Sin da marzo 2020, quando la follia del denaro fiat è uscita definitivamente fuori dai binari, la spesa al consumo ed i risparmi in Italia sono stati influenzati in modo più marcato rispetto al passato. Infatti, grazie ad elargizioni dello stato, prestiti "garantiti" e deficit pubblici sfrenati, gli italiani hanno reagito a questa liquidità in entrata dapprima mettendola da parte e adesso stanno iniziando a spenderla. Secondo la Legge di Say, la domanda reale (potere d'acquisto) deriva dalla produzione: in altre parole, bisogna avere qualcosa da spendere e lo si ottiene vendendo prima qualcosa (manodopera, prodotti, servizi, ecc.). Nello stesso periodo, però, la produzione reale ha subito una forte flessione a causa del caos nelle supply chian, quindi la domanda (basata sulla stampa di denaro fasullo, non sulla produzione) è aumentata più velocemente dell'offerta.
Spesa al consumo in Italia |
Risparmio personale in Italia |
Cosa dovrebbe succedere in queste circostanze? I prezzi dovrebbero salire ed è esattamente quello che è successo. Inutile dire che le attuali letture ufficiali dell'inflazione dei prezzi sono il doppio del mandato della BCE al 2% e questo è molto rassicurante per il sottoscritto perché viene dimostrata per l'ennesima volta che la legge della domanda e dell'offerta funziona ancora. Più in generale, l'apodittismo della scienza economica nel suo complesso è superiore all'arbitrio di un gruppo ristretto di esseri umani. All'inizio di quest'anno ho cercato di condensare questa verità assoluta enunciando la cosiddetta Legge di Simoncelli, in cui descrivevo come i risparmi fasulli spazzano via quelli reali. Per arrivare a questa conclusione ci sono voluti anni di studi e approfondimenti degli insegnamenti della Scuola Austriaca, ma è un piccolo contributo personale ad un corpus teorico già vasto e pingue di spunti di riflessione.
Ovviamente non sarà come la Legge della Domanda/Offerta o come la Legge di Say, ma rappresenta un esercizio logico/deduttivo attraverso il quale arrivare a descrivere la realtà delle cose; ed è solo quando il problema è ben delineato che si possono trovare le soluzioni. La Legge di Simoncelli ci avverte, quindi, che quando il risparmio viene denominato in uno strumento altamente flessibile e manipolabile, allora è destinato a distorcere tutto ciò che tocca. O per meglio dire, tutto ciò in cui fluisce.
Ad esempio, il mondo finanziario ormai è tutto una continua baldoria. Di conseguenza quando la BCE ha creato ulteriori €4.000 miliardi (non ha senso cercare di essere precisi, stiamo parlando di migliaia di miliardi qui), tale somma era destinata a scatenare inevitabilmente distorsioni su scala maggiore. E, come sottolineato nel mio ultimo articolo, tutto ciò è risultato sterile per l'economia di Main Street.
TASSI NEGATIVI SUI TITOLI SPAZZATURA
Tra tutte le distorsioni nel mercato finanziario e le allocazioni errate risultanti, è difficile pensare a qualcosa di più stupido e controproducente dei rendimenti reali negativi sui titoli spazzatura. Il differenziale di rendimento storico rispetto all'inflazione era compreso tra 500 e 1000 punti base (5–10%), o più. E per una buona ragione: inflazione e default mangiano le cedole e ciò ricorda agli investitori perché si chiamano "spazzatura".
Il rendimento di questi titoli alla vigilia della crisi sanitaria era di circa l'8%, riflettendo uno spread di 700 punti base rispetto all'IPC. Il motivo per cui lo spread s'è impennato all'inizio del 2020 è stato il crollo dei prezzi di tali obbligazioni, quando investitori e speculatori le hanno scaricate a fronte di perdite crescenti e fallimenti di chi le emetteva. Inutile dire che la BCE non aveva intenzione di lasciare che il mercato continuasse con la sua pulizia, né che una determinazione onesta dei prezzi facesse il suo corso. Infatti, dopo il massiccio pompaggio monetario della Lagarde, il rendimento dei junk bond ha continuato a scendere a scatti fino a raggiungere circa 200 punti base.
A livello ufficiale s'è detto che la rinnovata compressione degli spread era dovuta alla diminuzione delle perdite nelle obbligazioni spazzatura, in realtà il calo delle insolvenze e delle perdite era dovuta alla "magia" della stampante monetaria. Come accaduto ai mutui immobiliari durante il periodo precedente allo scoppio della bolla immobiliare USA, i mutuatari spazzatura che erano in difficoltà o che si dirigevano verso la bancarotta sono stati rifinanziati a tassi più bassi. Inutile dire che quando assistiamo ad una convergenza come quella osservata nel grafico qui sopra, allora possiamo essere sicuri che la BCE è entrata a piene mani nel business dell'allevamento di società zombi. Quando alle società con rating spazzatura viene offerto su un piatto d'argento capitale a lungo termine con un rendimento essenzialmente pari a zero per gli investitori, la conseguenza sarà una gigantesca domanda per sfamare una mandria di zombi; società che altrimenti sarebbero state liquidate e le loro risorse ridistribuite in modo più produttivo.
