lunedì 18 luglio 2022

La cricca di Davos continua a perdere pezzi: le dimissioni di Draghi

 

 

di Tom Luongo

Il premier italiano Mario Draghi è fuori. Ha rassegnato le dimissioni al presidente Sergio Mattarella, che per il momento le ha rifiutate. Ci sarà un altro voto di fiducia, ma non dovrebbe importare.

Come sempre nella politica italiana, la storia è sempre molto più oscura dei titoli di giornale.

Infatti essi dicono che il leader del Movimento Cinque Stelle (M5S), Giuseppe Conte, non può più sostenere il governo Draghi perché non sta facendo nulla per affrontare l'aumento vertiginoso dei costi alimentari ed energetici in Italia. Senza il supporto del M5S sarà difficile, nella migliore delle ipotesi, per Draghi restare in carica.

I partiti che hanno "vinto" le ultime elezioni sono ora 3° e 4°. M5S ora è solo al 12% e la Lega appena al 15%.

A guidare le urne è Fratelli d'Italia di Georgia Meloni e siamo a nove mesi dalla data ufficiale delle elezioni.

Direi che nove settimane sono più probabili.

Quindi la mossa del M5S e di Conte non va a loro favore, ciò implica qualcosa di molto più profondo di quello che appare in superficie: un'urgenza di rimuovere Draghi che prevale sulla politica del potere, dove il futuro dell'Italia stessa potrebbe essere la posta in gioco.

E penso di sapere anche il perché.

L'Italia è tristemente impreparata per questo inverno, poiché lo stoccaggio del gas è ben al di sotto dei livelli necessari per superarlo. Il problema è che l'Italia e l'UE hanno mentito spudoratamente al riguardo. Secondo i dati dell'UE il sistema gas italiano è pieno per oltre il 65%, con oltre 126 TWh disponibili, in linea con altre grandi nazioni, come la Germania.

Ma guardando i numeri effettivi, per quest'anno, difficili da reperire nelle ultime settimane (mi chiedo perché), l'italiana Stogit, la principale società di stoccaggio del gas in Italia, è piena solo al 53% (link ai dati del 14/07/2022).

Confrontate la velocità di riempimento dello stoccaggio del gas (si veda il grafico qui sotto) tra i dati odierni con quelli del 17/06/2022 in cui lo stoccaggio si attestava a solo il 37% della capacità e vedrete esattamente cosa sta arrivando.

Allora cos'è successo che all'improvviso ha causato una variazione del ritmo di stoccaggio del gas per l'Italia? Il M5S ha iniziato la sua campagna contro la gestione dell'Ucraina da parte di Draghi e il 17 giugno è stato indetto uno sciopero generale tra i lavoratori nei trasporti.

Dopo che Draghi ha parlato pubblicamente della risoluzione del conflitto tra Ucraina e Russia, il ministro degli Esteri italiano Luigi DiMaio (ex-primo ministro e leader del M5S) ha apertamente criticato l'“immaturità” di Draghi nei confronti della Russia.

Ora è qui che le cose si fanno davvero oscure. Ricordiamo che è stato Conte a fare il portaborse di Angela Merkel quando era Presidente del Consiglio per far deragliare qualsiasi potenziale uscita dell'Italia dall'Unione Europea, o, almeno, dall'euro. Ricordiamo inoltre che è stato Matteo Salvini della Lega a chiedere apertamente all'Italia di abbandonare l'euro.

Salvini è stato poi messo sotto pressione da una causa legale farlocca, alimentata da Soros contro di lui, per la gestione di una barca carica di rifugiati quando era Ministro dell'Interno.

Conte ha inscenato un colpo di stato contro Di Maio mentre entrambi hanno gettato Salvini sotto il treno quando ha fatto la sua mossa nell'agosto 2019 per far cadere il governo e forzare nuove elezioni, che, all'epoca, la Lega avrebbe vinto alla grande, avendo più del 35 % di sostegno nazionale.

Da allora Salvini si è prostrato di fronte a quasi tutte le mosse sbagliate fatte dall'Italia, probabilmente perché non contava anche se si fosse opposto.

Alla fine queste manovre delle élite politiche italiane hanno neutralizzato i nuovi arrivati ​​M5S e Lega e alla fine hanno portato Draghi come una sorta di Primo Ministro ad interim politicamente neutrale per traghettare il Paese verso le prossime elezioni, previste per la prima parte del 2023.

