Bibliografia

lunedì 9 maggio 2022

L'impensabile

 

 

di Sven Henrich

Ieri i mercati hanno segnato nuovi minimi, accelerando al ribasso dopo il terzo inizio d'anno più negativo fino ad aprile mai visto finora. Ieri sul mio feed di Twitter ho sottolineato alcuni fatti che oggi mi portano a sostenere l'emergere di un aggressivo rally del mercato ribassista. No, non è l'impensabile; l'impensabile risiede nella nozione che il ciclo di tightening è già compiuto nello spirito prima ancora che sia decollato e che le prossime azioni della FED verteranno sul recuperare ciò che il mercato ha già fatto.

Allora lasciate che vi presenti la mia tesi.

Primo: i mercati prendono spunto per la loro direzione da una commissione, la stessa che ha inondato i mercati di liquidità per anni solo per fare un tira e molla con la medesima e far vedere che ha un certo controllo.

Ammettiamolo: nient'altro ha avuto molta importanza sin dal 2009. Il QE arriva, i mercati salgono, il QE finisce, crolla il mercato, arriva più QE e i mercati si riprendono solo per fare i capricci di nuovo quando tutto scompare. Gli ultimi anni non sono stati diversi, tranne che ora abbiamo visto tutto arrivare a picchi mai visti prima e che hanno gonfiato una bolla gigantesca. Voci come la mia hanno esortato la FED a fermare la stampante monetaria nel momento in cui è stato inaugurato lo stimolo fiscale lo scorso anno, rendendo quindi il continuo stimolo monetario record ancor più sconsiderato di prima.

Ma la FED non ha ascoltato e nemmeno gli investitori, poiché più denaro è confluito nelle azioni nel 2021 rispetto ai 17 anni precedenti messi insieme. Quando la FED ha finalmente iniziato a rialzare i tassi gradualmente era troppo tardi, l'inflazione è andata fuori controllo e gli investitori sono stati schiacciati.

Abbiamo un mercato ribassista adesso e poiché i mercati azionari sono diventati più grandi che mai rispetto alle dimensioni dell'economia reale, l'attuale mercato ribassista sta già facendo il suo lavoro: causare la distruzione della domanda. I dati sono in ritardo, ma sta accadendo tutt'intorno a noi, il che è positivo perché si tradurrà in una forte inversione dell'inflazione.

Tante azioni sono state completamente distrutte, non solo le azioni speculative ARKK o SPAC, le azioni meme o molte delle IPO dell'anno scorso, pensate a Robinhood, COIN, ecc., ma anche i sostenitori del mercato rialzista, ad es. $NFLX, $FB, persino $AMZN, sono stati martellati e titoli come $TSLA hanno visto cali di oltre il 20% in pochi giorni.

Esempio calzante fino a ieri $NDX aveva restituito la totalità dei suoi guadagni dall'inizio del 2021.

Quindi ora siamo in un mercato ribassista dei titoli tecnologici, delle small cap e delle obbligazioni e ora la FED vuole continuare a rialzare i tassi in questo contesto:

Le persone percepiscono l'assurdità di quello che sta succedendo:

Lascio al lettore decidere se questa FED è davvero così all'oscuro, o se tutto questo fa parte di un piano più ampio che mi porta all'impensabile e a una chiamata tecnica chiave che ho espresso nell'ottobre dello scorso anno quando il decennale USA era trattato all'1,599% con un obiettivo tecnico del 3,2%:

Non mi aspettavo che il seguito fosse violento e verticale come abbiamo visto, ma comunque eccolo qui.

La mia premessa originale si basava sull'idea che la costruzione finanziaria carica di debiti non potesse gestire quel livello o quei tassi. Non poteva nel 2018 e certamente non può ora che $8.000 miliardi di debiti aggiuntivi sono stati aggiunti in pochi anni, soprattutto sapendo che migliaia di miliardi di altri debiti dovranno essere rifinanziati a tassi più alti nel prossimo anno circa. Allora i mercati scesero del 20% quando il decennale raggiunse il 3,2% e il tasso dei fondi federali raggiunse il picco al 2,5%.

