Bibliografia

lunedì 28 marzo 2022

Putin: un uomo destinato all'impiccagione o all'annegamento?

 

 

di Tom Luongo

Mentre si conclude questa terza settimana della terza guerra mondiale, sta diventando chiaro che la strategia di fine gioco dell'Occidente è ora un cambio di governo in Russia. Mentre il denaro e le armi si riversano in Ucraina, la bandiera ucraina si è ulteriormente trasformata nella versione del XXI secolo di "Vecchia Scarpa" in tutti i social.

Zelenskyy è stato persino invitato agli Oscar per pietà.

Semmai aveste avuto dubbi su questa storia, guardate il senatore Lindsey Graham (neocon – SC) spingere sempre più sull'assassinio di un leader mondiale.

Parlando ad una conferenza stampa, Graham ha detto: "Spero che venga eliminato, in un modo o nell'altro", aggiungendo poi "non mi interessa come lo eliminano, non mi interessa se lo mandiamo all'Aia e poi viene trovato colpevole. Voglio solo che se ne vada".

"È ora che se ne vada",  ha ulteriormente detto Graham di Putin, facendo eco alle osservazioni sbottonate di Joe Biden secondo cui "è un criminale di guerra".

"Vorrei che qualcuno avesse fatto fuori Hitler negli anni '30. Quindi, sì, Vladimir Putin non è un leader legittimo. È un criminale di guerra".

Graham ha inoltre proclamato che la Russia "non avrà un futuro" con Putin, aggiungendo "penso che il mondo starebbe meglio senza Putin: prima se ne va e meglio è, e non mi interessa come accada".

Questo sì che si definisce non avere peli sulla lingua.

Anche Paul Craig Roberts sta cercando di capire perché Putin non tratti i suoi nemici in modo più spietato. Noi americani svegli abbiamo capito quanto possano essere depravati i nostri leader ed a volte penso che ci lasciamo trasportare dalle nostre intuizioni qui sul blog.

Come ho detto sarebbe successo, la guerra al rallentatore della Russia ha giocato al 100% a favore dei suoi nemici. La Russia aveva bisogno di una rapida vittoria per prevenire una devastante campagna psy-op contro di essa e per intimidire un'ulteriore espansione della NATO. Ciò che il Cremlino ha ottenuto credendo che l'Occidente avrebbe rispettato le intenzioni umanitarie è solo infamia. Invece di scoraggiare le provocazioni nei confronti della Russia che alla fine porteranno alla guerra nucleare, la politica di guerra del Cremlino, che l'Occidente considera irrisolvibile, ne ha solamente incoraggiate di altre.

La tesi di Roberts è quella che ho sentito da più persone, incluso il mio amico Dexter White: la lentezza di Putin nell'operazione in Ucraina ha ulteriormente incoraggiato i pazzi neocon, il cui solo pensiero è concentrato sull'interpretazione di ogni azione dei loro nemici come una debolezza da sfruttare.

Questa analisi consolida ulteriormente la mia conclusione secondo cui hanno un modo di ragionare decisamente sinistro, possedendo tutti gli attributi di qualcuno psicologicamente squilibrato. Diventano psicotici e paranoici vedendo tutto nei termini del loro nemico.

È il ritornello più popolare dei globalisti disperati: "È colpa di Putin!".

Non importa se è vero o no, ciò che conta è mantenere le persone in quello stato suggestionabile. È facile da fare poiché anche loro stessi sono così.

A Lindsey Graham piace fare il duro ed anche a Biden. Nessuno di loro ha mai lottato poiché in serio pericolo di vita. Non sanno cosa significa essere in serio pericolo. La loro unica paura è di gran lunga peggiore: la reputazione, ovvero aver paura di essere esposti.

Si nascondono dietro le telecamere, il loro status ed il loro ego.

Vivono nella paura di essere esposti alla vergogna.

È facile liquidare Graham come un buffone, perché lo è, ma è anche un ingranaggio molto importante nella macchina politica. Di conseguenza quando parla è meglio ascoltare. Non siate ingenui quindi, le sue affermazioni significano qualcosa.

