giovedì 24 novembre 2022

Bitcoin è un'assicurazione contro lo stato

 

 

da Bitcoin Magazine

“Sarebbe stato bello ottenere attenzione in un qualsiasi altro contesto. Wikileaks ha smosso un nido di calabroni e adesso lo sciame è diretto verso di noi.” – Satoshi Nakamoto

Uno scontro tra bitcoiner e l'establishment è dietro l'angolo da molto tempo. La citazione di Satoshi qui sopra illustra una preoccupazione comune per l'inevitabile conflitto: tutti noi desideriamo che le masse vengano prima a conoscenza di Bitcoin come forma di denaro neutrale piuttosto che come uno strumento che aiuta cause potenzialmente controverse. Lo stato non accetterà una concorrenza leale tra denaro fiat e denaro non statale, poiché il primo perderebbe inevitabilmente; invece cercherà di ritrarre Bitcoin e i suoi sostenitori come nemici della società civile.


NESSUNO SI ASPETTAVA UN'INQUISIZIONE CANADESE

I recenti sviluppi in Canada sono stati determinanti nella nostra comprensione di come può procedere il conflitto tra bitcoiner e lo stato. Per coloro che non hanno familiarità con la situazione, consiglio questo articolo di Jesse Willms.

In Canada abbiamo assistito a un fallimento delle piattaforme di raccolta fondi centralizzate, ma anche la raccolta fondi basata su Bitcoin aveva i suoi difetti. Certo, nessuno si aspettava che il governo canadese avrebbe represso una protesta pacifica e i suoi sostenitori con un approccio così pesante, quindi è comprensibile che gli organizzatori non fossero eccessivamente paranoici quando hanno organizzato il tutto.

Anche se la raccolta fondi basata su Bitcoin potrebbe aggirare la censura a cui devono conformarsi le piattaforme e i sistemi di pagamento canonici, ha comunque riscontrato gravi problemi. Innanzitutto le identità degli organizzatori erano note, quindi la distribuzione dei fondi ai manifestanti è diventata un reato come mostrato nel tweet di NobodyCaribou. In secondo luogo, gli indirizzi Bitcoin della raccolta fondi erano noti e sono finiti in una lista nera del governo, quindi le istituzioni regolamentate non potevano più accettare fondi da quegli indirizzi. Questo limita la fungibilità dei fondi anche se arrivano ai singoli protestati. E terzo, l'analisi della blockchain potrebbe rivelare gli indirizzi dei donatori e potenzialmente anche le loro identità se gli indirizzi fossero collegati a un exchange regolamentato; questi donatori potrebbero quindi diventare un bersaglio di vessazioni da parte dello stato in varie forme (es. procedimenti giudiziari, problemi occupazionali, conti congelati, verifiche fiscali, ecc.).

NobodyCaribou si è preso la responsabilità di distribuire i fondi raccolti ai singoli manifestanti e infatti è stato citato in giudizio dal governo canadese.


L'AUTOCUSTODIA È UNA NECESSITÀ, MA NON FINISCE LÌ

Il governo canadese ha scelto d'impiegare una brutta tattica: armare il sistema finanziario contro i manifestanti e i loro sostenitori. I conti bancari dei camionisti e di alcuni loro sostenitori sono stati congelati, ponendo queste persone, insieme alle loro famiglie, in una situazione critica. Questo fatto allarmante superamento, in un Paese del G7 peraltro, ha dimostrato ciò che i bitcoiner sottolineano da anni: il sistema monetario di oggi è tutt'altro che neutrale e può diventare soggetto a censura politica.


LA VERA NATURA DEL DENARO FIAT E DEL SISTEMA BANCARIO

Uno degli aspetti più potenti di Bitcoin è la sua neutralità: chiunque nel mondo può usarlo senza chiedere il permesso. Bitcoin ha quindi conferito potere a individui a cui non sarebbe mai stato concesso tale permesso, individui come i dissidenti nei regimi oppressivi, o le donne afgane.

