Bibliografia

lunedì 14 febbraio 2022

Siamo vicini alla fine della via verso la schiavitù? (Parte #1)

 

 

di Barry Brownstein

Di recente ho riletto The Road to Serfdom di Friedrich Hayek. Passaggi che in precedenza avevo trascurato mi sono saltati all'occhio come se fossero in grassetto, avvertendomi di un pericolo imminente per il progresso umano. Il messaggio di Hayek non è mai sembrato più preveggente e senza tempo: la discesa nel totalitarismo può avvenire ovunque.

Negli ultimi secoli sono stati compiuti progressi sorprendenti. Si è evoluto un ricco ordine esteso che ha consentito alla cooperazione umana di sollevare miliardi di persone dalla povertà estrema e portare un tenore di vita in Occidente che non poteva essere immaginato solo generazioni fa. Jonah Goldberg lo definisce "il miracolo della modernità", ma pochi capiscono che la generosità di cui godiamo non deriva dai piani dei politici. Oggi i totalitaristi stanno lavorando attivamente per distruggere il motore della cooperazione umana.

Cerchiamo di essere chiari: ciò che Hayek considerava pericoloso, ciò che voi considerate pericoloso, milioni di persone ora lo acclamano in nome del progresso della società.

Dal 1947 il Bulletin of Atomic Scientists conserva un cosiddetto Doomsday Clock come metafora di "quanto siamo vicini a distruggere il nostro mondo con tecnologie pericolose". Senza fare confusione con le metafore, possiamo sicuramente dire che l'orologio di Road to Serfdom è vicino alla mezzanotte.

The Road to Serfdom fu pubblicato nel 1944 e, naturalmente, Hayek pensava alla Germania. Nel libro chiarì che il nazismo non era una "peculiarità malvagia" nel carattere dei tedeschi e le false credenze in cui credevano non erano limitate alla Germania. A quel tempo Hayek, dall'Inghilterra, disse: "Ci sono poche caratteristiche [del totalitarismo] che non sono state ancora consigliate da qualcuno".

In base alla natura umana, Hayek osservò che non siamo disposti a guardare ai nostri problemi per come sono piuttosto li consideriamo per come li abbiamo inventati nella nostra testa. “Quando il corso della civiltà prende una svolta inaspettata – invece del continuo progresso che ci si aspetta, ci troviamo minacciati dai mali che associamo ad epoche di barbarie del passato – incolpiamo qualsiasi cosa tranne noi stessi”.

Con le politiche Covid, la civiltà ha imboccato la strada verso la schiavitù. Vogliamo credere di poter vincere il Covid e tornare alla normalità, ma i politici sfruttano la nostra ignoranza economica ed il nostro desiderio di trovare capri espiatori. Prendete in considerazione questo esempio banale: la Federal Trade Commission ha affermato che "vuole ordinare a Walmart, Amazon, Kroger, altri grandi grossisti e fornitori tra cui Procter & Gamble Co., Tyson Foods e Kraft Heinz Co. di fornire informazioni per studiare i motivi per cui gli scaffali sono vuoti ed i prezzi alle stelle". La FTC vuole capire se si tratta di “pratiche anti-concorrenziali”. Chiunque abbia una conoscenza anche superficiale di economia o possieda una memoria pre-Covid, si farebbe beffe dell'idea che siano le pratiche anti-concorrenziali a causare lo svuotamento degli scaffali.

Hayek fece notare come veniamo ingannati dalla fallacia delle buone intenzioni. Guardando le nostre azioni pensiamo: "Non ci siamo tutti sforzati secondo le nostre migliori intenzioni, e molte delle nostre menti migliori non hanno lavorato incessantemente per rendere questo un mondo migliore? Tutti i nostri sforzi e le nostre speranze non sono stati diretti verso una maggiore libertà, giustizia e prosperità?"

Credendo che le nostre intenzioni siano buone, concludiamo che risultati negativi debbano significare che siamo vittime. Nelle parole di Hayek: "Se il risultato è così diverso dai nostri obiettivi – se, invece di libertà e prosperità, a fissarci sono schiavitù e miseria – non diventa immediatamente chiaro che forze sinistre hanno sventato le nostre intenzioni, che siamo le vittime di qualche potere malvagio che deve essere sventato prima di poter riprendere la strada verso cose migliori?"

Il pensiero magico abbonda durante una crisi. Hayek scrisse: "Siamo pronti ad accettare qualsiasi spiegazione dell'attuale crisi della nostra civiltà tranne una: che lo stato attuale del mondo possa essere il risultato di un errore da parte nostra e che il perseguimento di alcuni dei nostri più cari ideali ha prodotto risultati completamente diversi da quelli che ci aspettavamo". In breve, come racconta il famoso cartone animato Pogo: "Abbiamo incontrato il nostro nemico e siamo noi".


