Bibliografia

venerdì 15 gennaio 2021

La Legge di Simoncelli

 

 

di Francesco Simoncelli

Avevo introdotto questo argomento in un altro articolo, oggi vorrei elaborarlo di più visto che rappresenta uno dei punti più importanti riguardo l'attuale stagnazione economica. E, soprattutto, uno di quelli che la professione economica mainstream "non vede". Perché non lo vede? Perché non sa dove guardare.


ENUNCIATO E SPIEGAZIONE

La Legge di Simoncelli descrive nella teoria la distruzione della ricchezza reale. Il succo è semplice: è difficile ottenere risparmi reali, mentre è relativamente facile accedere ai risparmi fasulli. Purtroppo, però, un venditore non può distinguere gli uni dagli altri. I risparmi fasulli inficiano il bacino della ricchezza reale della società: consumata dalle famiglie, allocata male dalle imprese e sprecata dallo stato. Per inserire questa Legge nelle meccaniche odierne non dobbiamo far altro che rivolgerci a Jean-Baptiste Say, il quale ci disse, attraverso la sua di Legge, che noi "compriamo beni con altri beni" e non col denaro.

Non è un caso che io abbia usato come esempio di riferimento l'URSS, visto che alla fine non c'era niente di male nel rublo, ma le industrie erano di proprietà del governo centrale, godevano di monopoli ed erano gestite da funzionari nominati dal governo centrale. I loro prodotti erano scadenti ed obsoleti, non esistendo alcun incentivo economico a migliorarli. Se i consumatori avessero potuto scegliere, avrebbero preferito i beni dell'Europa occidentale o dell'America. La valuta era di secondaria importanza; i sovietici non avevano beni con cui acquistare altri beni. Sono diventati sempre più poveri. Gli occidentali lavoravano più o meno come i lavoratori sovietici e, soprattutto, avevano accesso a circa la stessa quantità di "materie prime": legno, sole, minerali, acqua. La differenza era ed è ancora il capitale, i mezzi di produzione: trattori, camion, fabbriche, know-how, ecc. Essi permettono di ampliare il bacino della ricchezza reale ed è esattamente ciò che ha permesso alla società occidentale di prosperare oltre ogni più fervida immaginazione.

Il denaro non è né ricchezza, né capitale. È ciò che usiamo per comunicare come allocarli nel modo più corretto possibile. È anche un modo conveniente per conservarli. Se si lavora tutto l'anno per creare un quadro, e poi lo si vende ad un gallerista, il denaro che riceve il pittore rappresenta il valore del lavoro di tutto quell'anno. Se il denaro è "onesto", come l'oro o Bitcoin, si può conservare tale sforzo e ricchezza per generazioni. Ma se uno stato si limita a "stampare denaro", come se fosse coperto da capitale reale, imbroglia le persone, indebolisce l'economia e rende la società molto più povera.

Se il fiat standard fosse un sistema monetario onesto, una banconota da €50 sarebbe la prova che qualcuno, da qualche parte, l'ha guadagnata creando €50 di ricchezza reale. Potrebbe essere spesa con la consapevolezza che tra il consumo e la produzione il mondo si bilancerebbe. Le cose cambiano se le €50 sono contraffatte, cioè consumo senza compensazione da parte della produzione. Si prosciuga ricchezza e non se ne crea alcuna. Anzi, si distrugge ricchezza.

I risparmi reali rappresentano aumenti reali di beni e servizi, denominati in denaro. I risparmi fasulli, "stampati" dalle banche centrali, non rappresentano nulla. La Legge di Say ci dice che ci si arricchisce producendo di più, non consumando di più. E si produce di più prendendo i propri risparmi e innovando, inventando, costruendo fabbriche e ferrovie, facendo investimenti di capitale che aumentano la produzione. Invece i risparmi fasulli vengono semplicemente spesi, non vengono creati nuovi prodotti. E non sono solo le famiglie a consumare ricchezza, il risparmio fasullo incoraggia anche le imprese e gli stati a fare lo stesso. I risparmi reali vengono prestati alle industrie che devono realizzare vendite e profitti in modo da poter rimborsare il prestito. Devono, quindi, aumentare la produzione o altrimenti non possono accendere prestiti. Ma i risparmi fasulli del sistema bancario centrale creano un ecosistema finanziario completamente diverso.

Essi vengono introdotti nel circuito economico tramite l'acquisto di obbligazioni, abbassando così i tassi d'interesse e scoraggiando i risparmi. Oggi, in tutto il mondo, ci sono circa $18.000 miliardi in obbligazioni a rendimento negativo e questo significa che il capitale stesso viene costantemente consumato, come i piloni di cemento dei cavalcavia. Di conseguenza le aziende vengono fuorviate e indebolite dal capitale fasullo prestato a tassi fasulli. Le grandi società statunitensi, ad esempio, hanno scoperto di poter prendere in prestito a tassi appena superiori all'inflazione. E cosa hanno fatto con quel denaro? Hanno costruito nuove fabbriche? Formato nuovi lavoratori? Prodotto più beni e servizi? No, hanno restituito i soldi ai loro azionisti e manager.