Quindi l'idea che la FED voglia vedere questo scenario svilupparsi anche nel lungo termine non è matematicamente radicato nella realtà. L'intero sistema finanziario basato su denaro a buon mercato non può permettersi un cambiamento radicale da un sistema con bassi tassi d'interesse. A breve termine sì, a lungo termine, assolutamente no. Altrimenti non stiamo parlando di una correzione e di una lieve recessione, ma di un crollo finanziario e di una depressione.

In questi giorni si parla molto di come la FED non si preoccupi delle azioni, di come costringerà le azioni a scendere ancora e che farà di tutto per ridurre l'inflazione.

Improvvisamente tutti soffrono d'amnesia? Il mercato rialzista sin dal 2009 è stato fondato su una premessa e una premessa sola: non agitare le acque. Come mai? Poiché la FED ha utilizzato il mercato azionario per stimolare la domanda; ha utilizzato il mercato azionario come mezzo principale attraverso il quale gestire l'economia. Ogni singola correzione sin dal 2009 ha ribaltato la politica restrittiva e/o introdotto nuovi interventi per fermare le correzioni. Ogni singola volta. Anche l'anno scorso la storiella sul tapering è stata specificamente progettata per non sconvolgere i mercati ed evitare una capricciosa inversione.

Quando mai la FED è stata aggressiva con il tightening in un mercato ribassista? Infatti mai, perché non è mai accaduto. Essendo stata troppo lenta nei suoi piani di tightening, la FED si è messa da sola all'angolo, costretta a rialzare i tassi a causa dell'inflazione.

Ma non può permettersi un crollo, altrimenti non stiamo parlando di recessione, stiamo parlando di depressione perché nessuna delle banche centrali ha fatto altro che parlare solamente, il che significa che nessuna ha le munizioni per fornire uno stimolo diverso dal tornare direttamente al QE. Oh aspettate, a parte la FED, le banche centrali capitanate dalla BCE stanno ancora aggiungendo liquidità. Hanno bisogno di munizioni e ne hanno bisogno rapidamente, ma nel frattempo non possono causare un crollo.

Il grafico dei rendimenti a 10 anni sopra mi dice che ora stiamo raggiungendo un punto molto critico. L'obiettivo tecnico originale era del 3,2%, siamo molto vicini e forse lo raggiungeremo ancora, ma è ironico che ci siamo avvicinati di nuovo a questo livello.

Il mercato più ampio ha reagito a questo spostamento dei rendimenti: le valutazioni delle azioni tecnologiche eccessivamente esuberanti sono state distrutte con enormi cali tra il 60% e il 90% in molti dei nomi tra i più speculativi. L'85% dei componenti del Nasdaq è al di sotto della loro 200MA.

Da notare la divergenza positiva e il potenziale backtest per $NDX nel grafico qui sopra.

Cosa potrebbe innescare un rally secondo me? Un'inversione nel sopraccitato grafico sui rendimenti, un'inversione del dollaro che ha ormai raggiunto i livelli massimi visti durante il culmine del crollo del 2020 e un'inversione del credito, ovvero $JNK che ora è sceso al di sotto del picco del 2020 ed è anche ipervenduto.

Gran parte del clamore del 2021 e del successivo rollover ha portato a confronti con l'anno 2000, quando è scoppiata la bolla tecnologica.

E l'attuale azione dei prezzi negli indici ricorda molto quel periodo. Anche se siamo inclini a pensare principalmente al crollo del Nasdaq all'epoca, notiamo che indici come il $DJIA hanno lateralizzato in ampie fasce di prezzo per un anno prima che la conseguente recessione alla fine portasse tutto al ribasso.

Infatti, come sappiamo dagli esempi del 2000, i rally nel contesto di uno scoppio di bolle possono essere assolutamente violenti.

Il carburante per tali rally feroci può essere trovato in letture di sentimenti estremi e le letture che stiamo vedendo ora sono storiche.

Nessun toro...

... ma molti orsi.

Niente di tutto ciò significa che c'è un minimo di strutturalità, sto parlando di un rally che poi potrebbe finire per scatenare un altro ciclo di vendite.

