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martedì 4 ottobre 2022

Cosa significa davvero la fine del supporto della FED

 

 

di Tom Luongo

Per più di un anno ho sostenuto che la FED stava restringendo l'offerta di dollari. Quando ho lanciato l'idea per la prima volta, è stata accolta con un intenso scetticismo e, per la maggior parte, lo è ancora.

La FED è stata a lungo il sacco da boxe del denaro reale e della finanza alternativa perché, francamente, se lo è meritato. Per la generazione passata, fino a giugno del 2021, la FED ha agito come la banca centrale del mondo.

Ma stiamo rapidamente raggiungendo il momento in cui molte persone stanno finalmente iniziando a rendersi conto che forse la tanto decantata "FED Put", la convinzione che la FED venga sempre in soccorso del mercato, non si farà vedere tanto presto; anzi molto probabilmente rimarrà assente.

Ogni volta che c'era una grave crisi all'orizzonte, la FED era sempre lì per fornire al mondo i dollari necessari per evitare che le cose crollassero completamente. Ciò è stato particolarmente vero all'indomani della Lehman Brothers e della crisi immobiliare del 2008, la quale ha infranto lo standard di riserva del dollaro post-Bretton Woods, introdotto dalla politica monetaria di Paul Volcker nei primi anni '80.

La crisi del 2008 ha portato alle scosse di assestamento dell'estate 2011, quando gli Stati Uniti hanno perso il rating AAA sul proprio debito e l'oro è salito oltre $1900 l'oncia per i timori che la crisi del debito sovrano in Europa sarebbe stata al centro della scena.

Solo una dichiarazione di politica coordinata dei principali attori – FED, BCE, BoJ, BNS e BoE – ha impedito al sistema di crollare. Sia con Ben Bernanke che con Janet Yellen, la FED si è dimostrata più e più volte riluttante a lasciare che i prezzi degli asset scendessero per timore che ciò avrebbe abbattuto il sistema bancario commerciale.

A tal fine, queste banche centrali si sono alternate a espandere i propri bilanci attraverso il QE fino alla fine del mandato della Yellen alla fine del 2017, poi Jerome Powell ha assunto la carica di presidente della FED. L'incombente crisi dei titoli obbligazionari statunitensi ha costretto la Yellen a iniziare il ciclo di tightening, accelerato poi da Powell.

I tassi a zero hanno alimentato programmi di riacquisto di azioni e un massiccio boom delle azioni in tutto il mondo. E con essi gli strati superiori della Piramide di Exter si sono espansi, mentre la base è stata puntellata non con un'espansione dei prezzi dell'oro, o delle riserve, ma con la base monetaria, ovvero M0.

Non possiamo definire il QE "denaro in circolazione", perché la maggior parte di esso, se non tutto, è stato sterilizzato come riserve bancarie in eccesso. Quindi bisogna andare in fondo alla piramide, anche se per lo più era solo debito pubblico. Visualizzare tutto questo come un'espansione del livello del debito pubblico è la metafora sbagliata, perché tale piramide si reggeva in equilibrio precario. È meglio pensare all'era del Coordinamento bancario centrale come un tentativo di sostenere una torre pendente di debito con più debito piuttosto che alimentare nuove attività produttive lungo la catena del valore sulla base di un bacino di risparmi ampliati (riserve auree).

Inoltre, al fine d'impedire al prezzo dell'oro di smascherare il bluff collettivo delle banche centrali, abbiamo accettato la finzione che produrre "oro cartaceo" con il QE fosse equivalente ad aggiungere oro fisico alle proprie riserve. Questo è il motivo per cui abbiamo visto esplodere il rapporto tra oro cartaceo e riserve di cambio.

Era nell'interesse di quasi tutti continuare a usare l'oro come copertura monetaria piuttosto che come asset di riserva. Finché nessuno voleva l'oro vero e proprio, l'indebitamento poteva espandersi e la piramide sarebbe rimasta più o meno dritta.

Tale linea di politica ha chiaramente un limite, perché a un certo punto qualcuno smaschera il bluff sul valore del debito creato dal QE e chiede come ci si possa procurare beni mentre tutta l'attività viene concentrata per onorare il debito.

Da dove verrà fuori la crescita effettiva?

Crescita? Come possiamo anche rimanere a galla?

Questa è la trappola del QE e significa che a un certo punto ci sarebbe stata una resa dei conti, perché non potete riscaldare la vostra casa o nutrire i vostri figli con euro o dollari digitali.

Tale resa dei conti doveva arrivare con una delle principali banche centrali che avrebbe rotto il cartello. Questa è la mia tesi da più di un anno.

E solo la FED ha avuto l'incentivo a rompere con il cartello delle principali banche centrali, perché è stata proprio lei a sopportare il peso maggiore della perdita di fiducia.

Per anni abbiamo sentito parlare di come Mario Draghi fosse il mago d'Europa. L'euro è rimasto troppo forte troppo a lungo, il mercantilismo tedesco era ancora alimentato dalla sua leva sul gas russo a buon mercato.

La BNS ha sfruttato questo periodo per diventare il più grande hedge fund azionario del mondo.

La Banca del Giappone è stata autorizzata a trasformare lo yen in un meccanismo di carry trade definitiva con il suo folle controllo della curva dei rendimenti, cosa che continua ancora oggi.

E alla Banca d'Inghilterra è stato permesso di perpetuare il mito che la sterlina fosse una valuta coperta da qualcosa di diverso dai servizi finanziari e dalle attività di compensazione della City di Londra.