Questi ultimi sono stati incoraggiati ad utilizzare il denaro fasullo per fare fusioni e acquisizioni, o riacquistare le azioni della propria società. Hanno incassato bonus non in base a quanta nuova innovazione e produzione hanno creato, ma in base a quanto denaro riuscivano a incanalare nei loro portafogli e in quelli dei loro azionisti. Negli ultimi 20 anni le sole società nell'indice S&P 500 hanno staccato circa $20.000 miliardi. In altre parole, il denaro fasullo, distribuito per aumentare la "domanda", non è solo inutile, è corrosivo. Non solo non stimola la crescita del capitale reale, la uccide.


COROLLARIO

L'effetto crowding-out non funziona solo per le risorse economiche sequestrate e poi sprecate dall'incapacità dei pianificatori centrali di gestire la scarsità in assenza di un calcolo economico in accordo con l'ambiente di mercato. Si applica anche al mondo delle idee, soprattutto se si dipende da esse per il proprio sostentamento. Di conseguenza le fallacie diventano predominanti, scacciando quelle spiegazioni che andrebbero a risolvere problemi di lunga data, ma che basano il proprio perdurare su continue giustificazioni artificiali. Questo è il mondo del keynesismo e del neo-keynesismo, dove sfornare motivazioni sempre più assurde a supporto del sistema bancario centrale e le sue sconsideratezze è diventata un'azione tanto naturale quanto bere un bicchiere d'acqua.

Un esempio appropriato è il prezzo delle case negli USA, ad esempio. Una volta che viene asciugato dai vari "aggiustamenti", possiamo notare la progressione del prezzo reale delle abitazioni e come questa abbia costantemente derubato le persone dei propri risparmi nel tempo. La percezione degli individui è quella di avere difficoltà crescenti a sopravvivere, mentre i "dati in entrata" li rassicurano che non c'è stato periodo migliore di questo a livello economico. Ma gli esperti sanno meglio, no? In questo modo viene consumato capitale intellettuale: le idee cattive scacciano quelle buone. Cosa si vede? I mutui sono a buon mercato. Cosa non si vede? I prezzi delle case sono saliti alle stelle prolungando il periodo di ripagamento.

Quando lo stato prende in prestito denaro, aumenta la sua capacità di sequestrare risorse scarse, promettendo un tasso d'interesse a coloro che gli prestano denaro. In caso contrario, i prestatori avrebbero utilizzato il denaro per prestarlo a qualche altro mutuatario allo stesso tasso di interesse, più un premio per il rischio d'insolvenza. Poiché lo stato afferma che è meno probabile che vada in default rispetto ad un mutuatario privato, gli investitori gli prestano denaro. Cosa succede dopo? Lo stato mette i soldi nei conti che preferisce: presso la banca centrale o i fondi del mercato monetario. Ma la maggior parte viene spesa. Cosa compra? Sostegno politico solitamente sotto forma di voti. Il denaro può andare a beneficiari del welfare state, o produttori di armi, o una qualsiasi delle decine di migliaia di organizzazioni pagate dallo stato. Non importa chi riceve i pagamenti, i beneficiari saranno in grado di assicurarsi risorse scarse. La base di questo trasferimento di ricchezza è un distintivo e una pistola. Non dimenticatelo mai.

Quando una persona presta denaro ad una società o ad un altro produttore, consente al mutuatario di aumentare la produzione. L'obiettivo è vendere qualcosa di valore ad un cliente. Il cliente spenderà poi i suoi soldi per acquistare l'oggetto offerto. Il denaro prestato fa parte di un processo che rende possibile un aumento della produzione futura. Il risparmio di oggi, permette un consumo maggiorato in seguito: l'istituto di credito consumerà di più perché riceverà in cambio più denaro ed i clienti consumeranno di più grazie alla maggiore produzione da parte dei produttori. È un accordo vantaggioso per tutti. Ma ci sono perdenti: quei mutuatari che sono stati esclusi dai mutuatari di successo.

