martedì 15 febbraio 2022

Siamo vicini alla fine della via verso la schiavitù? (Parte #2)

 

 

di Barry Brownstein

Se le vostre credenze riguardo il progresso dell'umanità sono tutte rosa e fiori, The Road to Serfdom è una lettura inquietante. In esso Friedrich Hayek offre una guida per riconoscere ed annullare i nostri errori che rendono possibile la tirannia. Per annullarli, dobbiamo prima essere consapevoli della strada che stiamo percorrendo. Non si può annullare ciò che non si è disposti a vedere.

Se lo vogliamo, Hayek ci aiuta ad annullare la nostra negazione dei principi di libertà in base ai quali gli esseri umani prosperano. La libertà dalla coercizione mette il “potere di scelta” nelle mani degli individui ed è essenziale per il progresso umano.

Se vogliamo preservare la libertà dalla coercizione, gli individui devono assumersi il rischio e la responsabilità delle scelte che fanno. Il “potere di scelta” non deve essere rimosso mediante gli atti arbitrari dello stato. Hayek scrisse:

La libertà economica, il presupposto di ogni altra libertà, non può essere la libertà dalle cure economiche che ci promettono i socialisti e che si può raggiungere solo sollevando l'individuo dalla necessità e dal potere di scelta; deve essere la libertà nella nostra attività economica che, con il diritto di scelta, porta inevitabilmente anche il rischio e la responsabilità di tale diritto.

"Niente", spiegò Hayek, "distingue più chiaramente le condizioni in un Paese libero da quelle in un Paese sotto un governo arbitrario dell'osservanza nel primo dei grandi principi noti come Stato di diritto".

Gli individui sono liberi di perseguire i propri obiettivi personali quando il potere coercitivo dello stato è limitato dallo Stato di diritto. Hayek spiegò:

Spogliato di ogni tecnicismo, ciò significa che lo stato in tutte le sue azioni è vincolato da regole fisse ed approvate ex ante, regole che consentono di prevedere con giusta certezza come l'autorità utilizzerà i suoi poteri coercitivi in ​​determinate circostanze e di pianificare i propri affari individuali su alla base di questa conoscenza. Benché questo ideale non possa mai essere perfettamente realizzato, essendo uomini fallibili i legislatori così come coloro ai quali è affidata l'amministrazione della legge, il punto essenziale è alquanto chiaro: la discrezionalità lasciata agli organi esecutivi che esercitano il potere coercitivo dovrebbe essere ridotta il più possibile. Mentre ogni legge limita in una certa misura la libertà individuale alterando i mezzi che le persone possono utilizzare per il perseguimento dei propri scopi, con lo Stato di diritto allo stato è impedito di vanificare gli sforzi individuali con azioni ad hoc. Entro le note regole del gioco, l'individuo è libero di perseguire i propri fini e desideri personali, certo che i poteri statali non saranno usati deliberatamente per vanificare i suoi sforzi. [enfasi aggiunta]

Il rispetto diffuso dello Stato di diritto tra i cittadini è più facile da rafforzare e conservare durante i periodi di prosperità. La metafora di conservare o mangiare i nostri semi di mais è applicabile non solo alle risorse fisiche e al denaro, ma anche alle idee. Durante le recessioni economiche o periodi difficili, il livello di paura aumenta: le richieste di risposte esercitano pressioni sullo Stato di diritto e diminuisce il rispetto per questo principio vitale di una società libera e prospera. Coloro spaventati vogliono ciò a cui affermano di avere diritto e alcuni politici sono fin troppo disposti ad assecondare tali affermazioni.

Naturalmente non ci vuole molto prima che il patto faustiano – scambiare la coltivazione di principi a lungo termine con un'opportunità a breve termine – si ritorca contro.

Gli esempi abbondano. Una di queste opportunità s'è presentata nel 2008-09 quando le banche sono state salvate per i loro costosi errori; durante il Covid le norme legali sono cambiate in modo che gli inquilini che non pagassero l'affitto non potessero essere sfrattati, privando i proprietari delle abitazioni della loro proprietà; i procuratori generali indagano sui genitori per aver criticato i consigli scolastici. L'abuso dello Stato di diritto continua all'infinito, ma può peggiorare. Forse quando arriverà il prossimo mercato ribassista, gli azionisti eviteranno la responsabilità delle loro scelte e chiederanno di essere salvati. Potremmo sentire grida come pensavo che i prezzi delle azioni potessero solo salire; è ingiusto che le mie azioni non valgano più niente.