Non dimentichiamo che da mesi questa correzione è andata avanti senza alcun movimento positivo sui nuovi minimi più bassi.

Anche durante le correzioni più ampie (2015/2016) o la crisi finanziaria (2008/2009) abbiamo visto contro-rally produrre letture positive.

Guardate il Nasdaq.

E sì, ancora più pronunciato durante il crash tecnologico del 2000-2002.

Dobbiamo ancora vedere un simile passaggio a letture positive quest'anno, il che è altamente insolito. Quindi il mio punto di vista principale è che un tale contro-rally arriverà ad un certo punto.

Al di là della riuonione della FED, abbiamo una grande fonte di liquidità che è mancata nelle ultime settimane: i riacquisti di azioni proprie. Google e Apple infatti hanno annunciato da poco $70 miliardi e $90 miliardi di soli riacquisti.

Dato il sentimento ribassista estremo, i rendimenti, il credito e il dollaro, qualsiasi inversione potrebbe alimentare un massiccio contro-rally.

Questa è la premessa. Potrei sbagliarmi? Assolutamente, gli estremi possono diventare ancora più estremi. Infatti sono anche consapevole del mio profilo ribassista che ho pubblicato qualche tempo fa, iniziato con una chiamata simile per un contro-rally:

Il grafico aggiornato sembra essere stranamente accurato finora.

Ma, a mio avviso, vale la pena perseguire l'attuale configurazione confluente per testare il lato lungo. Dobbiamo riconoscere che l'assetto tecnico rimane brutto, poiché tutte le medie mobili puntano al ribasso.

Affinché un minimo solido entri in gioco, abbiamo bisogno di vedere le prove: scavalcare le medie mobili chiave rimanendo al di sopra di esse e vedere le medie mobili a breve termine tornare a salire.

Sul grafico a 2 ore vediamo una falling wedge che presenta ancora un rischio di ribasso.

L'indice $NDX mostra una potenziale wedge rialzista e possiamo notare che ieri ha difeso quella linea di tendenza più bassa.

Staremo a vedere.

E il mese è molto giovane e come tale ha ancora tempo per seguire il copione precedente della 20MA.

Le correzioni sono complicate. Nel corso degli anni abbiamo visto molti bottom a forma di V, ma abbiamo anche visto correzioni più complesse come il periodo 2015/2016. Questa correzione qui si qualifica sicuramente come complessa ed è impegnativa. In definitiva, non credo che abbiamo visto i minimi del ciclo e i punti più in basso a 3400-3800 sono tutte possibili, ma, coem ci ha isnegnato il 2000, questi processi possono richiedere mesi e anni e nel mezzo possiamo vedere rialzi selvaggi.

Conclusione: poiché la FED è stata così sconsideratamente lenta nell'affrontare l'inflazione, il mercato ha perso fiducia nella sua capacità di gestirla. Quindi con la FED che ha rialzato i tassi di 50 punti base e segnala che ce ne saranno di più, la psicologia potrebbe semplicemente capovolgersi da "poca fiducia" a "più fiducia". Questo è il messaggio che il mercato vuole sentire e come meccanismo di attualizzazione a termine, il mercato inizierà quindi a scontare un'inflazione in calo e con essa i rendimenti potrebbero scendere incontrando la FED da qualche parte nel mezzo. A quel punto o invertirà, o sospenderà, o interromperà tutti i rialzi dei tassi.

Forse sta già accadendo sul fronte dell'inflazione.

Il che sembra impensabile considerando che il mercato sta ora scontando 10 rialzi dei tassi.

Sospetto che da qualche parte nel mezzo si trovi la verità e, se i mercati sono d'accordo con questa premessa, c'è spazio affinché emerga un notevole rally. Ma come nell'anno 2000, a meno che non emerga una recessione, il prossimo rally potrebbe benissimo avviare un altro ciclo di vendite ed ulteriori nuovi minimi a venire. Ricordate: tutto è da definire, questo è tutto un macro viaggio in dispiegamento complesso.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/



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