Oggi il cartello "idioti al lavoro" è più che mai in bella vista a Capitol Hill.
Ovviamente ci riferiamo alle turbolente udienze del Congresso su chi incolpare per il crash di GameStop, le nefande macchinazioni degli hedge fund e le vittime innocenti nello scantinato di mamma e papà che pensavano che le opzioni call fossero il più bel videogioco dai tempi di Grand Theft Auto IV.
Ma tra le sciocche fobie di oggi, l'idea ripetuta incessantemente che la gang di Reddit sia stata vittima di uno schema "pump & dump" ha la sua ragion d'essere. Se queste persone sono state così cieche da pensare che il valore di un'azienda che sta morendo (cioè GME) potrebbe passare da $400 milioni a $23 miliardi in meno di sei mesi mentre le sue finanze dichiarate continuano a deteriorarsi, meritano di perdere ogni centesimo degli assegni sociali che hanno buttato nel piatto di Robinhood.
Ciò che è stato davvero in mostra giovedì nell'udienza del Congresso è l'assoluta incapacità su entrambi i lati della navata politica di menzionare l'elefante finanziario nella stanza: la FED ha trasformato Wall Street in una gigantesca e distruttiva bisca clandestina e ora sta risucchiando una quota crescente della popolazione alla ricerca di speculazioni per arricchirsi istantaneamente.
Detto in modo diverso, il programma di "pump & dump" è quello imposto all'America dai pazzi della FED. Non si può far crescere le capitalizzazioni di borsa per ordini di grandezza più velocemente del reddito nazionale, specialmente quando la si misura da un punto di partenza già traballante.
Ciò è stato chiaramente il caso dal picco pre-crisi nel quarto trimestre del 2007. La misura più ampia della capitalizzazione di borsa disponibile è l'indice Wilshire 5000, il quale è salito del 250% sin dall'ottobre 2007.
Al contrario, il PIL nominale ha sfoggiato solo un guadagno del 33%. Ma non esiste una base razionale o sostenibile per i tassi di crescita a 13 anni che divergono come segue:
Variazione annua, dal quarto trimestre 2007 al 2021
• Wilshire 5000: 10,0%
• PIL nominale: 2,9%
Inutile dire che è da qui che proviene la malattia del gioco d'azzardo. Se il PIL è un proxy per i guadagni annuali medi del lavoro ordinario e delle imprese di Main Street, allora la prospettiva di ottenere più di 3 volte quei guadagni frequentando il casinò di Wall Street diventa decisamente convincente; e questo è particolarmente il caso nella fase finale di esplosione di una bolla, quando l'aumento dei valori azionari è quasi verticale, come è accaduto dal minimo intermedio di marzo 2020 illustrato nel grafico qui sotto (linea viola).
Ovviamente il punto della questione è che le capitalizzazioni di mercato non possono superare la crescita del reddito per un motivo così semplice da essere stato completamente offuscato dal calore dell'attuale mania: le capitalizzazioni di borsa non sono altro che il valore attuale dei flussi di cassa (reddito) futuri, anche se di tanto in tanto trader esuberanti e speculatori riescono a disaccoppiarli (grazie alla stampante monetaria della FED) dalla loro ancora di Main Street.
Quindi potete benissimo capire come l'avidità tra i cosiddetti Robinhooder abbia favorito la cecità nei confronti di GameStop e degli short squeeze di poche settimane fa.
Dopotutto questi neofiti laureati nel mondo delle PlayStation stavano partecipando al loro primo rodeo, ma questa scusa non è sostenibile quando si tratta di uomini, donne e loro domiciliati nell'Eccles Building. Questa gente continua ad insistere che non ci sono bolle, e allora che diavolo è questa?
L'attuale rapporto tra la capitalizzazione di borsa e il reddito nazionale (PIL) non è solo al punto più alto della storia e persino al di sopra della follia della bolla dotcom nel 1999-2000, ma è 3 volte o più il livello che prevaleva prima del 1990.
Vale a dire, durante l'era in cui l'economia statunitense è cresciuta del 3%+ annuo, i redditi medi reali delle famiglie sono aumentati costantemente e la determinazione onesta dei prezzi non era stata ancora soppressa dalla FED di Greenspan e dai suoi eredi.
Quindi veniamo alla pistola fumante più recente offerta dai capi della FED. I verbali della riunione di gennaio rilasciati ieri mostrano che sono così infatuati dall'illusione che stanno gestendo bene la macroeconomia statunitense da ignorare che il 95% di ciò che fanno non lascia mai i canyon di Wall Street.
Di conseguenza insistono maniacalmente a voler acquistare $120 miliardi al mese di titoli di stato e delle GSE per tutto il tempo necessario a raggiungere i loro obiettivi di occupazione e inflazione impossibili.