Quando pensate a ciò che la paura del Covid ha spinto la popolazione ad accettare, capite anche ciò che sarà disposta ad accettare durante una grave crisi finanziaria. Le persone spaventate possono essere cattive.

Hayek spiegò: "Agli occhi del collettivista c'è sempre un obiettivo più grande da raggiungere e che lo giustifica, perché il perseguimento del fine comune della società non può conoscere limiti nei diritti o nei valori di qualsiasi individuo".

Oggi la nostra scorta di semi di mais per il rispetto dello Stato di diritto è stata quasi mangiata del tutto. Con lo Stato di diritto che si è lentamente sgretolato negli ultimi decenni, lo stato esercita sempre più un potere coercitivo. Siamo sulla strada verso la schiavitù.


Il minimo comun denominatore

Se i politici oggi assomigliano più a demagoghi totalitari che a statisti democratici, c'è una buona ragione. Hayek spiegò il perché: più la pianificazione è centralizzata, più il peggiore sale in cima alla catena di comando.

La pianificazione centralizzata dell'economia o di altri affari umani non può mai funzionare. Quando i piani falliscono, i politici si trovano di fronte ad un bivio e devono cambiare la loro linea d'azione. Hayek scrissee: "L'uomo di uno stato democratico che si propone di pianificare la vita economica dovrà presto confrontarsi con l'alternativa di assumere poteri dittatoriali o abbandonare i suoi piani".

È raro trovare un politico che riconosca e abbandoni un piano fallito. Probabilmente raddoppierà i suoi sforzi per unire il maggior numero possibile di cittadini attorno ai suoi piani. Hayek spiegò dove si troverà un accordo:

Dobbiamo scendere nelle sfere di standard morali ed intellettuali inferiori dove prevalgono gli istinti ed i gusti più primitivi e “comuni”. Ciò non significa che la maggioranza delle persone abbia standard morali bassi; significa semplicemente che il gruppo più numeroso di persone i cui valori sono molto simili sono le persone con standard bassi. È, per così dire, il minimo comun denominatore che unisce il maggior numero di persone. Se è necessario un gruppo numeroso, abbastanza forte da imporre a tutto il resto le proprie opinioni sui valori della vita, non sarà mai quello con gusti molto differenziati e sviluppati: sarà quello che forma la “massa” nel senso dispregiativo del termine, il gruppo meno originale e meno indipendente che saprà mettere il peso del proprio numero dietro i propri ideali. [enfasi aggiunta]

Sostituite la parola non vaccinato con "ebreo" o "kulak" e Hayek sembra parlare del mondo di oggi:

[Il leader totalitario] sarà in grado di ottenere il sostegno di tutti i docili e creduloni che non hanno solide convinzioni proprie, ma sono disposti ad accettare un sistema di valori già pronto se solo viene fatto risuonare nelle loro orecchie a sufficienza e frequentemente. Saranno coloro le cui idee vaghe ed imperfettamente formate sono facilmente influenzabili e le cui passioni ed emozioni guidano le loro scelte che ingrosseranno le fila del partito totalitario. Lo sforzo deliberato dell'abile demagogo è quello di saldare insieme un corpo di sostenitori strettamente coerente e omogeneo, facendo poi entrare in gioco un terzo e forse più importante elemento negativo. Sembra quasi una legge della natura umana : è più facile per le persone concordino su un programma negativo – sull'odio di un nemico, sull'invidia di chi sta meglio – che su un qualsiasi compito positivo. Il contrasto tra "noi" e "loro", la lotta comune contro coloro che sono al di fuori del gruppo, è un ingrediente essenziale in qualsiasi credo che unirà solidamente un gruppo per un'azione comune. Di conseguenza questo stratagemma sarà sempre impiegato da coloro che cercano non solo il sostegno di una linea di politica, ma la fedeltà senza riserve di grandi masse. Dal loro punto di vista ha il grande vantaggio di lasciare loro una maggiore libertà di azione rispetto a quasi tutti i programmi positivi. Il nemico, sia esso interno, come l'“ebreo” o il “kulak”, o esterno, è un requisito indispensabile nell'arsenale di un leader totalitario. [enfasi aggiunta]

I movimenti di massa dipendono dall'adesione di individui che non vogliono assumersi la responsabilità delle scelte che fanno. Demonizzare i non vaccinati è facile. Al contrario, mangiare bene e fare esercizio richiede che le persone prendano decisioni. Tali decisioni implicano l'assunzione di responsabilità per imparare, sperimentare e fare scelte sfumate, scelte che non sono facilmente comunicabili in parole povere. L'obeso Chris Christie potrebbe aver scherzato quando ha detto di Trump: "Gli ho dato la mia lealtà eterna [...] mi ha sicuramente dato il COVID", ma la mentalità di Christie è condivisa da molti: sei responsabile delle scelte che io faccio.

