Bibliografia

venerdì 19 marzo 2021

La nostra idea più brillante

 

 

di Robert Breedlove

Le idee hanno caratterizzato la storia dell'umanità in tutta la sua storia. Un'idea nuova e utile è un'innovazione, che può andare a beneficio di tutti e per questo è fondamentale costruire strutture socioeconomiche che favoriscano la creazione di nuove idee: la civiltà può avanzare solo in un flusso eterno di nuove conoscenze. Il libero mercato è il mezzo con cui massimizziamo l'ideazione e la sua manifestazione fisica: la creazione di ricchezza. Tutto ciò che ostacola il commercio, come il sistema bancario centrale, è (per definizione) un'idea terribile. Al contrario, tutti gli acceleranti del libero mercato, come il denaro, sono tra le idee più brillanti che abbiamo mai avuto.


Le idee guidano l'economia

“Un mucchio di rocce cessa di essere tale quando qualcuno lo contempla con l'idea di una cattedrale”
~ Antoine De St-Exupery

Le idee sono all'origine di tutto ciò che diciamo, facciamo o realizziamo. Lo scopo di ogni economia è quello di generare e condividere idee utili attraverso il libero mercato (per realizzare ciò che gli economisti chiamano divisione del lavoro o specializzazione della conoscenza). La civiltà non emerge da un'attitudine verso un cambiamento senza meta, ma piuttosto viene plasmata ad immagine delle nostre idee che esprimiamo attraverso le nostre azioni. Idee migliori, o conoscenze più nitide, consentono all'umanità di sfruttare in modo più intelligente i doni della Terra, in modo da soddisfare i suoi desideri in tempi sempre più brevi. Nello spazio ideologico la competizione è libera: solo le idee più utili sopravvivono alla prova del tempo. La conoscenza che ne deriva codifica i modelli d'azione che usiamo per incidere la nostra immaginazione nel mondo che ci circonda. Le idee vincenti sono scelte dal mercato per essere ampiamente distribuite come ricchezze materiali, modi e morali più raffinati e arte più profonda. Le nostre vite sono vissute mettendo in pratica le nostre idee. Come diceva H. G. Wells: "La storia umana è, in sostanza, una storia di idee".

O come disse William Durant: "La storia come laboratorio ricco di centomila esperimenti di economia, religione, letteratura e scienza, come le nostre radici e la nostra illuminazione, come la strada da cui siamo venuti e l'unica luce che può chiarire il presente e guidarci verso il futuro".

Dai nostri antenati scaturisce questo patrimonio civilizzante di idee affinate attraverso il libero mercato ed espresso negli strumenti, nelle tecniche e nelle culture che creiamo per noi stessi. Man mano che commerciamo, le nostre idee diventano migliori, facendo diventare qualunque cosa diciamo, facciamo e produciamo più soddisfacente. Pensate a come il nostro linguaggio si sia evoluto dai grugniti alle enunciazioni, o come i nostri comportamenti siano stati plasmati dalla cultura, o come le nostre tecnologie di trasporto siano passate dai carri agli aerei. Gli ingredienti sostanziali per tutti i miracoli moderni che ci circondano oggi sono sempre stati disponibili, ma prima della loro invenzione ci mancavano semplicemente le idee necessarie affinché diventassero manifesti. In qualità di responsabili dell'ideazione, il nostro obiettivo deve essere quello di forgiare le nostre idee in una forma più raffinata per i posteri: un obiettivo che raggiungiamo attraverso l'innovazione.