False credenze

Il Capitolo 1 di The Road to Serfdom spiega la natura delle idee sbagliate. Non è più condivisa la credenza in questa semplice verità: "Ovunque sono state rimosse le barriere al libero esercizio dell'ingegno umano, l'essere umano è diventato in grado di soddisfare gamme di desideri sempre più ampie".

Invece di amare e preservare "i principi" che rimuovono le barriere alla prosperità umana, questi principi vengono "considerati più come ostacoli ad un progresso più rapido, da spazzare via con impazienza". Hayek afferma chiaramente che il "principio fondamentale" per l'ordinamento degli affari umani è di "fare il più possibile uso delle forze spontanee della società e ricorrere il meno possibile alla coercizione". Il progresso umano, in una "infinita varietà di applicazioni", deriva da questo principio.

Oggi pochi capiscono e apprezzano suddetto principio. Abbiamo paura dell'ignoto ed i tiranni sfruttano le nostre paure:

Secondo le opinioni dominanti di oggi, la questione non è più come utilizzare al meglio le forze spontanee presenti in una società libera. Infatti ci siamo impegnati a fare a meno delle forze che hanno prodotto risultati imprevisti ed a sostituire il meccanismo impersonale e anonimo del mercato con una direzione collettiva e "consapevole" di tutte le forze sociali verso obiettivi deliberatamente scelti.

È facile applicare Hayek alla politica Covid. I burocrati sostenuti dai loro esecutori nel mondo Big Tech sopprimono le forze spontanee che generano trattamenti efficaci a favore dello strumento contundente delle politiche universali. Chi avrebbe sospettato, ad esempio, che il farmaco antidepressivo fluvoxamina potesse impedire al Covid di progredire allo stadio grave? Nonostante la censura, il ridicolo e la repressione, i ricercatori medici eroici continuano a sviluppare protocolli di trattamento. Coloro che lo cercano devono affrontare ostacoli nel trovarlo e riceverlo.


Ridefinire la libertà

Cosa pensate significhi libertà? Potrebbe sorprendervi apprendere che non condividete una comprensione comune del termine con la vostra famiglia, gli amici, il vostro professore o i media. Hayek chiarì due tipi di "libertà": libertà dalla coercizione e libertà dalla necessità.

Il liberalismo classico è ancorato al principio della libertà dalla coercizione. Hayek scrisse: "Per i grandi apostoli della libertà politica, la parola aveva significato di libertà dalla coercizione, libertà dal potere arbitrario di altri uomini, liberazione dai legami che non lasciavano all'individuo altra scelta se non obbedire agli ordini di un superiore".

Libertà dalla necessità significa qualcosa di molto diverso. Ricordate che Hayek scrisse The Road to Serfdom più di 70 anni fa e la parola libertà era già stata ridefinita quando i socialisti promettevano una "nuova libertà".

La promessa di una nuova libertà, però, doveva essere la libertà dalla necessità, la liberazione dalla compulsione delle circostanze che inevitabilmente limitano il campo di scelta di tutti noi, anche se per alcuni molto più che per altri. Prima che l'uomo potesse essere veramente libero, bisognava spezzare il “dispotismo del bisogno fisico”, allentare le “restrizioni del sistema economico”.

Il liberalismo sostenuto da Hayek viene distrutto e, come ha scritto Paul Kingsnorth, al suo posto viene costruito un “ibrido tecnocratico stato-azienda; una società di credito sociale in stile cinese, centralizzata, monitorata, alimentata da algoritmi, decisamente innaturale e non libera”.

Chiamatelo fascismo, chiamatelo comunismo, le catene dei diversi totalitarismi differiscono leggermente, ma le loro caratteristiche essenziali sono le stesse.

Hayek è chiaro, credere che questi due tipi di "libertà" possano essere combinati è delirante.

Quando pensiamo al socialismo, possiamo pensare ad una salutare ricerca di una maggiore uguaglianza. Quando pensiamo agli eccessi del totalitarismo, pensiamo ai milioni di persone che muoiono di fame nell'Ucraina di Stalin o nell'odierna Corea del Nord. Pensiamo ai campi di concentramento nazisti o ai campi di sterminio della Cambogia. Tutti i genocidi sono alimentati dall'accettazione dell'idea che gli individui non hanno il diritto di essere liberi dalla coercizione. I principi, non le buone intenzioni, sono l'unica salvaguardia della libertà.


