venerdì 20 marzo 2020

Come il COVID-19 porterà ad una crisi bancaria come quella del 2008

Mises aveva ragione: quando si inizia a manipolare un determinato parametro economico, si finisce sempre per allargare la sfera d'influenza e intaccare settori ampi dell'economia. La BCE e la BOJ stanno massacrando i fondamentali economici delle economie che supervisionano, impossibilitati ad agire ormai in caso di recessione conclamata. La FED, spronata dalle invettive di Trump, ha deciso di fare lo stesso. È decisamente ironico come la storia ripresenti situazioni analoghe nel corso del tempo: una grave crisi negli anni '70 spinse Nixon a fare la voce forte su un Burns, allora capo della FED, senza spina dorsale; oggi ci sono le stesse condizioni economiche e la stessa scena si ripete con Powell e Trump. Davvero questa gente crede che un taglio dei tassi da 50bps sia sufficiente ad indirizzare secondo vie prestabilite un'economia da $22.000 miliardi? Tutto questo interventismo si riverserà solo ed esclusivamente nei canyon di Wall Street, perché il canale di trasmissione della politica monetaria tra la banca centrale e Main Street è rotto: Picco del Debito. Inoltre, avendo legato il fato del dollaro alle performance delle azioni, mantenerle a galla è una prerogativa. Ecco, quindi, l'intervento di emergenza della FED di questa settimana. Il sistema bancario centrale è destinato ad estinguersi sotto il peso delle sue contraddizioni e distorsioni. Quando accadrà lascerà un vuoto. Quello sarà il momento di bitcoin di entrare in scena su scala mondiale come sistema affidabile e solido per sostituirlo.
___________________________________________________________________________________


di Patrick Watson


Il virus COVID-19 sta fornendo la classica spintarella ad un'economia che era già sull'orlo del baratro. Cadrà giù?

Probabilmente e il cavo di sicurezza della Federal Reserve non sarà abbastanza forte da tenerla.

Devo ammetterlo, non lo avevo previsto. Sei settimane fa ho detto che probabilmente il 2020 avrebbe portato ad una crescita bassa e prolungata, sottolineando diversi fattori che avrebbero potuto causare gravi problemi. Ma questo tipo di innesco non era nella mia lista.

Ma poi, usando l'impeachment come esempio, ho aggiunto:
Questa cosa Ucraina/Biden è venuta fuori dal nulla solo pochi mesi fa. Anche qualcos'altro potrebbe uscire allo stesso modo. E potrebbe non essere a Washington.

È un po' quello che è successo. In quel frangente il COVID era solo un problema cinese, ma ora è anche il nostro problema.

E potrebbe avere conseguenze a livello economico molto importanti...



Trimestre perduto

In questo momento tutti sono preoccupati per la propria salute. Vediamo anche prezzi delle azioni più bassi e questa non è una coincidenza.

Per capire perché, dobbiamo osservare come cadono i pezzi di un domino.

Il governo cinese ha risposto all'eruzione iniziale della malattia a Wuhan con misure di contenimento, ordinando la chiusura temporanea di molte aziende. La produzione e l'attività economica sono fortemente diminuite: le navi che normalmente esportano merci in Occidente non hanno più lasciato i porti a cui erano ancorate.

Questo era un problema, e lo è ancora. Molte aziende statunitensi dipendono da parti e componenti cinesi e se non riescono a trovare sostituti, potrebbe anche essere necessario chiudere. Ma questo finora è accaduto lentamente e non è stato l'unico impatto.

Milioni di piccole imprese cinesi (e alcune grandi) hanno passato settimane con un flusso di cassa limitato o nullo.

Alcune non saranno in grado di recuperare il tempo perduto. Una stanza d'albergo non prenotata o la cui prenotazione è stata cancellata rappresenta un'opportunità perduta in modo permanente. Lo stesso vale per un tavolo al ristorante, un posto al teatro o una corsa in taxi.

Quindi queste aziende hanno perso vendite che non possono recuperare, ma i loro costi sono tutti ancora lì: mutui, manutenzione, salari.

E anche se fossero in grado di eliminare i salari dall'equazione, questo non eliminerà il problema. Significherebbe spostarlo semplicemente ai lavoratori, anche loro con i propri costi sulle spalle.