La cricca di Davos aveva bisogno di Draghi in Italia per guidare la liquidazione del Paese, dove si inserisce anche la crisi dello stoccaggio del gas. La cricca di Davos si è mossa rapidamente per mettere tutta la sua gente in giro per l'Europa dopo aver nominato Joe Biden come presidente negli Stati Uniti. Il comando di Draghi in Italia significava che la cricca di Davos era responsabile di entrambe le parti del rapporto italo-americano.

E sono sicuro che si aspettavano di avere tutto ciò di cui avevano bisogno per "gestire il tavolo" dal punto di vista geopolitico. Draghi avrebbe implementato gli obblighi di vaccinazione, i Green Pass e avrebbe degradato ulteriormente la competitività dell'Italia.

L'euro sarebbe rimasto forte, i rendimenti delle obbligazioni sovrane europee sarebbero rimasti bassi, la reputazione della BCE sarebeb rimasta intatta e la FED sarebbe stata prigioniera dei piani di spesa folli dei Democratici. Questa era la situazione quando Draghi si è insediato nel marzo 2021.

Tutto ciò che serviva era che gli Stati Uniti stampassero/spendessero come se non ci fosse un domani con i Democratici al pieno potere negli Stati Uniti. La FED sarebbe stata costretta a monetizzare altri $6.000 miliardi che il mondo non voleva e gli Stati Uniti sarebbero crollati, consentendo ai capitali di fluire in Europa invece di fuggire da essa.

Sappiamo tutti com'è andata a finire invece.

La FED, guidata da Jerome Powell, ha costantemente minato l'agenda degli eurocrati con una rigida linea di politica per il dollaro, la quale ha dato il via alla corsa al rialzo del dollaro lo scorso giugno quando il tasso di pagamento sui Reverse Repo sono stati rialzati allo 0,05%.

Allo stesso tempo, Krysten Sinema (D-AZ) e Joe Manchin (D-WV) hanno bloccato l'agenda interna rifiutando sia il progetto di legge sulle infrastrutture che il "Build Back Better" al Senato. Pelosi e Schumer sono stati ostacolati ad ogni turno e non sono riusciti a superare quei due.

Come ho detto allora, quei due stanno in piedi solo perché dietro di loro ci sono persone potenti. Gente che nemmeno la cricca di Davos può ricattare.

Questa è una breve lista, per vostra informazione. Inizia con la FED e finisce con il capitale internazionale che non vuole sottostare al nuovo Comintern. Per un elenco completo, basta guardare coloro che non sono disposti a sanzionare la Russia per aver sferrato il primo pugno in Ucraina.

Una volta che l'agenda è crollata e il secondo mandato di Powell come presidente del FOMC è stato assicurato, ciò ha posto le basi per ciò che sta accadendo ora.

Le dimissioni di Draghi sollevano MOLTE domande. Perché Conte, ex-tirapiedi della Merkel, si sarebbe ritirato dalla coalizione se la cricca di Davos ha ancora il controllo della situazione in Italia? Cos'è cambiato che lo ha costretto?

Ho già delineato la menzogna sullo stoccaggio del gas e l'indecisione di Draghi sull'Ucraina, ma è abbastanza? La scorsa settimana la cricca di Davos ha ottenuto un paio di scalpi: Boris Johnson e Shinzo Abe. Entrambi erano allineati con gli Stati Uniti, non con l'Europa.

L'Europa vuole sostenere una guerra contro la Russia senza sembrare che appoggi una guerra contro la Russia. Tipico degli europei, vogliono che i loro desideri siano pagati dai soldi degli Stati Uniti.

Ora stanno perseguitando Olaf Scholz per mettere formalmente i Verdi al comando in Germania e tradire ciò che resta della classe media tedesca.

Sapete, credo che la FED stia lavorando per ristabilire il primato degli Stati Uniti sulla propria politica monetaria e fiscale, tesi avallata dal modo in cui Powell ha rialzato i tassi e causato attacchi di cuore all'interno del sistema Eurodollaro.

Inoltre, quando si guarda ai fallimenti a livello globale dell'amministrazione Biden per isolare la Russia, si vede un'agenda della cricca di Davos che sta fallendo su tutti i fronti.

Quindi i nuovi arrivati ​​​​nella palude politica italiana, come quelli del M5S, potrebbero aver finalmente avuto abbastanza garanzie che la situazione è cambiata. I numeri dell'IPC al 9,1% sono stati sufficienti a far crollare il castello di carte.