Non esiste un bene comune

Hayek spiegò: "I vari tipi di collettivismo, comunismo, fascismo, ecc., differiscono tra loro per la natura dell'obiettivo verso il quale vogliono dirigere gli sforzi della società". Eppure qui è dove tutti questi sistemi sono gli stessi. "Si differenziano tutti dal liberalismo e dall'individualismo visto che vogliono organizzare l'intera società e tutte le sue risorse per questo fine unitario, rifiutando di riconoscere sfere autonome in cui i fini degli individui sono supremi".

L'illusione dei collettivisti è che i loro piani coercitivi andranno a beneficio di tutti. Hayek osservò che anche le persone ben intenzionate devono chiedersi: "Se è necessario raggiungere obiettivi importanti, perché il sistema non dovrebbe essere gestito da persone rispettabili per il bene della comunità nel suo insieme?"

In uno dei suoi passaggi più famosi, Hayek spiegò succintamente perché non esiste il bene comune:

Il cosiddetto "obiettivo sociale" o lo "scopo comune" per il quale la società deve essere organizzata è solitamente descritto come il "bene comune", il "benessere generale" o "interesse generale". Non c'è bisogno di molte riflessioni per vedere che questi termini non hanno un significato sufficientemente definito per determinare un particolare corso d'azione. Il benessere e la felicità di milioni di persone non possono essere misurati su un'unica scala. Il benessere di un popolo, come la felicità di un uomo, dipende da tante cose che possono essere fornite in un'infinita varietà di combinazioni. Non può essere adeguatamente espresso come un unico fine, ma solo come una gerarchia di fini, una scala complessiva di valori in cui ogni esigenza di ogni persona trova il suo posto. Dirigere tutte le nostre attività secondo un unico piano presuppone che ad ogni nostra esigenza venga data una posizione secondo un ordine di valori che deve essere sufficientemente completo da permettere al pianificatore di scegliere tra tutti i diversi percorsi. Presuppone, in breve, l'esistenza di un codice etico completo in cui a tutti i diversi valori umani sia assegnato il posto dovuto. [enfasi aggiunta]

I politici invocano il bene comune per nascondere il fatto di non avere giustificazione per imporre i loro valori sugli altri; ed il loro inganno funziona. Le persone ben intenzionate sono convinte che solo una persona malvagia si opporrebbe al bene comune. Per fare un esempio, il sindaco o il governatore che insiste sul fatto che il nuovo stadio di baseball finanziato dai contribuenti avvantaggia tutti sta nascondendo che i proprietari della squadra, gli hotel vicini allo stadio e alcuni tifosi ne beneficiano a spese di coloro che pagano le tasse ma non hanno interessi nel baseball.

Murray Gunn, un osservatore dei tassi d'interesse, ha di recente scritto sul mercato delle obbligazioni spazzatura: "La FED ha utilizzato il suo storico schema di contraffazione del denaro per sottoscrivere bond di società indebitate che, in circostanze normali, avrebbero cessato l'attività". Come tutti gli interventi della FED, quelli che bevono prima dalla ciotola del punch sono ben sazi mentre il resto di noi pagherà per la pulizia.

Ci è stato detto che siamo tutti coinvolti nel combattere il Covid. La censura dei grandi media nega il danno dei vaccini, distorcendo così il processo decisionale. Il professore di medicina Vinay Prasad avverte di danni catastrofici causati dai programmi di vaccinazione Covid rivolti agli adolescenti. Un professore di recente mi ha detto che non ha mai visto così tanti studenti con problemi di salute mentale e che soffrono di idee suicide; e ora l'amministrazione Biden sta considerando di unirsi a Cina, Cuba, Argentina e Venezuela come gli unici Paesi al mondo a somministrare vaccini Covid ai bambini sotto i 5 anni.

Soppesare i costi soggettivi ed i benefici dei vaccini non significa negare la minaccia del Covid. Potreste trarre vantaggio dalla vostra decisione personale di farlo, ma i dati sono chiari: poiché si può ancora trasmettere il Covid, la vostra decisione non offre vantaggi agli altri. La morale della favola è che non esiste un bene comune che si ottiene con lockdown e obblighi: posti di lavoro persi, vite perse a causa dei suicidi, mezzi di sussistenza perduti a causa di lesioni da vaccino, crescenti problemi di salute mentale e vite salvate non possono essere valutate su "un'unica scala".

In breve, come scrive il professore di psichiatria, il dottor Aaron Kheriaty: "I cittadini non sono più visti come persone con una dignità, ma come elementi fungibili di una 'massa' indifferenziata che deve essere modellata da presunti esperti di salute e sicurezza".

Considerate quanto è orgoglioso il presidente Biden di suo figlio, Hunter: mentre quest'ultimo fumava crack e faceva valere il suo cognome in transazioni da milioni di dollari, milioni di americani stavano costruendo vere carriere e allevando famiglie. Hunter otterrà senza dubbio tutti i booster raccomandati dal CDC, mentre il presidente rimprovera, demonizza ed impone obblighi che privano gli altri del loro sostentamento. Molti di noi non condividono i valori del presidente Biden e nego il suo potere di imporre i propri valori agli altri.

