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giovedì 27 gennaio 2022

E se... avessimo ragione su Bitcoin?

 

 

da Bitcoin Magazine

Visto che siamo ormai nel 2022, dovremmo tutti fermarci e meravigliarci di quanto sia maturato Bitcoin negli ultimi 13 anni. Quello che era iniziato come un white paper è cresciuto ed è diventato un fenomeno globale sano e robusto.

Sullo sfondo di un mondo governato da clown che continua a velocità folle verso nuove vette di pazzia, Bitcoin è diventato un battito cardiaco ed una fonte di verità e sanità mentale per milioni di persone in tutto il mondo. Non si può sopravvalutare l'assoluta importanza di una verità individuale, volontariamente ricercata, collettiva ed oggettiva.

Ma, nonostante i progressi reali, pratici e innegabili che sono stati fatti, ci sono molti che continueranno con la loro incredulità e urleranno contro le nuvole argomenti triti e ritriti anti-Bitcoin.

«E se [inserite notizia FUD infondata proveniente dalla Cina]?»

«Che ne dite di [inserite notizia FUD infondata sull'energia]?»

«Guardate [inserite notizia FUD infondata riguardo l'ennesimo ed inutile grafico]?»

Posso solo immaginare come gli oppositori, i FUDster, i truffatori ed i fanatici del denaro fiat facciano del loro meglio per confondere gli altri e sé stessi nel loro cammino verso l'irrilevanza economica. E sebbene io sia ora immune alla loro stupidità, non posso fare a meno di provare pena per loro, o forse compatirli per la loro mancanza di speranza e fiducia.

Mi ricorda un po' la scena in The Matrix Reloaded in cui il team si prepara ad entrare in matrix in modo che Neo possa incontrare l'Architetto. Morpheus tiene un discorso d'incoraggiamento, ricordando a tutti che dove alcuni potrebbero vedere una coincidenza, lui vede provvidenza.

“Non vedo coincidenze, vedo provvidenza. Vedo scopo. Credo che sia il nostro destino essere qui. È il nostro destino”.

Niobe poi chiede:

“Continuo a pensare, e se ti sbagli? E se tutto questo, la profezia, tutto fosse una stronzata?”

E Morpheus risponde:

“Allora entro domani saremo tutti morti”.

Poi, cosa più importante, conclude così il suo discorso:

“Ora considera l'alternativa. E se avessi ragione? E se la profezia fosse vera? E se domani la guerra potesse finire? Non vale la pena lottare per questo? Non vale la pena morire per questo?”

Questa scena mi ricorda la speranza che Bitcoin rappresenta per tutti: sia per lo stanco pessimismo che affligge la maggior parte delle persone intelligenti ma ben intenzionate, sia per il vuoto nichilismo del resto dell'umanità.

Bitcoin è un nobile tentativo di costruire un mondo parallelo su solide fondamenta, perché l'alternativa, lo status quo, è un disastro.

In nessun modo Bitcoin "aggiusta" tutto, ma legando l'azione umana ad una qualche forma di conseguenza economica reale, allinea il comportamento individuale ad un ordine più "naturale".

In questo modo abbiamo una possibilità decisamente migliore di spostare il mondo non solo più vicino al "paradiso", ma per lo meno fuori dal percorso verso l'inferno verso cui stiamo lentamente scivolando.

Se Bitcoin non avrà successo, siamo alquanto fottuti. La società regredirà fino a quando tutto il capitale che abbiamo costruito nei millenni precedenti non sarà esaurito e la società stessa crollerà, oppure scadrà in distopie sterili e tecnocratiche fino a quando il sistema pianificato centralmente non si frantumerà definitivamente – a quel punto gli esseri umani, come Equality 7–2521 nel romanzo di Ayn Rand Anthem, rinasceranno ancora una volta per ricostruire.