Se vi guardate intorno a DC, vedete lo stesso marciume psicologico ogni volta che uno di questi guerrafondai si mette davanti ad una telecamera per cercare consenso. La paura per la vergogna di essere sposti li porta alla follia, come Lindsey mostra ora su base quasi quotidiana.

Questa spinta al cambio di regime in Russia deve farci porre una domanda molto importante: "Perché si stanno spingendo così lontano? Perché pensano di poter effettuare un cambio di governo quando Putin ha più del 70% di sostegno?"

È perché hanno paura dei fatti emergenti sul campo, ovvero che la Russia sta macinando, inevitabilmente ed inesorabilmente, una vittoria dietro l'altra in Ucraina e quindi la sua guerra non è una cattiva strategia militare e/o di scarsa intelligence e logistica?

O è qualcosa di più profondo...


Qualcosa di più oscuro

La psiche collettiva della Russia è un riflesso di quella di Putin. La loro rabbia e frustrazione ora sono reali e l'Occidente odia la Russia ed i russi con una passione tanto ardente quanto irrazionale.

La paura della perdita di potere ha reso i guerrafondai dei pazzi furiosi, perché si rifiutano di incolpare sé stessi per questo pasticcio:

• Hanno permesso a Biden di prendere la Casa Bianca;

• Credono a tutta la rozza propaganda su Trump e Putin;

• Indossano ancora le mascherine, ora con le bandiere ucraine, per mostrare la loro saggezza su coloro che ora sono chiaramente traditori;

• I loro stipendi stanno diventando sempre più piccoli di giorno in giorno.

Quando vedete un sondaggio di Pew che afferma che più di un terzo degli americani è disposto a rischiare una guerra nucleare per fermare Putin in Ucraina, sapete che qualcuno è andato fuori binario e non sono i russi.

Non è la paura che fa arrabbiare il popolo russo e Putin, è la delusione per il fatto che la loro mano dell'amicizia sia stata costantemente schiaffeggiata nell'era post-sovietica.

La buona volontà che esisteva in Occidente nei confronti dei russi negli anni '90, vedendoli vittime di un terribile male e quindi da compatire, si è trasformata in disgusto per aver seguito un uomo in guerra ed aver minacciato la loro vuota esistenza dietro i loro iPhone.

Quando Putin parla ora è visibilmente, visceralmente arrabbiato. Per anni ha sistematicamente tagliato fuori la Russia dalle influenze del finto liberalismo occidentale.

Putin sa di essere stato spinto su questa strada da persone potenti, ma psicologicamente piccole; ed il popolo russo è stato profondamente mancato di rispetto fino al punto da scendere in guerra. Ecco perché i suoi numeri nei sondaggi aumentano, mentre quelli di Biden a malapena si muovono.

Tutto ciò porta al cambio di governo come fine del gioco, perché potrebbe essere l'unica opzione, il che implica una continua escalation fino ad arrivare al punto di qualcosa di impensabile.

Ed ha perfettamente senso che sia ciò che stanno pianificando: non solo un cambio di governo, ma una guerra più ampia (si veda l'accumulo di truppe della NATO) per ridurre in poltiglia la Russia ed atomizzarla, sia la cultura russa che il popolo russo.

Detto questo, la cricca di Davos ha pochissima intelligence sul campo per farlo accadere. Tutte le sanzioni e l'espulsione dei diplomatici hanno aiutato la sicurezza della Russia e di Putin.

L'Ambasciata degli Stati Uniti a Mosca ha meno di 50 persone.

Anche se questo è un triste stato di cose e significa che c'è poca o nessuna speranza di diplomazia, significa anche che non c'è alcuna infrastruttura per attuare ciò che Lindsey sta dicendo: "Qualcuno lo faccia fuori, chiunque!".

Questo significa che sta emergendo una nuova narrativa e allo stesso tempo sta emergendo anche una certa impotenza, dal mio punto di vista.

Ora, sfortunatamente, tutto questo mi porta in un posto sempre più oscuro: non vogliono solo un cambio di governo ed una sorta di accordo negoziato per l'Ucraina. In realtà, è fuori discussione ora.

