di Sven Henrich
La lezione in tutto questo? La lezione è che le lezioni non vengono apprese. Naturalmente la specie umana ha un problema di vecchia data: siamo tutti nati con un foglio bianco e torniamo sempre ad imparare tutto da zero. Sarebbe utile però se gli anziani potessero istruire le nuove generazioni sugli errori passati...
Invece no e quindi continuiamo a fare gli stessi stupidi errori.
Ed eccoci qui: solo quattro settimane dopo i massimi storici nei mercati, l'America si sta nuovamente trasformando in una nazione da salvare.
Sì, il coronavirus è uno shock imprevisto. E allora?
Dovremmo essere in grado di gestire uno shock. Dovremmo essere preparati. Dovremmo avere risparmi e grandi bilanci. Dopo una ripresa di 11 anni e una corsa al rialzo del mercato basata su soldi facili, le cose non dovrebbero andare bene e non dovremmo essere ben preparati di fronte la prossima recessione?
È davvero troppo quello che sto chiedendo?
Apparentemente sì.
Non possiamo nemmeno stare 4 settimane senza che la FED non tagli i tassi a zero, approvando $700 miliardi in QE, rendendo disponibili finestre di sconto e approvando $500 miliardi per i pronti contro termine.
Non possiamo nemmeno passare 4 settimane senza che il governo approvi un pacchetto di incentivi da $850 miliardi, tagli alle tasse, assegni da $1.000 agli americani e suggerendo salvataggi per $BA e $GE.
Ecco come sono fragili le cose, altrimenti il sistema sarebbe stato in grado di gestire uno shock temporaneo.
Ma non può. Perché?
Beh, la nostra (presunta) grande economia non ha mai avuto la stragrande maggioranza degli americani che vive di stipendio per stipendio come accade ora invece.
Questo è un problema sistemico. Sicuramente si possono incolpare le persone per vivere al di là delle loro possibilità, ma in generale la maggior parte delle persone non ha il potere economico di stare al passo con l'aumento dei costi mediani, dei prezzi delle case e di tutti gli altri elementi che la FED non tiene conto nei numeri dell'inflazione. Quanto sono ignoranti! Deflatore della PCE... ma per favore!The consumer is doing great:
“78 percent of full-time workers said they live paycheck to paycheck, up from 75 percent last year.
Overall, 71 percent of all U.S. workers said they're now in debt, up from 68 percent a year ago.” https://t.co/iLgLYRrPYN
— Sven Henrich (@NorthmanTrader) December 15, 2019
E poi ovviamente la stessa lezione non viene appresa prima di ogni bust: avidità e più avidità.
Quando è mai stata una buona idea inseguire azioni fino al 150% della capitalizzazione di mercato rispetto al PIL o anche più in alto?
On Friday US markets closed at a record 158% market cap versus GDP. pic.twitter.com/PFxcBX01qG
— Sven Henrich (@NorthmanTrader) February 18, 2020
La risposta è: mai. Eppure i trader si erano convinti che questa volta fosse diverso. Notizia flash: non lo era.
Una lezione non appressa ed ecco che si è ripresentata. Il grafico gridava insostenibilità da tutti i punti. Ed eccoci qui adesso, 4 settimane dopo, al 109,5% della capitalizzazione di mercato rispetto al PIL.
Reversion to the mean e alla fine potrebbe andare molto peggio. Ho mostrato lo stesso grafico in "La scogliera dei tori" a febbraio e ho detto: "Gli investitori continuano ad accumulare denaro in questo mercato a prezzi folli. [...] Le banche centrali possono negare tutto ciò che desiderano, di non essere responsabili dell'inflazione dei prezzi degli asset, ma tutti lo sanno meglio. Le smentite non sono solo goffe, ma pure e semplici bugie. E avendo creato l'effetto pavloviano che ora vediamo nella comunità degli investimenti, stanno spingendo gli investitori ad abbandonare ogni senso di rischio quando invece aumentano sempre di più intorno a noi, mentre i multipli di valutazione e gli utili continuano ad espandersi a causa della politica monetaria. E quindi si può dire che i banchieri centrali hanno condotto gli investitori sull'orlo della scogliera."
Molto bene. Qualcuno ha ascoltato? Sì, ma la maggior parte no. E ora soffrono tutti e molto anche.
Non scordiamoci che gli investitori hanno abbandonato ogni forma di raziocinio e hanno scelto di inseguire azioni come $TSLA.
