martedì 20 luglio 2021

La crescente importanza che sta acquisendo la Scuola Austriaca tra gli imprenditori

 

 

di Hunter Hastings

Jeff Deist di recente ha elaborato un paragone tra l'economia Austriaca e le band punk rock degli anni '70 e '80, le quali nonostante la loro creatività erano messe ai margini perché escluse dall'establishment dell'industria musicale. Svilupparono un'etica fai-da-te quando si trattava di pubblicazione, tournée e promozione; spesso ripetevano che la loro musica fosse inascoltata. La metafora di Jeff è che l'economia Austriaca è inascoltata oggi, bloccata dal mainstream neoclassico e dalla sua istituzione accademica.

Jeff ha indicato aree specifiche della teoria economica in cui gli Austriaci non sono ascoltati e hanno la possibilità di "vendicarsi" quando i risultati confermano le loro intuizioni: politica monetaria, investimenti sbagliati derivanti da una cattiva politica monetaria, cattiva allocazione delle risorse a seguito di politiche di welfare socialiste, cattiva gestione burocratica e distorsioni economiche che favoriscono un'élite politica.

Questa è tutta macroeconomia. C'è un campo in cui gli Austriaci vengono ascoltati e dove la teoria Austriaca è tremendamente influente, e quel campo è il capitalismo imprenditoriale dinamico. Né lo stato, né l'economia mainstream riconoscono il ruolo dell'imprenditore nell'economia. La scuola Austriaca, al contrario, definisce quel ruolo e costruisce sull'imprenditorialità una teoria convincente dell'innovazione, della crescita economica e del miglioramento individuale e sociale. Gli economisti Austriaci costruiscono un ponte tra la teoria economica e gli studi di gestione strategica ed organizzativa.

Ci sono diversi elementi dell'economia Austriaca che sono particolarmente adatti per costruire questo ponte.


Individualismo

L'unità di analisi per la scuola Austriaca è l'individuo, sia come produttore che come consumatore. Il consumatore è sovrano, il capitano della nave economica. L'imprenditore è il timoniere, orientato verso l'obiettivo che il consumatore sovrano si pone. Ogni ruolo è volto a migliorare le circostanze dell'individuo. I due ruoli interagiscono ed il risultato è un miglioramento per tutti. L'economia mainstream parte da un punto diverso, con il focus dell'analisi su falsi aggregati, come il PIL, l'offerta di denaro, il livello dei prezzi e persino l'offerta e la domanda "lorda". L'economia Austriaca può aiutare gli individui a prendere decisioni migliori, sia come produttori che come consumatori, e questo riconoscimento sta cominciando ad albeggiare.


Valore soggettivo

La teoria Austriaca del valore è insuperabile nella sua capacità di aiutare i produttori nel fondamentale compito economico della creazione di valore. Quest'ultimo è una percezione del consumatore e si verifica esclusivamente nella sua mente. Pertanto è il consumatore che crea valore. L'aggettivo "soggettivo" significa che il valore è personale, emotivo, idiosincratico ed incoerente. Certamente non può essere modellato o "formalizzato" in alcun modo, il che lo colloca ben al di fuori dei confini dell'economia moderna. Eppure la creazione di valore è fondamentale per il progresso della civiltà, la crescita economica ed il successo delle imprese. L'economia Austriaca detiene la chiave esclusiva per la comprensione che guida questi processi, una chiave molto apprezzata nella comunità imprenditoriale, molto meno dallo stato e dai suoi economisti.


Imprenditoria

Nell'economia Austriaca il ruolo dell'imprenditore è percepire, attraverso l'applicazione dell'empatia, l'insoddisfazione dei consumatori (il segnale che non stanno sperimentando il valore che cercano) e riorganizzare le risorse in una soluzione che lenisca tale insoddisfazione. Poiché il valore è soggettivo nella mente del consumatore e poiché il futuro è imprevedibile, gli imprenditori esercitano ciò che gli Austriaci chiamano giudizio: l'impegno all'azione richiesto per portare la loro nuova soluzione sul mercato nonostante l'incertezza di un risultato redditizio. L'economia mainstream non è in grado di comprendere il giudizio imprenditoriale. Perché 9 iniziative imprenditoriali su 10 falliscono? Perché, spiegano gli Austriaci, c'è da aspettarsi un tasso di fallimento così alto come conseguenza degli alti livelli di incertezza, della soggettività del consumatore, dei limiti delle conoscenze attuali. Questi fattori fanno sì che le iniziative imprenditoriali siano esperimenti (creazione di nuova conoscenza) e le azioni rivali di più imprenditori che conducono esperimenti simili permettono al consumatore sovrano di scegliere il migliore. L'imprenditorialità è il dinamismo dell'economia senza ostacoli e sempre più persone lo stanno cominciando a capire.


Teoria Austriaca del capitale

Nel mondo reale, a differenza del mondo dei modelli economici, la teoria Austriaca del capitale (ACT) fornisce una luce guida agli imprenditori su come assemblare, organizzare e gestire le proprie aziende. Nell'economia Austriaca il capitale è definito eterogeneo. Ciò significa che ogni unità di capitale è diversa e gli imprenditori possono combinare queste unità in innumerevoli modi, riflettendo le proprie conoscenze, preferenze, esperienze e risultati dei loro precedenti esperimenti. Possono continuare a riordinare e ricombinare gli asset in un adattamento dinamico ai segnali di mercato, in modo che la struttura del capitale risultante possa essere considerata unica. Il valore della struttura del capitale si basa sulla sua capacità di facilitare l'esperienza del consumatore, in modo che la struttura del capitale assemblata dall'imprenditore rifletta quanto più possibile le preferenze del consumatore.Tutto questo è un anatema per l'economia neoclassica ed il suo concetto statico di funzione di produzione. Per gli imprenditori, l'ACT li guida verso strutture di capitale dinamiche e flessibili e nuove forme di organizzazione che facilitano tale dinamismo. Le moderne organizzazioni "virtuali" ed i nuovi processi commerciali come Direct-To-Consumer sono il riflesso delle intuizioni dell'ACT.


Innovazione

L'economia mainstream manca di una teoria dell'innovazione, principalmente perché non esiste un ruolo per l'imprenditore. Il campo è stato lasciato ai "business writer" che lo attribuiscono alla creatività nel “processo di progettazione” e promuovono processi di innovazione e laboratori di innovazione. Nell'economia Austriaca l'innovazione emerge come risultato della sovranità del consumatore, del valore soggettivo e dell'imprenditorialità. Gli economisti Austriaci possono aiutare le aziende ad innovare non attraverso processi e tattiche, ma attraverso la comprensione della mente del consumatore sovrano (tramite strumenti di approfondimento come la catena mezzi-fini), lo sviluppo delle capacità e l'allocazione dinamica delle risorse accelerata dalle capacità di risposta del consumatore.

Oltre a questi principi, l'imprenditorialità è anche un processo di decentralizzazione. La conoscenza è altamente distribuita e poiché le iniziative imprenditoriali derivano dalla conoscenza empatica delle insoddisfazioni dei consumatori, lo è anche l'azione imprenditoriale. La specializzazione imprenditoriale tenderà ad aumentare l'efficienza nella ricerca di capacità uniche e combinazioni di capitale uniche. Questa decentralizzazione è in contrasto con la tendenza accentratrice della regolamentazione e dell'intervento statale. In questo senso, il capitalismo imprenditoriale dinamico dell'economia Austriaca rappresenta non solo una via per il miglioramento personale e sociale, ma anche una via migliore per la libertà rispetto all'azione politica.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


Nessun commento:

Posta un commento