Inutile dire che la BCE ha perseverato. Negli ultimi due anni ha sfornato la bellezza di circa €4000 miliardi, distruggendo i rendimenti al netto dell'inflazione nei settori del debito sovrano e dei titoli azionari. Quindi, alla disperata ricerca di rendimenti decenti, gli investitori (speculatori) si sono lanciati nel mercato delle obbligazioni spazzatura, portando di recente i rendimenti reali al di sotto dello 0%. Questi sciocchi hanno portato il rendimento dei titoli spazzatura ad un valore negativo di circa 100 punti base (-1%) al netto dell'inflazione, e da qui potete starne certi scenderà ancora più in basso.
In un mondo di denaro sano ed onesto e di una determinazione onesta dei prezzi, non ci sarebbe spazio alcuno per un mercato in cui le obbligazioni spazzatura avrebbero rendimenti simili. Le aziende con progetti d'investimento rischiosi, ma meritevoli di credito, venderebbero azioni e gli investitori alla ricerca di rendimenti affidabili avrebbero un sacco di obbligazioni societarie ed investment grade con rendimenti adeguati al rischio tra cui scegliere. La BCE ha preso invece atto del fatto che la capacità di crescita dell'economia europea, ed in particolar modo quella italiana, viene costantemente erosa dall'ascesa di un branco di zombi? Per niente. Tuttavia, quando il prossimo crollo del mercato junk costringerà gli zombi a portare le carte nei tribunali, vedremo la Lagarde cadere dalle nuvole e raddoppiare la dose di veleno monetario fiat che infonde mensilmente nei mercati.
Ora il gioco a cui stanno giocando i banchieri centrali si chiama "Inflate AND die": se smettono di stampare denaro e consentono ai rendimenti obbligazionari sovrani e ai tassi d'interesse di tornare alla normalità, in pochi secondi tutta la baracca viene giù. E se continuano? Lo stesso fato li aspetta. E man mano che il debito cresce, ce ne vuole sempre di più affinché abbia un qualche effetto. Quando all'inizio del secolo il debito totale era di molto inferiore a quello odierno, mille miliardi in stimoli avrebbero potuto dare dare un grande impulso all'economia. Ora, però, quegli stessi mille miliardi in più verrebbero a malapena notati. Con questi numeri, aspettatevi "emergenze" sempre più grandi affinché venga giustificato l'intervento...
LA PIANIFICAZIONE CENTRALE È UNA FRODE
Se generalmente i miei commenti appaiono "negativi" è perché mi occupo del mondo della politica, il quale è quasi sempre una frode elaborata, sostenuta tra l'altro dalla forza bruta. Guerre, pianificazione centrale, "miglioramento del mondo": potete darmi un esempio di una grande linea di politica pubblica che non sia stata una truffa, uno spreco di denaro, o un grosso errore? Il bilancio delle vittime delle linee di politica pubblica nel XX secolo – guerre, fame causata dallo stato, campi di concentramento e gulag – è stato stimato da Matthew White a 203 milioni, inclusi 37 milioni di soldati, 27 milioni di civili uccisi come "danni collaterali", 81 milioni uccisi in purghe e omicidi di massa e 58 milioni che sono stati intenzionalmente fatti morire di fame. E ora, in base ad una narrativa abilmente architettata solo per spaventare l'opinione pubblica, si vogliono implementare misure d'intervento statale ancora più aggressive con il paravento della salute pubblica. Non c'è niente di sanitario nella storia dell'epidemia del virus C, ormai anche i sassi dovrebbero averlo capito, ma tutto di burocratico. Perché? Perché la pianificazione centrale non è altro che una bolla, gonfiata con incompetenza, corruzione e disonestà.
L'Occidente ha goduto di una falsa prosperità soprattutto negli ultimi 30 anni, ma solo perché la Cina si è caricata l'onere della produzione e ha venduto beni agli occidentali a prezzi scontati, tenendo sotto controllo l'inflazione. E ora l'Occidente non ha più i posti di lavoro da capofamiglia, le infrastrutture ed il know-how per realizzare le cose che gli occidentali vogliono. Invece elettrodomestici e altre merci vengono spediti dall'Oriente – a costi enormi – mentre gli sconti scompaiono. I costi delle materie prime cinesi – metalli, carburante, ecc. – stanno aumentando, così come i suoi salari. Non si può più compensare la stampa di denaro delle banche centrali con prodotti a basso costo.
