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mercoledì 7 dicembre 2022

È arrivata la controrivoluzione negli Stati Uniti?

 

 

di Tom Luongo

Non c'è eresia più grande, a questo punto della storia, che suggerire che gli Stati Uniti non siano la principale fonte di malvagità nel mondo. C'è stato un tempo in cui era esattamente il contrario.

Oggi, mentre la guerra infuria in Ucraina e tutti in Occidente affermano di volere la pace, in realtà continuano a spalare denaro e armi nel conflitto. Il messaggio è chiaro: vogliamo questa guerra, abbiamo bisogno di questa guerra e non importa cosa vuole davvero la gente comune.

Questa guerra, quindi, continuerà.

Ma ecco un'altra eresia: non sono solo gli Stati Uniti che vogliono questa guerra. Però gli "Stati Uniti", come attore globale, esistono ancora?

Stiamo metabolizzando l'escalation più irresponsabile mai vista fare "dall'Ucraina": un attacco di droni su una base aerea strategica all'interno della Russia, il quale ha danneggiato bombardieri strategici in grado di fornire testate nucleari.

Questa è una linea rossa esplicita per la Russia.

Indipendentemente da quale lato della linea vi trovate, Ucraina o Russia (o rifiutate persino di definire dove sia una linea), in questa guerra quello attuale è un momento che dovrebbe essere considerato un punto di svolta nella guerra... e non per il meglio.

Escalation come questa sono un segno di debolezza. Equivalgono a supplicare la Russia di reagire in modo eccessivo, di forzare la mano a Putin e colpire l'Ucraina senza pietà, cosa che sembra abbia fatto in risposta.

L'Ucraina ha oltrepassato il limite in cui la Russia sarebbe libera di usare armi nucleari secondo la loro dottrina, visto che è stata attaccata la loro capacità di deterrenza nucleare.


Controparti

Il muro di Berlino e la fine dell'Unione Sovietica erano freschi nelle nostre menti quando i RUSH registrarono il loro album Roll the Bones. Il 1991 doveva essere un periodo di speranza, giusto? La guerra fredda era finita, il mondo libero aveva nuovamente trionfato sul totalitarismo.

Un trionfo del nostro sistema sul loro.

Ma a che prezzo?

Gli Stati Uniti iniziarono la rapida ascesa all'impero, rifuggendo le umili direttive di politica estera dei Padri Fondatori. L'Unione Europea iniziò la sua trasformazione in un colosso politico ed economico, introducendo l'euro mentre i suoi agenti all'interno del Regno Unito rovesciavano una, giustamente ostinata, Margaret Thatcher per riportare il Regno Unito all'ovile.

Queste istituzioni occidentali avrebbero dovuto essere la promessa di una vita migliore per l'ex-Patto di Varsavia... beh, tranne la Serbia, ma solo gli "apologeti di Putin" ne parlano.

I costi della Guerra Fredda erano evidenti a tutti a est del muro di Berlino, ma i costi per l'Occidente furono altrettanto sostanziosi. Per combattere la Guerra Fredda gli Stati Uniti sono stati trasformati in un enorme incubo statalista: la sicurezza giustificata a ogni passo e il nostro sistema monetario di denaro forte smantellato.

Quella controrivoluzione ha trasformato gli Stati Uniti dal Paese con il bilancio più pulito del mondo, nel più grande debitore che il mondo abbia mai visto... e probabilmente vedrà mai. Il mondo libero è stato schiavizzato dall'arroganza dei suoi leader e la gente è stata comprata con denaro a buon mercato e beni usa e getta, uno stratagemma per placare l'ansia delle persone e attenuare il danno psicologico arrecato a due generazioni che hanno vissuto sotto la minaccia della guerra nucleare.

Ora possiamo aggiungere altre due generazione a quelle precedenti grazie "all'Ucraina".

Poi, quando il sistema si è rotto nel 2008, abbiamo insabbiato i peccati del sistema bancario, siamo diventati completamente scemi con la stampante monetaria e abbiamo inaugurato l'era irresponsabile dei tassi d'interesse a zero. L'espansione coordinata dei bilanci delle varie banche centrali ha reso ipertrofico lo stato, il tutto giustificato dalla solita "necessità di sicurezza" e dalla "speranza e cambiamento" per un mondo inclusivo per transessuali e pedofili.


