Bibliografia

martedì 29 marzo 2022

Oggi avete l'opportunità di dare più significato alla vostra vita

 

 

di Barry Brownstein

Da tempo ricevo e-mail di lettori che chiedono aiuto contro la lotta emotiva legata al Covid. Un lettore mi ha chiesto: "Come posso influenzare gli altri affinché vedano la verità? Non ci sono molte persone che ascoltano. Sono disperato; sto iniziando a pensare che sia una causa persa e sopravvivere significherebbe rifugiarsi nell'ombra". Un altro lettore ha condiviso le sue paure e la sua disperazione prima di chiedere aiuto:

Vado a letto ogni notte preoccupandomi per il futuro dei miei figli e sentendomi impotente ad aiutarli. Non so come vivranno nel “Grande Reset” del World's Economic Forum. Ho presentato un'esenzione religiosa e ancora non ho avuto notizie dal mio datore di lavoro se è stata approvata o meno. Quindi vado a letto tutte le sere pensando che domani potrei non avere un lavoro.

Chi è disperato non è solo. Ansia, paura e disperazione sono emozioni umane impossibili da evitare. In una certa misura, ogni essere umano che cammina su questo pianeta condivide questi sentimenti, come osservò Mark Twain nella sua autobiografia:

Io sono l'intera razza umana compattata insieme. Ho scoperto che non c'è ingrediente della razza umana che anche io non possiedo. Nei miei contatti con la specie, non trovo nessuno che possieda una qualità che io non possiedo. Le sfumature tra me e le altre persone servono a creare varietà e prevenire la monotonia, ma questo è tutto; in linea di massima siamo tutti uguali.

Essere consumati dai nostri pensieri ed emozioni è un'esperienza umana comune. Le strategie tipiche di resistere alle emozioni, crogiolarsi in esse o negarle, non funzionano. Lo psicologo David Reynolds spiega i modi controproducenti in cui cerchiamo di sbarazzarci delle emozioni:

Concentrarsi sulle emozioni può prolungarle, in particolare quando le circostanze che le stimolano si dovessero ripresentare. Più proviamo a sbarazzarci direttamente dei sentimenti sconvolgenti, più attenzione prestiamo loro e più si intensificano. È più efficace lasciare le emozioni come sono, mentre intraprendiamo l'azione costruttiva che cambierà le nostre circostanze ed influenzerà indirettamente le nostre emozioni.

Quando ci disperiamo, è perché nel momento attuale, nel giorno attuale, pensiamo che non ci sia niente che si possa fare al riguardo; non vediamo un percorso di azione costruttiva; la vita sembra priva di senso.

Iniziamo a dissipare i sentimenti di disperazione man mano che diventiamo più consapevoli del nostro modo di pensare. Non possiamo controllare il nostro pensiero, ma possiamo riconoscere che i nostri sentimenti possono venire solo dal nostro pensiero. Provate, ad esempio, a sentirvi arrabbiati senza pensare a circostanze infurianti.

Non possiamo creare un vero significato per noi stessi resistendo alla vita o alimentando la rabbia della società. Tali attività sono un anti-scopo. Se non c'è alcun significato nelle nostre vite, o se il nostro scopo è negativo, non importa quanto tempo abbiamo, le nostre vite saranno vuote.

Durante il Covid la mano pesante dello stato ha ridotto le opportunità di dare un senso alle nostre vite. Ai figli è vietato confortare i genitori anziani nelle case di riposo; ai medici è vietato trattare i pazienti con potenziali terapie salvavita; i bambini sono seduti davanti allo schermo di un computer privati ​​delle esperienze di apprendimento dell'infanzia che derivano dall'interazione con gli altri; gli amici hanno paura di vedersi; ai sani è vietato vedere i moribondi negli ospedali.