Per coloro che dicono di seguire "nobili" obiettivi, i diritti degli individui non contano. Per imporre i propri valori, i “peggiori” approfitteranno del fatto che la fedeltà senza riserve di enormi masse può essere più facilmente manipolata fomentando odi primitivi, concentrandosi sul minimo comun denominatore.

Senza obblighi, il rispetto dei loro piani svanisce; gli individui intraprenderebbero azioni coerenti con la loro unica gerarchia di valori e bisogni. Gli individui che patrocinano le aziende che impiegano o servono solo i vaccinati dovrebbero affrontare un problema: senza obblighi tali attività sarebbero poche. Molti potenziali clienti non odiano i non vaccinati e la maggior parte delle aziende perderebbe più di quanto guadagnerebbe. Data la libertà dei tribunali, gli ospedali stanno revocando i loro obblighi di vaccinazione.

Non siamo ancora irrimediabilmente persi lungo la strada verso la schiavitù. Senza la nostra conformità, i "peggiori" non saranno in grado di mettere il peso dei numeri dietro i loro piani arbitrari e coercitivi. Ci devono essere limiti rigorosi al potere dello stato, o quest'ultimo troverà sostegno nel minimo comun denominatore.


La fine della verità e della moralità

Potreste essere stupiti dal numero di amici e familiari che supportano lockdown ed obblighi vari, ma Hayek non sarebbe sorpreso: "Se il sentimento di oppressione nei Paesi totalitari è in generale molto meno acuto di quanto la maggior parte delle persone nei Paesi liberali immagina, è perché i governi totalitari riescono in larga misura a far pensare le persone come vogliono".

In breve, i governi totalitari mirano a far sì che la popolazione adotti i fini del governo come propri. A causa della pressione sociale, molti individui nascondono le loro reali preferenze e convinzioni.

Hayek, ovviamente, scrisse prima dell'avvento delle Big Tech. Oggi lo stato può affermare che il Primo Emendamento è ancora intatto mentre fa appello a Google e Facebook per censurare la "disinformazione". Quest'ultima è semplicemente un eufemismo per tutto ciò che sfida gli editti dei burocrati e la loro "scienza" politicizzata. Hayek scrisse:

Se tutte le fonti di informazione sono sotto un unico controllo, non si tratta più di persuadere le persone di questo o quello. L'abile propagandista ha quindi il potere di plasmare le proprie menti in qualsiasi direzione scelga, e anche le persone più intelligenti e indipendenti non possono sfuggire del tutto a tale influenza se sono a lungo isolate da tutte le altre fonti di informazione.

Tutte le fonti di informazione non sono ancora sotto il controllo delle Big Tech. Coloro che cercano informazioni possono trovare punti di vista alternativi che sfidano la narrativa ufficiale. Ciononostante milioni di persone non sono inclini a guardare oltre i media ufficiali, pertanto non sono a conoscenza delle lesioni e dei decessi da vaccino, della diminuzione dell'efficacia del vaccino, della trasmissione di Covid da parte dei vaccinati, dell'efficacia delle vaccinazioni per le coorti di età più giovani e della presunta affidabilità dell'industria farmaceutica.

Senza poter inquadrare più lati della scienza e della politica Covid, gli individui perdono la tolleranza ed il rispetto per le differenze. Oggi è vera l'osservazione di Hayek che tra gli intellettuali "l'intolleranza [...] è apertamente esaltata":

Forse il fatto più allarmante è che il disprezzo per la libertà intellettuale non è una cosa che sorge solo una volta stabilito il sistema totalitario, ma è presente ovunque tra gli intellettuali che hanno abbracciato una fede collettivista e che sono acclamati come leader intellettuali anche in Paesi ancora con un governo liberale.

I tiranni sfrutteranno l'intolleranza. Hayek non avrebbe potuto immaginare l'odierno sistema di caste basato sullo status vaccinale. Tuttavia spiegò come una società totalitaria “può risultare solo in una disuguaglianza ufficialmente imposta – una determinazione autoritaria dello status di ogni individuo nel nuovo ordine gerarchico – e che la maggior parte degli elementi umanitari della nostra morale, il rispetto per la vita umana, per il debole, e per l'individuo in generale, scomparirà”.