Ma per sfruttare appieno le capacità di resistenza alla censura di Bitcoin, è necessario rispettare due regole di base:

  1. Autocustodia. Se non possedete le vostre chiavi private, non possedete i vostri bitcoin. Come ha di recente sottolineato il CEO di Kraken, Jesse Powell, un exchange rispetterà sempre le richieste dello stato di consegnare i dati dei clienti, insieme ai loro fondi. L'unico modo per mitigare questo rischio è ritirare tutti i fondi da qualsiasi exchange centralizzato. Imparate a usare Bitcoin senza cedere la vostra legittima proprietà.

  2. Riservatezza. Bitcoin di per sé può essere utilizzato privatamente, ma quando gli utenti collegano la loro identità del mondo reale ai loro indirizzi bitcoin, perdono questa opzione. L'acquisto di bitcoin sugli exchange che richiedono ID utente porta alla perdita della privacy, poiché tutte le transazioni sono tracciabili tramite la blockchain pubblica di Bitcoin. Quindi l'exchange conosce gli indirizzi di prelievo dell'utente e tutti i successivi indirizzi dove vengono trasferiti i fondi. Esistono strumenti come CoinJoin per rompere questi collegamenti e riconquistare la privacy perduta, ma l'opzione migliore è non perdere mai la privacy in primo luogo: imparate ad acquistare bitcoin senza diffondere le vostre informazioni personali.

La critica comune è che poiché Bitcoin ha le capacità di resistenza alla censura e alla privacy, può anche essere utilizzato per scopi nefasti come il riciclaggio di denaro o il finanziamento del terrorismo. Ma la verità è che solo lo 0,15% di tutte le transazioni in asset digitali (ovvero bitcoin e tutte le criptovalute messe insieme) sono state collegate ad attività illecite; la maggior parte di queste sono exploit di app Ethereum notoriamente buggate. La scomoda verità è che i terroristi e i riciclatori di denaro si rivolgono ai dollari, sia in contanti che attraverso banche corrotte.

L'autocustodia combinata con la privacy è cruciale non solo per arginare possibili eccessi dell'apparato statale, ma anche per arginare i criminali del "settore privato". Gli exchange con i loro set di dati utente sono obiettivi succulenti per gli hacker che utilizzano poi per tentare attacchi phishing ,o persino vendere tali dati a criminali che potrebbero invadere le case dei bitcoiner. Se avete bisogno di qualche motivazione per rafforzare la vostra privacy, leggete l'elenco di Jameson Lopp degli attacchi fisici noti legati a Bitcoin.


LO SCIAME CONTINUERÀ A VOLARE SULLE NOSTRE TESTE

"Lo sciame", come Satoshi ha descritto gli agenti dello stato, continuerà a volare sulle nostre teste fino alla fine dei giochi: iperbitcoinizzazione. È allettante lasciarsi cullare dai sermoni infuocati di Michael Saylor, o dagli studi lusinghieri di Fidelity, che mettono Bitcoin su un piedistallo, ma i promotori di potere ben capitalizzati e ben collegati politicamente continueranno ad avere il sopravvento, qualunque cosa accada agli uomini comuni che combattono per il proprio sostentamento. I "Saylor" del mondo non hanno bisogno dell'autocustodia e della privacy, ma la maggior parte di noi sì. Non possiamo permetterci conti congelati, lunghe battaglie giudiziarie e spese legali se l'establishment si rivoltasse contro di noi per aver esercitato i nostri diritti civili. L'autocustodia e la privacy sono la nostra difesa contro la natura arbitraria delle repressioni dello stato.