Quest'ultima è semplicemente una riconfigurazione delle "materie prime" della natura, indicizzandole verso le strutture di idee più utili. Detto diversamente: la creatività è prendere elementi noti e ricomporli secondo nuove conoscenze. Affinare la conoscenza per meglio soddisfarci richiede il fuoco delle collisioni ideologiche e degli attriti innati nel commercio. Quest'ultimo, quindi, è la "meta-idea" dell'umanità, l'idea generativa di tutte le nostre idee migliori. Meta (dal greco μετά, che significa "dopo" o "oltre") è un prefisso che significa più completo o trascendente: il commercio è un'idea per migliorare le idee. Presuppone che chiunque possa sapere qualcosa che gli altri non sanno, venga incentivato ad insegnarlo al resto degli uomini, permettendoci di capitalizzare tutte queste opportunità di apprendimento. Il commercio ci indica se siamo male informati nel perseguire un obiettivo, cosa che può salvarci dal fallimento, o aiutarci a raggiungerlo più facilmente. La creazione di ricchezza è inseparabile dall'ideazione: quanto più sappiamo, tanto più facilmente soddisferemo i nostri desideri (presenti e potenziali) attraverso l'innovazione e tanto più ricchezza otterremo. L'autore Matt Ridley cattura lo spirito di questo rapporto tra libero mercato ed innovazione con queste parole: "L'innovazione è figlia della libertà e genitore della prosperità".

Il capitalismo del libero mercato è un'idea che non ha eguali nella sua creazione di innovazione. Si è dimostrato il modello economico di maggior successo per l'espansione del commercio, dell'ideazione e della creazione di ricchezza nel XX secolo, nella disputa ideologica tra il capitalismo americano e il comunismo sovietico. Mal guidata da promesse utopiche, la Russia sovietica ha tentato di sostituire il motivo di profitto intrinseco al capitalismo americano con appelli alla fede e alla devozione nazionalistica, avvelenando così la fonte di apprendimento generata dal commercio. Sotto la mimetizzazione moralistica del comunismo ("da ciascuno secondo la propria capacità, a ciascuno secondo le proprie esigenze" era lo slogan marxista) sono state perpetrate alcune delle atrocità più raccapriccianti della storia. Ben presto nell'esperimento sovietico la produttività è crollata e milioni di persone sono morte di fame o sono state massacrate dallo stato. Quando i governi giocano a fare Dio, le civiltà bruciano all'inferno. La Russia sovietica riscoprì ciò che Aristotele aveva detto secoli prima: "Quando tutti possiedono tutto, nessuno si occupa di niente".

Il capitalismo americano ha superato il comunismo sovietico. Il capitalismo è un sistema socioeconomico fondato sui tre pilastri: diritti di proprietà privata, principio di legalità e denaro sano ed onesto. I diritti di proprietà privata rappresentano una relazione esclusiva tra gli individui e qualsiasi parte della natura in cui investono tempo per trasformarla; diritti che possono poi scambiare con persone altrettanto sovrane. Il principio di legalità è un meccanismo per risolvere in modo non violento le controversie sulla proprietà privata. Il denaro sano ed onesto è la proprietà privata che i processi di mercato senza ostacoli selezionano naturalmente come la più commerciabile. Poiché il capitalismo ottimizza il commercio, sostiene questa fonte generativa di nuove idee incentivando la cooperazione economica e la concorrenza (pacifica). Infatti la stabilità delle regole è il fondamento della pace: con leggi fisse e semplici, gli attori di mercato sono costretti a giocare bene il gioco per guadagnarsi da vivere onestamente. Come disse Bastiat: "Quando le merci non attraversano i confini, lo faranno i soldati".

In senso elementare, il commercio è l'acqua che sostiene l'innovazione e il suo flusso costante è fonte di pace. Il capitalismo è il "pozzo d'acqua" socioeconomico costruito per proteggere questa eterna sorgente ideologica del commercio.


Il supercomputer delle idee

“Le grandi menti discutono le idee. Le menti medie discutono gli eventi. Le menti piccole discutono le persone”
~ Eleanor Roosevelt