La volontà di molti di abbandonare il rispetto per l'individuo è un segno terrificante di quanto a lungo abbiamo percorso la strada verso la schiavitù. Hayek scrisse:

Le conseguenze morali della propaganda totalitaria [...] sono le più distruttive, perché frantumano uno dei suoi fondamenti cardine: il senso ed il rispetto della verità. Per la natura del suo compito, la propaganda totalitaria non può limitarsi ai valori, alle questioni di opinione e alle convinzioni morali in cui l'individuo si conformerà sempre più o meno alle opinioni che governano la sua comunità, ma deve estendersi a questioni in cui l'intelligenza umana è coinvolta in modo diverso. [enfasi aggiunta]

In breve: "Dove c'è un fine comune che prevale su tutto, non c'è spazio per alcuna morale o regola generale".

“La storia non si ripete, ma spesso fa rima”, scrisse Mark Twain. Se pensate che gli scienziati agiscano da baluardo contro la tirannia, vi sbagliate: per il loro sostentamento gli scienziati spesso dipendono da sovvenzioni statali. Hayek osservò che nella Germania nazista gli scienziati erano in prima linea tra le cheerleader del totalitarismo:

Il modo in cui, alla fine e con poche eccezioni, studiosi e scienziati si mettono prontamente al servizio dei nuovi governanti è uno degli spettacoli più deprimenti e vergognosi nell'intera storia dell'ascesa del nazionalsocialismo. È risaputo che in particolare gli scienziati e gli ingegneri, che avevano affermato a gran voce di essere i leader in marcia verso un mondo nuovo e migliore, si sono sottomessi più prontamente alla nuova tirannia rispetto ad ogni altra classe.

Quando camminiamo verso la schiavitù, spiegò Hayek, la ricerca della verità finisce:

La parola stessa “verità” cessa di avere il suo vecchio significato. Non descrive più qualcosa da trovare, con la coscienza individuale come unico arbitro del fatto che l'evidenza (o la posizione di coloro che la proclamano) giustifichi una credenza; diventa qualcosa che deve essere stabilito dall'autorità, qualcosa che deve essere creduto nell'interesse dell'unità dello sforzo organizzato e che deve essere modificato secondo le esigenze di questo sforzo organizzato.

Hayek avvertì che "le differenze di opinione in ogni ramo della conoscenza diventano questioni politiche che devono essere decise dall'autorità". Viene a perdersi "lo spirito della ricerca indipendente e della fiducia nel potere della convinzione razionale". Oggi la fine della verità non è forse un segno che indica la nostra posizione sulla strada verso la schiavitù?


Sottomettersi a ciò che non possiamo comprendere

Un tema su cui Hayek è tornato spesso negli scritti successivi è come il progresso umano non possa essere sotto il controllo di nessuno: “È stata la sottomissione degli uomini alle forze impersonali del mercato che in passato ha reso possibile la crescita di una civiltà che senza di esso non sarebbe esistita; è sottomettendoci che aiutiamo ogni giorno a costruire qualcosa che è più grande di quanto chiunque di noi possa comprendere appieno”.

Sottomettersi a forze impersonali sulle quali non abbiamo alcun controllo è spaventoso, ma se non si rispettano, spiegò Hayek, siamo costretti a sottometterci al potere arbitrario dei tiranni:

A meno che questa società non venga distrutta, l'unica alternativa alla sottomissione alle forze impersonali e apparentemente irrazionali del mercato è la sottomissione ad un potere altrettanto incontrollabile e quindi arbitrario di altri uomini. Nella sua ansia di sfuggire alle fastidiose restrizioni che ora percepisce, l'essere umano non si rende conto che le nuove restrizioni autoritarie che dovranno essere deliberatamente imposte in loro vece saranno ancor più dolorose.

Per deviare dalla strada verso la schiavitù, Hayek ci invitò a vedere come abbiamo negato la verità: “La prima necessità è liberarci da quella peggiore forma di oscurantismo contemporaneo che cerca di persuaderci che ciò che abbiamo fatto nel recente passato è stato saggio o inevitabile. Non diventeremo consapevoli se prima non apprenderemo che molto di ciò che abbiamo fatto è stato decisamente sciocco”.

Hayek ci ricorda che i liberali classici sono i veri progressisti la cui fedeltà senza riserve deve essere al "principio guida che una politica di libertà per l'individuo è l'unica linea di politica veramente progressista". Ci esorta ad avere il "coraggio di ricominciare" e quel coraggio è innescato vedendo più chiaramente dove abbiamo sbagliato.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/

 

👉 Qui il link alla Prima Parte: https://www.francescosimoncelli.com/2022/02/siamo-vicini-alla-fine-della-via-verso.html

 

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