Oggi non scomoderemo l'obiettivo infondato dell'inflazione al 2,00%, ma ci occuperemo solo dell'obiettivo della "piena occupazione". Esso si basa sulla teoria keynesiana della vasca da bagno del PIL potenziale e sull'idea che la FED possa riempirla fino all'orlo, rimanendo permanentemente in questo giusto livello di stimolo della domanda.
Inutile dire che si tratta solo di sciocchezze accademiche e questo recente grafico che mostra le proiezioni del CBO riguardo il PIL potenziale e la piena occupazione dall'inizio del secolo non lascia nulla all'immaginazione. Il PIL potenziale non può essere stimato a causa della miriade di interventi di politica fiscale e normativa internazionale, demografica e nazionale che incidono su quanto il lato dell'offerta dell'economia statunitense può produrre in qualsiasi momento.
Ad esempio, in dollari del 2012 il PIL reale di oggi sarebbe cresciuto del doppio dell'aumento del PIL effettivo se la stima del PIL potenziale nel 2005 fosse andata a buon fine.
• PIL reale 2005: $14.800 miliardi;
• PIL reale effettivo 2020: $18.700 miliardi (+ 26%);
• Proiezione 2005 del PIL potenziale per il 2020: $22.300 miliardi (+ 51%).
Il punto è che l'obiettivo di piena occupazione della FED per il tasso di disoccupazione U-3 è un'assurdità statistica e analitica a causa della precarizzazione ed internazionalizzazione del mercato del lavoro domestico, mentre l'uso del "PIL potenziale" come proxy è ancora più arbitrario e irraggiungibile.
Quindi il punto ovvio è questo: l'unica cosa che la FED può davvero influenzare sono i prezzi degli asset finanziari, e questo è sbagliato ed inutile. Come abbiamo più volte ricordato, l'1% più ricco possiede il 45% degli asset finanziari e il 10% più ricco ne possiede più dell'80%.
Infatti prendere di mira i prezzi degli asset, attraverso la cosiddetta dottrina degli effetti ricchezza, è esattamente ciò su cui si basava l'udienza del Congresso di giovedì: l'economia di Robin Hood al contrario e la canalizzazione della ricchezza e dei redditi verso l'apice della scala economica; come è accaduto da quando Alan Greenspan ha lanciato l'odierno regime malefico di pompaggio di denaro alla fine del 1987.
Nonostante tutto lo stridore di denti sugli enormi pagamenti di Citadel a Robinhood e ad altri broker per il flusso degli ordini, ai capi della FED, per non parlare dei geni al Congresso, non è venuto in mente che il grafico qui sotto non riflette un libero mercato al lavoro.
Invece i ricavi di Citadel dal trading sono saliti alle stelle, più del 6X nel corso degli ultimi quattro anni, perché la FED ha alimentato il casinò con liquidità come mai prima. Questo afflusso infinito di credito fiat, a sua volta, ha alimentato un massiccio aumento del trading speculativo, specialmente in opzioni e altri derivati. E soprattutto gli HFT basati su computer o altre operazioni di trading ad alta frequenza condotte da Citadel, Virtue e altri.
Il fatto è che non esiste vantaggio economico nel trading veloce; non aiuta la formazione di capitale genuino, né migliora l'allocazione del capitale proprio. È solo ricerca di rendite, pura e semplice, ed è il sottoprodotto del denaro fasullo, non del capitalismo di libero mercato.
Nel caso di Citadel la deformazione monetaria alimentata dal sistema bancario centrale ha permesso al suo margine operativo lordo di salire del 11X nel corso degli ultimi quattro anni, consentendo in tal modo a Griffin di spendere $700 milioni in case.
L'oscena rappresentazione qui in basso delle case di Griffin è un'accusa urlante nei confronti dei suoi promotori nell'Eccles Building e del livello di arresto della crescita economica che hanno generato. Contrariamente a certi Veri Liberali che non riescono a capire il ruolo minaccioso del denaro fasullo, Griffin non è un creatore di ricchezza, bensì uno dei tanti che la prende grazie al sistema bancario centrale.
Oltre a ciò, i capi della FED non hanno la minima idea di cosa stia accadendo sui mercati in ogni caso. Ci viene in mente la famosa affermazione di Bernanke nel marzo 2007 secondo cui il problema dei mutui subprime era stato "contenuto", proprio alla vigilia della crisi finanziaria.
Quindi sembra che JayPo gli voglia fare eco: «Direi che nel complesso le vulnerabilità della stabilità finanziaria sono moderate", ha detto in una conferenza stampa dopo la riunione di gennaio».
Alla faccia delle coincidenze!
Forse questi grafici sono stati banditi nell'Eccles Building. Non c'è altro modo per spiegare la pura ottusità degli stupidi domiciliati lì.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/
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