Il denaro è uno strumento indispensabile per l'ideazione. Nel commercio tutto è valutato in una certa proporzione rispetto a tutto il resto. Per esempio, un'automobile può valere 132 sedie, o una casa può valere 11 automobili. Il denaro è il mezzo attraverso il quale calcoliamo più facilmente questi rapporti di scambio: uno strumento che semplifica il commercio standardizzando la sua intermediazione. Come tutti gli strumenti, il denaro ci permette di ottenere maggiori risultati con meno sforzi e gli strumenti che ci fanno risparmiare tempo sono la ricchezza. In particolare, il denaro ci permette di calcolare, negoziare ed eseguire gli scambi più rapidamente. Senza denaro, sarebbe necessario un costante ricalcolo di innumerevoli rapporti di cambio tra i diversi beni economici. Con il denaro, tutti i rapporti di cambio sono compressi in un unico numero: il prezzo di mercato espresso in denaro. In questo modo il denaro è un accelerante per il commercio e (il suo gemello invisibile) l'ideazione. La standardizzazione di una sola forma di denaro crea economie di scala. Tale economizzazione è ciò che spinge il mercato a coalizzarsi intorno ad una singola forma di denaro: come abbiamo visto con l'oro e con il dollaro USA.

Il denaro è il mezzo attraverso il quale gli attori di mercato esprimono le loro idee, preferenze e valori. I sistemi di determinazione dei prezzi sono reti di comunicazione economiche che fanno eco e coordinano all'infinito l'azione del mercato, informando tutti in modo dinamico sulle operazioni di tutti gli altri. Per esempio, quando si acquista un'auto e si vende una casa, l'economia risponde in modo adattativo producendo più auto e meno case. Anche quando si acquista un'azione si esprime l'idea che i flussi di cassa futuri previsti varranno più del prezzo attuale. I segnali di prezzo sono incentivi perenni per garantire che le risorse siano allocate in conformità con la composizione aggregata delle preferenze degli attori di mercato. Gli imprenditori che commerciano danno luogo a prezzi veritieri mentre si sforzano di comprare basso, vendere alto e servire l'uno all'altro in modo redditizio. Un libero mercato è un forum di scambio libero e volontario dove le idee competono, si combinano e si trasformano. Visto in questo modo, il libero mercato può essere considerato il sistema informativo distribuito per eccellenza, un nesso di coscienze guidato dall'azione umana e interconnesso dai prezzi.

Il denaro migliora l'estensibilità delle nostre menti. Pensare è un'espressione di razionalità: l'atto di confrontare tutti i fattori rilevanti con qualsiasi linea d'azione. Generando cognitivamente diversi aspetti rilevanti per ogni situazione, gli esseri umani creano aree mentali per l'azione futura. Come per la parola radice della razionalità (ratio), il pensiero implica il contrasto di una cosa contro un'altra. Quando estendiamo il nostro pensiero al denaro, acquisiamo una visione mentale degli altri attori di mercato attraverso i segnali di prezzo, che a loro volta sono espressione di razionalità: rapporti di scambio denominati in termini monetari. Consolidando la razionalità di tutti gli attori di mercato nei prezzi, l'ideazione esplode. In questo modo il libero mercato è una sorta di supercomputer che genera idee. Ecco perché l'innovazione americana non ha rivali. L'umanità fa suo il mondo incanalando l'energia attraverso le linee di campo ideologico, modellate nella sua mente estesa: il libero mercato.


Libero mercato = pensiero libero

“La mente dell'uomo, una volta tesa verso una nuova idea, non riacquista più le sue dimensioni originali”
~ Oliver Wendell Holmes

Contrariamente a quanto si pensi, il denaro non è una creazione dello stato. Il denaro è emerso spontaneamente come merce più commerciabile. Mentre le persone cercano di soddisfare i loro desideri attraverso il commercio, cercano costantemente di scambiare i loro beni con altri più commerciabili in modo da avvicinarsi ad ottenere l'oggetto (o gli oggetti) che desiderano. Mentre questo processo si sviluppa, un certo bene guadagna la massima liquidità (sia esso sale, bestiame o oro) ed esso diventa (per definizione) denaro. Il denaro, quindi, è un risultato inesorabile del libero mercato.

