venerdì 29 maggio 2020

Il frutto proibito del denaro gratis





di Francesco Simoncelli


Il salvataggio del 2008-09 di Wall Street ha aperto gli occhi delle persone e anche le porte dell'inferno monetario: se è possibile salvare le grandi aziende, perché non la gente comune? Una cosa la sappiamo per certo: tutto il denaro per i salvataggi deve provenire dalla Federal Reserve. E dal momento che la FED non ha soldi veri, deve "stampare" denaro fasullo.

Attenzione, però, perché si potrebbe obiettare che la stessa FED ha "stampato" denaro dopo la crisi del 2008-2009 ed i prezzi la consumo, sebbene siano saliti, non l'hanno fatto in proporzione a quanto stampato. Allora la FED stava sostenendo Wall Street, le azioni sono salite quando i soldi extra hanno gonfiato l'intero settore finanziario. Main Street ha ricevuto poco o nulla.

Ma ora? Stiamo assistendo a qualcosa di diverso rispetto agli ultimi 10 anni. In primo luogo, la FED ha meno spazio di manovra visto che è in crisi e non può più tagliare i tassi. I tassi reali (aggiustati all'inflazione) erano già sotto lo zero all'inizio di questa crisi. Questa volta sarà la spesa federale che dovrà dare impulso all'economia. In secondo luogo, il sistema è più fragile di prima, perché la FED ha incoraggiato più prestiti e meno risparmi. Il debito totale negli Stati Uniti è aumentato di circa $21.000 miliardi negli ultimi 10 anni, mentre il PIL è aumentato di soli $7.000 miliardi. In terzo luogo, il danno economico di oggi è molto più grave: la disoccupazione totale nel 2009 ha raggiunto il 10%; oggi siamo circa al 25%. In quarto luogo, non è solo una crisi finanziaria che riguarda un settore particolare dove è scoppiata la relativa bolla. È un incubo economico indotto dalla pianificazione centrale, la quale dopo il danno si erge a salvatore. I pianificatori centrali stavolta non dovranno dare da mangiare solo a Wall Street, questa volta migliaia di miliardi di soldi fasulli dovranno finire anche a Main Street.

Ciò significa che gran parte del nuovo denaro andrà nelle mani della gente comune e quindi nei prezzi al consumo. Alla fine vedremo livelli molto più alti di "inflazione". Il CARES Act, che include assegni da $1.200 e un pagamento settimanale aggiuntivo di $ 600 per i disoccupati, offre a molte persone il primo assaggio del frutto proibito del denaro gratuito. E ora ne vogliono di più...

Un assegno da $1.200 è stato bello, ma un pagamento mensile da $2.000 è molto meglio. Allora perché fermarsi qui? Quando il denaro è gratuito, l'offerta è infinita... non è vero?

C'è qualcosa di irresistibilmente magico e inebriante in una tale promessa, perché significa implicitamente una vita senza lavorare e, soprattutto, una vita senza limiti. Inoltre una volta che una nazione ha assaggiato questo frutto non può  più tornare indietro. Il denaro gratis è così delizioso che non è mai abbastanza: il bilancio della FED supererà i $10.000 miliardi e il debito pubblico USA aumenterà di oltre $40.000 miliardi. Purtroppo, però, il denaro gratis è denaro fasullo.



LA VIA VERSO BUENOS AIRES È LASTRICATA DI DOLLARI

Il denaro fasullo va bene purché si comporti come denaro vero ed è relativamente facile da credere quando i tassi d'interesse scendono ed i prezzi sembrano stabili, soprattutto quando stiamo parlando della valuta di riserva mondiale. Le persone sono felici di accettarla in pagamento in cambio di beni e servizi, o di lasciarla parcheggiata nei conti bancari o sotto i materassi. E poi, quando c'è una crisi, ne vogliono di più. Sotto la pressione delle "necessità" le autorità imboccano sempre la stessa via d'uscita: stampano denaro nella speranza che la crisi passi e che l'economia "si riprenda" aggiustando i propri affari all'offerta di denaro extra.