Vedono la proverbiale scritta sul muro per il loro sistema finanziario che ha fallito e l'unica opzione che considerano ora è fare i preparativi per la Terza Guerra Mondiale pensando di avere ancora il materiale e la manodopera per imporre il loro Grande Reset, piano che prevedeva sin dall'inizio una guerra.

Il compito di Lindsey Graham è costruire la guerra di propaganda per giustificare l'ingresso della NATO in Ucraina nelle prossime settimane.

Il programma ora è la terza guerra mondiale, forse con armi nucleari e l'umiliazione della Russia e la sua eventuale distruzione.

E quella dell'Occidente.

Ieri mi sono sforzato di 'lavorare' a causa di questa consapevolezza. Ero prosciugato e avevo programmato di dormire tutto il giorno. Ho rivisto la parte I delle interviste di Oliver Stone a Putin del 2016.

Consiglio a tutti di guardarle, sono illuminanti.

Se volete conoscere il vostro nemico, dovreste studiarlo. Demonizzarlo potrebbe farvi guadagnare amici al bar, ma vi costerà la vostra anima. Circa 20 minuti dopo, durante la loro prima conversazione, Stone parla dei molteplici tentativi di omicidio di Putin.

Se non volete vedere l'intero documentario, guardate solo questo segmento (cliccate qui) per capire meglio la Russia e Putin. La battuta finale è semplice:

“Sai cosa si dice tra il popolo russo? Coloro che sono destinati all'impiccagione, non affogano.”
– Vladimir Putin

Putin è ben consapevole, iperconsapevole della sua situazione. Una persona nella sua posizione che ha combattuto in questo modo per più di 20 anni, un progetto a cui ha dedicato la seconda metà della sua vita, non è così stupido da essere l'imbroglione nascosto della cricca di Davos, né è cieco davanti alle capacità o la spietatezza dei suoi nemici.

Questo è il motivo per cui ho le posizioni su Putin che ho. Potrebbe fallire, la guerra è un inferno e niente va mai secondo i piani.

Ma se doveste essere condotti in guerra su chi scommettereste? Persone come Lindsey Graham non potrebbero mai stare davanti ad una telecamera e dire quello che Putin ha detto a Stone. Come mai?

Perché non c'è lì. È solo un proiettore di ombre con una marionetta e dei fili sulla sua testa.

Ma se allontanate la telecamera da Graham e Biden e guardate Putin, ora sta parlando al mondo. Ecco di cosa parlava il suo ultimo discorso.

Non era rivolto ai suoi nemici.

Ha smesso di parlare con loro, anche perché non stanno ascoltando.

Quel discorso era rivolto a tutti gli altri, inclusi americani ed europei: “Questo è quello che pensano di voi. Questo è ciò che sono disposti a fare per chiedere la vostra obbedienza. Ruberanno i vostri soldi, prenderanno i vostri figli, bruceranno la vostra vita”.

Gente, su questo punto ha ragione da vendere.

Se qualcuno chiede un cambio di governo adesso, quello è Putin.

Potrebbe non avere alcun effetto qui in Occidente, ma risuonerà in tutto il mondo e soprattutto in quei luoghi ora molto spaventati dal conflitto che Biden e la cricca di Davos stanno fomentando.

In queste circostanze la chiarezza arriva rapidamente e le grandi decisioni arrivano velocemente.

Penso che sia in corso un collasso globale (abilmente nascosto) mentre scrivo, non possiamo vederlo qui in Occidente perché non ci è permesso, ma nei parlamenti e nei politburo che la cricca di Davos considera come "soccorritori", sta succedendo eccome. I titoli di giornale si alternano quasi troppo in fretta affinché chiunque possa stare al passo.

Questo è ciò che accade quando gli uomini paurosi vengono messi alle strette e la cricca di Davos è alle strette. L'uomo che sta annegando farà di tutto per evitare di annegare, compreso annegare il suo soccorritore.

L'impiccato ha già accettato il suo destino; è libero.

Quello che succede dopo non è nelle sue mani, è nelle nostre.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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