Con la convergenza dei mercati globali, essi si sono coalizzati intorno ai metalli preziosi come denaro grazie alle loro proprietà monetarie superiori in merito a durabilità, divisibilità, portabilità, riconoscibilità e scarsità. L'oro, che eccelleva tra tutti gli altri metalli in quanto a scarsità, divenne la moneta dominante del mondo proprio perché la sua offerta era la meno mutevole. Le banche centrali alla fine hanno cooptato l'oro e ci hanno costruito sopra uno schema piramidale chiamato moneta fiat. Quando le banche centrali monopolizzarono il mercato del denaro, questo smise di essere libero. Violare il capitalismo di libero mercato, come la Russia sovietica imparò a fatica, è una pessima idea, che contrasta con la naturale propensione umana al commercio, all'ideazione e alla creazione di ricchezza. Come disse Marco Aurelio: "Siamo nati per lavorare insieme come piedi, mani ed occhi, come le due file di denti, superiori e inferiori. Ostacolare l'uno o l'altro è innaturale".

Ostacolare la capacità degli attori di mercato di esprimere le proprie idee attraverso il commercio è una rottura delle "regole" del capitalismo. Tutti gli attriti sul libero mercato sono dissipativi, sia per l'innovazione che per la creazione di ricchezza. Una vera società capitalista necessita di regole infrangibili riguardo il commercio, come l'equo stato di diritto, i diritti di proprietà privata inviolabili e l'inarrestabile denaro sano ed onesto. In un sistema capitalistico così puro, gli individui non avrebbero altro modo di creare valore per sé stessi se non dare prima alla società ciò che vuole (anche se i suoi desideri non sono ancora articolati). Ma il nostro mondo eccessivamente regolamentato di oggi è ben lontano da questo ideale.

Tutte le norme sono limitazioni alle forze del libero mercato, lequali limitano l'ideazione e la sua manifestazione fisica: la creazione di ricchezza. L'espressione ultima della regolamentazione burocratica è la monopolizzazione, in cui ogni competizione pacifica è repressa attraverso la coercizione o la violenza. Nel mondo di oggi il mercato del denaro non è un libero mercato, in quanto è forzatamente dominato dai cartelli delle banche centrali (monopoli a norma di legge che distorcono i prezzi, riducono il commercio e interrompono l'ideazione). Il sistema bancario centrale era anche una componente chiave del comunismo sovietico, un monopolio bancario esclusivo di proprietà dello stato era il quinto punto nel Manifesto del partito comunista di Marx. Il vero capitalismo non è mai esistito, proprio perché le regole del denaro sono sempre state stravolte da interventisti che perseguono il proprio guadagno pecuniario in ogni mercato. Gli ostacoli giuridici eretti dagli stati per isolare i monopoli delle banche centrali dal capitalismo di libero mercato sono molteplici. Tale artificio distrugge la responsabilità, l'ingegno e la virtù.

Con regole capitalistiche infrangibili, il "gioco" della macroeconomia imporrebbe all'umanità un principio organizzativo, incoraggiandoci a trovare modi migliori di dire e fare le cose invece di mentire, rubare, o tassare. Quando le regole non possono essere infrante, il gioco è giusto, e le soddisfazioni dei desideri aumentano. Quando i "giocatori" dimostrano che si sbagliano l'un l'altro sul mercato, scoprendo e vendendo mezzi migliori per soddisfare i propri desideri, i guadagni di produttività che ne derivano si diffondono nella società attraverso il commercio. Un ambiente favorevole all'apprendimento continuo su larga scala viene coltivato attraverso il capitalismo. Detto in modo diverso: quando le idee competono liberamente, si crea più ricchezza (più spesso sotto forma di strumenti, servizi o conoscenze migliori). Mises descrive questo rapporto inestricabile tra ideazione e concorrenza di mercato nel suo capolavoro L'Azione umana:

Ma la concorrenza non significa che chiunque possa prosperare semplicemente imitando quello che fanno gli altri. Significa l'opportunità di servire i consumatori in modo migliore o meno costoso, senza essere vincolati da privilegi concessi a coloro i cui interessi acquisiti sono danneggiati dall'innovazione. Ciò di cui ha più bisogno un nuovo arrivato che vuole sfidare l'interesse delle vecchie imprese consolidate è il cervello e le idee. Se il suo progetto è in grado di soddisfare i bisogni più urgenti e insoddisfatti dei consumatori o di soddisfarli ad un prezzo più basso rispetto ai loro vecchi fornitori, avrà successo nonostante la grandezza e il potere delle vecchie imprese.