Per la maggior parte del XX secolo la Federal Reserve ha aumentato l'offerta di moneta ad un ritmo "ragionevole" (tra il 2% e il 3% all'anno), generalmente in linea con la crescita economica. I prezzi sono rimasti più o meno stabili (ad eccezione di istruzione, immobili e cure mediche), ma poi c'è stata la crisi dopo il 9/11, la caduta del Nasdaq e la crisi immobiliare nel 2008-2009. Ogni volta la FED ha reagito stampando più denaro e ogni volta evitava il dolore di una correzione, manteneva ai loro posti i pessimi manager, trasformava le aziende fallite in "zombi" dipendenti dal credito facile e rendeva redditizi gli investimenti improduttivi aumentandone artificialmente i prezzi.

E infine è arrivato il virus C e cosa ha fatto? Stampato più soldi! E questa volta, la terza crisi di questo secolo, la sua stampa di denaro risulterà più spericolata che mai. La cosa preoccupante è ciò che la FED potrebbe fare nel futuro a breve termine, e a tal proposito ci sono al vaglio quattro misure molto pericolose: tassi d'interesse negativi, sovvenzioni dirette a Main Street, assegni federali per il capitale proprio delle grandi imprese o per un reddito di base universale fino a redditi di $72.000 all'anno, lasciare che i Paesi poveri stampino i loro dollari.

Il filo conduttore di tutte queste proposte è di triplicare la stampa di denaro e la copertura delle scommesse del 2001, spargendo un numero illimitato di dollari alle grandi imprese e ai governi del mondo. Oltre all'inflazione dei prezzi, questo livello di spesa rischia di provocare distorsioni permanenti nei mercati dei capitali, una perenne ridistribuzione della ricchezza dai settori privati ​​allo stato e ai settori politicamente favoriti. Tutta questa nuova liquidità sostiene artificialmente i prezzi, e più a lungo rimangono sostenuti, più il capitale scorre verso i clientes.

Gli americani si aspettano che le cose tornino presto alla "normalità", ma l'Argentina rappresenta un monito dal futuro per gli USA. Gli argentini sanno che quando le persone capiscono il trucco e la truffa della stampa di denaro fasullo, si affrettano a sbarazzarsene. Tra l'altro, solo negli ultimi tre mesi la valuta argentina s'è svalutata del 30%, tanto che la banca centrale argentina è stata costretta ad introdurre una nuova banconota di taglio superiore. La maggior parte degli americani può ignorare quanto sta accadendo, ma quelli di loro che conoscono la storia dell'Argentina possono leggere la proverbiale scritta sul muro.

Per quanto riguarda l'inflazione, i modelli Austriaci riguardo la domanda di denaro suggeriscono un rischio abbastanza basso durante la recessione stessa, poiché si risparmia denaro in eccesso, ma un rischio maggiore quando la ripresa è ad esempio a V e il denaro viene quindi speso subito. E, naturalmente, la stagflazione diventa una possibilità concreta se lo stato segue il copione degli anni '70 attuando riforme che indeboliscono ulteriormente l'economia (la politica rimase passiva nell'epidemia del 1957 e la ripresa fu molto veloce; quando la politica fu interventista, come nel 1968, il dolore durò per una generazione).



IL RITORNO DELLA STAGFLAZIONE

Una politica monetaria che promuove il debito aggiunge un altro onere alla crescita economica e alla produttività: la proliferazione di zombi. Uno studio del 2018 nella relazione trimestrale della BRI ha sottolineato come "tassi d'interesse nominali (artificialmente) bassi prevedono un aumento della quota di zombi nell'economia [società con guadagni troppo bassi per soddisfare i pagamenti di interessi]". Queste imprese "zombi" che dovrebbero perseguire la ristrutturazione o il fallimento sono invece mantenute in vita da tassi d'interesse scontati e prestiti sempreverdi. Come per la spesa pubblica, le aziende zombi deviano investimenti produttivi e occupazione. Inoltre secondo la relazione della BRI: "Un aumento di un punto percentuale nella quota di zombi in un dato settore, riduce la spesa in conto capitale delle imprese non zombi di circa un punto percentuale."

