Bibliografia

giovedì 4 marzo 2021

Perché credo che la sindrome da piallatura mentale sia reale

Lo stesso discorso presentato nel seguente articolo è possibile farlo anche per l'Italia nel caso particolare. Dopo tutte le prove fornite finora dai vari siti di informazione alternativa, e soprattutto da questo blog, i piallati mentali devono dimostrare al mondo il loro disagio rannicchiandosi negli angoli e strillando contro chi si vuole lasciare alle spalle questa farsa. Esattamente, FARSA. Come altro dovrebbe essere definita altrimenti qualcosa dove un virus causa sintomi influenzali lievi (o nessun sintomo) nel 95% delle persone infettate e il 99% delle persone infettate sopravvive? Senza contare che i piallati mentali sono anche propensi ad abbracciare l'eugenetica pur di attenuare le loro turbe. E guarda caso i piallati mentali coincidono anche con i Veri Liberali che hanno osannato il "vento del cambiamento", il quale avrebbe presumibilmente accompagnato il nuovo governo. Tutto come prima, se non peggio, visto che nonostante le angherie 3.0 contro le piccole/medie imprese, ancora non si abbandonano le fisime che i piallati mentali vogliono che siano adottate a livello sociale "per sicurezza". Il sottoscritto aveva puntualizzato in tempi non sospetti che le cose sarebbero andate così e soprattutto che continueranno ad andare così (anche in ambito economico, dove le allucinazioni dei Veri Liberali sono più forti).

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di Donald Boudreaux

Nelle ultime due settimane ho ricevuto e-mail che mi spingevano a reprimere le mie critiche alle restrizioni imposte nel nome della lotta contro il Covid-19. La maggior parte dei corrispondenti sono educati, sinceri e persino cordiali. Ciascuno, tuttavia, è convinto che io sottovaluti la minaccia che il Covid pone all'umanità e ogni corrispondente spera che prenda molto più seriamente questa minaccia.

Quanto segue qui fa parte della mia risposta a ciascuno di loro. Questo saggio non ha lo scopo di fargli cambiare idea, ma di spiegare meglio perché mantengo la posizione che ho nei confronti del Covid, nonché nei confronti delle risposte del pubblico e dei governi alla malattia. Per la cronaca, capisco che individui diversi hanno preferenze di rischio diverse e rispetto sinceramente queste differenze.

Capisco anche che individui diversi hanno persino percezioni diverse della realtà, come per la comprensione della realtà ottenuta da persone bendate che toccano ciascuna una parte diversa dell'elefante: la realtà non viene rivelata a tutti nello stesso modo. Eppure io sono sufficientemente vecchio stile da credere che ci sia una realtà oggettiva e che è dovere di tutti coloro che intervengono pubblicamente su quella realtà di fare del loro meglio per capirla bene quanto più possibile, nonostante l'inaccessibilità di un'intesa perfetta.

Credo anche che, sebbene la gamma di differenze legittime in questa comprensione sia ampia, non è illimitata. Alcune comprensioni sono così distaccate dalla realtà da essere illegittime e soprattutto irreali. Spetta a ciascun lettore giudicare da solo se la mia comprensione della realtà, come la esprimo qui (e altrove), rientra o meno nel campo legittimo.

Di seguito è riportato un elenco di alcuni fatti sul Covid-19, nonché sulla reazione a questa malattia. Sebbene alcuni di questi fatti siano più fermamente stabiliti di altri, credo che ciascuno di essi sia legittimo e che le mie interpretazioni siano plausibili.

Inoltre credo che la mia comprensione giustifichi la mia relativa mancanza di ansia riguardo il virus, il probabile impatto su di me e sul resto dell'umanità. E credo che i fatti per come li comprendo giustifichino la mia descrizione delle reazioni dei media, del pubblico e dei governi come istericamente eccessive.


I pericoli sovrastimati del Covid ed i pericoli sottostimati dei lockdown

• Il Covid-19 è sproporzionatamente letale per gli anziani ed i malati. Negli Stati Uniti, al 17 febbraio 2021, quasi un terzo (31,8%) di “tutti i morti Covid-19” (come definiti e riportati dal CDC) erano di persone di 85 anni e più. Quasi il 60% (59,6%) di questi decessi riguardava persone di età pari o superiore a 75 anni. Più dell'81% (81,3%) erano persone di età pari o superiore a 65 anni. Nonostante le eccezioni strombazzate dai media, la grave sofferenza da Covid-19 è in gran parte un'esperienza per persone molto anziane.

