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mercoledì 11 novembre 2020

Come Star Wars può condurre l'America fuori dal lato oscuro

 

 

di Daniel J. Sanchez 

Che il 4 maggio sia con voi! Questa data è diventata un giorno per celebrare Star Wars, la saga cinematografica che tratta delle lotte di una civiltà interplanetaria in guerra contro la tirannia. Sembra familiare, vero? I nostri stessi tempi sono minacciati da una guerra globale guidata da un impero planetario che è gradualmente diventato uno stato di polizia militarizzato. Quindi oggi sarebbe un buon momento per rivedere le lezioni che si possono trovare nelle prime due trilogie di Star Wars riguardanti la strada verso la schiavitù universale e come tenercene alla larga.

La storia di come è sorto l'Impero Galattico è raccontata nella seconda trilogia. L'intero processo è orchestrato all'interno della Repubblica Galattica da parte di Palpatine, un politico apparentemente benevolo che in realtà è Darth Sidious, gran maestro dei Sith, un ordine di guerrieri mistici affamato di potere che brandiscono il lato oscuro della Forza. I Sith sono un riflesso oscuro dei Cavalieri Jedi, i quali usano la Forza per proteggere la vita e sono al servizio della Repubblica.

 

La minaccia fantasma è il Deep State

Sidious è la "minaccia fantasma" che, insieme al suo apprendista Darth Maul, manipola segretamente il governo repubblicano della galassia per aumentare progressivamente il proprio potere, avanzando costantemente verso un colpo di stato. Proprio come nelle democrazie della vita reale, la Repubblica Galattica maschera le macchinazioni dei veri detentori del potere con la facciata del "governo rappresentativo" e copre la loro volontà di acquisire maggiore potere con il mantello santificante della "sovranità popolare". I Sith possono essere visti come un'analogia del cosiddetto Deep State.

Sidious per accumulare potere sceglie la guerra. Il suo modus operandi è il seguente: scatena dapprima un conflitto e una crisi interplanetaria, manipolando una parte come Palpatine e comandando l'altra parte come Sidious. In seguito cerca di aumentare la sua influenza sulla Repubblica introducendo nuovi poteri che vanno ad intensificare il raggio d'azione del suo ruolo, giustificandoli come necessari per affrontare la crisi.

Nell'Episodio 1, come Darth Sidious, ordina alla Federazione del Commercio di bloccare e occupare il pianeta Naboo. Poi, come Senatore Palpatine, convince la regina eletta di Naboo, Padme Amidala, a chiedere un voto di sfiducia contro il Cancelliere della Repubblica dopo che lui e il Senato Galattico non sono accorsi in aiuto del suo popolo. Questo apre la strada all'elezione di Palpatine alla Cancelleria.

Nell'Episodio 2, come Darth Sidious, organizza un movimento secessionista e dirige la Confederazione separatista dei sistemi indipendenti a costruire un massiccio esercito di droidi. Nel frattempo sovrintende anche la creazione di un vasto esercito di soldati, cloni bioingegnerizzati affinché obbedienti come un drone.

 

Soldati perfetti 

La Repubblica è riluttante a reclutare un esercito per affrontare i secessionisti. Ma dopo le notizie sull'accumulo di droidi da parte della Confederazione, il Senato concede al Cancelliere Palpatine poteri d'emergenza, i quali gli permettono di arruolare e schierare i cloni: la Grande Armata della Repubblica. Palpatine rassicura i senatori:

È con grande riluttanza che ho accettato questa chiamata. Adoro la democrazia! Adoro la Repubblica! Una volta che questa crisi sarà finita, rinuncerò ai poteri che mi avete conferito.

Nell'Episodio 3 gli eserciti di cloni e droidi hanno inghiottito la galassia in una guerra totale tra la Confederazione e la Repubblica, con i Jedi che guidano le truppe di cloni in battaglia. Questo offre l'opportunità a Sidious di emettere l'Ordine 66, il quale attiva il Protocollo 66 nei cloni in base al quale uccidono i loro comandanti Jedi.