Ad ogni modo, in assenza o fallimento di Bitcoin, il mondo sarà un luogo desolato, oscuro, freddo, vuoto e sterile in cui verrà incentivata la peggiore forma di comportamento parassitario e lo spirito di progresso, diversità e vita si estinguerà sotto le spoglie dell'"uguaglianza."

Ora... pensate all'alternativa.


E se Bitcoin avesse successo?

E se avessimo ragione e l'emergere organico di una forma di denaro sana ed onesta aiutasse a migliorare il comportamento individuale facendolo virare verso la moralità, le preferenze temporali più basse ed una maggiore lungimiranza? E se questo standard monetario introducesse circuiti di feedback più brevi, più rapidi e di maggiore fedeltà per le azioni intraprese da individui, società, città e nazioni?

E se questi cicli di feedback potenziati si trasformassero in correzioni più rapide di decisioni sbagliate, insieme al raddoppio delle azioni che si traducono in un vero progresso? E se tutto questo si trasformasse in giudizi di valore più accurati nell'aggregato in modo tale che la società diventi più prospera, morale e schietta?

E se questa nuova forma di denaro, rigida nell'offerta e nelle sue regole, rendesse l'inflazione un ricordo del passato e determinasse un'era in cui i costi di prodotti, beni e servizi diminuiscono di pari passo con la maggiore efficienza ed efficacia che possiamo produrre?

E se tutto questo si traducesse in una società meritocratica in cui sia possibile la mobilità sociale ed economica, in cui produttività e creazione di valore sono ciò che consente di crescere, mentre spreco, scarso giudizio e parassitismo portano ad un movimento discendente?

E se questo fosse il modo in cui potessimo trasformare la società in una distribuzione organica e dinamica 80/20 invece di una distribuzione cancerosa e statica 99,9/0,01 in cui i poveri non possono mai emanciparsi, l'élite parassitaria non può mai cadere ed il centro produttivo deve portare l'intero carico sulle sue spalle?

Classi statiche e fisse a sinistra. Classi dinamiche e permeabili a destra.

E se l'assenza di prestiti insensati dal futuro, di tassazione forzata e di furti tramite l'inflazione rendesse coloro che governano responsabili delle loro azioni? E se trasformasse il rapporto tra governo e governato in uno in cui il primo è un fornitore di servizi al cliente, invece dell'attuale status quo di sottomesso/padrone?

E se Bitcoin, attraverso il suo effetto sul comportamento umano, avviasse la fase successiva dell'evoluzione naturale nel genere umano? E se nel corso di generazioni di comportamenti più lungimiranti, a basso consumo di tempo e orientati alla produttività, iniziassimo ad inserire la moralità nel nostro DNA e ad evolverci in una specie umana più maestosa e nobile? Homo bitcoinicus, forse?

E se Bitcoin fosse la scoperta più importante dopo il fuoco perché ci permette di codificare il prodotto del nostro lavoro in informazioni ad alta fedeltà e di archiviarlo per sempre o di trasmetterlo alla velocità della luce? E se questa capacità inaugurasse una nuova rinascita di collaborazione, cooperazione e produttività?

E se Bitcoin fosse il nostro percorso attraverso il cosiddetto "grande filtro"?

Non è qualcosa per cui vale la pena lottare? Non è qualcosa per cui vale la pena morire? Non è qualcosa per cui vale la pena vivere?

Lo credo davvero, nel profondo del mio cuore.

Quanti di questi "e se?" sono possibili? Come saranno i vari futuri a breve e lungo termine?

Ovviamente non lo so. Nessuno di noi lo sa. Possiamo usare i principi primi, l'intuizione, l'istinto e l'esperienza per fare delle stime, ma per scoprirlo dobbiamo crearlo e costruirlo.

Questo è il motivo per cui le persone libere, indipendenti, imprenditoriali, orientate alla produttività e alla creazione prospereranno secondo uno standard in cui questo tipo di comportamento è incentivato. In altre parole: con uno standard Bitcoin.

