da Bitcoinist
Fidelity, la società di brokeraggio internazionale, ha pubblicato un documento su Bitcoin intitolato Bitcoin First.
Il gestore patrimoniale pensa che "Bitcoin dovrebbe essere considerato per primo e separato da tutti gli altri asset digitali". Questa è una considerazione molto importante, dato che il sito Web della divisione Fidelity Digital Assets si apre con "Prevediamo un futuro in cui tutti i tipi di asset saranno emessi in modo nativo su tecnologia blockchain, o rappresentati in formato tokenizzato". La società di brokeraggio ha riconosciuto ufficialmente la superiorità intrinseca di Bitcoin nel suo ultimo documento pubblicato.
Secondo Fidelity: "Bitcoin è meglio inteso come un asset monetario e non come una tecnologia".
Questa è il punto chiave.
Inoltre crede che "sia altamente improbabile che Bitcoin venga sostituito da un asset digitale migliore e per diversi motivi".
Il resto del documento, più o meno, consiste nell'esporre e analizzare tali ragioni.
La relazione di Fidelity è esattamente ciò di cui Paul Krugman ha bisogno per capire la differenza tra Bitcoin e il resto delle criptovalute. Inizia con una panoramica abbastanza semplice e non tecnica di come funziona la rete Bitcoin, poi spiega la sua "scarsità programmata" e come gli "effetti di rete" di Bitcoin siano imbattibili, infine si arriva al punto in cui si afferma che "qualsiasi asset monetario successivo sarebbe come reinventare la ruota".
Inoltre vengono spiegati concetti classici relativi a Bitcoin come "il trilemma della tecnologia blockchain" e i suoi compromessi, o il cosiddetto Effetto Lindy, noto anche come Legge di Lindy, ovvero "una teoria secondo cui più a lungo sopravvive una cosa non deperibile, più è probabile che sopravviva in futuro". E di più, molto di più.
In che modo Fidelity è arrivata a una posizione focalizzata solo su Bitcoin?
Questo paragrafo riassume la tesi principale della relazione:
Gli investitori dovrebbero avere due framework nettamente separati quando prendono in considerazione gli investimenti in questo ecosistema di asset digitali.
• L'inclusione di Bitcoin come asset monetario emergente;
• L'aggiunta di altri asset digitali che esibiscono proprietà simili al capitale di rischio.
Sorge una domanda: perché Fidelity considera Bitcoin un asset monetario? Vengono elencate quattro ragioni:
- Un asset monetario è qualcosa a cui è attribuito un valore al di sopra e al di là della sua utilità, o valore di consumo. Sebbene la rete di pagamento di Bitcoin abbia certamente un valore di utilità, le persone attribuiscono anche un valore monetario aggiuntivo ai token bitcoin.
- Uno dei motivi principali per cui gli investitori attribuiscono valore a Bitcoin è la sua scarsità. La sua offerta fissa è la ragione per cui ha la capacità di essere una riserva di valore.
- La scarsità di Bitcoin è supportata dalle sue caratteristiche di decentralizzazione e resistenza alla censura.
- Queste caratteristiche sono codificate in Bitcoin e quasi certamente non verranno mai modificate, perché le stesse persone che attribuiscono valore a Bitcoin e lo possiedono non hanno alcun incentivo a farlo. Infatti i partecipanti alla rete sono incentivati a difendere queste stesse caratteristiche di un asset scarso e di un libro mastro immutabile.
Rischi e possibili scenari
La relazione non approfondisce alcun argomento, ma è completa.
Fidelity copre anche la storia che ha caratterizzato Bitcoin, oltre a delineare un caso di studio riguardo Ethereum.
La relazione dice che la politica monetaria di ETH "è cambiata e molto probabilmente cambierà di nuovo".
Il documento prende poi in considerazione due possibili scenari: "Un mondo multi-chain" o "Un mondo in cui il vincitore si prende tutto o quasi".
In entrambi, Bitcoin è perfettamente posizionato per dominare.
Per quanto riguarda i rischi, ne vengono presi in considerazione alcuni, ma viene chiarito che essi affliggono ogni asset digitale.
Fidelity parla dei "bug di protocollo", degli "attacchi da parte degli stati-nazione", della "crescita dell'ecosistema degli asset digitali" e della "potenziale instabilità delle condizioni macroeconomiche".
Alla fine Fidelity conclude:
L'algoritmo Proof of work di Bitcoin, la struttura di governance e la rete P2P hanno creato le basi per un progetto decentralizzato con una fiducia minima richiesta. Altri token hanno meccanismi di consenso alternativi, strutture di governance e token, ma spesso riducono il loro livello di decentramento.
Conclusione di Fidelity
Riportiamo l'ultimo paragrafo della relazione, la conclusione vera e propria, nella sua interezza:
Gli investitori in genere applicano un framework d'investimento tecnologico a Bitcoin, arrivando alla conclusione che esso, come tecnologia, sarà facilmente soppiantato da un qualcosa di superiore o che avrà rendimenti inferiori. Tuttavia, come abbiamo affermato, la prima svolta tecnologica di Bitcoin non è stata una tecnologia di pagamento superiore, ma una forma di denaro superiore. Come asset monetario, Bitcoin è unico. Pertanto non solo riteniamo che gli investitori debbano dare la precedenza a Bitcoin per comprendere l'ecosistema degli asset digitali, ma che Bitcoin dovrebbe essere separato da tutti gli altri asset digitali che sono seguiti a esso.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/
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