Un mistero ancora irrisolto è come sia stato possibile che così tanti governi in così tanti luoghi diversi sulla Terra possano aver adottato politiche assurde molto simili, indipendentemente dal livello di minaccia del virus e senza prove certe che gli interventi avessero qualche speranza di essere efficaci.
Nel corso di due settimane le libertà individuali sono state eliminate in quasi tutti i Paesi sviluppati. In una svolta davvero bizzarra, anche le politiche più sciocche si sono replicate come un virus in un Paese dopo l'altro.
Ad esempio, non puoi provare vestiti in un negozio in Texas o a Melbourne, a Londra o a Kalamazoo. Che c'è che non va? Sappiamo che è molto poco probabile che il virus C viva sui tessuti, a meno che non ne abbia i sintomi, starnutisca sul fazzoletto e poi me lo infili in bocca. L'intera storia è un ridicolo ricettacolo di fobie assurde, come la maggior parte delle regole in base alle quali viviamo.
Poi c'era la confusione dentro/fuori. Prima tutti sono stati costretti a stare in casa e le persone sono state arrestate perché erano all'aperto. Poi, una volta che i ristoranti hanno iniziato ad aprire, le persone non sono state autorizzate a stare negli spazi chiusi, quindi i ristoranti si sono affrettati a rendere possibile mangiare all'aperto. Dobbiamo credere che il virus sia vissuto fuori per un po' ma poi si sia trasferito all'interno?
Oppure pensate a questi coprifuoco. Così tanti posti li hanno approvati nonostante la totale assenza di prove che la diffusione del COVID preferisca la notte rispetto al giorno. Immagino che il vero punto sia mettere fine alla baldoria che potrebbe creare raggruppamenti? È come se tutti i nostri governi avessero deciso lo stesso giorno che il COVID si diffonde attraverso sorrisi e divertimento, quindi dobbiamo bandirli entrambi.
A Sydney e Los Angeles, e anche a Detroit e Miami, bisogna indossare la mascherina quando si entra in un ristorante, ma non quando ci si siede. E anche questa regola dei 6 piedi di distanza è altamente sospetta: se ci si avvicina troppo l'uno all'altro, il COVID appare e vi infetta. O almeno la gente sembra crederci.
L'Australia, a suo modo, ha persino creato uno slogan: "Stare separati ci tiene uniti"... dice Orwell... voglio dire, Victoria.
Distanziamento sociale! Non essere un untore! E questo nonostante lo studio finora più completo abbia dimostrato che "i casi asintomatici hanno meno probabilità di infettare i loro contatti stretti". Vale a dire, questa storia del distanziamento sociale è una sciocchezza.
Nella maggior parte dei luoghi bisogna rimanere in quarantena due settimane quando si arriva da lontano, anche se è raro che il periodo di incubazione del virus sia così lungo. Il periodo medio è di 6 giorni, che è quello che ci si aspetterebbe da un coronavirus come il comune raffreddore.
Oh, e nei grandi magazzini non potete spruzzare il profumo per provarlo, perché sicuramente questo diffonde il virus, no? Peccato che non ci sia un briciolo di prova che questo sia vero. È completamente inventato, sebbene sia ampiamente imposto.
L'elenco potrebbe continuare. Il divieto di raduni con più di 50 persone all'aperto e 25 al chiuso, la chiusura di palestre in un momento in cui le persone hanno bisogno di stare in salute, la chiusura di cinema e piste da bowling ma l'apertura dei grandi magazzini: queste politiche sono onnipresenti malgrado non siano supportate da alcuna ricerca scientifica. E lo sappiamo da molti mesi, da quando lo Spring Break in Florida si è concluso con zero casi fatali durante la baldoria.
Il caso peggiore è la chiusura delle scuole. Sono state chiuse contemporaneamente in tutto il mondo, nonostante le prove da gennaio che la minaccia per i bambini sia pari a zero. Sì, contraggono il virus C quasi del tutto asintomaticamente, vale a dire, non si "ammalano". Inoltre è altamente improbabile che lo diffondano agli adulti, proprio perché non hanno sintomi ed è ampiamente dimostrato.
Tuttavia i governi hanno deciso di distruggere la vita dei bambini per un'intera stagione.
E il tempismo di tutto ciò sembra estremamente sospetto. Tutti questi Paesi e stati hanno implementato questo circo nello stesso momento, indipendentemente dal fatto che i casi fossero ovunque o da nessuna parte.