Non esiste un "codice etico" che tutti condividiamo, eppure politici e burocrati usano il potere coercitivo dello stato per forzare il rispetto dei loro piani.

Nella seconda parte di questo saggio esplorerò come abbracciare il minimo comun dominatore significhi percorrere fino in fondo la via verso la schiavitù. Nel frattempo ricordiamo che Hayek ha scritto The Road to Serfdom per avvertirci che la discesa nel totalitarismo può avvenire ovunque.

Prima che le idee distruttive che portano al totalitarismo possano ottenere un'accettazione diffusa, i tiranni devono unire la popolazione attorno ad un nemico comune: "Noi contro loro". Potete prendere posizione contro questa tattica oggi. Durante la vostra giornata, sforzatevi di vedere l'umanità comune in tutti. Con la libertà, ognuno è un potenziale amico. Oggi non trasformate nessun amico in un nemico. 


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


👉 Qui il link alla Seconda Parte: https://www.francescosimoncelli.com/2022/02/siamo-vicini-alla-fine-della-via-verso_0457054246.html


2 commenti:

  1. Se tornassimo indietro a 110 anni fa, assisteremmo allo stesso movimento di propaganda atto a spalleggiare un accentramento dei poteri nelle mani statali per scongiurare una emergenza. All'epoca i seguaci di Coxey negli USA chiedevano stabilità nel settore agricolo affinché una pioggia di denaro inondasse gli agricoltori e si evitassero crisi come quella del 1893. Gli hamiltoniani, o più in generale il movimento progressista, colsero la palla al balzo per sventolare questi poveri disgraziati come feticcio e promulgare la loro visione della storia. Una fatta di concentrazione di potere decisionale arbitrario nelle mani di un gruppo ristretto di individui. È così che venne spacciata al pubblico più ampio la Federal Reserve, un'istituzione regolamentata burocraticamente in grado di incanalare "efficientemente" aiuti economici in caso di crisi. Un'assicurazione per tutti, un privilegio per pochi. La corrente progressista traeva la sua ispirazione dal ramo più dirigista del protestantesimo, a differenza invece del calvinismo. Questo per dire che ha sempre avuto in odio il libero mercato.

    La stessa cosa sta accadendo oggi, con una narrativa volta a vendere un dirigismo crescente e pervasivo. Una PRESUNTA assicurazione contro la malattia per tutti, un privilegio per pochi (coloro che controlleranno i dati ed i futuri ampliamenti delle misure totalitariste). Il favore della popolazione è sempre stato un paravento, l'unica cosa di cui si preoccupano i pianificatori centrali è solo loro stessi. Dopo il 1913, dopo l'inaugurazione della FED, gli agricoltori vennero dimenticati. Accadrà lo stesso per coloro che si attualmente sentono al sicuro con la tessera verde rispetto ai loro concittadini sprovvisti. Il progressismo non cambia mai e non ha niente a che fare con un'escatologia salvifica della società.

    Nelle parole di Rothbard: «Il progressismo fu, in larga misura, il culmine dell'impulso politico protestante pietista, l'impulso a regolare ogni aspetto della vita americana, economica e morale, anche gli aspetti più intimi e cruciali della vita famigliare. Ma era anche un'alleanza tra una spinta tecnocratica per la regolamentazione statale, la presunta espressione di "scienza senza valori" e l'impulso religioso pietista di salvare l'America - e il mondo - mediante la coercizione statale. I valori, il nutrimento e l'educazione dei figli dovevano essere determinati da chi era superiore. L'élite spirituale, biologica, politica, intellettuale e morale governerebbe, attraverso il potere statale, il carattere e la qualità della vita famigliare americana.»

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  2. Lette le parti 1 e 2, pezzo da incorniciare.

    Grazie per avere tradotto e postato l'articolo, la lucidità di Hayek e la concretezza degli esempi forniti sono in grado di apportare ben più di un bagliore di luce, nell'oscurità dei nostri tempi.

    Come ho sempre detto, viviamo in un'epoca (ma forse è sempre stato così) in cui vi sono troppi spettatori e pochissimi attori; i padroni del vapore, in questo tipo di contesto, purtroppo vincono a mani basse.

    Citazione: "... Il benessere e la felicità di milioni di persone non possono essere misurati su un'unica scala. Il benessere di un popolo, come la felicità di un uomo, dipende da tante cose che possono essere fornite in un'infinita varietà di combinazioni...". Semplicemente meraviglioso.

    Grazie ancora, a rileggersi presto.

    Antonio Pani

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