Bibliografia

lunedì 31 ottobre 2022

Cos'è il Grande Reset? Parte IX: il meeting annuale del World Economic Forum

 

 

di Michael Rectenwald

L'incontro annuale del World Economic Forum (WEF) a Davos è forse la conferenza più impopolare al mondo e il fondatore e presidente del WEF, Klaus Schwab, è una delle figure più disprezzate al mondo. Spesso paragonato al "Dr. Male", il personaggio interpretato da Mike Meyers nella serie Austin Powers, o a un supercriminale di James Bond, Schwab è visto come un megalomane messianico che guida una nefasta cabala di leader mondiali e capi di grandi aziende verso un futuro dominato da un'élite globalista.

Un sondaggio su Twitter di TruthBoost chiede: "Il World Economic Forum renderà il mondo un posto migliore?" Al momento della stesura di questo articolo, il 98,4% degli intervistati ha dichiarato di no.

Che cosa c'è in questo concilio e nei suoi leader che rende il WEF e le sue riunioni così disprezzate? Dopotutto il WEF è "impegnato a migliorare lo stato del mondo", o almeno così dice il suo slogan. A quanto pare, alla maggior parte delle persone non piace avere un gruppo di dittatori auto-nominati e non eletti che emettono decreti dall'alto verso il basso e raccomandano linee di politica che limitano la loro libertà e violano i loro diritti.

L'incontro annuale di quest'anno è stato annunciato come il più importante dei suoi cinquant'anni di storia, data la guerra in Ucraina e la "nuova normalità" post-pandemica. Schwab ha suggerito lo stesso nelle sue osservazioni di benvenuto, aggiungendo: "Dobbiamo rafforzare la nostra resilienza contro un nuovo virus, o altri rischi che abbiamo nell'agenda globale" (8:30, corsivo mio).

Dato che la retorica collettivista e i piani di Schwab sono stati accolti così male da aver dovuto scrivere un libro intitolato The Great Narrative per giustificare e riformulare il precedente, The Great Reset, si potrebbe pensare che Schwab potrebbe scegliere le parole con più attenzione senza suggerire che un "nuovo virus" o "altri rischi" fanno parte di una "agenda globale" che "noi" (loro) stiamo intraprendendo; come se si trattasse di eventi futuri pianificati. Ma l'aura di Schwab e del WEF è nota per generare naturalmente teorie cospirazioniste e complotti (per inciso, la parola "collettivo" è usata cinquantadue volte in The Great Narrative).

L'incontro annuale è stato caratterizzato da tavole rotonde su una serie di temi, tra cui la realtà aumentata, valute digitali delle banche centrali, transizione climatica nelle economie emergenti, l'impronta di anidride carbonica delle criptovalute, l'economia digitale, diversità, equità e inclusione, sanzioni economiche, occupazione nella quarta rivoluzione industriale, transizione energetica in Cina, indicizzazione ambientale, sociale e di governance (criteri ESG), geopolitica, un fisco mondiale, assistenza sanitaria pandemica, consumo responsabile, restituire la natura alle città e Russia, nonché un discorso speciale del presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelenskyy.

La gamma di argomenti è sbalorditiva, ma anche indicativa dell'etica di pianificazione centrale e arrogante del WEF. Dalle valute digitali centralizzate alla pianificazione urbana, le preoccupazioni del WEF ricordano quelle del Club di Roma, molto probabilmente influenzate da quest'ultimo, e sono intrise di neo-malthusianesimo. Sembra che non ci sia nulla in cui il WEF non pretenda di essere esperto e nulla su cui non emetta raccomandazioni. Eppure i media generalisti considerano ancora il Grande Reset del WEF una teoria del complotto, nonostante la recente osservazione di Joe Biden secondo cui i prezzi elevati del gas sono qualcosa da celebrare come parte di "un'incredibile transizione" verso le energie rinnovabili. In altre parole, i prezzi elevati del gas hanno sempre fatto parte della pianificazione del Green New Deal e il politburo di Biden è stato certamente parte della loro ascesa.

Un punto culminante della riunione del 2022 includeva il commissario australiano per la sicurezza, Julie Inman Grant, che durante un panel intitolato Ushering in a Safer Digital Future ha detto: "La libertà di parola non è la stessa cosa di una libertà per tutti" e che "avremo bisogno di un ricalibrazione di un'intera gamma di diritti umani che si stanno manifestando online, dalla libertà di parola, all'essere liberi dalla violenza online".

Questi commenti minacciosi arrivano sulla scia dello scivolamento dell'Australia verso il totalitarismo durante la pandemia e della recente approvazione da parte dell'Unione Europea del Digital Services Act, il quale vieta l'incitamento all'odio" e la "disinformazione" e rappresenta un passo importante verso la governance mondiale di Internet. In particolare, il quadro normativo dell'UE per le comunicazioni digitali regolerà il discorso in merito a "cambiamenti climatici", sfide per la salute come il coronavirus e altre "pandemie" e l'"incitamento all'odio" o altri "discorsi illegali" definiti dall'UE. Per soddisfare i requisiti normativi dell'UE e razionalizzare i propri sforzi, i siti di ricerca e le piattaforme di social media molto probabilmente si conformeranno di conseguenza.

In breve, che il WEF e i suoi partecipanti siano pianificatori centrali e globalisti incapaci o, ciò che è più probabile, potenti influencer che hanno un impatto su tutto, dalle politiche governative al processo decisionale aziendale, questo gruppo ha l'ardire di suggerire che sono o dovrebbero essere responsabili del mondo. Non si può lasciare le persone in pace affinché perseguano i loro interessi, comprese le loro vite economiche e familiari. Questi pianificatori devono intervenire contro tutti i piani individuali, locali, regionali e nazionali. Come fece notare Ludwig von Mises, pianificatori centrali del genere sono sempre totalitaristi che desiderano sovrascrivere i piani degli individui; credono di avere indubbiamente ragione, nonostante l'orrenda esperienza dell'interventismo.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


👉 Qui il link alla Prima Parte: https://www.francescosimoncelli.com/2022/09/cose-il-grande-reset-parte-i.html

👉 Qui il link alla Seconda Parte: https://www.francescosimoncelli.com/2022/09/cose-il-grande-reset-parte-ii.html

👉 Qui il link alla Terza Parte: https://www.francescosimoncelli.com/2022/09/cose-il-grande-reset-parte-iii.html

👉 Qui il link alla Quarta Parte: https://www.francescosimoncelli.com/2022/09/cose-il-grande-reset-parte-iv.html

👉 Qui il link alla Quinta Parte: https://www.francescosimoncelli.com/2022/10/cose-il-grande-reset-parte-v-lideologia.html

👉 Qui il link alla Sesta Parte: https://www.francescosimoncelli.com/2022/10/cose-il-grande-reset-parte-vi-i-piani.html

👉 Qui il link alla Settima Parte: https://www.francescosimoncelli.com/2022/10/cose-il-grande-reset-parte-vii.html

👉 Qui il link all'Ottava Parte: https://www.francescosimoncelli.com/2022/10/cose-il-grande-reset-parte-viii-come.html

👉 Qui il link alla Decima Parte: https://www.francescosimoncelli.com/2022/11/cose-il-grande-reset-parte-x-lagenda.html


Nessun commento:

Posta un commento