Per usare il pensiero di Ray Dalio: il libero mercato è rappresentato da idee meritocratiche e reti commerciali non ostacolate che incentivano la coltivazione e l'infusione delle migliori idee nella società. Implicito nella meta-idea è il presupposto che l'innovazione possa solo essere coltivata, non legiferata. Da qui l'ignoranza dei sostenitori della MMT che chiedono a gran voce "l'attivazione del capitale inattivo attraverso l'inflazione": i proventi dei furti attraverso l'inflazione possono mobilitare persone e capitali ma solo in modo non intelligente, perché ai burocrati mancano sia la responsabilità che la potenza di calcolo distribuita endogena al libero mercato. Ciò andrà avanti solo fino a quando questa parassitizzazione dell'economia produttiva non la ucciderà. In termini economici semplici: il libero mercato rende l'umanità più produttiva; i monopoli, o i mercati non liberi, rendono l'umanità meno produttiva. Inoltre la condizione della nostra mente collettiva rispecchia da vicino lo stato del nostro denaro. Oggi pensiamo in dollari solo perché una volta erano riscattabili in oro. Le banche centrali hanno dirottato l'estensibilità monetaria delle nostre menti (la vecchia tattica del cosiddetto "prodotto civetta") e corrotto la nostra capacità di percepire il mondo con chiarezza.

Le menti libere hanno bisogno di denaro libero. Abbracciando il paradigma del libero mercato nella totalità delle nostre azioni diventiamo più liberi di pensare, intelligenti e ricchi. Un altro modo di pensare al libero mercato è come un sistema di rilevazione e correzione degli errori: attraverso i prezzi incentiva la scoperta e la risoluzione di desideri insoddisfatti (errori socioeconomici). L'inflazione indotta dal sistema bancario centrale distorce questo sistema di correzione degli errori e causa l'aumento delle insoddisfazioni. Questa manipolazione del mercato è (apparentemente) giustificata dall'intenzionalità dei banchieri centrali di "gestire l'economia", come se un essere umano possa mai gestire con successo un sistema complesso senza innescare una cascata di conseguenze indesiderate. La convinzione dell'utilità della loro conoscenza, necessariamente limitata, in contrapposizione ai processi del libero mercato, che invece rivitalizzano continuamente la conoscenza, è il nucleo nero della malevolenza delle banche centrali. Come disse John Milton, autore di Paradise Lost: "Il male è quella forza che crede che la sua conoscenza sia completa".

Le banche centrali potrebbero pentirsi ammettendo questo gigantesco errore ideologico e permettendo al libero mercato di cancellare i suoi oltre 100 anni di errori. Questo sarebbe doloroso all'inizio, ma senza dubbio nell'interesse a lungo termine della società, come un tossicodipendente che finalmente entra in riabilitazione. Ma l'arroganza e l'avidità impediranno quasi certamente un risultato così ideale. Per riassumere: il libero mercato dei prezzi è un sistema di eliminazione degli errori; agendo come se la sua conoscenza dei mercati fosse completa, il sistema bancario centrale è l'incarnazione del male, un'istituzione tirannica. Nella sfera ideologica, la libertà è tanto creativa quanto la tirannia è distruttiva.


La più grande idea della storia

“Un'idea è la salvezza attraverso l'immaginazione”
~ Frank Lloyd Wright

La quintessenza dell'idea di denaro è che sia gli attori di mercato presenti che quelli futuri lo accetteranno liberamente. La probabilità che una forma di denaro venga accettata dal più ampio numero possibile di partner commerciali si basa in gran parte su come essa mantenga la sua scarsità nel tempo. Per massimizzare questa funzione di riserva di valore, il denaro deve essere resistente all'appropriazione indebita, sia che si tratti di inflazione, di contraffazione o di confisca (che sono tutti furti). La forma di denaro più resistente allo scambio involontario (alias furto) tende a diventare il mezzo di scambio volontario più adottato. In altre parole: nella libera concorrenza di mercato vince la forma di denaro più a prova di furto. Coloro che erroneamente scelgono una forma di denaro meno a prova di furto sono svantaggiati dai processi di mercato quando la loro ricchezza è compromessa a causa dell'inflazione, della contraffazione o della confisca. Un altro modo per dirlo: gli attori di mercato adottano quella forma di denaro che riduce al minimo la necessità di fidarsi l'uno dell'altro. Le banche centrali continuano ad accumulare oro perché si tratta di denaro che riduce al minimo la fiducia. Bitcoin mostra qualità di minimizzazione della fiducia ancora maggiori ed è quindi dirompente rispetto all'oro.

