martedì 12 aprile 2022

Budapest, Bucha ed il moltiplicarsi dei problemi per i veri criminali di guerra

 

 

di Tom Luongo

Il presidente Joe Biden ha apertamente definito il presidente russo Vladimir Putin un "criminale di guerra" mentre parlava alla NATO. Lo ha ripetuto sulla scia delle prime immagini provenienti dalla città di Bucha, in Ucraina, dove è avvenuto un massacro di civili presumibilmente da parte di soldati russi.

Come molti incidenti simili a questo accaduti in passato, è difficile prendere sul serio una di queste affermazioni. Gli Stati Uniti ed il Regno Unito hanno organizzato molte operazioni "false flag" in passato per suscitare indignazione diplomatica e portare avanti una particolare agenda politica: giustificare più guerre per affrontare il cattivo di turno. Oggi è Putin, in passato era Saddam Hussein, Slobodan Milosevic, o Bashar al-Assad. Il copione è sempre lo stesso: immagini scioccanti e filmati di atrocità contro i civili ed un continuo avanti e indietro di accuse e soppressione di informazioni reali sull'evento.

Purtroppo questo diventa il fulcro, non il fatto che i civili siano stati assassinati per guadagni politici.

Bucha sembra adattarsi abbastanza bene a questo schema, anche se implementato in modo più grezzo rispetto ad eventi simili in passato.

In questo caso la censura è quasi totale per supportare la "narrativa ufficiale", ma non è diversa dalle campagne contro alcuni farmaci per combattere il COVID-19.

Quando si tratta di obiettivi di politica estera, c'è sempre un denominatore comune in questi eventi per inquadrare il cattivo e Putin, in particolare, come un pazzo malvagio: l'intelligence britannica.

Dall'avvelenamento di Sergei Skripal, all'abbattimento dell'MH-17 in Ucraina, all'attacco con gas a Douma, al centro di queste accuse c'è sempre la mano degli inglesi.

Tutte le strade per il RussiaGate passano attraverso l'Ucraina e l'intelligence britannica. Ognuna di queste storie ha incongruenze logiche talmente grandi da farci passare una colonna di carri armati.

Sebbene vengano scrupolosamente analizzate da giornalisti investigativi, questi ultimi vengono spinti ai margini dai partner volenterosi dei tecnocrati nella Silicon Valley in modo da ridurre al minimo la loro influenza sulla narrativa ufficiale.

Questo, di per sé, dovrebbe essere considerato una prova di illeciti, ma purtroppo non lo è.

Dal momento in cui le truppe russe hanno attraversato il confine con l'Ucraina il 24 febbraio, c'è stata una chiara strategia da parte dei ministeri della difesa e degli affari esteri russi di scongiurare pubblicamente potenziali false flag prima che potessero essere lanciati.

Il ministero degli esteri russo ha inquadrato il Regno Unito affermando che se volesse muovere accuse, avrebbe ricevuto il peggior trattamento.

Con il ritiro delle truppe russe da Kiev, tuttavia, hanno scarso controllo sulla preparazione della scena. Credete in quello che volete credere su Bucha, non mi interessa.

Dato lo storico degli accusatori della Russia, queste accuse devono essere dimostrate pubblicamente in modo incontrovertibile affinché io creda ad una singola parola. Ecco una versione della storia (attenzione: immagini forti).

Ecco quanto è bassa la credibilità delle fonti su questa storia. Il governo del Regno Unito, insieme al Dipartimento di Stato ed al Consiglio di sicurezza nazionale di Biden, sono stati i più bellicosi nella loro risposta all'operazione militare russa. La loro storia e l'odio per tutte le cose russe risalgono a diversi secoli fa.

In breve, hanno motivi, mezzi ed opportunità per mettere in scena un false flag e spingere ulteriormente il sentimento pubblico verso l'intervento ufficiale della NATO in Ucraina, quindi un false flag è lo scenario più probabile.

Le lamentele su come la Russia abbia condotto la parte iniziale di questa guerra si sono concentrate sulla sua riluttanza (ma non opposizione) a prendere di mira i civili. Kiev avrebbe potuto essere facilmente presa se i russi avessero voluto commettere enormi atrocità contro i civili.

E questo va contro ciò che viene affermato su Bucha. Ciò non significa che non sia successo nel modo in cui è stato affermato, ma l'onere della prova spetta all'accusatore (Ucraina) ed ai suoi alleati (Stati Uniti e Regno Unito).

Ed il principale amplificatore di questa storia, il Regno Unito, ha bloccato non una ma ben due proposte della Federazione Russa di indagare su quanto accaduto a Bucha. Non possiamo perdere tempo, c'è una guerra da far intensificare.

Ricordate che questa storia è possibile solo perché i russi prima sono stati respinti da Kiev e poi si sono ritirati dalle aree circostanti. Stanno ridistribuendo le forze e riorganizzandosi per un'importante spinta contro le forze ucraine intrappolate nella parte orientale.

Quell'operazione probabilmente spazzerà via ciò che resta delle truppe UAF e spingerà la prossima fase di questa guerra al suo naturale stato di equilibrio per i prossimi mesi.