Non sparate

Dovevamo essere al di là del "mondo grigio e opaco dell'ideologia", ma l'ideologia è tutto ciò che ci rimane dopo aver venduto le nostre anime a poco. Come sottolinea Alastair Crooke nel suo ultimo articolo, l'Occidente soffre di un pregiudizio ideologico che impedisce a qualsiasi altro di poter coesistere sul pianeta.

È così che Putin e il suo omologo cinese, Xi Jinping, sono diventati eretici: hanno detto NO all'agenda dell'Occidente incentrata sul cambiamento climatico. Non solo, hanno anche detto NO a quel quadro ideologico occidentale secondo cui il sistema prevale sulla civiltà.

Ogni argomentazione avanzata da leader europei, come la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, è pervasa da questo pregiudizio ideologico, questa correttezza del nostro sistema rispetto a qualsiasi altro. E non esiste eccezione.

L'UE è quella che fornisce il quadro ideologico affinché la guerra contro la Russia vada avanti; gli Stati Uniti stanno solo cinicamente fornendo le armi.

Sono piselli nello stesso baccello collettivista.

Ecco perché è in arrivo un nono pacchetto di sanzioni ed è per questo che stanno formando tribunali per crimini di guerra in tribunali non riconosciuti dalla Russia, oltre a cercare mezzi legali per rubare tutti i beni russi all'interno dei loro confini geografici.

Questo non è altro che un saccheggio bello e buono e va ben oltre le violazioni iniziali del diritto internazionale di cui anche il sostenitore più incallito dell'Ucraina può accusare la Russia per l'invasione del 24 febbraio.

Questa guerra sarebbe dovuta finire a marzo, ma il Regno Unito non voleva che finisse e ha fatto saltare i colloqui di pace di Ankara. Tutto ciò che è accaduto da allora può essere deposto ai piedi dell'Occidente. E intendo proprio tutto.

Le escalation hanno un solo tema: togliere le opzioni al presidente russo Vladimir Putin fino ad arrivare al momento impensabile.

Per aver osato dire di no all'UE e alla NATO, per aver negato loro il controllo sul futuro della Russia e per averli messi in imbarazzo ricordando al mondo il coinvolgimento della NATO nella disgregazione della Jugoslavia, Putin deve fare la fine di Milosevic.

E la parte peggiore è che dire che sono vassalli di un folle governo statunitense deciso a dominare il mondo è, di per sé, un'eresia. L'UE ha avuto molte possibilità di fermare questa guerra, ma ha scelto ogni volta di rincarare la dose. Ora dovrà vedersela con l'ondata di ucraini giustamente in fuga.

Queste escalation hanno uno schema: ignorare tutte le preoccupazioni della Russia riguardo la propria sicurezza, metterla all'angolo e usare ogni mossa che fa come giustificazione per una maggiore aggressione fino a quando non si finisce nel momento in cui siamo stati preparati per mesi, ovvero la decisione di Putin di passare infine alle armi nucleari.

Quindi cosa sta succedendo davvero qui? Come si è arrivati ​​a questo?

Crooke ci ricorda un discorso del 2013 di Xi proprio su questi temi.

Nel suo discorso Xi ha attribuito la disgregazione dell'Unione Sovietica al "nichilismo ideologico": gli strati dominanti, ha affermato Xi, avevano smesso di credere nei vantaggi e nel valore del loro "sistema", ma mancavano di altre coordinate ideologiche per sostituire il loro pensiero, quindi le élite scivolarono nel nichilismo:

“Una volta che il  Partito perde il controllo dell'ideologia, sosteneva Xi, una volta che non riesce a fornire una spiegazione soddisfacente per il proprio governo, obiettivi e scopi, si dissolve in un partito di individui vagamente connessi, legati solo da obiettivi personali di arricchimento e potere”. “Il Partito cade poi preda del 'nichilismo ideologico'”.

Questo, tuttavia, non è il risultato peggiore. Secondo Xi il risultato peggiore è quando lo stato viene conquistato da persone senza alcuna ideologia, ma con un desiderio di governare in modo del tutto cinico ed egoistico.

