martedì 7 luglio 2020

Fallimento





di Sven Henrich


Prima ti liquidano come un complottista, poi si uniscono a te. Il segreto è sotto gli occhi di tutti ormai, la FED è fallita: le banche centrali hanno distorto i prezzi degli asset molto al di sopra dell'economia. Ho parlato spesso del rapporto tra capitalizzazione di mercato e PIL e ho persino definito l'operazione di distorsione dei prezzi degli asset una minaccia diretta per l'economia.

Ora sembra che anche il FMI sia d'accordo: "Questa disconnessione tra i mercati e l'economia reale aumenta il rischio di un'altra correzione dei prezzi degli asset nel caso in cui svanisca l'appetito degli investitori per il rischio, costituendo una minaccia per la ripresa".

Costituendo una minaccia per la ripresa. Questo è stato esattamente il mio punto su Fast Money la scorsa settimana.

La FED è il pericolo. Niente di ciò che stiamo vedendo è normale o salutare, come ci ricorda la capitalizzazione di mercato rispetto al PIL.


E sia chiaro: tutto riguarda la FED ormai. Le cose sono peggiorate talmente tanto che aleggia nell'aria un ampio senso di rassegnazione. Gli analisti di Wall Street sono ridotti a non citare nient'altro che la FED ed ulteriori stimoli a giustificazione di una narrativa rialzista dei titoli azionari. Tutto è così distorto che si stanno sgretolando i principi stessi del capitalismo.

Anche Tim Seymour l'ha detto ieri sera: il capitalismo è morto.

La nozione stessa di determinazione dei prezzi è ridotta ad una serie di comandi impartiti dalla banca centrale. Sempre più pronta ad intervenire ad un ritmo più frenetico, timorosa di qualsiasi lato negativo nei mercati.

Basta prendere il mese di giugno: due movimenti correttivi a giugno ed i mercati sono tornati su in base a cosa? La FED che corre in soccorso.

Continuo a chiedermi quanto siano disperati presso l'Eccles Building.

Non si può fare a meno di chiedersi se ci stiamo avvicinando ad un momento di singolarità...

Nonostante tutte le narrazioni rialziste là fuori, nessuno può nascondersi da un fatto evidente: i mercati hanno raggiunto il picco l'8 giugno. La gente pensa spesso ad un crash come ad un evento veloce, ma non è necessariamente così. Febbraio/Marzo è stato un crash perché è successo in fretta, ma anche il 2000 è stato un crash e ci sono voluti 2 anni affinché l'evento esaurisse la sua intera portata.

Non tutto accade in un giorno, settimana o mese.

E quindi voglio evidenziare alcuni grafici che suggeriscono che potrebbe essere in gioco qualcosa di più sinistro di quello che attualmente viene sottolineato sui media generalisti.

I mercati hanno raggiunto il picco l'8 giugno ed i modelli d'inversione rimangono ancora in piedi.




Tutti hanno raggiunto il picco l'8 giugno.

Incluso l'indice $SPX anche, e il $VIX invece ha toccato il fondo quel giorno e poi ha rotto al rialzo.


Tutti tranne un indice i cui record hanno fatto svanire questi picchi di mercato: l'Onnipotente Nasdaq è riuscito a raggiungere i massimi storici su una divergenza negativa andando a testare una linea di tendenza chiave prima di venire respinto.


E la concentrazione della capitalizzazione di mercato nel Nasdaq nasconde il fatto più eclatante: la parità di peso rimane al di sotto dei minimi di dicembre 2018, con un picco anche a giugno.


Quindi questo è ancora un mercato orso.

Un mercato ribassista che nasconde i dettagli sotto i prezzi degli asset distorti dalla FED e che non può nascondere questa verità ancora a lungo.

Questo mercato ormai verte tutto sul controllo. Non può mantenere livelli di prezzo degli asset talmente disconnessi dall'economia senza un intervento artificiale crescente. Ridurlo significa far precipitare i prezzi degli asset.

Finora la FED è riuscita nella sua missione di salvare i mercati dal dolore commisurato di una crisi, ma sta uccidendo il capitalismo stesso.

Intervenendo disperatamente in una forma o nell'altra, la FED presto finirà le cose da fare e comprare; e gli operatori di mercato che non hanno fatto altro che inseguirla, hanno contribuito notevolmente ad alimentare questa distorsione storica.


L'ho definita una battaglia per il controllo tra la realtà dei fondamentali e le iniezioni di liquidità.

Tutto ciò che vediamo sono distorsioni che non sono sostenibili.




La cosa divertente è che la FED non può cambiare la realtà. La sta solo mascherando.

È stato ora dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio che non c'è alcun mercato al rialzo senza l'intervento della banca centrale. Se la FED si ferma, Wall Street non potrà far altro che alzare bandiera bianca.

Ci sono rally, ma solo quando interviene la FED. Ma nonostante due interventi a giugno, i prezzi ora rimangono al di sotto del picco dell'8 giugno. La FED ed i mercati ora devono dimostrare di poter superare questi prezzi o affrontare il punto di singolarità: nessun mercato rialzista, anche con l'intervento della banca centrale. Se non ci riescono, questo mercato orso uscirà dalla sua tana.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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