Lo stato ha fatto molti danni, ma anche le nostre scelte individuali. Per molti il significato della vita ha preso la forma dell'adesione alle regole Covid, un segnale di virtù. Potreste conoscere persone che hanno trovato "significato" nel loro costante panico da Covid, come descritto dal blogger el gato malo:

C'è, in poche parole, una classe di persone qui che non vogliono tornare indietro. Questa presunta crisi ha dato loro un significato ed elevato le loro paure sociali a lungo ribollenti e gli istinti di ricerca di panico/sicurezza a malapena repressi in ciò che hanno scambiato per virtù.

Leggiamo resoconti assurdi, come quello dello psicologo che ha consigliato un tampone rapido in un garage prima di permettere agli ospiti invitati di entrare in casa sua per la festa del Ringraziamento; i dubbi dei triplo vaccinati se è sicuro socializzare con i doppio vaccinati, per non parlare dei non vaccinati. Sicuramente, tali pensieri occupano gran parte del loro panorama mentale.

Fauci o il CDC non collegheranno mai casi gravi di Covid ad una perdita di significato nella vita delle persone, ma i risultati della ricerca ci fanno riflettere. Nel suo libro Life on Purpose, Victor Strecher, professore di salute pubblica all'Università del Michigan, riporta prove che le persone che hanno "uno scopo forte nella vita, in media, vivono vite più lunghe di quelli con uno scopo debole".

I risultati della ricerca scientifica indicano che "il benessere eudaimonico avvantaggia direttamente la funzione immunitaria". "Benessere eudaimonico" si riferisce alla "più profonda soddisfazione derivante da attività con un significato o uno scopo più grandi". Lo stress aumenta quando il significato sembra fugace e crediamo di dover cambiare le nostre circostanze per raggiungere la felicità; inoltre sappiamo che lo stress riduce la capacità del nostro sistema immunitario di combattere i virus.

Il fatto che molti ignorano tali scoperte non dovrebbe sorprenderci. Nel suo The Counter-Revolution of Science, Friedrich Hayek esplora il motivo per cui molti burocrati e politici non hanno rispetto per l'ordine creato dalle persone che perseguono i propri scopi individuali:

[Non riescono] a capire come l'azione indipendente di molti esseri umani possa produrre insiemi coerenti, strutture persistenti di relazioni che servono a scopi umani importanti senza essere state progettate per tale fine. Ciò produce un'interpretazione "pragmatica" delle istituzioni sociali che tratta tutte le strutture sociali che servono a scopi umani come il risultato di una progettazione deliberata e che nega la possibilità di una disposizione ordinata o mirata in tutto ciò che non è così costruito.

In altre parole, Fauci ed il presidente Biden mostrano poco rispetto per qualsiasi cosa al di là di ciò che le loro menti sono in grado di afferrare e (tentare di) controllare.


La via d'uscita dalla disperazione

Molti sperano in una soluzione permanente alle loro emozioni negative. Non ci sono soluzioni permanenti, ma c'è un processo che può ridurre il tempo che trascorriamo con le emozioni negative. Non dobbiamo permettere ai nostri sentimenti di definirci.

Ci sbagliamo quando diciamo a noi stessi che domani le circostanze esterne che affronterò miglioreranno e poi mi sentirò meglio emotivamente. In verità, il nostro benessere emotivo non deve necessariamente dipendere da circostanze esterne. Infatti siamo noi a scegliere la nostra mentalità e quest'ultima crea la qualità della nostra esperienza di vita.

Non siamo responsabili di come si comportano gli altri, ma anche quando sembra il contrario, la libertà di scegliere la nostra mentalità è dentro ognuno di noi. "L'uomo in definitiva si autodetermina", scrisse lo psicoterapeuta Viktor Frankl nel suo lavoro, Man's Search for Meaning. "L'uomo non esiste nel vuoto, ma decide sempre quale sarà la sua esistenza, cosa diventerà nel momento successivo".

Frankl osservò i detenuti nei campi di concentramento, affamati, che cedevano le loro magre razioni di pane. "Potevano essere in pochi a farlo", ma ecco l'intuizione senza tempo di Frankl, "tutto può essere preso da un uomo tranne una cosa: la libertà umana definitiva, ovvero, scegliere il proprio atteggiamento in qualsiasi insieme di circostanze, scegliere la proprio strada."

