giovedì 15 aprile 2021

Un disastro incombe, sì, ma a causa dei lockdown e non del virus

 

 

di David Stockman

Non ci risparmieremo con le parole. L'America sta davvero soffrendo di una pericolosa piaga, una piaga di misantropo allarmismo da parte di artisti del calibro di Fauci, la sua amica con la sciarpa e il nuovo direttore del CDC, tra gli innumerevoli altri della compagine "feticisti del virus".

Tutti e tre si sono rivolti ai media mainstream negli ultimi giorni, con il nuovo direttore del CDC, Rochelle Walensky, che ha fatto ricorso al solito copione per suonare l'ennesimo allarme Covid:

"Rifletterò sulla sensazione ricorrente che ho di disastro imminente",  ha detto la Walensky, sembrando trattenere le lacrime.

"Non possiamo permetterci il lusso dell'inazione. Per la salute del nostro Paese, dobbiamo lavorare insieme ora per prevenire una quarta ondata".

Che cosa? Dove?

Ecco la fonte del presunto disastro. Bene, se avete la lente d'ingrandimento a portata di mano potreste forse individuarla: lo scarabocchio laggiù nella casella gialla!

In realtà, non aveva ancora finito. Quando si tratta di dipingere in base ai numeri l'esagerazione e l'isteria, quanto segue è difficile da superare.

Sembra che la ragione dell'allarme della Walensky sia che dal picco della stagione influenzale (13 gennaio), quando la media mobile a 7 giorni riportava 251.912 cosiddetti "nuovi casi", il tasso a 7 giorni era crollato del 77,8% (a 55.840) il giorno successivo (15 marzo), ma al 28 marzo era in calo solo, ehm, del 75,3%!

La nazione sta registrando una media a sette giorni di circa 57.000 nuovi casi di Covid-19 al giorno, un aumento del 7% rispetto all'ultima settimana, ha detto il direttore del CDC Rochelle Walensky durante un briefing della Casa Bianca sulla pandemia.

È davvero incredibile assistere a questo tipo di menzogna calcolata, comprese le lacrime fuori dal copione.

Questo soprattutto perché è ormai un dato di fatto che oltre il 60-80% di questi "nuovi casi" non sono affatto casi medici: sono individui asintomatici che sono stati tamponati e le cui secrezioni nasali vengono sottoposte a 35-40 giri sul test PCR, il cui immenso ingrandimento genera sistematicamente falsi positivi sulla base di frammenti di RNA innocui e detriti virali morti.

Tuttavia, con solo 15.000-20.000 casi infetti al giorno nella migliore delle ipotesi, di cui il 95% non si tradurrà in grave malattia, ospedalizzazione o morte, il capo del CDC grida al lupo ancora una volta.

"Rimango profondamente preoccupato per questa traiettoria", ha detto la Walensky. "Abbiamo visto casi e ricoveri ospedalieri passare da cali storici a stagnazioni ed aumenti. Sappiamo dalle ondate precedenti che se non controlliamo le cose ora, la curva epidemica salirà di nuovo".

La Walensky ha esortato la popolazione a "prendere molto sul serio questo momento", aggiungendo che le persone dovrebbero continuare ad indossare mascherine, rispettare le distanze ed evitare la folla o viaggiare. "Possiamo cambiare la situazione, ma tutti noi dobbiamo lavorare insieme", ha aggiunto.

Abbiamo messo in grassetto l'ultima frase perché questa è la vera essenza della classe politica. Sono sempre alla ricerca di quei mali della società, alcuni reali, altri per lo più immaginari, che richiedano un'azione collettiva orchestrata dallo stato per porvi rimedio. Dopotutto è così che ottengono potere nell'arena della politica e del governo, e su questo punto l'isteria per il Covid è stata fatta su misura.

Al contrario, in un sistema di mercati spontanei e ordine sociale, decine di milioni di persone non infette o asintomatiche non avrebbero mai ricevuto i test Covid in primo luogo, e certamente non avrebbero messo in quarantena o interrotto la loro normale vita economica e sociale.

Tutto ciò derivava dalla credenza errata che il coronavirus fosse una sorta di equivalente moderno della peste nera, ma con un quid orribilmente perverso: per fermare la sua diffusione il sano deve essere isolato a casa o forzato ad indossare mascherine in base alla possibilità infinitesimale che possa inconsapevolmente avere una carica virale sufficiente da trasmettere il patogeno nella comunità.