Ma la credibilità della FED è svanita a poco a poco, ogni volta che l'Europa ha preso un raffreddore la FED si è presentata con il brodino vegetale monetario. Ora la FED sta affrontando la stessa crisi di fiducia affrontata da Volcker quando prese il posto di Arthur Burns.

Ma abbiamo due generazioni di attori di mercato che non hanno mai dovuto affrontare una cosa del genere. Il loro imprinting è che la FED avrebbe sempre coperto le loro spalle. In passato ho avvertito di questa idea: gente che si sta avvicinando al pensionamento e che non ha mai dovuto trattare in un vero mercato ribassista statunitense.

Quindi pensate davvero che siamo arrivati ​​al punto in cui la maggioranza delle persone è convinta che la "FED Put" sia un ricordo del passato? Io no.

Guardo il compiacimento degli spread creditizi e scuoto la testa. La gente non ha ancora capito che l'UE è pronta a sacrificare il proprio popolo sull'altare della deindustrializzazione, della carestia e della militarizzazione in una campagna donchisciottesca per liberare il mondo dall'energia russa?

Pensate davvero che la FED salverà queste persone anche questa volta? Perché dovrebbe? Non importa se considerate gli Stati Uniti come distruttori dell'Europa o come baluardo contro i globalisti neofeudali eurocentrici: il risultato è lo stesso.

Come diceva il tizio di Seinfeld: "Niente eurodollari per voi!"

Solo perché i presidenti della FED hanno sempre fatto inversione di marcia al primo segno di difficoltà in passato, soprattutto quando sono eruttati i problemi in Europa, non significa nulla. Ciò che conta sono le minacce a cui la FED sta rispondendo in questo momento; e se andate fino in fondo a queste minacce, è chiaro quale sia la migliore linea d'azione.

Nessuna inversione di marcia, nessuna "Put", niente più Banca Centrale del Mondo.

Il più grande rischio di coda nei mercati oggi è tal compiacimento, come quelle analisi secondo cui la FED sta solo facendo la voce grossa e a un certo punto la smetterà.

Questo è il motivo per cui così tante persone hanno creduto alle sciocchezze dopo il rialzo dei tassi a luglio, ovvero che avrebbe invertito la rotta, non perché lo volesse veramente, ma perché così tanti avevano bisogno di crederci date le posizioni dei loro libri contabili.

Ma gli incentivi ci sono, soprattutto nel più ampio contesto geopolitico: c'è un nuovo mondo all'orizzonte che offre molti incentivi positivi per le banche e le imprese americane se la FED tiene la barra dritta da qui.

Ciò è particolarmente vero se l'Europa continua sulla sua strada senza fare inversione di marcia sulla sua politica energetica. La Russia ha appena iniziato a stringere in una morsa l'Europa.

Lo scetticismo che ottengo quando si leggono queste tesi non affronta mai questo punto: e se il futuro degli Stati Uniti fosse più roseo dopo un prolungato rallentamento e riorganizzazione rispetto alla priorità di mantenere il proprio Impero?

La FED può tenere sulla graticola il Congresso in assenza di acquisti da parte di una banca centrale estera?

E se l'assunto di chi guida l'Impero fosse sbagliato e in realtà non fossero gli Stati Uniti ma le stesse persone che stanno consolidando il potere in Europa proprio ora?

Dopotutto, il mondo si sta de-dollarizzando. Abbiamo da poco assistito a un vertice SCO a Samarcanda che si è svolto senza intoppi, dopo che tutti i principali partecipanti sono stati assediati da nuovi conflitti lungo il ventre della Russia.

Eppure Putin non è stato emarginato; tutto il contrario, in realtà.

Per quelli che pensano che io sia fuori fuoco, in un mondo multipolare in cui il dollaro è calato d'importanza, ma non distrutto, non è ridondante una "FED Put" mondiale?


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


1 commento:

  1. Esistono 2 generazioni di analisti e trader che non hanno idea di cosa sia una recessione. Né hanno idea di cosa stia facendo davvero la FED. Inoltre, predicendo un eventuale arresto prematuro delle misure di tightening da parte della FED, credono ingenuamente in un soft landing, dopo le distorsioni economiche accumulate negli ultimi 13 anni in particolare. Credono che una volta raggiunte tali cifre, tutto tornerà come prima. Il cosiddetto soft landing prevede che l'ambiente economico possa essere considerato come un aereo che, nonostante un guasto, viene fatto atterrare in sicurezza. Secondo analisti ed economisti mainstream, è compito della banca centrale assicurarsi che ciò accada anche all'economia in generale nel momento in cui c'è una recessione.

    Secondo loro tutto ciò che è necessario per risolvere il problema è che la banca centrale dia una spinta adeguata all'economia e la riporti su una traiettoria sostenibile. Tale spinta deve arrivare per mezzo della politica monetaria. L'economia, tuttavia, riflette le attività degli individui e qualsiasi manomissione della condotta dei singoli genera solo ulteriori distorsioni, quindi è un errore che i banchieri centrali possano intervenire senza generare vari effetti collaterali per gli individui. Ogni volta che la banca centrale manomette i mercati finanziari e manipola i tassi d'interesse, falsifica le istruzioni dei consumatori alle imprese. Di conseguenza le aziende investono nelle infrastrutture sbagliate che non sono in linea con i desideri dei consumatori. A causa della cattiva allocazione delle risorse economiche, si avvia un processo d'impoverimento progressivo il quale sfocia nella cosiddetta Legge dei rendimenti decrescenti: ogni intervento centrale dapprima genererà un effetto che andrà a diminuire nel tempo, poi essi diventeranno esponenzialmente controproducenti.

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