Prima dell'arrivo dell'epidemia, il 16% delle società pubbliche statunitensi era zombi. Ora questo numero crescerà man mano che la FED nazionalizzerà ampie distese dei mercati del debito societario e le politiche del governo federale aggiungeranno restrizioni che le renderanno ancora meno competitive in futuro.

Un esempio del percorso di "zombizzazione" e gli incentivi negativi generati dai sussidi statali è offerto dalle ferrovie alla fine del XIX secolo: "Questo incentivo per la velocità portò a rotte tortuose ed inefficienti, costruite con materiali di qualità inferiore, culminando infine con un prezzo federale di 44.000.000 acri e $61 milioni (somme astronomiche negli anni 1860-70). Nonostante tutta l'assistenza federale, Union Pacific e Central Pacific si ritrovarono quasi in bancarotta e richiesero ulteriore assistenza per rimanere a galla [...] alla fine fallirono nel 1893."

Le imprese insolventi sostenute da tassi artificialmente soppressi e sottoscrizioni statali sono risultate una delle cause della stagnazione economica del Giappone e della sua perdita decennale nella produzione. Circa "i due terzi delle società non realizzino abbastanza profitti per pagare le tasse", contribuendo alla spirale discendente della produttività e della crescita del PIL. Il PIL del Giappone per ora di lavoro ha perso circa il 70% nel corso del tempo, da una media del 4,2% prima dello della bolla a solo l'1,4% sin dal 1991.


Una quota crescente di zombi limiterà la crescita della produttività degli Stati Uniti quando è maggiormente necessaria. Le aziende dei sonnambuli sottoperformano nel mercato più ampio e, mentre si propagano come un virus attraverso le società statunitensi, aggiungeranno un'altra palla a una borsa che già soffre di distruzione della domanda. Il percorso attuale è verso una lenta stagnazione economica, mentre il sistema bancario centrale cannibalizza l'economia.

Il Nikkei è salito del 360% tra il 1982 e il 1989 e poi è sceso del 73% in ventitre anni. Anche con la BOJ che acquista il 5% del mercato azionario giapponese, il Nikkei è allo stesso livello del 1996, il 40% al di sotto del suo picco (a riprova dei rendimenti decrescenti del QE). Le bolle negli Stati Uniti sono identiche a quella del 1989 in Giappone, e sta seguendo lo stesso percorso monetario per cercare di sostenerla, aspettandosi un risultato diverso. La FED sta preparando l'economia e il mercato azionario per qualcosa di peggio di un "decennio" perduto.



DAL 2033 AL 2029: IL GRANDE DEFAULT ACCELERA

Di conseguenza il quadro che emerge da quanto scritto finora è uno in cui la stagflazione continuerà ad erodere il bacino dei risparmi reali della società e a consumare di nascosto il potere d'acquisto degli attori di mercato. In questo contesto, in cui l'economia era già debole di suo, la crisi del virus C è stato un evento talmente fortuito da sembrare quasi atteso. Ovvero, la scusa per i banchieri centrali affinché potessero continuare a tenere in piedi uno spettacolo la cui trama si sta facendo sempre più ripetitiva. L'entità della correzione che attende i mercati è tremenda data l'interconnessione odierna a livello di circuito finanziario, quindi lasciare che quanto sostenuto finora cada sotto il peso delle sue contraddizioni è praticamente inaccettabili per i banchieri centrali. Quindi? Raddoppieranno la posta in gioco.