Il fatto è che, nei tempi più oscuri dei secoli precedenti, si mettevano in quarantena i malati, non i sani; e quando le persone si ammalavano a causa di agenti patogeni seriamente pericolosi, rimanevano a casa perché erano troppo malate per girovagare.

Detto in modo diverso, di fronte a gravi contagi generali, la società non aveva bisogno della burocrazia che battesse costantemente il tam-tam per indurre cambiamenti nei comportamenti.

Al contrario, in mezzo a vere e proprie pandemie, le comunità hanno rapidamente colto i pericoli e si sono organizzate per farvi fronte. E quando i malati rimanevano a casa o si curavano o venivano curati in strutture di isolamento, i contagi ed il virus alla fine andavano a morire.

Non questa volta. Non c'è stata alcuna difesa spontanea della comunità perché il Covid è letale solo per un piccolo sottogruppo della popolazione, composto da persone molto anziane con un sistema immunitario debole e comorbidità potenzialmente letali.

Oltre a ciò, la "scienza" non fornisce alcuna base per l'idea che le persone sane o asintomatiche trasmettano il virus, visto che per il 95% della popolazione non è un patogeno letale.

Invece la "diffusione nella comunità" è solo un artificio che è stato spacciato come "scienza" a supporto dei lockdown ed è diventato la base per l'intero regime da legge marziale che è stato difeso sin dal marzo 2020.

In ogni caso, l'assurdità della questione è stata cristallizzata questo fine settimana da Anthony Fauci che da solo ha preso in giro "la scienza" e la Costituzione degli Stati Uniti negli ultimi 14 mesi:

"Quando i bambini escono nella comunità, volete che continuino ad indossare mascherine quando interagiscono con altri gruppi o famiglie", ha  proclamato Fauci durante un'apparizione su CBS News.

Fauci ha aggiunto che "i bambini possono chiaramente finire per essere infettati" anche se altri bambini con cui giocano sono stati vaccinati contro il coronavirus.

Rispetto alla frase in grassetto, di cosa diavolo sta parlando?

I bambini vengono infettati da tutti i tipi di germi che passano nelle aule e nei parchi giochi, ma nel caso del Covid, pochi di loro si ammalano, praticamente nessuno viene ricoverato in ospedale e, per fortuna, per una frazione quasi invisibile diventa fatale.

Infatti, dopo un anno intero di questa isteria, ecco cosa sappiamo dei "ragazzini": ce ne sono 73,2 milioni in America (di età pari o inferiore a 17 anni), ma solo 238 di loro sono segnalati dallo stesso CDC nella categoria "tutte le morti che coinvolgono il Covid-19".

In termini statistici, ciò rappresenta solo 0,3 morti ogni 100.000 abitanti. Inutile dire che qui stiamo praticamente spaccando il capello in quattro, ma ecco altri tre modi per esprimere lo stesso concetto:

  1. Per la stessa popolazione di 17 anni e più giovane durante lo stesso periodo (settimane dal 1 febbraio 2020 al 24 marzo 2021), il tasso di mortalità per tutte le cause diverse dal Covid è stato di 51,9 ogni 100.000 abitanti o 160 volte superiore;
  2. Il tasso di mortalità CON Covid per la popolazione veramente vulnerabile di 85 anni e oltre è stato di 2.460 ogni 100.000 o 7.500 volte superiore;
  3. L'associazione pediatrica stima che i ragazzini rappresentino il 13% dei "casi" Covid, ma hanno rappresentato solo lo 0,05% dei decessi, il che significa che il tasso di sopravvivenza è del 99,993%.

E non è tutto. Anche le tabelle CDC mostrano che quasi il 20% dei decessi CON Covid in questa coorte di età includeva le polmoniti e che c'erano anche 602 decessi per polmonite che non includevano un test Covid positivo o una diagnosi del medico.

Detto in modo diverso, tra l'intera popolazione giovanile di 73,2 milioni, ci sono stati 194 decessi PER Covid contro 602 casi di polmonite e altri 179 decessi attribuibili all'influenza.