Il denaro è la migliore idea che abbiamo mai avuto, perché senza di esso tutte le altre meravigliose idee generate dai mercati non esisterebbero. Come cosa più commerciabile, il denaro è la più alta forma della nostra meta-idea che ci offre una sfrenata opzionalità nello scambio di mercato. Come tecnologia, il denaro selezionato dal libero mercato massimizza sia la libertà umana che la cooperazione. Storicamente l'oro ha ridotto gli incentivi alla violenza, perché era una forma di ricchezza più sicura del cibo, della terra e della maggior parte degli altri beni. In questo modo, l'oro ha fortemente limitato la portata dei beni per i quali valeva la pena lottare, inducendo così una cooperazione sociale, un commercio e una creazione di ricchezza senza pari. Questo ha anche profonde implicazioni morali: quando il denaro è difficile da rubare, la società diventa lavoro duro; quando è facile da rubare, la società va alla deriva verso la cleptocrazia. Permettetemi di esporre l'argomento in una sola frase: l'oro è stato il più grande strumento che abbiamo mai avuto per incentivare noi stessi a civilizzarci.

Se lo scopo dell'umanità è quello di costruire civiltà, allora la nostra idea più brillante è stata l'uso dell'oro come denaro.

Lo standard aureo globale ha migliorato il commercio (la nostra meta-idea) e ha standardizzato il mondo in un unico protocollo monetario, massimizzando il risparmio di tempo nel commercio e nella creazione di ricchezza ad esso associata (due facce della stessa medaglia). Anche in questo caso la creazione di ricchezza dipende assolutamente dalle idee: l'uso dell'oro come moneta ha portato il mondo ad un'ineguagliabile fioritura di idee ed innovazioni, inaugurando un'era conosciuta colloquialmente come La Belle Époque.

Un'idea davvero brillante, ma tutt'altro che perfetta: poiché l'oro è fisico, resta ancora vulnerabile ai furti; e poiché l'oro è pesante, le economie di scala legate al suo uso come denaro hanno portato alla centralizzazione della sua custodia nei caveau delle banche (poiché è più economico trattare in astrazioni cartacee dell'oro rispetto a quello fisico). Un'istituzione anti-capitalista, il sistema bancario centrale, si è insinuato intorno a queste riserve d'oro centralizzate. Questa istituzione ingannevole e malvagia opera con flagrante disprezzo per i principi del capitalismo: le banche centrali sono al di sopra della legge, praticano la confisca perpetua dei beni privati attraverso l'inflazione e vendono il denaro più disonesto della storia. Tutti i modelli di business delle banche centrali dipendono dalla divisibilità, dalla trasportabilità e dalla riconoscibilità dell'oro:

• Se l'oro fosse perfettamente divisibile, non ci sarebbe motivo di astrarlo in moneta cartacea;

• Se l'oro fosse perfettamente trasportabile, sarebbe codificato come informazione e non ci sarebbe bisogno di affidarsi ai depositari bancari, perché il saldo finale potrebbe essere effettuato alla velocità della luce;

• Se l'oro fosse perfettamente riconoscibile, non ci sarebbe alcun guadagno economico dal "timbro pubblico" delle monete nazionali, poiché chiunque potrebbe verificare istantaneamente la veridicità del denaro stesso.

Infatti queste carenze tecnologiche dell'oro hanno formato la superficie d'attacco ripetutamente sfruttata dalle banche centrali. Fortunatamente per i cittadini del XXI secolo, il libero mercato, che è stato potenziato in modo esponenziale da Internet e dalle tecnologie digitali, ha generato un'idea ancora più brillante che promette la fine definitiva degli schemi di furto delle banche centrali.


