Bibliografia

martedì 25 maggio 2021

Il segreto

 

 

di Sven Henrich

Il segreto è svelato. Non può più essere negato e spetta a ciascuno di noi portare il segreto alla ribalta della consapevolezza pubblica.

Questo perché i media finanziari mainstream non lo faranno, anzi permetteranno ai custodi del segreto di continuare a negarne l'esistenza.

Per anni quelli di noi che sono stati critici riguardo alle conseguenze negative delle politiche monetarie allentate, in particolare il QE, sono stati liquidati e derisi come "cospirazionisti del QE" e persino come "pirati spericolati del capitalismo di libero mercato" dai banchieri centrali, incluso il sottoscritto.

È più facile deridere e ignorare con un tweet e poi nascondersi invece di impegnarsi in un dibattito serio.

Ma ormai sono decisamente palesi le false narrazioni che sono state propagate dai banchieri centrali, soprattutto da Powell con la sua ormai famigerata affermazione "le politiche della FED non aumentano assolutamente la disuguaglianza".

Ovviamente il QE aumentala disuguaglianza. Anche la Bank of Canada lo ha ammesso timidamente.

Ma la vera bomba è stata lanciata da uno degli investitori di maggior successo di sempre, il miliardario Stan Druckenmiller. Non solo il QE aumentala disuguaglianza, ma ne è il motore principale: "Non credo che ci sia stato un motore di disuguaglianza maggiore della Federal Reserve degli Stati Uniti".

Guardate questo video perché mette a nudo non solo la brutale realtà di come la FED ha rimodellato il Paese a beneficio dei ricchi, ma anche chi ne pagherà le conseguenze.

I dati a cui si riferisce Druckenmiller sono evidenti come la luce del giorno.

Eppure i banchieri centrali, tra cui l'ex-banchiere centrale e ora Segretario al Tesoro Janet Yellen, a lungo difensore e promotore di queste stesse politiche, continuano a parlare della situazione disuguaglianza ignorando qualsiasi appello ad affrontare l'ovvio.

I media finanziari? Zitti. I banchieri centrali non vengono mai messi di fronte all'evidente disconnessione dei dati rispetto alle smentite pubbliche dei funzionari della FED.

Cari media, state tutti fornendo un disservizio al pubblico trattando tutti questi banchieri centrali con i guanti di velluto e riverenza sottomessa invece di essere veri giornalisti e porre le domande scomode e scavare nei dati e nelle conseguenze. "Indipendenza" non equivale ad immunità, ma è così che la FED viene trattata dal Congresso e dai media. Incontrollata, sbilanciata, indiscussa, con potere assoluto, l'antitesi stessa di una democrazia costituzionale.

Le implicazioni sono profonde. Sebbene pubblicamente glorificata dai media come "eroe" e "salvatrice" dell'economia, il vero impatto della politica della FED è molto più sinistro. L'inflazione, come giustamente sottolinea Druckenmiller, danneggia maggiormente i poveri poiché le spese quotidiane assorbono la maggior parte se non tutte le loro entrate mensili. Questo ovviamente non è il tipo di inflazione che la FED usa come guida ufficiale per l'IPC, ridotta ad un paniere di elementi selezionati. Eppure i funzionari della FED spingono allegramente per una maggiore inflazione nei loro discorsi quotidiani. Cos'è questa se non una dichiarazione di guerra nei confronti dei poveri che hanno sempre più problemi con l'accelerazione dei prezzi delle case e del cibo? L'aumento dei salari sembra una gradita tregua fino a quando non vi rendete conto che l'inflazione può facilmente superarli e gli assegni del welfare termineranno quest'anno. Quindi tutto ciò che vi rimane sono prezzi più alti ed enormi carichi di debito. E chi pagherà? I poveri ovviamente, come fa notare Druckenmiller.

L'espansione della disuguaglianza di ricchezza è distruttiva per la società. Anche se ci sarà sempre disuguaglianza e il capitalismo premia giustamente coloro che lavorano sodo ed escogitano grandi concetti di business, l'arricchimento esponenziale artificiale di pochi grazie ad una "agenzia creata dallo stato" (Jay Powell) non ricade nel mandato della FED. Né acquistare obbligazioni societarie di Verizon e AAPL e altri giganti aziendali come ha fatto la scorsa estate, aziende che stanno ancora ridendo e sono tornate ad impegnarsi in riacquisti record di azioni proprie.

E non è nemmeno nel mandato della FED mentire apertamente al pubblico come continua a fare. Estendendo la disuguaglianza di ricchezza ed il coefficiente di Gini a livelli sempre più estremi, la stessa FED sta alimentando populismo politico, estremismo ed una completa mancanza di fiducia nelle istituzioni di governo d'America mentre il malcontento si diffonde, le persone cercano a chi dare la colpa e si trovano sempre più suscettibili alla disinformazione.

Gli americani dovrebbero mettere sempre più in discussione il ruolo della FED ed il suo impatto sulla società. Non è normale, né dovrebbe esserlo, che l'economia continui a correre da un bust all'altro e richieda sempre più debito ed interventi per "essere salvata" dallo scoppio di bolle degli asset che la stessa FED ha gonfiato più e più volte. Ed i mercati, come ha sottolineato Druckenmiller, sono di nuovo in una gigantesca bolla mentre la FED insiste arrogantemente e fanaticamente col suo più grande programma di QE della storia, nonostante i riacquisti di azioni proprie ai massimi storici, nonostante l'inflazione alle stelle, nonostante le valutazioni azionarie storiche, nonostante la crescita del PIL più rapida in 50 anni e nonostante gli utili societari si siano completamente ripresi. Se non adesso, allora quando? Quando le cose rallenteranno di nuovo? Quando le cose improvvisamente diventeranno di nuovo incerte? In quel momento la FED terminerà il QE? Non credete ad una singola parola.

Perché? Perché non si ferma nemmeno quando una crisi è passata da tempo.

La FED gestisce una grande operazione di offuscamento e negazione con la comprovata esperienza di arricchire l'1% più ricco e in molti casi le tasche dei propri funzionari, e questa è la triste verità.

Sappiamo a chi giova.

È tempo che il popolo americano si renda conto di questo fatto.

Quando i media affronteranno la raffica quotidiana di oratori della FED o Powell su questa evidente disconnessione? Su ciò che negano i funzionari della FED e ciò che adesso anche i miliardari e alcune banche centrali ammettono apertamente?

Non sto trattenendo il respiro, ma il modo migliore per far luce su questa questione è che tutti noi parliamo e condividiamo il segreto che ora è stato svelato. Ma deve essere condiviso con il maggior numero di persone possibile per creare pressione pubblica sulla verità, perché la FED non è affatto vincolata alla responsabilità di fronte alle proprie azioni ed i media gliela fanno passare liscia.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


1 commento:

  1. tutto condivisible, ma una predica nel deserto. per semplificare farei un parallelo con l'instaurarsi di dittature militari ergo bastava avere controllo sull'esercito. ormai e' tardi perche' l'esercito dei giorni oggi e' composto da giornalisti, politici, burocrati, scienziati ed esperti vri, tutti mercenari piu' o meno consapevoli. come i popoli non si opponevano agli eserciti del passato oggi non si oppongono all'esercito post-moderno che serve questo 1%. questo sopratutto grazie allo sproporziato accumulo di ricchezza ormai troppo sbilanciato per correre ai ripari. siamo in balia di questi psicopatci, per di piu' l'ampia maggioranza piu' che sfidarli si abbandona completamente all'accettazione quando non addirittura piena approvazione. Saimo in balia

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