Allora perché Fauci è preoccupato che i bambini vengano "infettati?"

La risposta è semplice: non lo è.

Il suo gioco è fermare la diffusione fine a se stessa e prendere 73 milioni di bambini in ostaggio.

Infatti, in un'altra intervista, ha detto al servile presentatore della CBS che 10.000 casi aggiuntivi, per lo più falsi positivi, sono un nuovo promemoria del fatto che la normalizzazione è ancora un grave errore. Ha dato il permesso che forse a metà estate le persone possano tornare ai parchi di baseball, ma solo se si siedono lontano e indossano una mascherina!

Prendiamo in considerazione i seguenti dati. Le morti aggiustate per età da tutte le fonti durante l'anno 2020 sono ora disponibili e la sottile barra verde sul margine più a destra parla da sola.

Il tasso di mortalità aggiustato per età negli Stati Uniti è stato solo un po' al di sopra del suo livello recente, e in realtà molto inferiore a quello che era durante l'intero periodo di 105 anni tra il 1900 e il 2005. Eppure ci viene ancora detto che un disastro è imminente e Sleepy Joe sta invitando i governatori di alcuni degli stati rossi che sono finalmente tornati in sé a reimporre il requisito della mascherina obbligatoria.

Gente, è palese ormai: ai feticisti del virus non interessa e non è mai interessata la salute pubblica.

È una scusa per aumentare il controllo sociale e l'esaltazione dello stato, potere che la classe politica è ora determinato a perpetuare indefinitamente con nuove varianti, nuovi pretesti e nuovi assalti alla libertà costituzionale, alla sanità fiscale e alla prosperità del libero mercato.

Nonostante quanto sopra, possiamo immaginare un agente patogeno mortale come l'ebola, trasmissibile come il peggior ceppo di SARS-CoV-2 e falcidiatore di tutti, indipendentemente dall'età, dallo stato di salute o dalle misure profilattiche adottate. Anche se ciò potrebbe giustificare un radicale blocco economico e una campagna governativa per fermare la diffusione sulla base del fatto che la società è stata letteralmente invasa da un esercito di agenti patogeni fatali, il punto cruciale è questo: il Covid ha dimostrato di essere esattamente l'opposto di quel teorico patogeno mortale.

In verità, i dati seguenti ci dicono tutto ciò che dobbiamo sapere sul motivo per cui i feticisti del virus hanno avuto torto marcio. Gli interventi non farmaceutici (INF) non erano giustificati sin dall'inizio, così come l'implacabile campagna statale per fermare la diffusione del coronavirus.

Il motivo è semplice: il Covid è un patogeno che rappresenta un problema serio per i segmenti più vulnerabili della popolazione. Cioè, quelli che mostrano le fragilità immunologiche della vecchiaia, comorbidità potenzialmente letali o rare predisposizioni genetiche ad una reazione eccessiva del sistema immunitario, specialmente sotto forma di tempeste di citochine in cui il corpo umano essenzialmente si auto-attacca e si uccide.

Sulla base dei risultati di studi sierologici (cioè test del siero del sangue per gli anticorpi), fino ad oggi sono stati infettati più di 125 milioni di americani, anche se la maggior parte di loro non è stata sintomatica o confermata tale tramite il test PCR del tutto inaffidabile.

Anche tra i 30 milioni che sono risultati positivi, inclusi molti individui che sono risultati positivi più volte per liberarsi dalle restrizioni del governo o dei datori di lavoro, meno di 10 milioni sono stati gravemente malati, meno di un milione sono stati ricoverati in ospedale e circa 525.000 sono morti.

Ciò equivale ad un  IFR (tasso di mortalità per infezione) dello 0,4%, che non è equivalente alla peste nera o all'ebola. Punto.

Infatti, anche a questo livello più aggregato, il Covid non si presenta come un esercito di predoni della morte. In nessun modo merita l'aggettivo "mortale" che invece è diventato automatico nella narrativa mainstream.

Questo è il tasso di mortalità ogni 100.000 abitanti dal 1° febbraio 2020 al 24 marzo 2021 e i dati sulla mortalità sono estratti dal conteggio dei decessi CON Covid del CDC.