I neoconservatori e gli inglesi hanno cercato di rivolgere questa critica a Putin, ma chiaramente non è così. Putin, come vi dirà qualsiasi analista sobrio, rappresenta l'ala moderata in Russia. Questi pazzi non vogliono che venga deposto perché credono che farà saltare in aria la Russia, ma piuttosto vogliono che Putin se ne vada in modo che il suo sostituto sia un estremista e attacchi con armi nucleari qualcuno.

Perché questo è l'unico modo per raggiungere i loro obiettivi: avere la guerra di cui hanno bisogno per ripristinare il loro sistema in fallimento.

Ancora una volta, con questi ultimi attacchi di droni dall'Ucraina, un tale scenario è ora sul tavolo.

Putin si trova in una posizione insostenibile, non per la sua stessa debolezza, ma per l'inesorabile nichilismo ideologico dei globalisti occidentali che temono la propria perdita di potere e hanno bisogno di questa guerra.

Cos'altro si può concludere mentre perseguono linee di politica che possono portare solo alla morte di centinaia di milioni di persone?


Tracce evanescenti

Il loro pieno sostegno all'Ucraina ha raggiunto il suo apice religioso con il tetto massimo al prezzo del petrolio, cosa che causerà ulteriori turbolenze in un mercato che non ne ha bisogno. Il burattino della cricca di Davos a Kiev, Zelensky, sta ora mettendo fuori legge la chiesa ortodossa e minacciando apertamente le mani che nutrono ciò che resta del suo regime.

Ci dicono che il "futuro della democrazia" è in bilico in "Ucraina", un luogo dove non esiste democrazia, sono in vigore leggi simili all'apartheid per i russi ed è supportata solo dai dollari dei contribuenti statunitensi che finanziano attacchi di droni su una centrale nucleare.

Chi rende le cose più difficili se non eurocrati come la Von der Leyen?

Per salvare la democrazia dobbiamo abolirla; per salvare la libertà di parola dobbiamo porre fine alla disinformazione.

Zelensky sa che il suo tempo è breve. La Russia sta facendo carne trita del suo Paese e questo attacco di droni sulla base aerea di Engels dovrebbe essere visto come un ultimo disperato tentativo per garantire il futuro coinvolgimento della NATO. La guerra aperta tra NATO e Russia è chiaramente l'obiettivo finale di questo attacco.

Con i successivi attacchi alle petroliere russe stiamo rapidamente raggiungendo il punto di non ritorno.

Il messaggio è quello che è sempre stato: non c'è scampo dalla terra promessa della tecnocrazia dell'UE e dal nichilismo ideologico della cricca di Davos.

Detto questo, ecco la prossima eresia. Per quanto le cose vadano male, ci sono ancora forze che vedono dove si sta andando a parare e stanno lavorando diligentemente per mantenere aperte le opzioni di Putin.

Gli attacchi alla cricca di Davos attraverso i rialzi dei tassi della FED, l'acquisto di Twitter da parte di Elon Musk e il gioco intelligente di Giorgia Meloni in Italia stanno avendo i loro effetti. Mi rendo conto che tutte queste cose sono aperte a molteplici interpretazioni e molti credono che io stia inseguendo una nuvola di fumo in una tempesta di vento, ma tutti gli incentivi si allineano qui.

Ricordate, in geopolitica non ci sono alleati, solo interessi.

Solo i più ideologicamente nichilisti seguirebbero la strada della cricca di Davos. Solo quelli con un odio per l'umanità, nato da una profonda sorgente d'amore per tutte le cose malthusiane, ci porterebbero a questo punto. E negare che dalla nostra parte del nuovo muro di Berlino non ci sia nessuno in grado di opporsi, è solo una resa mascherata abilmente da cinismo.

Per capire quanto sia davvero fragile la cricca di Davos, ve lo spiegherò così: con poche centinaia di punti base la FED ha forzato un colpo di stato nel Regno Unito, ha forzato la BCE in un ciclo di rialzo dei tassi e maggiore controllo della curva dei rendimenti, probabilmente ha fatto saltare in aria FTX e il suo schema Ponzi basato su un cripto-dollaro offshore, e ha costretto la Banca nazionale svizzera a intervenire contro la corsa agli sportelli su Credit Suisse.