Alla fine, senza ostacoli da parte dei Jedi, investito con poteri d'emergenza e sostenuto da un esercito obbediente, Palpatine si dichiara Imperatore parlando così al Senato:

Al fine di garantire la nostra sicurezza e stabilità, la Repubblica sarà riorganizzata nel primo Impero Galattico, per una società sicura e protetta.

 

Le guerre stellari sono la salute dell'Impero Galattico

Tutti i passi verso l'ascesa al potere del Signore Oscuro sono resi possibili dalle guerre che lui stesso ha progettato. Il tema principale della seconda trilogia è che le guerre stellari hanno generato la tirannia galattica. Questo è un tema decisamente realistico, perché si tratta di un'estrapolazione interstellare dell'intuizione di Randolph Bourne secondo cui la guerra è la salute dello stato. L'ascesa dei Sith, spinta dall'emergenza, coincide anche con l'intuizione di Robert Higgs secondo cui la crisi è la salute del Leviatano.

Infatti, nel corso della storia, governanti e gruppi di potere (come Sidious ed i Sith) hanno trascinato i loro Paesi in guerre per acquisire e rafforzare il loro potere. Questo gioco di potere funziona quasi sempre, perché la guerra viene avallata da menti indottrinate dallo stato che Randolph Bourne definiva "mentalità da branco": una sorta di protocollo statalista 66.

Terrorizzati dalla minaccia della guerra o infervorati dai suoi premi, i cittadini reagiscono come un branco spaventato o un branco famelico. Diventano docili come pecore o cani (o come i cloni Sith) nei confronti dei loro pastori e padroni nel governo, sciamando fino ai loro piedi e concedendo loro un'autorità di emergenza, proprio come il Senato Galattico spaventato dalla guerra incrementa ripetutamente il potere di Palpatine. Rinunciano alle loro libertà, fino al punto di rinunciare alla loro individualità. Sotto le esigenze della guerra, il popolo, come dice Bourne:

[...] permette di essere irreggimentato, forzato, squilibrato in tutti gli ambienti della sua vita e trasformato in una macchina di distruzione verso qualsiasi altra persona possa entrare nel cerchio di disapprovazione dello stato. Il cittadino rinuncia al suo disprezzo e all'indifferenza nei confronti dello stato, si identifica invece con i suoi scopi, ravviva tutti i suoi ricordi e simboli militari, e lo stato, una presenza augustea, cammina ancora una volta solenne nell'immaginario degli uomini.

Come ha scritto Higgs, l'espansione delle dimensioni e del potere dello stato che si verifica durante una guerra o in altre emergenze viene generalmente ridimensionata al termine della crisi, ma mai fino al livello pre-crisi. Quindi il potere dello stato aumenta dopo ogni guerra.

Questo è il motivo per cui gli stati perseguono la guerra, e perché la guerra alla fine porta alla tirannia e in definitiva al totalitarismo.

Gli imperi sono così innamorati degli effetti della guerra, che tenteranno spesso di massimizzare lo scontro, come Palpatine, provocando deliberatamente (o fabbricando) attacchi, armando nemici futuri e aiutando entrambe le parti in un conflitto. Eclatante in questo senso è stato l'impero degli Stati Uniti.

La guerra messicana-americana (Thornton Affair), la guerra ispano-americana (USS Maine), la prima guerra mondiale (la Lusitania e il telegramma Zimmerman), la seconda guerra mondiale (Pearl Harbor) e la guerra del Vietnam (Golfo del Tonkino) sono tutti stati conflitti ingegnerizzati, nati da provocazioni deliberate, finta ignoranza, inganni o manifesta fabbricazione di prove da parte degli Stati Uniti.

Gli Stati Uniti armarono i sovietici contro i nazisti nella seconda guerra mondiale, poi armarono i jihadisti contro i sovietici nella Guerra Fredda, e ora stanno devastando il Medio Oriente con il pretesto di combattere i jihadisti nella Guerra al Terrore.

Gli Stati Uniti hanno venduto armi di distruzione di massa all'Iraq di Saddam Hussein affinché invadesse l'Iran, mentre nel contempo vendevano segretamente armi all'Iran.