Ci sono così tante persone i cui crimini in Ucraina sarebbero smascherati da una vittoria russa che per l'Occidente è essenziale impedire che ciò accada. Va più in profondità persino dell'ideologia di soggiogare la Russia se il piano della cricca di Davos per la governance globale avesse ancora una qualche speranza di successo.

È anche personale per una quantità incredibile di gente: dallo stesso Joe Biden a centinaia, se non migliaia di persone, complici dei vari schemi, complotti e crimini commessi in quel calderone di corruzione da cui hanno lanciato i loro attacchi alla comune decenza.

Quando dico che hanno motivi, mezzi ed opportunità, lo intendo sul serio. Queste sono le stesse persone che hanno messo sotto accusa Donald Trump per una telefonata. Ovviamente diranno diranno ad alta voce cosa vogliono fare a Putin per aver rovinato i loro grandi piani.

E questo mi riporta alle elezioni ungheresi. L'Ungheria è ora in una posizione molto forte, come avevo ipotizzato se Viktor Orban avesse vinto le elezioni; e ciò significa che l'UE è in una posizione molto precaria se vuole continuare a sostenere una posizione politica anti-russa.

Con un'Ungheria fiscalmente, monetariamente (non ha l'euro) ed energeticamente indipendente, ci sono pochi motivi per cui rimanga nell'UE se Bruxelles la tratta come un membro di seconda classe. Orban ed il suo governo sono stati risoluti nel rifiutarsi di essere coinvolti nel conflitto Russia/Ucraina anche se la NATO ha esercitato una forte pressione.

In attesa di qualsiasi resistenza alla nuova serie di sanzioni draconiane e (francamente) folli dell'UE nei confronti della Russia, la Commissione europea non ha perso tempo nell'annunciare che sta avviando procedure di "stato di diritto" contro l'Ungheria per tagliarla fuori da qualsiasi distribuzione monetaria all'interno del blocco UE.

La Commissione europea attiverà presto un nuovo e potente meccanismo per tagliare i finanziamenti all'Ungheria per aver eroso gli standard dello stato di diritto del blocco UE, ha affermato martedì la presidente della Commissione Ursula von der Leyen.

L'annuncio arriva due giorni dopo che il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha vinto per il quarto mandato consecutivo un'elezione che secondo osservatori internazionali è stata viziata da un terreno di gioco irregolare a vantaggio del partito al potere Fidesz [...].

[...] La von der Leyen ha affermato che il suo team ha informato l'Ungheria della sua decisione dopo aver esaminato le risposte di Budapest ad una lettera informale inviata dalla Commissione lo scorso novembre chiedendo delucidazioni circa le sue preoccupazioni sullo stato di diritto

"Abbiamo valutato attentamente le risposte alle nostre domande", ha detto la von der Leyen, parlando al Parlamento europeo. "La nostra conclusione è che dobbiamo passare [al] passo successivo".

Non c'è niente di "attento" nella valutazione dell'UE. L'Ungheria e la Polonia sono state costrette ad accettare queste nuove regole in quella che è stata battaglia politica con l'UE nel 2021 per il Green New Deal. Non era in una posizione abbastanza forte per fermarlo e significava che saremmo finiti lo stesso in questa situazione se avesse vinto le elezioni.

Le accuse formali della Commissione europea contro l'Ungheria sono proprio come altre accuse simili, in particolare contro la Polonia per la sua odiata legge di richiamo della Corte Suprema. Stanno imponendo all'Ungheria la scelta definitiva, perché tutto ciò che l'UE ha in realtà è la censura dell'articolo 7 e l'espulsione dall'Unione come minaccia.

La quantità di denaro che sventolano come carota in faccia a Orban nei fondi di soccorso COVID è di soli 30 pezzi d'argento e lui lo sa.

Se la deve giocare fino alla fine, è questo che deve fare Orban. Deve costringere l'UE a fare ciò che ha detto Mark Rutte il mese scorso, cacciarla o fare marcia indietro.

Oggi la Commissione europea sta guardando la vera minaccia: l'Ungheria non ha intenzione di accettare le nuove sanzioni ed Orban accoglie con favore la mossa della von der Leyen di tagliare i fondi dell'Ungheria dal bilancio UE.

Sarà un Paese che ora paga, ma non ottiene nulla in cambio a parte il bastone.

Ma fintanto che è membro della Commissione europea, potrà porre il veto su qualsiasi altra cosa che la von der Leyen escogiterà per punire la Russia e convincere i membri vulnerabili dell'UE ad andare d'accordo.

La Commissione europea pensa che farà dell'Ungheria un esempio, ma quello che farà davvero è dare ad Orban una mano ancora più forte per giocare sul Consiglio europeo. Ora può restare a Budapest e dire agli ungheresi che l'UE non funziona più per gli ungheresi e che starebbero meglio senza il suo giogo.

Uscita dell'Ungheria dall'UE, capito?

