Il potenziale di Bitcoin è immenso: una asset di riserva mondiale indipendente, il fondamento di un sistema finanziario più etico, non corrotto da padroni finanziari centralizzati.
Ma c'è il rischio che possa essere cooptato e corrotto da quegli stessi padroni finanziari centralizzati? E se bitcoin perdesse la sua indipendenza? E se bitcoin diventasse semplicemente l'ennesimo giocattolo speculativo di Wall Street?
Sintesi: La crescente importanza di Wall Street è inevitabile man mano che Bitcoin diventa mainstream, ma le correlazioni non aumenteranno indefinitamente e l'indipendenza di Bitcoin rimarrà nelle mani degli utenti di tutti i giorni come me e voi.
COME LA SICUREZZA TECNICA DI BITCOIN È AVANZATA NEL 2021
La grande migrazione del mining di Bitcoin nel 2021 l'ha ulteriormente decentralizzato, potenziandone la sicurezza e riducendo la possibilità di un attacco alla rete stessa. Inoltre Bitcoin ha dimostrato nel 2017 di essere resistente ai cambiamenti.
Quindi Bitcoin è tecnicamente sicuro ed è improbabile che cambi i suoi principi sottostanti. La rete è decentralizzata e i principi sanciti, senza contare che gli utenti stessi hanno difeso con veemenza tali principi. Tuttavia i rischi tecnici non sono gli unici rischi per Bitcoin.
E SE BITCOIN DIVENTASSE UN GIOCATTOLO DI WALL STREET?
Ben Hunt ha delineato alcune di queste paure più filosofiche intorno a Bitcoin nel suo articolo molto stimolante "In Praise Of Bitcoin", in cui ha scritto della prospettiva di un BitcoinTM: "Cos'è Bitcoin! Un marchio registrato in forma astratta? È una cartolarizzazione o rappresentazione della proprietà che promette un apprezzamento di prezzo senza il fastidio della proprietà fisica. È una fiche da casinò che rappresenta il prezzo di Bitcoin. Michael Saylor, ad esempio, è felicissimo di vendervi una fiche da casinò MicroStrategy. O forse preferireste giocare con l'ETF canadese sulle crypto? O tentare la fortuna al volante di un fondo privato Morgan Stanley?"
Questo è un rischio molto più insidioso di un attacco tecnico o di una regolamentazione statale, secondo me, e merita una riflessione.
CORRELAZIONE S&P 500 & SALITA DI BITCOIN: DOVREMMO PREOCCUPARCI?
Di recente ho notato che la correlazione continuativa di un anno tra Bitcoin e l'indice S&P 500 ha raggiunto i livelli più alti mai registrati, secondo un grafico a cui si accede tramite Glassnode. Questo dimostra che c'è una correlazione crescente tra Wall Street e Bitcoin e che potrebbe essere un segnale che le nostre peggiori paure si stanno concretizzando. Dovremmo essere preoccupati? Man mano che Bitcoin viene accettato sempre più dalle istituzioni finanziarie centralizzate, Wall Street arriverà a rovinare ciò che è più potente dell'asset?
Fonte: Glassnode e Sound Money |
LA POLITICA DEL SISTEMA BANCARIO CENTRALE DOMINA TUTTE LE CLASSI DI ASSET
Da un punto di vista tecnico, classi di asset diverse possono essere guidate dagli stessi fattori, anche se sono di natura fondamentalmente diversa. Ad esempio, l'inflazione può far salire contemporaneamente oro e azioni, ma può anche generare risultati divergenti in circostanze diverse.
Non sorprende che Bitcoin e i mercati azionari siano entrambi spinti al rialzo da una politica monetaria eccessivamente espansiva, cosa che svilisce il valore delle valute fiat. Molte altre classi di asset sono coinvolte, comprese le proprietà e le obbligazioni.
Una tendenza al rialzo delle correlazioni non implica che la tendenza rimanga intatta a tempo indeterminato.
Ma potrebbe...
COSA POTREBBE FAR SÌ CHE UNA CORRELAZIONE CRESCENTE DIVENTI PERMANENTE?
Se Wall Street crea numerosi prodotti finanziari e il commercio di questi inizia a dominare rispetto agli utenti effettivi della tecnologia, la crescente correlazione tra S&P 500 e Bitcoin potrebbe diventare una caratteristica permanente. E se le autorità di regolamentazione obbligassero gli utenti a rispettare numerose misure KYC e AML, riducendo le sue qualità di resistenza alla censura e rendendolo meno indipendente?
Un paio di risposte per ogni scenario.
1) L'ISTITUZIONALIZZAIONE È INEVITABILE, MA CIÒ NON SIGNIFICA CHE WALL STREET DOMINERÀ
Date un'occhiata ai possessori di bitcoin oggi: oltre il 35% delle coin non si è mosso per almeno due anni, secondo i dati di Glassnode, una forte indicazione del comportamento d'investimento a lungo termine. Una certa percentuale di questi titolari potrebbe essere costituita da investitori istituzionali, ma il fatto che non stiano commerciando l'asset di riferimento implica che, da un lato, non lo vedono come un giocattolo speculativo e, dall'altro, che scelgono di esporsi ai capricci e alle eccentricità di lungo termine di questa rete monetaria alternativa; cioè, stanno investendo alle condizioni di Bitcoin, non di Wall Street.