Quando una persona presta denaro allo stato, gli consente di aumentare l'acquisto di voti. L'obiettivo è fornire qualcosa di valore agli occhi degli elettori. Quando sono gli stati ad escludere i mutuatari privati, ciò riduce i consumi futuri. Lo stato spende il denaro con la stessa rapidità con cui lo raccoglie. Non investe in progetti che gli imprenditori avrebbero avviato sulla base delle loro aspettative di successo. Gli stati avviano progetti che possono essere sostenuti solo da distintivi e pistole. L'economista keynesiano/monetarista/neoclassico sostiene che un mercato libero del capitale alloca male le risorse economiche scarse, quindi invita lo stato a prendere in prestito più denaro in modo che i destinatari possano spenderlo. Ciò aumenterà la domanda futura, rendendo così più ricca la maggior parte delle persone nella società. Secondo l'economista keynesiano/monetarista/neoclassico l'obiettivo di risparmiare ora per aumentare il consumo in seguito ostacolerà il processo di allocazione del mercato. Quello che serve è una garanzia: distintivi e pistole.

Con distintivi e pistole lo stato può aumentare la produzione, con distintivi e pistole le pietre diventano pane. Questa è la logica del keynesismo e si basa sulla fiducia nella produttività di pistole e distintivi. Queste persone sono responsabili di tutti i principali istituti finanziari e hanno scacciato tutti coloro con un minimo di buon senso. Le loro idee stanno alimentando un disastro economico in tutto l'Occidente.


EFFETTI “NON VISTI”

L'accoppiata crowding-out economico, a livello di risorse scarse, e di crowding-out intellettuale, a livello di idee buone, sta creando deformazioni sempre più grandi che richiederanno per forza di cose una correzione. Infatti la presunta logica del prestare denaro allo stato sta incontrando la sua inevitabile contraddizione: asset fruttiferi a rendimenti negativi e depositi bancari a tassi negativi. L'artificiosità dell'ambiente economico in cui ci troviamo, dove i segnali di mercato sono stati distorti a livelli senza precedenti dal sistema bancario centrale, affronta il redde rationem di una massima che ripeto spesso: si possono aggirare le leggi dell'economia, temporaneamente, ma non le si può violare. Esse sono apodittiche e suddetto aggiramento richiederà un prezzo da pagare, il quale sarà più salato man mano che si vorrà tenere in piedi suddetto aggiramento.

Nella depressione del 1921 l'economia statunitense eliminò rapidamente le sue attività deboli, le sue industrie obsolete ed i malinvestment. In 24 mesi era di nuovo fiorente. Invece il salvataggio operato dai banchieri centrali nel post-Lehman ha fatto salire i prezzi delle azioni e reso i ricchi più ricchi, ma la produzione, la spina dorsale dell'economia di Main Street, non si è mai ripresa. Ed i salvataggi hanno aggiunto nuovo debito (famiglie, imprese e governo) il che ora rende quasi impossibile una vigorosa ripresa. Negli ultimi 11 anni gli "scienziati dell'economia" presso le banche centrali hanno lavorato "duramente", utilizzando strumenti che non erano mai stati presi in considerazione per le nazioni sviluppate, come il quantitative easing. Hanno ingigantito i bilanci delle varie banche centrali (BCE 60% PIL europeo, FED 40% PIL USA, ecc.), hanno abbassato i tassi d'interesse di riferimento a zero, hanno salvato il settore finanziario.

Per Main Street, invece, il salvataggio è stato un flop. Tutto questo stimolo ha prodotto la ripresa più debole sin dalla seconda guerra mondiale.

Ciò che ormai è chiaro anche ai sassi è che le misure di "stimolo" sono una frode. La "scienza" a supporto di questo strumento è fallace, nonostante per più di un decennio i modelli degli esperti c'abbiano detto il contrario. E, alla fine, l'economia di Main Street verrà derubata dall'inflazione dei prezzi. Gli individui non si preoccupano di studiare l'economia perché tanto ci sono i sedicenti "esperti" e lasciano che la marcescenza dell'interventismo centrale distrugga il capitale e le loro vite. Non avendo punti di riferimento per accusare qualcuno, ma percependo che le cose vanno male, si rivolgono alla sola cosa che riescono a vedere davanti ai loro occhi: lo stato. È tutto così diabolicamente perfetto.

È in questo contesto che si inserisce il mio ultimo libro "La fine delle fallacie economiche", un testo semplice, chiaro e diretto per puntare il dito contro i responsabili del dissesto sociale ed economico ed assicurarsi di non ricadere più nelle stesse trappole.


CONCLUSIONE

In questo saggio breve ho voluto presentare ai lettori come l'economia, scienza deduttiva, è in grado di spiegare in modo semplice e chiaro cosa sta accadendo intorno a noi. Oggi siamo armati di una Legge in più in grado di spiegare il motivo per cui persiste un ambiente economico distorto e, soprattutto, a che prezzo. Partendo dall'assioma dell'azione umana, e con l'aiuto di altre Leggi apodittiche, siamo arrivati a comprendere come il capitale cattivo scaccia il capitale buono in presenza di una figura monopolistica capace di dirottare e deformare le informazioni che viaggiano scambiate nell'ambiente economico. A ciò possiamo aggiungerci il corollario: data suddetta Legge, le idee cattive scacciano quelle buone. Gli incentivi, infatti, giocano a favore di una preservazione dello status quo da parte di quel gruppo di intellettuali il cui prestigio e stipendio dipendono dal perdurare di privilegi artificiali.