La più grande idea nel mondo moderno

“C'è una cosa più forte di tutti gli eserciti del mondo ed è un'idea di cui è giunto il tempo”
~ Victor Hugo

L'America è stata fondata sui tre pilastri del libero mercato: diritti di proprietà privata, principio di legalità e denaro sano ed onesto. La Costituzione americana autorizzava gli stati ad emettere moneta d'oro o d'argento, vietava l'imposta sul reddito e proibiva le banche centrali nazionali. Sfortunatamente dopo il successo dell'istituzione di una banca centrale americana (dopo due tentativi falliti), i diritti di proprietà privata, che sono alla base del capitalismo di libero mercato, sono diventati vulnerabili a violazioni illimitate attraverso l'inflazione. Un esempio di questo fallimento arrivò con la "Grande rapina del 1933" (Executive Order 6102): un decreto incostituzionale ed una palese violazione dei diritti di proprietà privata. Tutti i decreti governativi "fiat" sono menzogne (compreso il denaro fiat), perché la verità non deve mai essere forzata. Le forze del libero mercato puntano sempre sulla verità.

Bitcoin è la sintesi ideologica dell'oro e di internet, esemplifica perfettamente i tre pilastri del capitalismo di libero mercato in una forma che non può essere pervertita da un decreto fiat. Poiché la sua offerta di denaro non può essere modificata, i suoi detentori sono immuni alla confisca per inflazione, perfezionando così i loro diritti di proprietà privata (Pilastro 1). Le controversie all'interno della rete Bitcoin sono risolte consensualmente ed è impraticabile usare la violenza nel tentativo di influenzare questo processo, perfezionando così il processo di risoluzione non violenta delle controversie incarnato dallo stato di diritto (Pilastro 2). Perfezionando questi primi due pilastri del capitalismo del libero mercato, Bitcoin è una profezia destinata a perfezionare il suo ultimo pilastro, diventando l'evoluzione finale del denaro sano ed onesto selezionato dal libero mercato (Pilastro 3). Come unico sacrosanto denaro esistente, Bitcoin è un capitalismo purificato: un'implementazione permanente del più sano "pozzo d'acqua" socio-economico della storia.

La competizione e la collaborazione sono i mestieri della vita. Il conservatorismo dell'energia è la verità: le organizzazioni, i metodi e gli strumenti che ottengono i maggiori risultati con il minimo sforzo tendono al predominio, in quanto sono abbracciati volentieri dagli attori di mercato la cui "pelle è in gioco". Il rigoroso rispetto dei principi termodinamici è il modo in cui tutti i sistemi naturali crescono (non c'è altro modo). Le mentalità, la moralità e le strategie che meglio amplificano la produttività superano la concorrenza sul libero mercato delle idee, la presentazione di questa verità è la libertà. Bitcoin è un sistema che minimizza le asimmetrie competitive massimizzando la responsabilità e quindi incentiva il fair play e la correzione degli errori. Modellato sulle regole infrangibili dell'universo termodinamico, Bitcoin è meglio conosciuto per il suo modello di crescita meteorica.

Siamo ciò che costruiamo e costruiamo ciò che siamo. L'idea e la creazione di ricchezza sono mere espressioni dell'impulso centrale della vita: la crescita. Senza adeguati livelli di scambio, la crescita degli organismi e delle economie si deteriora. Su questo punto la natura è chiara: quando hai finito di cambiare, sei finito. Con l'avanzare dell'età, si verifica un rallentamento del flusso sanguigno, che fa presagire una disgregazione del corpo e della mente. L'esercizio fisico può fornire una certa protezione aumentando il nostro scambio metabolico di ossigeno, acqua e sostanze nutritive, mantenendoci così più intelligenti, più sani e più energici man mano che invecchiamo. Come William Durant ha sottolineato: "È un'involuzione fisiologica e psicologica. È un indurimento delle arterie e delle categorie, un arresto del pensiero e del sangue; un uomo è vecchio come le sue arterie, giovane come le sue idee".