Le fazioni anti-Davos all'interno degli Stati Uniti sono ora abbastanza forti da potersi liberare del giogo della cricca di Davos, rappresentato da Draghi, Mattarella e dall'ex-premier Matteo Renzi, e iniziare la corsa all'indipendenza dell'Italia.

La FED risponde alla cricca di Davos che elimina Johnson eliminando Draghi e mettendo l'UE sulla strada verso la disintegrazione. L'euro ha rotto la parità con il dollaro su tale notizia. La BCE sta ancora solo pensando a tassi più alti, mentre la FED è chiaro che salirà di altri 75-100 punti base tra due settimane.

Cosa farà Lagarde? Lasciar salire i tassi? Se sì allora tanti saluti all'Italia e benvenuta crisi bancaria dell'Eurozona.

Dato quanto sia odiato Draghi in Italia, non c'è modo per lui di rimanere dato quello che sappiamo ora. Ogni ulteriore resistenza da parte di Mattarella farà sì che tutti vengano linciati pubblicamente.

L'umore in Italia è pessimo.

È probabile che Draghi stesse guardando dall'altra parte mentre la Germania succhiava il gas destinato all'Italia per assicurarsi che quest'ultima morisse di fame e si congelasse il prossimo inverno.

Allora, qual è la morale della favola?

L'UE è in guai seri. Con la caduta di Draghi, non c'è modo di fermare un crollo dei prezzi del debito italiano, poiché o la cricca di Davos si lancia in tutto per tutto e nazionalizza le riserve auree dell'Italia, o la Meloni sale al potere con l'appoggio delle banche statunitensi e del Dipartimento della Difesa e porta il Paese fuori dall'euro, se non dalla stessa UE.

Il tradimento è stato totale. Non c'è modo di riportare la fedeltà italiana all'UE dopo che si è rivelato come l'ennesimo tentativo tedesco di conquistare l'Europa.

Come ho descritto in articoli precedenti, con la Russia da una parte e la FED/Interessi bancari statunitensi dall'altra, la morsa sull'Eurozona e sulla Banca Centrale Europea non è mai stata così stretta.

La BCE non ha risposte, tutto quello che può fare è continuare a finanziare l'Italia fino alle elezioni di medio termine negli Stati Uniti, dove la cricca di Davos spera di poter salvare i Democratici da una completa distruzione.

Ora Conte e il M5S hanno fatto saltare anche questo di piano.

È in corso una vera lotta per il primato sul potere dell'Occidente: eurocrati comunisti contro anglo-fascisti corporativisti. Ricordate, non ci sono "bravi ragazzi" qui, sono tutti fatti della stessa terribile pasta.

La rimozione di Draghi, l'ultimo insider della cricca di Davos, è uno dei punti di svolta più importanti nel 2022, il che mi suggerisce che essa ha perso il controllo sul Paese più importante d'Europa.

Dato quanto siamo vicini ad una guerra santa mondiale per l'energia voluta dalla cricca di Davos, come sottolineato di recente dal discorso dell'ex-Segretario di Stato Mike Pompeo, direi che sono dalla parte che sta lavorando per evitarla.

Un fattore di protezione solare da 20 milioni non è stato ancora inventato, sono sicuro che l'avrei visto pubblicizzato su Wired. Già solo per questo motivo dovreste essere felici per l'ignominiosa fine della vita pubblica di Mario Draghi.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


4 commenti:

  1. Francesco, mi sono documentato un po' sullo stoccaggio del gas degli anni passati. Il 01.11.20 erano giunti al 98%, il 01.11.21 all'85% (% RIEMPIMENTOVS SPAZIO OFFERTO).
    In piena crisi energetica perché quest'anno (https://www.snam.it/it/stoccaggio/Processi_Online/Magazzino/informazioni/gas-stock/gas_stock.html) prevedono di stoccare solo il 63%?
    Sento puzza di marcio.

    Saluti
    Giovanni

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    1. Salve Giovanni.
      Essendo qui su Freedonia anche cacciatori di trend, abbiamo appreso negli ultimi due anni che se c'è una emergenza idrica (presuntissima), la soluzione è togliere l'acqua; se c'è una emergenza gas, la soluzione è togliere il gas; se c'è una emergenza elettrica, la soluzione è togliere l'elettricità; se c'è (e ci sarà) una emergenza alimentare, la soluzione sarà togliere cibo. Il tutto si accorda col fatto che c'è stata una emergenza sanitaria e la soluzione è stata togliere la salute.