Le elezioni hanno conseguenze quando non ne controlli l'esito. Questo è il motivo per cui i neocon ed i criminali di guerra come Hillary Clinton, Lindsey Graham e Joe Biden stanno tutti urlando che qualcosa o qualcuno deve fare qualcosa per fermare Putin, la cui operazione in Ucraina ha ancora il potenziale per smascherare tutto.

È per questo che adesso è saltata fuori Bucha.

I risultati elettorali in Ungheria sono stati un duro colpo per la fiducia e la solidarietà dell'UE. Dodici anni trascorsi a definire Orban un nazista, mentre sostenevano i veri nazisti di 4a generazione in Ucraina, sono finiti con un lamento.

La von der Leyen è un idiota patentata per aver invocato l'arma dello "stato di diritto" contro Orban usando i presunti eventi a Bucha. La sta usando come scusa per distruggere di proposito l'economia europea secondo la direttiva dei suoi gestori a Davos. Il loro calcolo è semplice: bruciare l'intera economia globale per punire Putin, Xi e tutti gli altri che non sono d'accordo con il Comintern.

Espone la complicità dell'UE nella guerra alla Russia come partner di Stati Uniti e Regno Unito, perché se volesse lanciare un segnale di virtù proporrebbe sì nuove sanzioni ma lascerebbe che l'Ungheria vi apponesse il veto.

Ma ora possiamo solo concludere che questo è esattamente quello che volevano.

Ciò mette le cose in netto rilievo mentre guardiamo avanti alla probabilità crescente che il presidente francese Emmanuel Macron perda contro Marine LePen in Francia, la quale sarebbe in una posizione molto più forte per spezzare la solidarietà dell'UE, congelandola politicamente in un momento in cui la vulnerabilità finanziaria dell'Europa non è mai stata così alta.

Nel frattempo Putin continua a dire "oro o rubli?" ed Orban sta preparando una vendetta politica da servire fredda alle persone più cattive d'Europa. Questo topo sta ruggendo e potrebbero essere finalmente costretti ad ascoltare.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


2 commenti:

  1. Toglimi una curiosità Francesco: una escalation con la Russia è anche cercata per ragioni economiche? Al di là delle risorse, una eventuale entrata in guerra che impatto potrebbe avere sugli USA a livello monetario? Mi viene in mente una clip di molti anni fa che ho visto diverse settimane fa, in cui Julian Assange diceva che la vera pulsione alla base della guerra in Afghanistan era di tipo monetario/fiscale. Potrebbe anche essere questo il caso, per evitare di posticipare ancora un po' più in là il tracollo?
    Per il resto, solo uno scemo non può non aver capito che le elezioni sono, guarda caso, sempre false quando vince un candidato che NON piace ai burocrati UE e alla cricca globalista, mentre in Occidente c'è la presunzione di dire che le nostre elezioni siano sempre pulite. Lo so, ahimé gli scemi sono almeno il 70% della popolazione. In ogni caso, qualsiasi cosa possa essere l'ennesima coltellata alla schiena ai burocrati UE è per me una buona cosa, quindi forza Orban. Sulla Francia io temo vincerà nuovamente Macron, ma non nutro sogni sulla Le Pen e possibili cambi di rotta.
    Qua in Germania a detta dei sondaggi la popolazione è molto divisa (quasi 50:50) su invio di armi pesanti e rinuncia al gas russo. Guarda caso chi soffia molto sul fuoco è il partito verde. Staremo a vedere.

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    1. La guerra russo-ucraina è un ottimo propellente per la strategia di demolizione controllata portata avanti dai pianificatori centrali. Gli USA, ad esempio, hanno un debito totale (pubblico-privato) quasi di $90.000 miliardi o di circa il 400% rispetto al PIL statunitense. È qualcosa di abnorme rispetto ad un'economia con una certa parvenza di stabilità come lo era negli anni '70 prima che venisse chiusa definitivamente la finestra dell'oro. All'epoca il debito totale ammontava al 150% rispetto al PIL, ovvero $1.500 miliardi. Anche se gli USA avessero conservato quel rapporto di leva di 1,5, ad oggi stiamo parlando di circa $50.000 miliardi di debiti in più che gravano su famiglie, imprese ed istituzioni finanziarie e non finanziarie.

      In questo contesto lasciar correre l'inflazione è un obiettivo di politica, altrimenti Powell avrebbe agito à la Volcker lasciando salire i tassi oltre i tassi d'inflazione (come minimo quelli ufficiali). Quella che si sta rincorrendo è una recessione per Main Street ed un suo deleveraging, mentre al tempo stesso si fa carico del peso del debito pubblico attraverso la svalutazione del potere d'acquisto del denaro. Questa strategia è stata implementata, a piccole dosi, sin dal 2009; negli ultimi due anni è accelerata a causa della crescita ipertrofica dell'apparato statale. I pianificatori centrali non sono stupidi, e sebbene non siano istruiti secondo i principi della Scuola Austriaca sanno benissimo che perseguire la strada del QE infinito porta al disastro per tutti. Ma sanno anche come abbindolare la maggior parte delle persone, facendole credere che il dolore economico da sopportare è causato da un "agente esterno lontano" in modo che non notino la vera mano che li sta silenziosamente derubando ed uccidendo.

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