Sempre a febbraio sottolineavo come $TSLA fosse un disastro ferroviario al rallentatore: "Acquisti in preda al panico, è fondamentalmente un disastro ferroviario al rallentatore tecnicamente parlando. Questo comportamento qui è simile a quello durante le dot.com. Prezzi alle stelle, capitalizzazione di mercato aggiuntiva da decine di miliardi ogni giorno senza profitti a supporto, proiezioni future super ottimistiche, ecc. Quello che sto dicendo è che le impennate verticali come questa non sono sostenibili e ci sarà dolore economico quando si invertirà. "
Bene, eccoci qui qualche settimana dopo:
Gli investitori hanno commesso gli stessi errori che hanno commesso nel 2000 e nel 2007. Hanno inseguito i mercati a valutazioni completamente irrealistiche e ora il coronavirus è il più brutale degli inneschi. Brutale perché la FED ha alimentato gli eccessi con le sue politiche monetarie sconsiderate l'anno scorso. E ora il dolore è più profondo di quanto sarebbe stato.
Senza contare che ora sta facendo ancora di più tentando disperatamente di arrestare il crollo dei mercati.
Ma la parte migliore deve ancora venire. Salviamo aziende come Boeing. Tutto questo non emana un grosso tanfo?
Perché dovremmo salvare Boeing? La società è stata responsabile di importanti difetti di progettazione sui propri aerei ed è finita sui giornali lo scorso anno. A ragion veduta direi. Dopo tutto, l'azienda stava tagliando i costi a destra e a manca. Perché? Perché era a corto di soldi? No.
Negli ultimi 8 anni la società ha investito quasi $45 miliardi in riacquisti di azioni proprie.
Loro scelta. E nel processo si sono caricati di più debito. Perché dovremmo salvare società così sconsiderate? Il mio consiglio:
So now taxpayers will have to bail out companies that loaded themselves up with debt.
You want capitalism? Then no bailouts for companies that spent a single dime on buybacks.
— Sven Henrich (@NorthmanTrader) March 17, 2020
Pensavo che tutto ciò si chiamasse capitalismo. Socialismo male, capitalismo buono... no, sono tutte chiacchiere.
Non ci sono capitalisti durante una crisi:
Ora l'ex-partito dei "deficit sono cattivi e dobbiamo tenere il debito sotto controllo", già con un deficit da migliaia di miliardi prima di questa nuova crisi, sta spingendo per un pacchetto di stimolo da $850 miliardi in un'economia che verrà colpita da una massiccia recessione.February: Bernie socialism is bad.
March: We are sending checks to Americans immediately. https://t.co/T8cNcS2CLB
— Sven Henrich (@NorthmanTrader) March 17, 2020
Non sono contrario al governo che interviene per aiutare in caso di emergenza. Ecco perché abbiamo un governo. Ciò a cui mi oppongo è l'hype, l'ipocrisia e gli eccessi che l'hanno preceduta. Le persone erano diventate avide e comprato azioni a valutazioni assurde. Le aziende che non hanno risparmiato o si sono preparate per una crisi, si sono invece concentrate su guadagni a breve termine per aumentare i prezzi delle loro azioni. Aziende come Boeing che hanno tagliato i costi e fatto esplodere i riacquisti di azioni proprie per arricchire il management e gli azionisti.
Che vadano al diavolo. Se non si apprende la lezione del passato, bisogna viverne le conseguenze. E chi paga in definitiva per le conseguenze?
Abbiamo già visto questo film.
Still the greatest financial crisis explanation rant ever.
See if you note anything different 10 years later.#wankingbankers pic.twitter.com/FHutYeSJqD
— Sven Henrich (@NorthmanTrader) January 24, 2019
E così ecco la lezione che nessuno vuole apprendere: continuiamo a creare cicli economici alimentati dal debito e dal denaro facile, e le conseguenze si fanno sempre più evidenti perché non affrontiamo mai le cause alla radice. Le mascheriamo con un debito sempre maggiore e denaro sempre più facile e speriamo per il meglio.
E in questo momento continueranno a stampare e ad annunciare sempre più misure fino a quando non avranno i mercati sotto controllo e si rialzeranno di nuovo. Ma state pur sicuri che quando tutto ciò è stato detto e fatto finiremo con $2000 miliardi di deficit, tassi a zero ed un enorme onere di debito pubblico.
Oh aspettate... abbiamo già tutto questo. E stiamo andando ben oltre a sole 4 settimane dai massimi storici e 11 anni di (pseudo)ripresa:
La lezione? Non abbiamo imparato niente. Continuiamo a commettere gli stessi errori con la scusa che siano privi di conseguenze.
Bene, alcuni hanno appena finito un costoso corso di 4 settimane sulla storia del mercato. Vediamo se stavolta la lezione verrà appresa. Non sto trattenendo il respiro.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/
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