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Man mano che la rivoluzione decentralizzata prende slancio e l'adozione delle criptovalute raggiunge nuove vette, le preoccupazioni relative alla qualità del denaro vengono troppo spesso ignorate. Secondo un articolo di Crypto.com, il numero di possessori di Bitcoin ha superato i 71 milioni a gennaio, ma quanti di loro sono consapevoli che non è anonimo ma piuttosto pseudoanonimo? La scarsità di Bitcoin significa un ritorno ai principi del denaro sano ed onesto, ma la visione peer-to-peer del suo creatore alla fine non è all'altezza senza fungibilità, perché viene ad emergere il rischio di controparte. I problemi di fungibilità di Bitcoin derivano dalla storia delle coin. L'inserimento della fiducia nelle transazioni esaminando la cronologia delle coin ha il potenziale per frammentare la rete Bitcoin, aumentando nel processo le commissioni a causa dei costi di conformità normativa. Una blockchain trasparente si trasforma inevitabilmente in una catena di sorveglianza su cui viaggia la reputazione e al fine di prevenire la censura e proteggere i nostri diritti naturali alla privacy, una valuta fungibile non è un lusso, ma un requisito.
Il denaro facilita gli affari sul mercato fungendo da mezzo di scambio, riserva di valore e unità di conto. La Federal Reserve Bank di St. Louis elenca sei caratteristiche della moneta: durabilità, portabilità, divisibilità, offerta limitata, uniformità e accettabilità. Le ultime due sono direttamente influenzate dalla fungibilità di una valuta.
I beni fungibili sono intercambiabili. All'estremità non fungibile dello spettro ci sono asset fondamentalmente unici come immobili e opere d'arte, mentre i metalli preziosi rappresentano beni fungibili fisici. L'oro, ad esempio, può essere fuso e scambiato senza complicazioni. Come notato da Menger (1892), l'adozione dell'oro e dell'argento come forme di denaro nel corso della storia può essere parzialmente attribuita all'omogeneità di questi materiali. Al fine di soddisfare i criteri di fungibilità di Berg (2020): "Ogni unità di una valuta, o qualsiasi merce utilizzata in una funzione monetaria, dovrebbe essere indistinguibile da altre della stessa denominazione" e "una singola unità di suddetta valuta non dovrebbe essere ri-identificabile attraverso il tempo e il cambiamento".
Gli asset decentralizzati digitali più utilizzati e progettati per servire come denaro sono Bitcoin (BTC), Litecoin (LTC) e Bitcoin Cash (BCH). Tutte queste criptovalute, tuttavia, sono di natura non fungibile. Ogni satoshi, la più piccola unità BTC, possiede una cronologia accessibile sul registro trasparente della rete. Di conseguenza 1 BTC ≠ 1 BTC.
Immaginate di vendere un'automobile su Craigslist ad uno sconosciuto che, a vostra insaputa, si è guadagnato la propria fortuna vendendo di contrabbando sul dark web. Successivamente tentate di depositare i proventi della vendita, ma con vostra sorpresa l'exchange ha contrassegnato la transazione e non accetterà il vostro bitcoin "contaminato".
Secondo Mises (1953): "Il valore d'uso soggettivo del denaro, che coincide con il suo valore di scambio soggettivo, non è altro che il valore d'uso previsto delle cose che devono essere acquistate con esso". I calcoli economici diventano sempre più difficili quando l'ambiguità pervade il mezzo di scambio. I soldi fungibili mantengono il loro potere d'acquisto indipendentemente dall'uso passato, eliminando così l'incertezza associata all'uso futuro. Senza fungibilità, viene intaccata la fiducia che il proprio denaro sarà accettato dalle future controparti. Se torniamo al nostro esempio di Craigslist, il proprietario dell'automobile farebbe bene a richiedere ulteriori informazioni all'acquirente o ad aumentare il prezzo di vendita per compensare il rischio.