E arrivarci richiederà una grande dose di fiducia e speranza, perché, grazie a Bitcoin, sta emergendo ancora una volta la chiarezza necessaria per formulare giudizi di valore accurati e calcolare i costi economici.

Creatore è colui che produce ciò che ancora non esiste. Per questo il messaggio di oggi è di speranza. Dobbiamo andare avanti e creare un mondo in cui possiamo essere orgogliosi non solo di vivere, ma di lasciarlo in eredità ai nostri parenti. Dobbiamo sperare, e sperare nel senso più alto della parola. Nella sua forma negativa questo concetto può essere visto come una debolezza: qualcosa di flaccido, impotente e che aspetta semplicemente che un altro venga a salvarvi o proteggervi.

La “Speranza” di cui parlo è in maiuscolo. Alla sua luce, è uno dei nostri più grandi punti di forza.

«Speranza, la quintessenza dell'illusione umana, allo stesso tempo la fonte della sua più grande forza e della sua più grande debolezza» .

– L'architetto, “The Matrix Reloaded”

Bitcoin è speranza e voglio prendermi un momento per ringraziare Michael Saylor per aver indirizzato questo concetto verso il suo legittimo significato.

Bitcoin è speranza.

Quindi, per favore, non sprecate il mio tempo o quello di qualcun altro con domande "E se Bitcoin non dovesse funzionare?"; né il pessimismo, né il nichilismo aiutano.

Trascorrete il vostro tempo a lavorare su un nuovo standard basato su Bitcoin, perché anche se dovesse fornire anche una frazione di ciò che ho affermato sopra, sarà un cambiamento monumentale rispetto all'alternativa attuale: una distopia globalista che mescola schiavitù, bugie, insetti, servitù della gleba e sterilità.

Come ha detto Eminem, abbiamo una possibilità, un'opportunità per cogliere tutto ciò che abbiamo sempre voluto. La coglieremo o ce la lasceremo sfuggire?

Quindi unitevi a me, unitevi a noi, mentre ci avventuriamo nel 2022.

Amore, verità e Bitcoin prevarranno! Perché devono prevalere.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


1 commento:

  1. Frankestein di Shelley ci ricorda di come le scienze naturali sono qualcosa di profondamente inesatto. Soprattutto di questi tempi questa dovrebbe essere una lezione che dovrebbe far tornare umili coloro che in TV chiedono qualsiasi nefandezza in nome della "scienza". Non solo, ma il mostro altro non rappresentava che le conseguenze inevitabili per la propria arroganza e presunzione di conoscenza.

    Diversamente dalle scienze naturali, la scienza economica è una scienza esatta. Perché? Perché la sua base è rappresentata dall'azione umana e l'essere umano, finché vivrà, sarà sempre lo stesso. Ma cos'è l'azione umana se non la manifestazione fenomenica delle idee? Della singola conoscenza di ogni individuo? Bitcoin, infatti, è un'idea. Satoshi non inventò niente nel 2008, si limitò a seguire il suo istinto imprenditoriale e fondere insieme determinati concetti, dando vita ad un Frankestein. Adesso questo "mostro" si sta rivoltando contro l'arroganza e la presunzione di conoscenza della pianificazione centrale, la quale si è arrogata il diritto di guidare a menadito i progetti dei singoli attori di mercato attraverso dettami top-down.

    La trasparenza e l'immutabilità della blockchain di Bitcoin sono le caratteristiche che più terrorizzano l'establishment. Bitcoin è inevitabile. Bitcoin è irreversibile. E come Frankestein sta lacerando quel presunto tessuto fatto di piani ben congegnati da parte delle autorità statali. Ma diversamente da Fankestein, Bitcoin è un'idea, qualcosa che va al di là del semplice mezzo di scambio e siamo ancora lontani dal vedere il suo pieno potenziale espresso. Il multi-layer su cui si può programmare apre ad una rivoluzione sociale epocale. Infatti, come diceva Mises, le idee muovono la storia.

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