giovedì 25 febbraio 2021

Il Trono di Spade ci mostra i problemi del potere centralizzato

 

 

di Daniel Buck

Di recente Barry Brownstein ha scritto un articolo su come il Trono di Spade funga da pubblicità per il capitalismo. Ha puntualizzato come la serie sia rappresentativa di un'Europa feudale: povera ed economicamente stagnante. Se non fosse stato per l'Illuminismo e la nascita della libera impresa, il mondo occidentale sarebbe rimasto tale. Continuando su questo tema, c'è un'altra difesa del capitalismo all'interno della serie: l'aumento della popolarità delle teorie di uno stato centrale in Occidente.

La serie agisce quasi come un esperimento mentale per ciò che accade quando gli esseri umani si contendono il controllo in un vuoto di potere e successivamente raggiungono il loro obiettivo. Nel Trono di Spade vediamo che nessun individuo è adatto al trono, la sede del potere assoluto, così come nessun individuo o commissione è adatta a governare un governo centralizzato nel mondo reale. Ciascun pretendente al trono incarna un problema politico: il potere centralizzato, che il populismo e il socialismo abbracciano.


Il problema del male

Qualsiasi personaggio nella serie è emblematico di tale problema. Iniziamo con gli esempi ovvi.

Joffrey Baratheon, che per un certo periodo di tempo si siede sul trono, è un sadico; chiede alla sua guardia personale di tagliare la lingua ad un uomo perché cantava una canzone sarcastica sulla famiglia reale. Sua madre, Cersei Lannister, che salirà sul trono dopo la scomparsa dei suoi figli, non è migliore: prepara esplosivi per uccidere i suoi rivali insieme a centinaia di altri. Spinge il fratello, con il quale ha una relazione incestuosa, a buttare giù da una finestra un giovane ragazzo che li aveva scoperti. Il principe Viserys manifesta tutta la sua arroganza per la sua pretesa al trono quando dice alla sorella che avrebbe permesso ad un intero esercito di abusare di lei se questo gli avrebbe permesso di prendere il potere.

Questi sono tre dei personaggi più crudeli e cattivi della serie, ma non sono caratterizzazioni iperboliche dei tiranni. Nel corso della storia, quando gli individui assumono una posizione di potere, compiono genocidi, assassinano i rivali, torturano i dissidenti, spargono carestie e censurano i mezzi di comunicazione.

Le teorie sulla natura corruttrice del potere sono innumerevoli, ma al centro di ognuna c'è che gli esseri umani sono imperfetti. Quando viene posto in una posizione di autorità, ogni uomo o donna è soggetto alle stesse inclinazioni egoistiche e alla paura di perdere i propri privilegi. Questi difetti portano la persona media ad intraprendere azioni di dubbia moralità, ma quando il potere è centralizzato, la capacità di un tiranno di ferire gli altri è amplificata. In breve, gli esseri umani sono imperfetti e, come mostrano ulteriori esempi, anche i più virtuosi soccombono alla loro natura.


Jon Snow e il problema della rappresentazione

Il re del nord è il protagonista centrale della serie e il miglior candidato a governare. A sua insaputa, Jon Snow ha la legittima pretesa al trono e agisce come il prototipo di eroe: un abile combattente e un leader naturale. Assomiglia ad un politico ideale: combatte per i bisogni della sua gente e, se ci fidiamo delle sue parole, rifugge le prospettive di governare.

Nella sua terra è un buon signore, in grado di soddisfare la maggior parte delle richieste. Il castello è piccolo, il suo popolo è disperso e una minaccia imminente al suo territorio attira la sua attenzione. Tuttavia se avesse governato sul Trono di Spade sarebbero sorti interessi contrastanti e, nonostante il suo onore, Jon non sarebbe stato in grado di soddisfarli tutti.

Anche come signore, i suoi interessi personali sono in conflitto. Durante una battaglia per riprendere le terre rubate, il suo avversario Ramsey Bolton crea uno scenario per mettere in contrasto le alleanze di Jon e il suo paese. Jon deve scegliere tra la morte di suo fratello o una battaglia ben strategizzata. Dovendo decidere in fretta, si lancia alla carica e, se non fosse intervenuto un deus ex machina, avrebbe perso la battaglia.

Tornando al mondo reale, in The Road to Serfdom Friedrich Hayek scrive che in qualsiasi sistema centralizzato "le opinioni di qualcuno decideranno quali interessi sono i più importanti". In ogni piccolo stato in cui la cultura e le opinioni sono coerenti in tutto il Paese, come il territorio di Jon, gli interessi contrastanti sono pochi.

Al vertice di un governo federale è impossibile soddisfare una richiesta senza calpestarne un'altra: i bisogni delle imprese rispetto alle preoccupazioni ambientali, l'equilibrio tra le preferenze nel campo dell'istruzione di un gruppo culturale rispetto ad un altro, l'allocazione di fondi per condizioni esistenti o per tempi più duri, ecc. Tutte sono situazioni contrastanti che nessun governo potrebbe gestire. Pertanto, poiché Jon sceglie la sua famiglia al suo popolo, i politici in un sistema centralizzato devono privilegiare un gruppo o i bisogni di un altro.