• Sebbene il Covid-19 sia insolitamente pericoloso per le persone molto anziane, non è affatto una condanna a morte. Si stima che il tasso di mortalità per infezione per gli 85enni sia del 15%; per i 75enni si stima che sia il 4,6%. Per i 65enni il tasso di mortalità per infezione da Covid è stimato all'1,4%. Per i 55enni si stima che sia lo 0,4%.

• La mortalità complessiva del Covid rispetto a quella dell'influenza stagionale è solo 3,5 volte maggiore. Poiché la letalità aumenta in modo significativo con l'età, per gli anziani è molto più mortale di quanto non lo sia per i giovani (tenete presente che i numeri in questo e nei due paragrafi precedenti provengono principalmente da prima della somministrazione di qualsiasi vaccino).

• Dalla primavera del 2020 gli ospedali negli Stati Uniti hanno avuto l'incentivo finanziario per aumentare i loro numeri riguardo il Covid. Come riportato il 24 aprile 2020 da USA Today: "La legislazione in materia di assistenza al coronavirus ha creato un premio del 20% per i pazienti Medicare COVID-19". Gonfiare i numeri del Covid è stata una pratica comune anche al di fuori degli Stati Uniti. A Toronto, ad esempio, i funzionari pubblici ammettono che stanno gonfiando il conteggio dei decessi Covid: "Gli individui che sono morti con COVID-19, ma non a seguito di COVID-19, sono inclusi nel conteggio dei casi COVID-19 a Toronto".

• I lockdown hanno conseguenze negative sulla salute. Come potrebbe non essere altrimenti visto che, tra le altre cose, esiste una maggiore difficoltà a farsi visitare per malattie e lesioni non correlate al Covid? Ma ci sono prove che le conseguenze negative per la salute si estendono oltre a quelle che derivano da trattamenti medici ritardati o rinunciati.

Esistono prove tangibili che i lockdown non riducono in modo significativo l'esposizione delle persone al coronavirus.

• I lockdown hanno conseguenze personali e sociali negative: si evita il contatto con la famiglia e gli amici, anche durante le vacanze; incapacità di fraternizzare in palestra, in caffetteria, al bar o al ristorante; restrizioni ai viaggi, ecc. Anche se ritenete che valga la pena pagare questi costi, non potete negare che questi costi siano gravi.

• I lockdown hanno un grave impatto negativo sull'attività economica. Come potrebbe essere altrimenti dato che alle persone è impedito di andare a lavorare e di svolgere molte attività commerciali ordinarie? Si discute su quanto del declino dell'attività economica sia causato da un'azione volontaria e quanto sia causato dai blocchi forzati. Anche alla luce della probabilità che la paura delle persone nei confronti del Covid sia ulteriormente alimentata dal fatto stesso che gli stati ricorrono all'azione drammatica di bloccarci, esistono prove che una grande quantità di danni economici sia stata causata dai lockdown stessi.


La disinformazione e l'incomprensione dilagano 

• Non s'è mai visto che i media fornissero resoconti martellanti di morti per influenza stagionale, incidenti automobilistici, malattie cardiache o altre principali fonti di morte. Invece tali resoconti esistono col Covid. Si crea così la falsa impressione che i pericoli posti da questa malattia differiscano categoricamente dai pericoli posti da altri gravi rischi della vita. Tali resoconti fuori contesto e di parte danno al grande pubblico un'impressione terribilmente distorta e fuori misura dei pericoli del Covid; un'impressione che viene poi rafforzata dalle persone che comunicano tra loro.

• Il panico stesso è contagioso. Come osservò Gustave Le Bon nel 1895: "Idee, sentimenti, emozioni e credenze possiedono nelle folle un potere contagioso intenso come quello dei microbi". I social media e altre fonti di contatto 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni l'anno con orde di estranei sono un fenomeno nuovo, il quale ha creato una folla senza precedenti attraverso cui si diffonde il panico.