Per provocare una crisi che avrebbe portato alla prima guerra contro l'Iraq, gli Stati Uniti chiusero un occhio sull'invasione del Kuwait da parte di Saddam per una controversia sui diritti petroliferi, proprio come Sidious aveva chiuso un occhio sull'invasione di Naboo da parte della Federazione dei Mercanti per una disputa fiscale.

Dopo aver venduto armi di distruzione di massa a Saddam, gli Stati Uniti hanno invaso di nuovo l'Iraq qualche anno dopo con la scusa di armi di distruzione di massa inesistenti.

E ora gli Stati Uniti stanno armando il nuovo governo iracheno per combattere i jihadisti dell'ISIS, mentre armano anche i jihadisti in Siria che combattono insieme all'ISIS.

E Washington ha usato ogni singola guerra e crisi per espandere il suo impero globale e giustificare l'accumulo di un potere maggiore sui suoi soggetti interni. Avete capito bene qual è il quadro principale?

 

La strada verso la schiavitù e la dittatura galattica 

Ciò che accelera in modo particolare l'accumulo di potere di Palpatine è la frustrazione generale per l'incapacità del Senato Galattico di arrivare ad un accordo su come affrontare le crisi generata dai Sith. Ciò viene espresso bene in un interludio intimo tra Padme Amidala e il giovane apprendista Jedi, Anakin Skywalker (che in seguito diventerà il malvagio Darth Vader), dopo una fuga romantica in campagna.

ANAKIN: Non penso che il sistema funzioni.

PADME: Come vorresti che funzionasse?

ANAKIN: Abbiamo bisogno di un sistema in cui i politici si siedano e discutano i problemi, concordino ciò che è nel migliore interesse di tutte le persone, e poi lo facciano.

PADME: Questo è esattamente ciò che facciamo. Il problema è che le persone non sono sempre d'accordo. In realtà, quasi mai.

ANAKIN: Quindi dovrebbero forzali ad andare d'accordo.

PADME: Da chi? (...)

ANAKIN: Qualcuno saggio.

PADME: Mi sembra terribile, come una dittatura.

ANAKIN: Beh, se funziona...

Padme crede quindi che Anakin la stia prendendo in giro e, seduta su un prato con il futuro Fuhrer, se la ride. "Sei così cattivo!" Lo rimprovera scherzosamente, come per dire "Oh, Adolph...!"

Come spiega F.A. Hayek in The Road to Serfdom, un tale impulso verso la dittatura tra coloro che "sono impazienti nei confronti dell'impotenza della democrazia" è un evento molto frequente. Sosteneva che è una funzione dei cittadini dare alle loro repubbliche un mandato troppo espansivo per affrontare i mali della società attraverso la pianificazione centrale. Come scrisse Hayek:

[...] acconsentire che la pianificazione sia necessaria, insieme all'incapacità delle assemblee democratiche di produrre un piano, evocherà richieste più forti affinché lo stato o qualche singolo individuo possa avere il potere di agire in base alla propria responsabilità. Sta diventando sempre più diffusa la convinzione che, se le cose devono essere fatte, le autorità responsabili devono essere liberate dalle catene della procedura democratica.

Ad esempio, Hayek sosteneva che l'adesione di Weimar alla pianificazione della Germania aprì la via all'ascesa di Adolph Hitler:

In Germania, ancor prima che Hitler salisse al potere, il suo movimento era già progredito. È importante ricordare che prima del 1933, la Germania aveva raggiunto uno stadio in cui doveva essere governata in modo dittatoriale. Nessuno poteva quindi dubitare che all'epoca la democrazia avesse fallito [...]. Hitler non doveva distruggere la democrazia; ha semplicemente approfittato della decadenza della democrazia e nel momento critico ha ottenuto il sostegno di molti a cui, sebbene lo detestassero, sembrava l'unico uomo abbastanza forte da riuscire a fare le cose.

Quando i dittatori salgono al potere, è perché molti lo chiedono a gran voce, desiderando un Alessandro Magno che taglierà il nodo gordiano della discordia parlamentare, e che userà il potere incontrastato per realizzare finalmente tutte le cose buone. Come Padme commenta la dichiarazione dittatoriale di Palpatine: "È così che muore la libertà: tra applausi scroscianti".