Quindi dove ci troviamo ora? In un ambiente economico in cui la FED, in particolare, è rimasta senza altre bolle da gonfiare. E questo la rende disperata. La crisi finanziaria del 2008 ha fornito la giustificazione per una crescente intrusione nei mercati finanziari; il virus C ha aggiunto ulteriore propellente a quel fuoco. Idee e politiche che in precedenza erano considerate assurde, come i tassi d'interesse negativi e gli acquisti di azioni ora sono sempre più accettate come norma. La manipolazione del mercato attraverso l'acquisto di obbligazioni e azioni fornisce un mezzo tutt'altro che trasparente in base al quale gli stati possono assumere un controllo sempre più invadente e preponderante sull'attività economica. Finché esisterà il denaro fiat, la libera impresa continuerà ad essere ostacolata. Fortunatamente con Bitcoin si sta imponendo un mercato emergente e parallelo negli affari monetari e, sebbene non ancora ampiamente utilizzate per l'acquisto di beni e servizi, la cosa che conta è il fatto che non sia soggetto ai capricci dei politici. Da questo punto di vista possiamo utilizzare Bitcoin come punto di riferimento per saggiare in modo scevro da perturbazioni, quale sia un tasso d'interesse reale nell'economia. Questo è il motivo per cui esso stimola il risparmio ed un flusso di risorse verso quei progetti più urgenti da soddisfare secondo gli attori di mercato.

Come ho già avuto modo di spiegare in questo articolo, le finanze degli stati subiranno una margin call epocale e soprattutto quelle dello zio Sam. L'illusione della solvibilità di uno stato perché una banca centrale può stampare tutto il denaro che vuole, si infrangerà inevitabilmente sugli scogli della realtà. Ciò che si vede è la perdita di credibilità e quindi il bust, ciò che non si vede invece è quanto detto nella sezione precedente: la zombizzazione del tessuto produttivo. È tale aspetto che in ultima analisi innesca una reazione a catena che infine porta ad una mancanza di fiducia nei confronti di questi istituti presumibilmente infallibili. Già adesso possiamo vedere come la tesi del sottoscritto si stia materializzando: c'è rimasta solo la FED a comprare il pattume obbligazionario dello zio Sam, gli investitori esteri stanno scaricando a ritmo serrato i titoli di stato USA.

Attenzione, perché questo punto è particolarmente importante visto che il pattume obbligazionario di tutti i Paesi del mondo rappresenta la base su cui poggiano i piedi dei fondi pensione, un gigante dai piedi d'argilla. Grazie ad esso, infatti, possiamo dimostrare con estrema facilità come l'interventismo delle banche centrali sia estremamente dannoso per l'economia nel suo complesso. La manipolazione verso il basso dei tassi d'interesse nominali ha creato un ambiente in cui gli investimenti dei fondi pensione non rendevano più la percentuale fissa di cui avevano bisogno, in primo luogo perché acquistati dalle banche centrali stesse e in secondo luogo perché la caccia a rendimenti decenti tra i vari operatori finanziari ha fatto sparire la presenza di titoli cosiddetti "sicuri". Ciò ha inevitabilmente spinto fondi pensione e fondi assicurativi a gozzovigliare nei mercati azionari e addirittura junk. Per restare ligi alle loro promesse hanno affondato le mani nella melma finanziaria. Ricordate che i fondi pensione rappresentano l'ultimo pilastro su cui si regge la credibilità dello stato, crollato questo un'era di tirannia finirà.

Quindi le banche centrali con l'intento di salvaguardare lo stato e le grandi banche commerciali, non hanno fatto altro che distruggere quelle stesse istituzioni che volevano proteggere. Perché? Perché la pianificazione centrale dell'economia conduce sempre allo stesso esito: inevitabile bust. Quello dei titoli di stato e delle pensioni sarà il più grande botto economico della storia, visto che stiamo parlando di un super ciclo che è stato messo in piedi nel 1925 circa e che sta arrivando alle sue battute finali. E questo è ulteriormente denotato dalle perdite che continuano a far registrare i fondi pensione. I lettori di lunga data di questo blog hanno potuto leggere qualche anno fa un saggio in cui mettevo in evidenza tutte le criticità che avrebbero dovuto affrontare i fondi pensione in futuro. Potete trovarlo a questo link. Oltre a ciò una "previsione" più significativa riguardava il CBO, il quale nel 2017 ha rilasciato una relazione nella quale scriveva che entro il 2033 la previdenza sociale statunitense avrebbe potuto garantire solo i 3/4 delle prestazioni pensionistiche cui deve adempiere. Una candida ammissione di bancarotta, ciononostante pochi c'hanno fatto caso. Soprattutto coloro che credono sia automatico il pensionamento una volta raggiunta l'età congrua. Non si sono resi conto di essere finiti nel più grande Schema Ponzi mai ideato nella storia umana.