L'inflazione dei prezzi è ora allo scoperto ed il truffone monetario sta cadendo a pezzi. Non si può "stampare" la prosperità, non si può far funzionare un'economia con piani quinquennali e la "democrazia" non significa che la maggioranza ottiene sempre ciò che vuole. No, ottiene qualunque osso i pianificatori centrali le lanciano. Ora anche i più illusi stanno scoprendo che la democrazia non segue affatto la volontà della gente, che i funzionari eletti sono tanto stupidi quanto il proprio vicino di casa, che non si può spendere più di quello che si guadagna e che il denaro fasullo non stimola affatto l'economia. La bolla della pianificazione centrale, gonfiata con incompetenza, corruzione e disonestà, è scoppiata.
CONCLUSIONE
Una delle debolezze dell'essere umano è che tende a sopravvalutare notevolmente le sue capacità ed a sottovalutare le conseguenze della menzogna, dell'imbroglio e del furto. Nella sua guerra in Afghanistan, ad esempio, gli USA pensavano di potervi "esportare la democrazia". Anche dopo aver sperperato più di $2000 miliardi e ucciso migliaia di persone in 20 anni, gli afgani sono rimasti così com'erano e gli Stati Uniti sono stati costretti ad andarsene. Anche nella lotta contro il COVID-19 la capacità dell'essere umano di controllare la situazione è stata enormemente esagerata. Credeva di poter contenere la malattia con lockdown, maschere, distanziamento fisico e poi sconfiggerlo del tutto con un elisir miracoloso. Ma dopo quasi 2 anni, innumerevoli umiliazioni, discussioni incandescenti, idiozie a vagonate e sconfinati danni collaterali, il COVID-19 continua praticamente a circolare senza controllo.
Ma se le autorità sono così incapaci su questioni di vita o di morte, lo sono altrettanto sul denaro. Davvero nessuno si aspettava che la stampa forsennata di denaro avrebbe avvantaggiato i soliti noti come si vede nel seguente grafico?
Le regole di una società produttiva e prospera sono come "segnali stradali": non dicono a nessuno dove andare o come arrivarci, regolano semplicemente il flusso stradale, impedendo ai conducenti di scontrarsi. Quali sono i "segnali stradali" di un'economia onesta? Denaro sano ed onesto, libero mercato e diritti di proprietà protetti. Gli attori di mercato ritengono che il proprio denaro sia affidabile, che i prezzi siano onesti, che riflettano la domanda e l'offerta reali e che la legge protegga ciò la proprietà privata.
Ma cosa succede se i pianificatori centrali falsificano i segnali a loro vantaggio mentre deviano il traffico per tutti gli altri? Non ci sarebbe inevitabilmente un tamponamento a catena?
In questo contesto i banchieri centrali si sono giocati definitivamente la loro presunta affidabilità in termini di custodi dei "segnali stradali". L'alternativa di mercato super partes è solo una: Bitcoin.
La teoria Austriaca del ciclo economico ci dice che la manipolazione dei tassi d'interesse attraverso la creazione artificiale di denaro in eccesso porta inevitabilmente a dei mismatch nella struttura del capitale e di conseguenza ad una correzione in futuro. Più viene rimandata quest'ultima, più la sua persistenza sarà marcata. Ciò che possiamo aggiungere a queste considerazioni è che, più in generale, il ciclo economico è un ciclo del credito; soprattutto nell'ambiente attuale in cui denaro fiat e riserva frazionaria abbondano. Questo a sua volta vuol dire che il marciume economico parte tutto dal sistema bancario commerciale, il canale di connessione tra la politica monetaria del sistema bancario centrale e chi la deve ricevere, ovvero l'economia di Main Street. le banche commerciali, quindi, sono un punto di snodo fondamentale (e quindi capite anche perché le CBDC abbiano lo scopo di rimpiazzarle).
RispondiEliminaAppurato ciò, se vogliamo capire meglio a che punto del ciclo ci troviamo non esiste posto migliore in cui guardare se non il rapporto di indebitamento delle grandi banche commerciali. Unicredit, in particolare, ha un debt-to-equity ratio quasi a 16 ed il suo gearing di bilancio, come vediamo in questo grafico, non ha fatto altro che salire. Ma una domanda aggiuntiva si pone: quanto di questo equity in realtà è deteriorato? Possiamo immaginarlo molto bene se pensiamo che, fino a qualche anno fa, l'Italia navigava nei crediti deteriorati, poi.. puff!... sono stati considerati eligible dall'autorità di regolamentazione bancaria per essere posti come garanzia ed ottenere prestiti. Da chi? Ovviamente dalla BCE. Come? Grazie al mercato dei pronti contro termine e dal sistema TARGET2. Il mercato dei pronti contro termine europeo ora vale circa €10.000 miliardi ed il sistema bancario commerciale riesce a sopravvivere grazie ad esso.
Cosa succede nel momento in cui i tassi iniziano a salire? Il mercato dei pronti contro termine sarà il primo a saltare, come stava accadendo nel 2019 negli Stati Uniti, ed essendo quello europeo dieci volte quello statunitense potete immaginare le ripercussioni, soprattutto sul sistema bancario commerciale e di conseguenza sul resto dell'economia.