Anakin si arrende al terrore

 I Jedi sospettano che Anakin sia il "prescelto", colui che ristabilirà l'equilibrio nella Forza. Purtroppo però viene anche prevista la sua caduta verso il lato oscuro. Quando Anakin viene portato da Yoda da bambino, il Maestro Jedi percepisce molta paura nel ragazzo: in particolare la paura di perdere sua madre.

"Com'è possibile che abbia a che fare con tutto?" Anakin obietta. "È così!" risponde Yoda, "La paura è la strada verso il lato oscuro. La paura porta alla rabbia. La rabbia porta all'odio. L'odio porta alla sofferenza."

Ciò fa eco al filosofo musulmano del XII secolo, Ibn Rushd (Averroes), che scrisse:

L'ignoranza porta alla paura, la paura porta all'odio e l'odio porta alla violenza. Questa è l'equazione.

Anni dopo, quando Anakin è ormai diventato Darth Vader, Yoda avverte il figlio Luke Skywalker di non seguire le orme di Vader:

Sì, la forza di un Jedi scaturisce dalla Forza. Ma attenzione al lato oscuro. Rabbia, paura, aggressività; sono il lato oscuro della Forza. Scorrono facilmente, pronti ad unirsi a te. Se una volta che avanzi lungo il sentiero oscuro, per sempre esso dominerà il tuo destino, ti consumerà, come è già accaduto [con Darth Vader].

Yoda più tardi chiarisce che:

Un Jedi usa la Forza per conoscenza e difesa, mai per attacco.

I riferimenti di Yoda "all'aggressione" e "all'attacco", in contrasto con la "difesa", invitano ad un'interpretazione libertaria di ciò che è il lato oscuro della Forza. Infatti un concetto libertario fondamentale è il "principio di non aggressione". Secondo questo principio, la violenza è ingiusta (porta al lato oscuro) quando viene usata per aggredire. La violenza, come direbbe Yoda, è giustificata solo in difesa contro un'aggressione (che, secondo i libertari, include la violenza per rivendicare proprietà rubate o la restituzione).

Che dire del "sentiero verso il lato oscuro" che Yoda ha enunciato? È difficile credere che rabbia e paura non abbiano mai una buona funzione.

Tuttavia se invece di "rabbia" sottolineiamo il riferimento di Yoda e Ibn Rushd "all'odio", il tutto ha più senso. Possiamo definire "l'odio" come una rabbia così travolgente da indurre qualcuno a commettere aggressioni contro il bersaglio di quella rabbia, o attaccare indiscriminatamente chi è vicino a quel bersaglio.

Allo stesso modo, potremmo sostituire "terrore" a "paura", definendo il "terrore" come una paura così opprimente da spingere qualcuno verso l'odio e quindi verso l'aggressione.

Il terrore è il percorso verso il lato oscuro. Il terrore porta all'odio. L'odio porta all'aggressione. L'aggressione porta alla sofferenza.

Possiamo vedere avverarsi l'avvertimento di Yoda riguardo la fine di Anakin durante tutta la seconda trilogia. Il terrore che Anakin prova per aver perso sua madre, identificato da Yoda nell'Episodio 1, emerge di nuovo nell'Episodio 2 mentre inizia a sognare la sua sofferenza.

Più tardi, dopo che sua madre è stata uccisa dai Sabbipodi, Anakin scivola in una vendetta indiscriminata: in quell'aggressione c'è il lato oscuro. Come successivamente confessa a Padme, massacra l'intero campo di Sabbipodi, inclusi bambini e neonati.

Con questo massacro Anakin inizia a percorrere il "sentiero verso il lato oscuro", e da lì in poi "esso dominerà il suo destino". Fa un altro passo in tale direzione all'inizio dell'Episodio 3, quando cede ancora una volta all'odio e giustizia un prigioniero sotto l'incitamento di Palpatine.