Popolazione/Morti CON Covid/tasso ogni 100.000 abitanti per coorte di età: 

• 0-17 anni: 73,2 milioni di persone/238 morti/0,33 ogni 100.000 abitanti;

• 18-29 anni: 53,6 milioni di persone/1.916 morti/3,6 ogni 100.000 abitanti;

• 30-49 anni: 84,5 milioni di persone/20.717 morti/24,5 ogni 100.000abitanti;

• 50-64 anni: 62,9 milioni di persone/78.883 morti/125,4 ogni 100.000 abitanti;

• 65-74 anni: 31,5 milioni di persone/115.381 morti/366,4 ogni 100.000 abitanti;

• 75-84 anni: 16,0 milioni di persone/146.310 morti/916,2 ogni 100.000 abitanti;

• 85+ anni: 6,6 milioni di persone/162.583 morti/2.460,0 ogni 100.000 abitanti;

• Tutte le età: 328,2 milioni di persone/526.028 morti/160,3 ogni 100.000 abitanti.

In termini arrotondati, quanto sopra mostra che l'81% di tutti i decessi CON Covid sono stati tra il 16% della popolazione (54,1 milioni) di età pari o superiore a 65 anni. Al contrario, il 64,4% della popolazione sotto i 50 anni (211,4 milioni) ha visto solo il 4,4% dei decessi CON Covid conteggiati dal CDC.

Eppure è la popolazione sotto i 50 anni che ha sopportato il peso maggiore dei lockdown e delle misure non farmaceutiche. Queste misure non sono state imposte per la loro protezione, poiché i loro rischi di morte per Covid erano infinitesimali rispetto ai rischi ordinari della vita.

Come mostrato nella tabella seguente, il rischio di morte per tutte le cause diverse dal Covid durante gli ultimi 14 mesi per la coorte 18-29 anni è stato di 183,1 ogni 100.000 abitanti. Questo è 51 volte maggiore rispetto al 3,6 ogni 100.000 abitanti per il rischio di morte per Covid durante lo stesso periodo.

Anche nel caso della popolazione tra i 30-49 anni, le tutte le cause (diverse dal Covid) rischio di morte erano 283,3 ogni 100.000 abitanti, o il 12X maggiore dell'incidenza dei decessi CON Covid (24,5 ogni 100.000 abitanti).

Ovviamente i feticisti del virus potrebbero sostenere che le morti CON Covid erano prevenibili da severi lockdown e altre misure non farmaceutiche, mentre le morti per, diciamo, malattie cardiache o respiratorie non lo erano. Infatti è esattamente quello che la compagna di merende di Fauci, la dottoressa Birx, ha sostenuto di recente.

Ecco la media mobile a sette giorni dei decessi CON Covid per due degli stati più aperti (Texas e Florida) rispetto alla capitale dei lockdown ovvero la California. Negli ultimi 370 giorni, le curve sono aumentate e diminuite praticamente di pari passo con la normale stagionalità influenzale, e negli ultimi mesi la California ha preso una svolta peggiore rispetto al Texas e alla Florida.

Infatti, da quando il governatore Abbott ha visto tardivamente la luce e ha aperto completamente il Texas all'inizio di marzo, i dati sono così convincenti da prendere in giro la Birx per la sua ignoranza.

Texas: media dei nuovi casi a 7 giorni: 

• 2 marzo (prima): 6.663

• 28 marzo (dopo): 3.320

Texas: media di nuovi decessi a 7 giorni: 

• 2 marzo (prima): 231

• 28 marzo (dopo): 107

Il fatto è che ora ci sono prove schiaccianti sia tra gli stati che tra i diversi Paesi che le grandi disparità nei regimi di controllo Covid non hanno fatto alcuna differenza in termini di mortalità e altri risultati di salute. La dottoressa Birx non parlava di scienza, sputava sopraffazione politica.

A livello internazionale, il caso della Svezia dovrebbe finalmente dire a Fauci, alla Birx e al resto dei feticisti del virus di stare zitti e tornare a casa. Dopo 14 mesi di ferma resistenza al modello di lockdown di Wuhan, che è stato follemente adottato negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in gran parte dell'Europa occidentale, metà della Svezia dovrebbe essere morta e sepolta ormai.