Daenerys e il problema dell'autorità

Se Jon è un politico ideale, Daenerys Targaryen è un combattente per la libertà. I suoi obiettivi sono nobili, volendo liberare la terra dalla schiavitù. A differenza di Jon Snow, rifiuta le decisioni avventate, è raro che agisca senza prima consultare i suoi consiglieri. Tuttavia non importa quanto sia nobile il suo uso della forza nella distruzione della schiavitù, la sua inclinazione autoritaria è chiara.

Più volte nella serie si affida ai suoi draghi e all'esercito per uccidere potenti schiavisti o coloro che rifiutano di inginocchiarsi.

Nel Giulio Cesare di Shakespeare, mentre Bruto prende la decisione di uccidere il suo sovrano, medita se "[Cesare] fosse stato incoronato/in che modo ciò avrebbe cambiato la sua natura". Bruto si preoccupa delle azioni di Cesare una volta salito al potere: il disprezzo che avrebbe potuto sviluppare per le persone comuni, il rischio di una guerra con la gente usata come pedine, o le tasse che avrebbe potuto imporre per aumentare ulteriormente il suo potere.

Per Dany la questione è cosa succede quando la schiavitù viene abolita e lei, come Jon Snow, si trova di fronte a sfide eticamente ambigue. Di volta in volta, in nome della libertà, ha bruciato vivi individui, comandato al suo esercito di macellare persone e conquistare terre. Di fronte alla questione relativamente insignificante di Jon Snow che si deve inginocchiare di fronte a lei, gli ricorda dei draghi che possiede. Una volta combatteva per i diritti individuali; nella sala del trono, di fronte a sfide più complesse, combatte per conservare il potere.

Nel mondo reale il quesito è cosa accade quando il potere centralizzato affronta questioni di stato più piccole: assicurazioni, istruzione, o persino per chi cuocere una torta. Quindi, passando da un problema di rappresentazione ad uno di forza, una volta presa una decisione riguardo quali interessi sono più importanti, l'autorità fa sempre ricorso alla forza.


Eddard Stark

Persino Ned Stark, il cui unico "difetto" è il suo impegno nei confronti dell'onore, sarebbe incapace di governare. Forse ci sarebbe riuscito in un piccolo stato come re simbolico dedicato a risolvere questioni di arbitrato; tuttavia se Ned Stark avesse tentato di gestire l'economia dei Sette Regni, si sarebbe trovato spaesato.

Friedrich Hayek ha affrontato il problema posto dalla complessità in tutti i suoi lavori. Nel suo saggio, "L'uso della conoscenza nella società", scrive:

Visto che ogni individuo sa poco e, in particolare, è impossibile che qualcuno sappia meglio di noi stessi cosa vogliamo, ci fidiamo degli sforzi indipendenti e competitivi dei molti per far emergere ciò che vorremmo quando lo vediamo.

Qualsiasi individuo, o anche un solo organo direttivo, è incapace di possedere le conoscenze necessarie per gestire un'intera civiltà. Non esiste un unico sistema di assicurazioni che possa soddisfare le esigenze mediche reali di una popolazione. Non esiste un curriculum scolastico che ispiri e istruisca adeguatamente ogni studente in una nazione. Non esistono sistemi di regolamenti che, applicati in un Paese, possano proteggere il consumatore e al contempo conservare la libertà dell'industria di innovare e produrre.


La soluzione

Ci sono tre problemi. Di fronte agli interessi contrastanti, un governo centralizzato deve favorirne uno rispetto ad un altro. Una volta presa la decisione, la forza diventa lo strumento per raggiungere l'obiettivo. Qualsiasi governo centralizzato non sarebbe in grado di prendere decisioni e soddisfare tutti i bisogni degli individui. Invece il sistema capitalista fornisce una soluzione a tutti e tre questi problemi.

In risposta a questo problema di conoscenza, Hayek fornisce il suo punto di vista in The Road to Serfdom, scrivendo che "gli sforzi spontanei e incontrollati degli individui [sono] in grado di produrre un ordine complesso di attività economiche". Con il processo decisionale esteso ad ogni individuo (compratore e venditore), la popolazione può prendere collettivamente tutte le decisioni necessarie per raggiungere i propri fini ideali.

Per quanto riguarda l'uso della forza, a differenza di Daenerys, quando il potere si estende ad innumerevoli produttori e compratori è la società nel suo complesso che inizia a dirigere i propri obiettivi; le persone possono votare con i loro soldi per sostenere un settore o chiuderlo, lasciando che le industrie siano recettive nei confronti dei consumatori.

I desideri conflittuali di Jon Snow non potranno mai essere soddisfatti da uno stato centralizzato. Tuttavia, qualora ci fossero piccoli organi di governo al potere, un sistema federalista potrebbe soddisfare le richieste locali.

Infine il capitalismo non nega il problema del male, ma nel decentralizzare autorità e potere, offre sufficienti controlli contro di esso.

Ci sono quattro problemi che pone ognuno di questi personaggi: il problema del male, un problema di interessi contrastanti, un problema di forza e un problema di conoscenza. Populismo e socialismo non sono adatti a risolverli; può farlo invece un sistema capitalista unito ad uno stato limitato.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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