In realtà cosa pensino poco importa, a questa categoria di persone sarà l'economia ad impartirgli una sonora lezione. Infatti apprendiamo che sulla scia della crisi del virus C, la bancarotta della previdenza sociale statunitense ha accelerato il suo corso e adesso secondo gli ultimi calcoli sarà a corto di denaro entro il 2029.



CONCLUSIONE

Negli ultimi 40 anni banche centrali e ministeri del Tesoro vari hanno truccato il sistema finanziario, favorendo una ristretta cerchia di clientes che ha succhiato ricchezza reale da coloro che la producevano. Nonostante i numeri stellari nel mercato azionario e un basso tasso di disoccupazione, l'economia americana era già diretta verso una crisi economica: molti consumatori riuscivano a malapena a pagare le bollette e non avevano praticamente risparmi su cui contare, il mercato del lavoro era gravemente distorto (mercati altamente qualificati in forte espansione, un numero record di lavori part-time e un numero enorme di studenti neo-laureati disoccupati o sottoccupati) e le aziende utilizzavano l'ingegneria finanziaria (es. riacquisti di azioni, fusioni/acquisizioni, ecc.) per aumentare i profitti. Il virus C ha semplicemente innescato o rivelato ciò che stava per accadere.

Questa tendenza è stata ulteriormente intensificata dall'attuale depressione economica. Inoltre il malcontento di tutta la popolazione sulla scia di un crollo finanziario ed un collasso economico la trasformerà anche in una crisi sociale. Quando il panico del virus C ha attaccato i mercati finanziari a marzo, i pianificatori monetari centrali della FED hanno commesso un grave errore: piuttosto che lasciare estinguere i dinosauri indebitati, ha inondato i mercati finanziari di liquidità.

Questi salvataggi hanno salvato i dinosauri, ma li hanno anche trasformati in zombi. Ora, con un'economia piena di zombi, una depressione di 18 mesi si estenderà per un decennio.

C'è un motivo per cui il frutto del denaro gratis è proibito e non dovrebbe essere mai raccolto. Guai a chi lo fa.


3 commenti:

  1. Articolo molto interessante, ti seguo da poco tempo ma trovo le tue tesi buone, mi stò ''avvicinando '' al mondo liberista e libertario, credo che questa proposta abbia poca visibilità e per questo sia poco conosciuta.
    In tal senso perché non fai qualche confronto su youtube con qualche economista che al momento riscuote discreta visibilità??? Ti consiglierei Michele Boldrin. Che ne dici?

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    1. Salve Anonimo.

      La ringrazio per la sua stima e per essersi avvicinato a questo spazio virtuale in cui una tesi alternativa all'economia mainstream viene affrontata con dovizia di particolari e spunti di riflessione accattivanti. Le tesi qui proposte fanno riferimento alla Scuola Austriaca d'economia come avrà intuito, la cui origine la si può tracciare nella seconda metà dell'ottocento (sebbene tracce embrionali di un suo sviluppo si possono individuare nel seicento con li scolastici di Salamanca).

      Per quanto riguarda la sua richiesta di confronto, la lanciai a suo tempo: https://www.francescosimoncelli.com/2014/10/scavare-piu-in-profondita-non-vi-fara.html. Parafrasando Murray Rothbard, Boldrin è un liberale d'acqua dolce.

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  2. Grazie per la risposta, mi scuso per non essermi firmato, mi chiamo Negro Giorgio , faccio il muratore sono diplomato è sto cercando di farmi un minimo di cultura economica.
    Citavo Boldrin perché l'ho visto fare dibattiti con sovranisti e socialisti vari.... quindi non capivo il perché non poter dibattere con accademici con profili di gran lunga superiori ai primi citati... è una figura che non riesco ad inquadrare, onestamente mi sembra un pò presuntuoso, non giudico le competenze perché non sono in grado, ma sicuramente ha visibilità, quindi avendola può farne avere anche a chi si confronta con lui. Buona serata e continuerò a srguirti👍💪

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