Infatti, sulla base dei dati preliminari dell'agenzia statistica dell'UE Eurostat, la Svezia ha avuto il 7,7% di decessi in più nel 2020 rispetto alla media dei quattro anni precedenti. Al contrario, i Paesi che hanno optato per diversi periodi di rigorosi blocchi, come la Spagna e il Belgio, hanno avuto la cosiddetta mortalità in eccesso del 18,1% e del 16,2% rispettivamente.

In tutto, ventuno dei 30 Paesi con statistiche disponibili hanno avuto esiti di mortalità in eccesso più elevati rispetto alla Svezia.

Ecco il punto: l'errato regime universale adottato dai consiglieri di Trump nel marzo 2020 non è avvenuto perché i governi federali e locali non erano in grado di prendere misure protettive sui 54 milioni di abitanti della nazione più vulnerabili.

Il governo federale (tramite Medicare/Medicaid) conosce i numeri di previdenza sociale, i medici preferiti e le strutture sanitarie e le condizioni mediche di ogni singolo americano di età superiore ai 65 anni.

Allora perché non è stato adottato questo approccio mirato?

C'è una risposta molto semplice e profondamente inquietante: non c'era nulla in questo approccio mirato che potesse conferire potere e controllo a coloro che ne erano in cerca.

Inutile dire che questo trambusto incostituzionale, non pianificato e disorganizzato di interventi si è trasformato in un incubo totalitario nel giro di poche settimane.

Ma anche allora non c'erano scuse. I dati della nave da crociera colpita dal Covid chiamata Diamond Princess erano già presenti e hanno dimostrato che anche tra una popolazione di anziani di circa 3.711 ospiti e membri dell'equipaggio, di cui 712 (19%) erano casi confermati o sono diventati sintomatici o malati, solo una piccola frazione necessitava di cure ospedaliere e solo 14 sono morti.

Ciò ha portato ad un IFR di appena lo 0,4%, supponendo che tutti i passeggeri fossero stati infettati. Nel peggiore dei casi, l'IFR era del 2,0% se si presume l'improbabilità che solo i 712 passeggeri testati e diagnosticati come Covid positivi fossero stati infettati.

Inoltre tra l'equipaggio della nave di 1.045 membri con un'età media di 36 anni, ci sono stati 145 casi positivi, ma zero morti.

Tra i 2.666 passeggeri a bordo con età media di 69 anni, invece, ci sono stati 567 casi positivi. Eppure tutte le vittime sono state tra i passeggeri molto anziani e praticamente tutti coloro che sono morti erano tra i 70 e gli 80 anni.

In breve, quando il 14 aprile è morto il 14° passeggero, che aveva circa 70 anni, l'intero profilo del Covid era stato testato e delimitato: non era un agente patogeno mortale per la società nel suo insieme, ed è stato fatale solo per un piccolo sottogruppo della popolazione anziana di oltre 70 anni.

Invece gli apparati della sanità pubblica hanno trasformato la risposta Covid del governo federale in una crociata politica contro tutta la società per realizzare l'impossibile: estinguere un nuovo virus respiratorio che per sua stessa natura era destinato a diffondersi nella maggior parte dei Paesi e avrebbe potuto gestito meglio con misure protettive mirate ai più vulnerabili.

Sotto questo tipo di strategia la scienza medica sarebbe stata il vero motore. Ci riferiamo a centinaia di migliaia di medici qualificati e istituzioni sanitarie che forniscono cure e trattamenti un paziente alla volta. Cioè, la vera scienza sarebbe stata applicata ai pazienti malati, compreso il tipo di improvvisazioni ad hoc e trattamenti che emergono rapidamente dalla comunità medica decentralizzata quando si presenta una nuova minaccia sanitaria.

Al contrario, invece, abbiamo visto un controllo sociale goffo, spesso brutale, direzionato principalmente da burocrati che non erano nemmeno lontanamente competenti per gestire qualcosa di così straordinariamente complesso e interdipendente come l'economia e l'ordine sociale. E qualunque fossero i loro consigli, regole e ordini ad hoc e in continua evoluzione, non era "la scienza".

Se c'erano dei dubbi, Biden li ha fugati questa settimana quando ha invitato i governatori degli stati rossi a ripristinare gli obblighi di amscherine e ha adottato lo stesso linguaggio che è stato usato nella guerra alla povertà di LBJ e la guerra alla droga di Nixon e la guerra all'energia di Carter, tra gli altri: "Siamo ancora in guerra contro questo virus mortale e stiamo rafforzando le nostre difese, ma questa guerra è lungi dall'essere vinta".