Negli Stati Uniti è stato affascinante da guardare. Le chiusure sono avvenute in tutto il Paese: nel Nord-est il virus si era già diffuso ampiamente e si viaggiava verso l'immunità collettiva; il Sud si è chiuso nello stesso momento, ma il virus non c'era nemmeno. Quando il virus è arrivato, la maggior parte degli stati del Sud aveva già riaperto. Detto in parole povere, al virus non è importato.
Inutile dirlo, è molto facile gridare alla cospirazione come spiegazione se si mettono insieme tutti i pezzi. Non si può fare a meno di pensare che ci possa essere una qualche mano segreta al lavoro da qualche parte. Come possono tanti governi nel mondo aver contemporaneamente perso il senno ed abolito le libertà del popolo in modo così crudele, calpestando tutti i diritti di proprietà e di associazione?
Personalmente non credo a grandi teorie del complotto su questo argomento, semplicemente perché dubito seriamente che i vari governi siano abbastanza intelligenti da implementarle. Da quello che posso vedere, politici e funzionari pubblici si inventano le cose in preda al panico e poi le fanno rispettare solo per fingere di sapere cosa stanno facendo.
La teoria di Pete Earle sembra spiegare perché il rigore persiste nonostante la mancanza di prove che siano efficaci per sopprimere il virus.
Ma come possiamo spiegare l'imposizione di così tante regole ridicole in così tante parti del globo?
Vi invito ad esaminare uno studio molto interessante pubblicato dalla National Academy of Sciences, il quale spiega la diffusione omogenea di interventi non farmaceutici in Paesi eterogenei.
Un titolo più chiaro potrebbe essere: come tanti governi si sono comportati così stupidamente tutti in una volta. La teoria che ipotizzano mi sembra altamente realistica:
Analizziamo l'adozione di interventi non farmaceutici nei Paesi dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) durante la fase iniziale dell'epidemia di coronavirus 2019 (COVID-19). Data la complessità associata alle decisioni, i governi si trovano ad affrontare il dilemma di come agire rapidamente quando i loro processi decisionali sono basati su deliberazioni che bilanciano considerazioni politiche. I nostri risultati mostrano che, in tempi di grave crisi, i governi seguono l'esempio degli altri e basano le loro decisioni su ciò che fanno gli altri Paesi. I governi dei Paesi con una struttura democratica più forte sono più lenti a reagire di fronte all'epidemia, ma sono più sensibili all'influenza di altri Paesi. Forniamo approfondimenti per la ricerca sulla diffusione della politica internazionale e la ricerca sulle conseguenze politiche dell'epidemia COVID-19.
Questo segmento sembra adattarsi a ciò che ho visto aneddoticamente.
I policymaker sono per lo più avvocati specializzati nel raggirare gli elettori. E le "autorità sanitarie pubbliche" che li consigliano possono ottenere credenziali sul campo senza aver mai studiato medicina, tanto meno praticata. Allora cosa fanno? Copiano altri governi, come un modo per coprire la loro ignoranza.
Come dice lo studio:
Sebbene il nostro documento non possa giudicare quale sarebbe un momento di adozione "ottimale" per qualsiasi Paese, ne consegue, dai nostri risultati di quella che è un'imitazione internazionale delle adozioni di intervento, che alcuni Paesi potrebbero aver adottato misure restrittive prima del necessario. In tal caso, tali Paesi potrebbero aver sostenuto costi sociali ed economici eccessivamente elevati e potrebbero avere problemi a sostenere le restrizioni per tutto il tempo necessario a causa del lockdown.
Le chiusure, i blocchi e le misure di rigore imposte non erano scienza. Erano solo l'ennesimo caso di scimmia vede, scimmia fa. Gli esperimenti di psicologia sociale sul conformismo aiutano a spiegarlo meglio di ogni altra cosa. Vedono alcuni governi fare le cose e decidono di farle anche loro, in modo da evitare il rischio politico, indipendentemente dai costi.
Tutto ciò aumenta solo il rispetto per i governi di tutto il mondo che non hanno bloccato la vita, non hanno fatto chiudere le imprese, non hanno chiuso scuole, non hanno imposto mascherine e non hanno spinto per qualche folle danza kabuki di distanziamento sociale. Mi vengono in mente South Dakota, Svezia, Taiwan e Bielorussia. Ci vuole un insolito e raro livello di incredulità per evitare questo tipo di mentalità da branco.
Perché così tanti governi sono diventati così matti contemporaneamente, ignorando le proprie leggi, tradizioni e valori, colpendo il proprio popolo con la scusa della scienza che invece si è rivelata falsa? Alcune persone parlano di cospirazione, ma una risposta molto più semplice potrebbe essere che, nella loro ignoranza, si sono copiati l'un l'altro per paura.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/
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