Frankl disse: "L'uomo determina sé stesso se cede alle condizioni o resiste ad esse".

Ogni giorno, ogni ora, offre l'opportunità di prendere una decisione, una decisione che determina se vi sottomettete o meno a quei poteri che minacciano di derubarvi di voi stessi, della vostra libertà interiore; che determina se diventate o meno il giocattolo delle circostanze, rinunciando alla libertà e alla dignità per ridurvi nella forma del detenuto classico.

In questo momento, anche se le nostre circostanze sono immutabili, Frankl ci spingerebbe ad esercitare la nostra libertà interiore per scegliere il nostro atteggiamento ed il nostro scopo.

Coltivare valori senza tempo porta ad una vita con un significato. Frankl insegna che la felicità deve essere ottenuta indirettamente, superando noi stessi. Frankl scrive: "La felicità non può essere perseguita; deve derivare, e lo fa solo come effetto collaterale non intenzionale della propria dedizione ad una causa più grande di noi stessi, o come sottoprodotto della propria resa ad una persona diversa da sé stessi".

Nel suo libro, Prisoners of Our Thoughts, Alex Pattakos condivide l'ammonimento di Frankl: "Ognuno di noi ha il suo campo di concentramento interiore [...] dobbiamo affrontarlo, con perdono e pazienza, come esseri umani a pieno titolo; come siamo e cosa diventeremo". Riflettendo sull'intuizione di Frankl possiamo chiederci: sono diventato prigioniero della mia stessa disperazione?

In Psychotherapy and Existentialism, Frankl sottolineò ancora una volta la nostra libertà: "In definitiva, l'uomo non è soggetto alle condizioni che gli si presentano; piuttosto queste condizioni sono soggette alla sua decisione. Consapevolmente o meno, decide se affronterà o cederà, se si lascerà determinare o meno dalle condizioni".

La nostra libertà di scelta è al centro degli insegnamenti di Frankl. Nella sua autobiografia Frankl scriveva: "Sono convinto che, in definitiva, non esiste situazione che non contenga al suo interno il germe di un significato". Ogni momento offre opportunità per dare più significato alla nostra vita assumendoci più responsabilità.

Per mettere in pratica l'insegnamento di Frankl, possiamo iniziare creando più spazio per rimarcare ciò che ci fornisce significato. Non gli lasciamo spazio quando siamo incollati ai nostri smartphone, quando NPR, CNN o Fox News sono in sottofondo, o quando riempiamo le nostre giornate di attività banali.

Nella ricerca del proprio significato, Frankl può essere la nostra guida: "Un essere umano che prende coscienza della responsabilità che ha nei confronti di un altro essere umano, o di un'opera incompiuta, non potrà mai buttare via la sua vita. Conosce il 'perché' della sua esistenza e sarà in grado di sopportare quasi ogni 'come'. L'amore è l'obiettivo finale e più alto".

Poche righe anonime, spesso erroneamente attribuite a Frankl, ma scoperte da Stephen R. Covey, riassumono il potere della nostra decisione di scegliere una mentalità che superi la disperazione e dia significato alla vita: "Tra stimolo e risposta c'è uno spazio. In tale spazio risiede la nostra libertà ed il nostro potere di scegliere la nostra risposta. Nella nostra risposta sta la nostra crescita e la nostra felicità".

La ricerca del proprio significato è un viaggio individuale. Le opportunità abbondano per mostrare una nuova mentalità. Quando i burocrati ed i politici sono crudeli, possiamo ricorrere alla gentilezza nella nostra vita quotidiana. Quando suscitano odio usando la retorica "noi contro loro", possiamo ricorrere al valore della nostra umanità condivisa. Quando lo stato rende più difficile la crescita delle imprese, le nostre intuizioni imprenditoriali possono mostrarci la strada. Nessuno potrà mai costringerci a rinunciare alla nostra libertà interiore. Oggi, come ogni giorno, avremo l'opportunità di dare più significato alle nostre vite.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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