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  2. Nel Capitolo 12 del mio ultimo libro, La fine delle fallacie economiche, descrivo il motivo per cui l'Italia nel tempo ha continuato a stagnare economicamente e intellettualmente. Oggi, con l'ultimo articolo pubblicato sul blog, la mia analisi è risultata di nuovo centrata. Infatti ho ricevuto critiche e insulti (pubblici e privati) per il fatto di essere obnubilato di fronte alla presunta grandiosità e necessità di Draghi come presidente del consiglio. I "libbbberali" sono i più inferociti da questo punto di vista, ma non mancano anche piddini e immondizia del genere, e questo suggerisce un punto fondamentale: tal fenomeno ci ricorda il motivo per cui lo stesso Draghi s'è definito un "socialista-liberale". A fronte di questa dichiarazione, e volendo rimanere esclusivamente nel campo meritocratico/metodologico, come potrebbe fare un Austriaco come me ad affermare che un personaggio del genere è quello che dovrebbe guidare un Paese? Senza contare che, da allievo di Caffè, è parimenti un keyensiano. Come ci ricordava in particolar modo Ralph Raico, Keynes era tutt'altro che un liberale. Con quale coraggio od onestà intellettuale chi si definisce liberale può sostenere un personaggio come Draghi quindi? Un ossimoro.

    Si potrebbe obiettare, "ma è l'unica scelta attualmente disponibile". Il carnet politico, o dovrei dire il cabaret politico, è stato appositamente piallato per renderlo un pro-forma e fare largo a governi tecnici. Perché, se cari lettori non ve ne siete accorti, l'Italia è stata commissariata nel 2011 e spogliata definitivamente della sua sovranità nazionale nel 1992. Vi siete chiesti come mai manchi di un qualsiasi briciolo di carisma la classe politica italiana rispetto al passato? Chi ha bisogno del carisma se i governi possono essere decisi a tavolino?

    Si potrebbe obiettare, "ma Draghi ha le competenze giuste". Un po' come Monti potremmo sottolineare, ma passiamo rapidamente al vaglio le sue presunte qualità. Quando era al Ministero del Tesoro ha presieduto un comitato di governance per le privatizzazioni, il quale doveva controllare e indirizzare il lavoro delle grandi banche chiamate a ricoprire il ruolo di advisor del governo italiano. Tale comitato ha aderito passivamente e acriticamente a qualsiasi cosa dicessero suddetti advisor, ignorando i processi di due diligence (es. Telecom). Non solo, ma una simile sciattezza viene mostrata in seguito quando, in veste di governatore della BdI, dà il via libera alla fusione tra MPS e Antonveneta anche quei senza due diligence. Alla BCE s'è praticamente limitato a premere il pulsante "stampa", aggravando la crisi del debito europea scoppiata nel 2010 e che adesso, a causa di quella sconsideratezza monetaria, ha raggiunto criticità estreme visto che gli errori economici piuttosto che essere risolti sono stati spazzati sotto il tappeto. Da quando è a guida dell'Italia non ha eseguito una riforma strutturale, ha gonfiato il welfare state, la spesa pubblica e tasse/burocrazia continuano a essere un peso soffocante su imprese/individui. Da quando a guida dell'Italia tutti i parametri economici sono peggiorati. Ha riconfermato gente come Speranza, il peggior ministro della salute della storia italiana il quale ha combinato disastri su disastri. Come oratore è un mediocre, banale nell'esposizione dei concetti e bizzoso di fronte alla minima critica.

    In conclusione, un ometto che si definisce un socialista liberale o ha un problema di QI oppure è l'ennesimo imbonitore che vuole fregare gli inconsapevoli ignari che si "stringono a corte".
    Not... In... My... Name.

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  3. La reputazione dell'ometto è stata costruita ad arte nel tempo, come per tanti mediocri inseriti nei ruoli che contano. Il metodo è sempre il solito ed è quello della massoneria, non a caso Draghi, se non ho perso il conto, appartiene a sei logge internazionali di primaria importanza. Insomma per comandare ovunque servono degli esecutori e come tali devono essere amorfi, chi pensa costituirebbe un ostacolo al NWO.

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