e nero. Tra gli Houthi che vogliono prendere il potere e il conflitto tra Houthi e sauditi, gli osservatori devono elaborare molte informazioni.

Nessuno dei lati della guerra è virtuoso: gli Houthi hanno ucciso zero cittadini americani, tuttavia hanno commesso numerose violazioni dei diritti umani e praticato la tortura.

I sauditi, invece, hanno un vasto potere militare, hanno commesso esecuzioni di massa non conformi alle leggi umanitarie e sui diritti umani internazionali, e hanno preso parte a numerosi crimini di guerra. Anche le bombe di fabbricazione americana che stanno usando per commettere tali crimini complicano la questione.

L'ex-segretario alla difesa, James Mattis, ha cercato di giustificare la guerra dicendo che l'Iran stava sostenendo gli Houthi. Siti di notizie come Business Insider hanno anch'essi affermato che gli Houthi sono sostenuti dall'Iran.

Sebbene sia vero che l'Iran e gli Houthi hanno rapporti amichevoli tra loro, ciò non significa che l'acquisizione del governo da parte degli Houthi sia stata sostenuta dall'Iran. Infatti quest'ultimo aveva sconsigliato agli Houthi di assaltare la capitale perché non avrebbero fatto altro che provocare i sauditi.

I media generalisti hanno anche affermato, falsamente, che l'Iran stava inviando armi per aiutare gli Houthi. In un caso in cui sono state trovate armi, esse però stavano lasciando lo Yemen per finire poi in Somalia; un ex-ambasciatore delle Nazioni Unite ha cercato di dimostrare che l'Iran era colpevole d'aver inviato agli Houthi le armi sparate contro Riyadh, tuttavia la bomba mostrata come prova era una Burkan-2, fabbricata localmente; l'Iran ha mostrato derivati ​​Scud con testate a forma di volano, ma non corrispondevano alla versione yemenita, secondo Scott Horton.

La situazione è che l'Ucraina ha attratto tutte le attenzioni dei media, dimenticandosi deliberatamente della guerra in Yemen. La situazione ha suscitato molto interesse, dato che gli Stati Uniti hanno inviato oltre $100 miliardi in aiuti all'Ucraina. Con la guerra che include in qualche modo gli Stati Uniti e la Russia, molti hanno iniziato a preoccuparsi dello scoppio di una guerra nucleare se gli scenari andassero fuori controllo.

Con i media generalisti che tacciono sul conflitto in corso nello Yemen, ci si chiede quali altre atrocità di politica estera gli Stati Uniti stiano nascondendo al pubblico.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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