Fonte: Glassnode e Sound Money |
Bitcoin non ha una banca centrale che entra nel mercato durante i periodi di turbolenza. Gli acquirenti di ultima istanza sono bitcoiner di tutti i giorni che credono nel progetto e immagazzinano la loro ricchezza a lungo termine in tale asset. Sono questi bitcoiner che creano i prezzi minimi durante i crolli.
Una ricerca on-chain tramite Glassnode mostra che il numero d'indirizzi con saldi inferiori a 1 bitcoin continua a crescere, indicando che i possessori di minori dimensioni rimangono una dinamica molto importante nel mercato. Per contro, la crescita del numero d'indirizzi con saldi superiori a 100 bitcoin è stata negativa per tutto il 2021, anche per dati consultati su Glassnode.
Fonte: Glassnode e Sound Money |
Conclusione: Sì, Wall Street sta diventando importante per Bitcoin, ma ciò non implica che Wall Street lo dominerà.
2) LA PRIVACY È FONDAMENTALE
Vorrei ricordare ai lettori che la privacy è un diritto umano ed è richiesta da tutti per vivere vite appaganti. Non vorreste che qualcuno sbirciasse nella vostra camera da letto ogni mattina! Non solo il diritto alla privacy è sancito dalla costituzione di numerosi Paesi, ma anche dall'articolo 12 della "Dichiarazione dei diritti umani" delle Nazioni Unite del 1948.
Il desiderio di privacy non implica evasione fiscale o attività criminale. Numerose persone richiedono la privacy per vivere a causa di un'esclusione finanziaria mirata, imposta dallo stato. Ci sono esempi più ovvi nei governi autocratici come Cina, Venezuela e Afghanistan, ma ci sono anche esempi più sfumati nei Paesi considerati il "mondo libero".
Le restrizioni finanziarie, di viaggio, di proprietà e di parola sempre più severe imposte nel 2020 e nel 2021 implicano che il numero di persone che potrebbero essere costrette alla privacy aumenterà.
Per fortuna numerosi utenti nel mondo delle criptovalute rimangono concentrati sulla privacy, utilizzando tecniche per proteggere i propri diritti umani, incluse le altcoin (es. Monero e Dash) incentrate sulla privacy e servizi di mixaggio per proteggere la fungibilità.
Conclusione: sebbene sia inevitabile una maggiore supervisione dello stato sulla criptovalute, è disponibile anche una maggiore privacy per coloro che sono disposti a impegnarsi per ottenerla. Inoltre gli sviluppatori continuano a lavorare su aggiornamenti tecnici che migliorano la privacy, come Taproot su Bitcoin.
CONCLUSIONI
Sono preoccupato che Bitcoin venga cooptato dai mercati finanziari tradizionali e una crescente correlazione tra Bitcoin e S&P 500 accentua la mia paura.
In pratica, una correlazione crescente tra Bitcoin e l'indice S&P 500 indica un potenziale di diversificazione inferiore per gli investitori tradizionali che investono in Bitcoin. Non credo che ciò altererà drasticamente le decisioni di allocazione delle persone (0,4 è ancora una correlazione piuttosto bassa), ma potrebbe perché il portafoglio ottimale aggiustato per il rischio potrebbe sostenere un'allocazione leggermente inferiore basata sull'ottimizzazione della varianza media.
Tuttavia, una correlazione crescente non dovrebbe essere intesa come indefinita nel futuro. Vanno valutate le ragioni della correlazione, la sua persistenza e la sua scomposizione.
In definitiva, non sorprende che le politiche estreme delle banche centrali abbiano alimentato tutti i mercati finanziari nel 2021. Se le banche centrali dovessero rimuovere il loro stimolo, anche se solo temporaneamente, ciò avrebbe un impatto negativo sugli asset di rischio, comprese le azioni, come l'indice S&P 500 e Bitcoin.
Gli investitori non dovrebbero mai accontentarsi di questo rischio di una politica monetaria più restrittiva, nonostante la probabilità incredibilmente bassa che le banche centrali siano in grado di attuare politiche prudenti con tassi d'interesse reali più elevati per un certo periodo di tempo.
Nonostante tutte le mie preoccupazioni per un takeover di Bitcoin da parte dei grandi player e la supervisione dello stato che negherebbe le relative caratteristiche di resistenza alla censura, i bitcoiner continuano a crescere e l'accesso alle tecniche di tutela della privacy è in aumento.
Continuo a incoraggiare tutti i possessori di Bitcoin a utilizzare questa tecnologia. Potreste detenerlo come investimento e potreste non volerlo toccare per molti anni a venire: è fantastico! Ma prendetene un po' e inviateli al vostro amico, ricordandovi il valore di transazioni decentralizzate e senza confini in modo da continuare a sostenere questo sistema indipendente gestito da individui e non da istituzioni.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/
Sintetico, ma interessantissimo.
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