Queste sono le principali armi che sono state sparate. Quattro armi principali e nessuna può essere ricaricata. E tutto ciò che hanno ottenuto è stato far guadagnare all'UE qualche altro mese (settimana?) d'immeritata forza dell'euro.

Powell & Co., d'altra parte, hanno ancora più munizioni per inasprire ulteriormente le cose, dato che il decennale statunitense è trattato al 3,5% ora e le azioni statunitensi stanno facendo registrare un rally di fine anno. Infatti la BNS ha probabilmente fatto alla FED il più grande regalo di Natale che potesse ricevere intervenendo sul mercato del franco svizzero per aiutare Credit Suisse.

La triade del controllo della cricca di Davos, ovvero il controllo sui mercati delle materie prime e delle valute, il controllo sulle forze armate statunitensi attraverso l'amministrazione "Biden" e il controllo della narrativa attraverso i media generalisti, ha subito un colpo molto più grande di quello che "l'Ucraina" ha inferto ai bombardieri strategici della Russia.

La guerra in Ucraina e le sanzioni esagerate dell'Occidente hanno cristallizzato il Sud del mondo contro di loro. Non stupitevi di sapere, quindi, che l'Arabia Saudita sta arrivando in soccorso di Credit Suisse acquistando una partecipazione importante nel suo investment banking.

Adesso i media stanno trattando Elon Musk al pari di come trattavano Donald Trump per avere avuto l'ardire di credere che una società libera si basi su una comunicazione aperta. Le mosse di Musk, dall'acquisto di Twitter, indicano tutte il vero obiettivo: acquistare il database dei messaggi diretti di Bluechecked Sneetches e rilasciare le prove della pressione del governo statunitense su Twitter affinché censurasse i discorsi perfettamente legali su ogni importante operazione perpetrata dalla cricca di Davos contro l'umanità.

Sapevamo che lo stavano facendo, ma ora abbiamo anche le prove. La risposta iniziale è stata prevedibile: negare, strillare, prendere in giro, minimizzare e attaccare personalmente Musk e i suoi agenti come Matt Taibbi. Il risultato è stato dimostrare ulteriormente che sono stati colti in flagrante.

La risposta della cricca di Davos è sempre quella di rincarare la dose, è la via dello psicopatico. Continuano a comportarsi come se nulla avesse importanza, come se fossero intoccabili. E devono farlo, sarebbe un'eresia fare il contrario poiché l'intero fragile edificio narrativo crollerebbe come una torre Jenga fatta di polistirolo sotto una brezza estiva.

Questi attacchi di droni all'interno della Russia hanno lo scopo di cercare d'indebolire ulteriormente Putin, dare spina dorsale ai "falchi" russi e forzare le cose più vicino all'impensabile.

E questa è la vera eresia qui, la pressione proveniente dall'interno dell'Occidente sta aiutando Putin a mettere in atto la sua strategia fuori dal campo di battaglia: forzare l'Armageddon monetario sui nemici della Russia attraverso il controllo sui prezzi delle materie prime.

La strategia di Putin sul campo di battaglia è stata quella di prosciugare le casse occidentali di munizioni e corpi caldi per riempire trincee sempre più fredde lungo il fiume Dnepr. Non sto dicendo che Putin stia vincendo questa guerra, ma questa è chiaramente la strategia adottata.

Ha permesso ai neocon impazziti di Whitehall, Pentagono e K-Street di pensare di poter battere la Russia una volta che la NATO sarebbe stata ufficialmente coinvolta in questo conflitto? Sì.

È una strategia ad alto rischio a questo punto? Sì. Putin avrebbe potuto giocare meglio? Assolutamente sì.

Ma questo è il mondo che abbiamo ora e la vera eresia è non riconoscere la complicità di tutti nell'avergli permesso di arrivare a questo tragico momento.

È in corso una controrivoluzione. L'unica domanda ora è: maturerà in tempo per fermare questo treno che viaggia all'orario della cricca di Davos?


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/



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