Il panico, a sua volta, corrompe le capacità decisionali umane. Questa corruzione è aggravata dal feedback della "camera di risonanza" all'interno della folla. Combinate queste due realtà con una terza, la difficoltà che la persona tipica sperimenta nell'esprimere disaccordo con una narrativa dominante, e l'accettazione travolgente della narrativa terroristica ufficiale sul Covid non sorprende. Ma questa schiacciante accettazione non implica la sua stessa validità.

• Ho incontrato nei principali organi di stampa troppi resoconti fuorvianti sul Covid (si veda, ad esempio, qui e qui) per credere a ciò che i media (ed i funzionari pubblici) "riportano" sul Covid.

• Decenni di resoconti dei media e dichiarazioni dei politici sulla realtà economica mi hanno convinto che la proporzione tra disinformazione ed informazione è spaventosamente alta. Perché so che la maggior parte delle persone nei media e nel governo sono pateticamente disinformate sulla realtà economica, perché so che queste persone sono in gran parte intellettualmente pigre; perché so che esperti e politici spesso ignorano fatti e spiegazioni che non si adattano ai loro precedenti. Ho tutte le ragioni per dubitare dei rapporti sui numeri, per mettere in discussione le spiegazioni e per rifiutare le giravolte di media e politici.

La giustificazione del mio scetticismo nei confronti della narrativa ufficiale sul Covid è solo rafforzata dal panico che ne deriva. Consapevoli che la popolazione è in uno stato di panico, esperti e politici che sono inclini a giocare con la verità in tempi normali si sentono ancora meno costretti a parlare con attenzione e precisione durante i periodi di panico.

• La reazione alla Dichiarazione di Great Barrington da sola prova la grossolana disattenzione di troppe voci mainstream. Questa disattenzione mi mette in allarme ancora di più contro la percezione popolare riguardo il Covid.

Ad esempio, Paul Krugman ha attaccato la Dichiarazione con una fallacia ad hominem. Ha affermato che la Dichiarazione dovrebbe essere respinta a causa dell'organizzazione che ha riunito i tre scienziati che l'hanno scritta. Quell'organizzazione, ovviamente, è l'AIER che Krugman dice essere "collegata al Charles Koch Institute" (non che sia importante, ma questo "fatto" non è neanche lontanamente vicino a ciò che implica la formulazione di Krugman).

Né la Dichiarazione di Great Barrington sostiene una strategia di "starsene seduti e basta". Ma non sapresti mai questo fatto leggendone le molte "descrizioni" (fate una ricerca su Google con le parole chiave "Great Barrington Declaration" e "let it rip", al ​​21 febbraio 2021 sono usciti fuori 34.200 risultati).


Sindrome da disordine da Covid

Potrei elencare molte altre ragioni per cui sono convinto che la paura nei confronti del Covid-19 derivi da una profonda disinformazione su questa malattia. Potrei anche espandere il mio elenco di motivi per cui credo che le precauzioni siano grossolanamente sproporzionate rispetto ai pericoli effettivi di questa malattia, ed i motivi per cui considero i lockdown, l'obbligo delle mascherine, gli hotel quarantena e altre restrizioni come una tirannia del tutto ingiustificata. Ma ho già sovraccaricato la pazienza dei lettori.

Non è necessario avere il Covid per avere una vita significativa e per incappare in una morte dolorosa. Eppure la maggior parte della popolazione, dei media e dei governi ha reagito al Covid come se le uniche morti che contano fossero le morti CON Covid, come se le uniche vite che contano fossero le vite delle persone con questo virus, come se fosse l'unico rischio a contare e, quindi , l'unico rischio che vale la pena di ridurre.

Questa mancanza di proporzione, questa improvvisa ignoranza che le nostre vite sono inevitabilmente piene di rischi, questo trattamento delle morti CON Covid come categoricamente peggiore delle altre morti, questa fede cieca che politici e burocrati useranno i loro poteri in modo saggio, prudente ed efficace, è ciò che io chiamo "Sindrome da Piallatura Mentale".

Credo che questa sindrome sia reale e meritevole di un nome che attiri l'attenzione. Tale attenzione è giustificata, perché credo inoltre che essa rappresenti un rischio pericoloso per l'umanità, altro che la ridicola influenza SARS-CoV-2.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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