Esiste solo una percezione che le cose vanno male, la quale viene offuscata dal presunto sapere onnisciente degli "esperti". La popolazione è fuorviata a credere in qualcosa che è solo un simulacro della realtà, ma non la rappresenta nell'essenza. Di conseguenza non sorprende se le scelte imprenditoriali degli attori di mercato vanno nella direzione opposta a quelle che ci si aspetterebbe in un mercato onesto. La confusione regna sovrana e il breve termine diventa l'interesse più importante. Qual è il sacrificio? L'incertezza del lungo termine spazza via ogni presunta pretesa di controllo da parte delle autorità centrali e questo è possibile vederlo nel seguente grafico: nonostante tutte le manipolazioni da parte delle banche centrali, in particolare la FED, il decennale USA sta iniziando inesorabilmente a salire.

Infatti non esiste più un mark to market ma solo un market maker che presumibilmente detiene lo scettro del potere assoluto sul mercato di riferimento. Ma come già detto all'inizio di questo saggio, il tentativo di controllo di un prezzo porta inevitabilmente a dover influenzare i mercati limitrofi fino ad avere un ambiente di mercato in cui una qualsiasi perturbazione, per quanto infima possa essere, è capace di far saltare in aria i piani ben congegnati da parte dei pianificatori monetari centrali. Il mercato obbligazionario che sta viaggiando in contrasto con le azioni della FED è l'ennesimo esempio: i nodi vengono al pettine. Il sottoprodotto "non intenzionale" dell'interventismo sfrenato del sistema bancario centrale è titoli a rendimento reale negativo, società zombi, deficit pubblici fuori controllo, congestione di debiti, svalutazione monetaria e conseguente erosione progressiva del potere d'acquisto del denaro, ecc. Se a questo poi ci aggiungiamo che il prezzo delle commodity nell'ultimo anno è schizzato alle stelle il quadro è completo.

Ma queste ripercussioni non sono solo nel mondo finanziario, anche Main Street sta ricevendo la sua dose di dolore economico. L'effetto del denaro dagli elicotteri è palese nell'impennata della linea blu e dalla salita della linea rossa, durante lo scorso anno, nel grafico qui sotto. Con l'arrivo degli assegni dello zio Sam, la prima preoccupazione per la maggior parte degli americani è stata il mattone. Dal 2016 fino all'inizio del 2020 s'è ripresentata la stessa situazione che è emersa dal 1999 al 2006, dove i cambiamenti nei prezzi delle case hanno viaggiato in netto distacco col reddito disponibile. Ad oggi è peggio. Infatti l'impennata nella linea blu, come abbiamo visto dovuta al programma di assistenza federale, ha già esaurito il suo effetto mentre i cambiamenti nei prezzi delle case restano; anzi, sono destinati a salire ulteriormente sulla scia dell'ennesimo tentativo di reflazione di questa bolla.
Inutile dire che l'artificiosità di questa situazione non nasce con il recente PPP dello zio Sam, ma dal QE1 dove i titoli MBS hanno fatto parte di quello stuolo di asset che la FED ha inglobato nel suo bilancio. La variabile in più che è cambiata nel corso del tempo, però, è la partecipazione alla forza lavoro la quale ha seguito un trend in costante discesa sin dallo scoppio della bolla dotcom. La natura insostenibile di questo assetto è servita, senza contare che all'orizzonte si profila un nuovo lancio di denaro dagli elicotteri. Anche perché, chi glielo fa fare di cercare un lavoro quando i sussidi (federali + statali) sono più alti di un salario sul mercato? Il "paradiso" della MMT.

Quando la corruzione del denaro corre veloce, la comunicazione (commerciale) tra gli attori di mercato è altrettanto corrotta. Quando il denaro muore, muore anche la società. Al che viene da porsi una domanda retorica: qual è la vera bolla, il denaro fiat o Bitcoin?


5 commenti:

  1. E'interssante che il bilancio della PBOC non e' aumentato dal 2014. C'é qualcosa che non capisco?

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    1. Salve Anonimo. In Cina l'allentamento monetario ha preso un'altra forma: a differenza dell'Occidente è stato stimolato in modo preponderante dal sistema bancario commerciale.

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    2. Grazie Francesco, ma cos'é il grafico? Probabilmente sono solo stupido ma non capisco.

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    3. Errore mio non aver aggiunto la didascalia. Il grafico rappresenta i requisiti di riserva per le banche commerciali cinesi.

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    4. Veramente interessante, grazie mille!

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