Gli strumenti open source sono il mezzo di difesa definitivo. Le campagne di crowdfunding possono essere ospitate tramite il server BTCPay, un potente portale di pagamenti self-hosted. Tutti i fondi raccolti in questo modo possono andare direttamente a un wallet hardware open source come Trezor, poiché BTCPay Server offre agli utenti un'opzione per collegare il proprio wallet hardware. E se lo stato della regione specifica impedisce agli utenti di acquistare wallet hardware, possono essere assemblati da parti comunemente accessibili. Lo stato potrebbe essere in grado di fermare gli intermediar, ma non può impedire a milioni d'individui indipendenti di utilizzare strumenti che solo loro possono controllare.

Rinunciare alle strutture fiat e impossessarsi di ciò che è nostro di diritto è la forma definitiva di protesta. Bitcoin è un'assicurazione contro lo stato e dovremmo ringraziare il governo del Canada per averci ricordato il vero valore di una forma di denaro indipendente.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


1 commento:

  1. Studiare Bitcoin è importante, ma studiare la teoria economica è altrettanto importante. Ieri mi è capitato di diagnosticare di nuovo due delle principali malattie che avvelenano la mentalità italiana: il fatalismo e l'incapacità di capire cos'è il denaro. La Scuola Austriaca ci ricorda come il denaro altro non sia che la merce più commerciata all'interno di un'economia di mercato e in quanto tale soggetta alle leggi della domanda e dell'offerta. Circola ancora una teoria bislacca secondo cui l'offerta di denaro debba essere paritaria l'offerta di beni e servizi presenti in un'economia di mercato. Mettiamo che sia vero: chi dovrebbe essere in capo della decisione? Le stesse autorità finanziarie che finora si sono dimostrate inaffidabili infrangendo regole che si erano date da loro e inclini a truffare gli individui attraverso inflazione artificiale? Le persone che invocano una simile struttura verticistica in un cui debba esistere un top in grado d'inondare un bottom con denaro creato ex novo sono quelle che poi vorrebbero scardinare i "grandi poteri della finanza". Se non è predisposizione al bipensiero questa...

    Poi c'è il fatalismo, ovvero, credere che i pianificatori centrali siano onnipotenti. Dei "superumani", quasi. Se questo fosse vero non ci sarebbe stato bisogno di architettare il caos degli ultimi due anni: il controllo capillare non solo doveva essere manifesto, palese e ineluttabile, ma anche infallibile. Invece il controllo capillare è subdolo, nascosto nell'ombra e venduto con una facciata di falsa bontà. Perché? Perché i pianificatori centrali non sono più esseri umani di tutti noi, con gli stessi difetti e pregi. La forza dell'economia di mercato è nei numeri: più individui siamo, meglio è (da qui tutte le paranoie infondate sul fatto che la Terra non può ospitare l'attuale numero di persone, "siamo troppi" e tutte le altre idiozie neo-malthusiane annesse e connesse).

    Fatalismo e ignoranza economica portano a concludere che Bitcoin è una truffa e controllato dalle "grandi potenze della finanza" perché "quotato in borsa". Le fluttuazioni del prezzo sono uno specchietto per le allodole perché, a differenza dell'oro ad esempio, non esiste obbligo di custodia centralizzata e i propri bitcoin possono essere spostati in base alla volontà dei singoli utenti; senza contare che il prezzo non inficia minimamente il funzionamento del protocollo. Inoltre Bitcoin permette, tra le altre cose, di fornire uno strumento di scambio d'informazioni incorruttibile e incensurabile (grazie soprattutto alla Proof-of-work e la possibilità d'inserire, sotto forma di hash, qualsiasi forma d'informazione all'interno della sua blockchain). Bitcoin è la miglior tecnologia, attualmente in circolazione, in grado d'incentivare l'onestà e, soprattutto, emanciparsi finanziariamente e socialmente dal controllo capillare presumibilmente onnipotente dei pianificatori centrali.

    Bitcoin incentiva anche la ricerca delle buone letture e queste devono per forza di cose passare anche da quelle economiche. Infatti il rimedio all'ignoranza è la conoscenza. Oltre al blog, per confutare queste sciocchezze c'è proprio il mio libro dedicato a tal compito.

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