Comincia anche ad avere le premonizioni della sofferenza della sua amata Padme. E così il terrore di perdere sua madre viene sostituito dal terrore di perdere sua moglie. Questo porta al suo cambiamento finale, dopo che Palpatine si offre di insegnare ad Anakin come utilizzare il lato oscuro della Forza per impedire la morte di Padme. Dopo aver aiutato Palpatine ad uccidere un Cavaliere Jedi, Anakin giura fedeltà ai Sith, assumendo il nome di Darth Vader. Quando il suo nuovo maestro attiva il Protocollo 66, Vader partecipa a quella che potrebbe essere definita la Notte dei Lunghi Coltelli, massacrando anche i bambini in una scuola Jedi.

Il suo terrore di perdere Padme fa sì che la perda. Pensando che si fosse rivoltata contro di lui, gli si scaglia contro usando la Forza e la ferisce. Sconcertata per il lato oscuro del marito, subito dopo muore dando alla luce Luke e sua sorella Leia. Come aveva avvertito Yoda, il percorso verso il lato oscuro porta solo alla sofferenza.

Anakin prende poi posizione accanto al nuovo imperatore nella dittatura "benevola" e ferrea, di cui aveva sognato anni prima.


Luke trionfa sul lato oscuro 

Durante la prima trilogia di Star Wars, Luke affronta sfide simili a quelle di suo padre. Nell'Episodio 5 Yoda ha addirittura dei dubbi su Luke, lamentandosi del fatto che il suo nuovo apprendista è troppo impaziente e impetuoso. Ma Luke assicura a Yoda: "Non ho paura", segnando la differenza fondamentale tra lui e suo padre: la libertà dal terrore.

Yoda è dubbioso, specialmente quando Luke, come suo padre, inizia ad avere le sue stesse premonizioni riguardo alle persone a lui vicine che soffrono: nel suo caso, Leia e Han Solo. Terrorizzato di perdere i suoi amici, Luke insiste nell'interrompere il suo addestramento per aiutarli. Yoda si preoccupa che questo sia l'inizio dello stesso percorso verso il lato oscuro seguito dal padre.

E Luke si trova di fronte alle tentazioni di unirsi al lato oscuro, specialmente dopo aver appreso che è il figlio di Vader, e viene invitato dal padre a governare insieme la galassia. Ma Luke rifiuta l'offerta.

Lungi dal volgersi al lato oscuro, Luke è determinato a far redimere il padre. A tal fine, si lascia catturare dall'Impero nell'Episodio 6. Questo porta ad un duello con suo padre, durante il quale Vader terrorizza Luke minacciando di convertire Leia al lato oscuro. Questo spinge il giovane Jedi ad odiarlo, perdendo temporaneamente il controllo e ferendo gravemente Vader.

Anche l'Imperatore è presente e invita Luke a completare la sua conversione verso il lato oscuro, spingendolo a colpire il suo padre inerme:

Bene! Il tuo odio ti ha reso potente. Ora realizza il tuo destino e prendi il posto di tuo padre al mio fianco!

Ma Luke si calma, rompe l'incantesimo del terrore e dell'odio, getta via la sua spada laser e rifiuta di aggredire suo padre, un avversario sconfitto. Infatti dice:

Mai. Non seguirò mai il lato oscuro. Hai fallito. Sono un Jedi, come mio padre prima di me.

Infuriato dal fallimento, l'Imperatore tenta di uccidere Luke. Vedendo suo figlio sul punto di essere ucciso, Anakin si rivolta contro il lato oscuro e contro i Sith. Accorrendo in difesa di Luke, viene ferito gravemente quando scaraventa l'Oscuro Signore nel reattore della Morte Nera.

Mentre Anakin sta morendo, suo figlio lo supplica: "No, vieni con me. Non ti lascerò qui. Devo salvarti!"

Suo padre risponde: "L'hai già fatto, Luke."

La filosofia libertaria applicata al lato oscuro offre molte lezioni per il nostro Paese.