Naturalmente in queste guerre fasulle ciò che equivale a rumore statistico viene trasformato in avvertimenti pesanti, come il grido di sventura del direttore del CDC, Walensky, secondo cui ci troviamo di fronte ad un'imminente esplosione della quarta ondata a causa di alcuni minuscoli scarabocchi nei dati sulla mortalità.

Se riuscite riesci ad individuare questo incipiente breakout nel grafico qui sotto, i vostri occhi sono sicuramente migliori dei nostri.

Infatti non c'è un aumento nella stragrande maggioranza degli stati, se tali aumenti di positivi ai test PCR fossero significativi, e non lo sono. Solo sei stati blu, che sono mostrati di seguito, rappresentano la maggior parte dell'aumento nazionale e questi sono i sei regimi più ferrei e pesanti!

Nonostante l'insignificante rumore statistico mostrato sopra, i media mainstream sono stati addestrati a replicare ed amplificare i falsi allarmi emessi dalle autorità.

Bene, ecco il nocciolo della questione: ogni giorno circa 8.200 americani muoiono in media e di più nei mesi invernali e all'inizio della primavera. Quindi la differenza citata nell'articolo ammonta allo 0,7% della media della mortalità giornaliera; è una fluttuazione statistica insignificante, non una notizia.

Inutile dire che questo rumore statistico, anche se annunciato con il fiato sospeso nei media mainstream, rimane pur sempre rumore. Ed è anche una testimonianza della totale mancanza di contesto con cui viene condotta la guerra di Sleepy Joe contro questo presunto "virus mortale".

Come indicato in precedenza, ecco i tassi di mortalità per le stesse sette coorti di età mostrate sopra, ma questa volta per tutte le cause di morte eccetto il Covid. I tassi di mortalità sono una funzione dell'età, ma che rispetto alla curva per tutte le cause illustrate di seguito, l'inclinazione del Covid per gli anziani è in una classe a sé stante.

In altre parole, il rapporto tra i decessi per tutte le cause diverse dal Covid nella popolazione di 85 anni e più è 164 volte superiore a quello della coorte da 0 a 17 anni. E questo non è nemmeno nello stesso range del rapporto 7.455X per l'incidenza delle morti Covid tra gli americani più anziani e più giovani.

Una presa di potere politica non basata sulla scienza è ciò che ha riguardato la cosiddetta crisi Covid sin dall'inizio. È stata l'ennesima crisi definita dalla classe politica e dai suoi subalterni mediatici per facilitare un ulteriore ingrandimento dello stato.

Mortalità per tutte le cause eccetto Covid: numero di morti/tasso ogni 100.000 abitanti, febbraio 2020-marzo 2021: 

• 0-17 anni: 70.731 morti/96,6 ogni 100.000 abitanti;

• 18-29 anni: 98.083 morti/183,1 ogni 100.000 abitanti;

• 30-49 anni: 239.400 morti/283,3 ogni 100.000 abitanti;

• 50-64 anni: 581.170 morti/923,8 ogni 100.000 abitanti;

• 65-74 anni: 694.765 morti/2.206 ogni 100.000 abitanti;

• 75-84 anni: 840.052 morti/5.260 ogni 100.000 abitanti;

• 85 anni e oltre: 1.045.660 morti/15.819 per 100.000 abitanti;

• Tutti i gruppi di età: 3.509.979 morti/1.069 ogni 100.000 abitanti.

Né questi dati sono unici per gli Stati Uniti. Il Covid è un bullo aggressivo in tutto il mondo ma solo con gli anziani.

Ma piuttosto che proteggere le due classi più basse della popolazione, il Covid è diventato una scusa per gli arresti domiciliari e per la privazione dei diritti economici e sociali della maggior parte della popolazione che non è mai stata in serio pericolo, come il grafico qui sotto rende straordinariamente chiaro.

Eppure i burattinai che hanno preso il potere non hanno intenzione di rinunciarvi, nonostante le vaccinazioni, l'immunità di gregge e il crollo dei casi.

Questo è il vero disastro imminente.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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