L'implicazione a lungo termine di questo problema per Bitcoin è una frattura della rete sulla base delle leggi antiriciclaggio (AML). Regolamenti di questo tipo non sono solo progettati per ostacolare il comportamento criminale e prevenire il finanziamento del terrorismo, ma sono stati approvati dagli stati per aumentare le entrate fiscali. Una divisione della rete può verificarsi lungo una dicotomia pulito-sporco o, con ogni probabilità, attraverso la categorizzazione di coin bianche, grigie e nere. Sulla base di quest'ultima tassonomia, le coin bianche o pulite sarebbero quelle detenute in conti custodial (ad esempio, Coinbase, Gemini o Binance) visto che questi exchange impiegano rigorosi requisiti di conoscenza del cliente (KYC) per i loro utenti. Le coin grigie, o discutibili, sarebbero identificate come criptovalute detenute in wallet non custodial, dove il proprietario possiede le proprie chiavi private. Sebbene non abbiano alcun collegamento diretto con attività illegali, chiunque volesse trasferire le proprie coin grigie su un exchange sarebbe probabilmente costretto a rispondere a domande invasive sulla propria identità e sulla fonte dei fondi. Infine qualsiasi coin utilizzata sul dark web o per acquisti etichettati come nefasti sarebbe marchiata come coin nera o sporca. Coin di questo tipo verrebbero immediatamente congelate se depositate su un exchange regolamentato.
I segni di una rete Bitcoin fratturata possono essere visti in tutto il mondo. In aderenza ai requisiti legali olandesi, l'exchange Bitstamp ora richiede agli utenti di fornire informazioni sul proprio patrimonio netto, nazionalità, prova di residenza e fonte dei fondi prima che possano effettuare un prelievo. Le linee guida proposte dalla Financial Action Task Force (FATF), un influente organo intergovernativo, hanno etichettato le transazioni peer-to-peer tra wallet non custodial come più rischiose. La FAFT prosegue raccomandando una migliore tenuta dei registri da parte dei fornitori di servizi di asset virtuali (VASP) per mitigare i rischi durante l'interazione con i wallet non custodial. Su Reddit e Twitter ci sono numerose storie di exchange chiusi per aver usato i mixer, che sono strumenti progettati per preservare la privacy. Come evidenziato da questi esempi, le coin grigie sono già viste con sospetto. Gli esperti del settore hanno affermato che i Bitcoin vergini, quelli appena minati e senza cronologia delle transazioni, vengono venduti ad un premio del 10-20%. Nel complesso è chiaro che le criptovalute della stessa denominazione sono trattate in modo diverso e che è emersa una gerarchia di valore basata sulla storia di una coin.
Gli obblighi normativi hanno reso sempre più saliente l'identità del mezzo di scambio. L'enfasi sulla storia delle coin ha incentivato la formazione di società in grado di identificare i rischi (ad es. Chainalysis o CipherTrace) e in molti casi gli utenti sono stati etichettati come colpevoli per associazione, poiché queste società applicano informazioni imperfette nella costruzione dei profili di rischio. Se questa tendenza dovesse continuare, la vendibilità delle valute non fungibili ne risentirà. Nel rintracciare le origini del denaro, Menger (1892) afferma che la popolazione seleziona la merce più commerciata da utilizzare come mezzo di scambio. Questo crea un ciclo auto-rinforzante che aumenta la domanda di questo tipo di merce. Le riduzioni della vendibilità di Bitcoin possono influenzare negativamente la sua desiderabilità ed i suoi usi nel mondo reale.
La privacy è un attributo che le persone tendono ad ignorare finché non è disperatamente necessario. Le istituzioni hanno finora represso i crimini finanziari, ma il fenomeno della cancel culture ed il rabbioso silenzio delle voci dissidenti sui social media è un pericoloso precedente che pone le basi per l'onnipresente rifiuto delle transazioni finanziarie basate su convinzioni politiche o sociali. Quando le unità monetarie contengono una storia, l'attività finanziaria può portare alla luce le tendenze ideologiche del suo possessore. Le comunità sotto regimi totalitari, in particolare, sono a maggior rischio in questo senso.
Tuttavia i mercati stanno già tentando di affrontare il problema della fungibilità. Ad esempio, criptovalute come Monero, Zcash e Dash affermano di fornire agli utenti livelli aggiuntivi di privacy e fungibilità; tali utenti sono gli stessi che determineranno quali valute forniscono una quantità sufficiente di privacy e fungibilità.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/
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Riferimenti
Berg, A. 2020. "The Identity, Fungibility, and Anonymity of Money." Economic Papers 39, no. 2: 104–17.
Menger, Carl. 1892. "On the Origins of Money." Economic Journal 2, no. 6: 239–55.
Mises, Ludwig von. 1953. The Theory of Money and Credit. New Haven, CT: Yale University Press.
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