Come risultato di decenni di guerre e interventi all'estero, l'11 settembre 2001 siamo stati colpiti da terroristi e ci siamo abbandonati al terrore. Questo terrore ci ha spinto verso un odio irrazionale e generalizzato nei confronti dei musulmani in generale. Tale odio ha fornito una giustificazione ad una guerra di aggressione in Iraq, la quale ha provocato oltre un milione di morti, seguiti da oltre un decennio di devastazione in tutto il mondo musulmano, cosa che ha lasciato dietro di sé oltre quattro milioni di morti. Avendo sofferto per il massacro dei nostri innocenti, come Anakin dopo l'omicidio di sua madre, noi stessi abbiamo permesso massacri di innocenti e in numero molto maggiore.

Poco dopo l'11 settembre, il vicepresidente Dick Cheney dichiarò in TV: "Dobbiamo rivolgerci al nostro lato oscuro, se costretti." E pervasa dal terrore e dall'odio, l'America ha abbracciato il lato oscuro, accettando la tortura, la detenzione indefinita, la sorveglianza senza mandato, l'assassinio, le guerre illegali perpetue e le vittime civili di massa.

Il terrore ha portato all'odio, l'odio ha portato all'aggressione e l'aggressione ha portato alla sofferenza, non solo per le vittime dirette delle guerre, ma per gli occidentali in patria, mentre ci sentiamo afflitti da una controffensiva sotto forma di crisi di rifugiati e attacchi terroristici.

Questo contraccolpo ha, a sua volta, provocato un nuovo attacco di terrore e odio islamofobo, spingendo a chiedere ancora più aggressioni sotto forma di più interventi armati all'estero e di oppressione in patria contro i musulmani. Anche questo porterà solo ad ulteriore sofferenza, sia sotto forma di vendette, sia sotto forma di uno stato militarizzato che non si fermerà a perseguitare solo i musulmani. Come dice Yoda: "Se avanzi lungo il sentiero oscuro, per sempre dominerà il tuo destino, ti consumerà..."


Una nuova speranza

Per quanto difficile possa essere, possiamo sempre scegliere di allontanarci dal lato oscuro.

È importante comprendere che il nostro cedere al lato oscuro è esattamente ciò che vogliono i terroristi. Sono, come i Sith, impegnati a terrorizzarci, a farci cedere all'odio e all'aggressione. Vogliono che ci immergiamo nei pantani militari, dove possiamo essere "dissanguati", come dice Osama bin Laden. Vogliono anche che la nostra violenza indiscriminata radicalizzi i musulmani per aumentare il loro reclutamento.

Come i Sith, anche i terroristi vogliono fomentare l'antagonismo. Come ha proclamato l'ISIS nella sua rivista ufficiale, la strategia del terrorismo è quella di polarizzare il mondo intero in due campi bellici (islamisti e crociati), bloccati in uno scontro di civiltà, senza una "zona grigia" nel mezzo. "Se non sei con me, allora sei mio nemico", dice Anakin dopo che si è votato al lato oscuro facendo eco ad un sentimento espresso dal presidente Bush ed esplicitamente professato da Osama bin Laden. "Solo un Sith si occupa di assoluti", risponde l'ex-maestro di Anakin, Obi Wan.

Dobbiamo anche renderci conto che la fonte ultima della maggior parte del nostro terrore e della nostra sofferenza è il nostro stesso governo. È sempre stato così e sempre lo sarà. Come discusso sopra, lo stato (come i Sith) accumula potere creando minacce nemiche (terrore), coltivando furore nazionalistico (odio) e istigando guerre all'estero (aggressione).

Infatti l'essenza stessa dello stato è un'aggressione a norma di legge, la quale terrorizza la popolazione affinché accetti tale metodo come l'unico modo possibile di fornire sicurezza. E lo stato democratico moderno conquista la lealtà e le sue entrate stimolando l'odio reciproco e la paura tra i suoi cittadini.

Il lato oscuro è la salute dello stato, ma è la malattia della civiltà.

L'eroica vittoria di Luke Skywalker è stata quella di resistere al terrore, di rinunciare all'odio e di respingere l'aggressione. Ispirato dall'esempio di suo figlio, Anakin si rivolta infine al lato oscuro, e così si redime.

Se volessimo essere ispirati in modo simile, anche l'America potrebbe redimersi. E infine usciremmo dal sentiero oscuro.

Possa la libertà, la giustizia e la pace essere con voi.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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