Ciò che è vero per il microcosmo dei singoli attori di mercato, è vero per il macrocosmo del mercato globale: ostacolare il libero scambio impedisce il "flusso sanguigno" delle idee e rende il "super organismo socio-economico" (l'umanità) più vulnerabile alle malattie e alla morte. I costituenti di una mentalità ristretta evocano un accumulo di disadattamento alla realtà. Creare blocchi al commercio attraverso la regolamentazione e la confisca, lo scopo implicito della banca centrale, è cancerogeno per il paradigma del libero mercato, il quale rinvigorisce la nostra vitalità economica, la moralità sociale e il progresso della civiltà.

Tutti gli individui cercano di raggiungere la libertà, i beni e il potere per sé stessi. Gli stati sono una moltiplicazione dei nostri desideri e armati di armi di distruzione di massa. Nessuna quantità di lacrime può lavare via gli spargimenti di sangue della guerra, solo la praticità, correttamente attuata, può prevalere. In assenza di una battaglia da combattere, sia morale che fisica, le persone diventano più deboli. Arruolare eserciti contro un nemico dà alla gente motivo di unità. Forse Bitcoin servirà come alternativa morale alla guerra, una forza pacifica e al tempo stesso disciplinare sull'umanità. Il pragmatico americano William James credeva che un "equivalente morale" della guerra fosse necessario per porre fine ai suoi orrori: "Finora la guerra è stata l'unica forza in grado di disciplinare un'intera comunità e finché non verrà organizzata una disciplina equivalente, credo che la guerra continuerà ad essere usata".

Se questo si dimostrasse vero, Bitcoin diventerebbe una nuova modalità di organizzazione della civiltà: come una religione nata dall'economia e dall'informatica; una tradizione di saggezza che difende e distrugge le macchine da guerra e le ideologie del sistema bancario centrale. La guerra è il darwinismo geopolitico e le sue atrocità saranno infinite finché tutte le nazioni non saranno d'accordo, o saranno costrette a cedere la loro sovranità auto-arrogata ad un'autorità superiore: un "super stato" che si accaparra la sovranità individuale come mantra assiomatico. Bitcoin, un'utilità pubblica che facilita i flussi commerciali della proprietà privata, è il ponte tra l'utopismo comunista e il pragmatismo capitalistico, e potrebbe crescere fino a diventare il super stato a cui tutte le nazioni si inginocchieranno. Forse quest'ultimo aspetto è iniziato con il Genesis block, o forse trasparirà un giorno non lontano. Per ora possiamo solo dire: Bitcoin è denaro.

Il denaro è il simbolo ultimo del commercio e il commercio è la meta-idea dell'umanità. Qualunque cosa vinca come denaro sul libero mercato è un'idea brillante e civilizzatrice. Il capitalismo è il sistema socio-economico che ottimizza l'espansione del commercio rispettando i principi del libero mercato, primo fra tutti la sovranità individuale. Bitcoin, una forma di denaro sano ed onesto che offre ai suoi detentori diritti di proprietà privata inviolabili e un perfetto stato di diritto, è la cartina tornasole dell'innovazione capitalistica. È come se tutti gli scambi commerciali nel corso della storia ci avessero portato alla nascita di questa idea: una forma di denaro inarrestabile, incorruttibile e altamente accessibile. Come le idee, Bitcoin mostra la non corporeità, la fama e l'antifragilità: può essere trasferito alla velocità della luce e memorizzato nella mente. In virtù della sua resistenza al furto e del radicamento nella termodinamica del lavoro, Bitcoin ci porta in un mondo di incalcolabile libertà, di elevata moralità e di maggiore produttività. Bitcoin ci dà la libertà di commerciare senza l'interferenza del sistema bancario centrale, conservare la nostra ricchezza in un luogo resistente al sequestro e di abbracciare la verità in un mondo che affoga nell'inganno.

Prese insieme, queste idee fanno di Bitcoin l'idea più brillante dell'umanità, una base salvifica su cui costruire una civiltà futura caratterizzata da più ingegno, moralità e prosperità.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


Nessun commento:

Posta un commento