A tempo debito, la Cina tornerà al lavoro, ma solo dopo aver perso l'attività economica di un intero trimestre. Questo è un grave problema nelle economie fortemente indebitate e la Cina non è l'unica. Ciò influisce sugli utili aziendali, quindi i prezzi delle azioni calano.



Scuole chiuse

Ora parliamo degli Stati Uniti. I cambiamenti stanno avvenendo rapidamente, quindi perdonatemi se questo post non è aggiornato.

Mentre scrivo, abbiamo notizie della malattia sia sulla costa orientale che occidentale. Molti altri sono probabilmente infetti, ma non lo sappiamo perché finora i test sono stati piuttosto limitati.
  • Le persone che pensano di poter essere costrette a casa si affollano nei negozi per acquistare beni essenziali.
  • Alcune grandi aziende stanno dicendo ai lavoratori di annullare i viaggi non indispensabili.
  • Le persone sfortunate che sono venute in contatto con una persona positiva al COVID sono isolate, temporaneamente rimosse dall'economia.
  • Almeno una scuola è stata chiusa a causa di un membro del personale infetto.

In Giappone hanno chiuso tutte le scuole per almeno un mese. Ciò limita i genitori che lavorano, il che significa che loro o i loro datori di lavoro perderanno denaro. E recuperare il tempo perso quando tutto questo sarà finito interromperà altri piani.

Il Giappone è un'economia avanzata con assistenza sanitaria moderna, servizi igienico-sanitari eccellenti e un buon controllo delle malattie. Eppure il COVID lo sta colpendo duramente.

Non vedo alcun motivo per pensare che gli Stati Uniti andranno meglio. Il virus è qui e si sta diffondendo. Anche se moriranno poche persone, controllarlo potrebbe comunque far chiudere molte aziende.

La mia ipotesi migliore è che siamo un paio di settimane indietro rispetto al Giappone. In tal caso, il debito che ha spinto gran parte della nostra crescita ci si ritorcerà contro.

A tutto ciò dobbiamo aggiungere i problemi legati alla supply-chain della Cina, che avrebbero influenzato seriamente gli Stati Uniti anche se il virus non fosse arrivato qui.

Il che ci porta alle banche.



Perdite a profusione

Come dice il vecchio detto, non si può ottenere sangue spremendo una rapa. Cosa succede quando milioni di debitori improvvisamente non riescono a pagare i loro prestiti?

Non è un'idea folle. È del tutto possibile se gli Stati Uniti si ritroveranno così tanti problemi a controllare il coronavirus come la Cina, impedendo alle persone di lavorare per settimane.

Tenete presente che circa il 40% degli adulti statunitensi non può gestire una spesa imprevista di $400. Se, ad esempio, siete un cameriere o un assistente di volo che viene licenziato perché le persone stanno a casa e non viaggiano, perderete reddito. Molte delle persone colpite resteranno indietro sui loro debiti.

Le banche presumono che un determinato numero di prestiti risulterà inadempiente. Hanno riserve a tale scopo, ma poiché anche le banche stesse sono indebitate, troppe inadempienze in breve tempo possono bruciare suddette riserve. E allora?

In Cina il governo sta permettendo (o forse ordinando) alle banche di ignorare il problema e di smettere di riconoscere i crediti inesigibili.

Potrebbe succedere anche qui? Può darsi. Posso immaginare i regolatori che concedono alle banche maggiore "flessibilità" nella gestione dei loro portafogli di prestiti. La Federal Reserve può anche prestare denaro alle banche che ne hanno bisogno.

Ma tali misure non cambieranno la realtà. Il debito sarà ancora lì e le perdite abbonderanno. per chi?

La Cina lo farà nel modo comunista: collettivizzerà il dolore.

Il resto di noi potrebbe essere diretto verso qualcosa di simile alla crisi finanziaria del 2008, con un settore bancario fortemente indebitato che detiene un gran numero di prestiti in sofferenza. Ma questa volta:
  • La FED non può tagliare molto i tassi se non vuole dirigersi in territorio negativo.
  • Qualsiasi stimolo fiscale si aggiungerà ad un deficit federale già gigantesco.
  • Tutti potrebbero avere a che fare con una gigantesca crisi sanitaria, oltre ad una recessione.
  • Tra tutte le persuasioni politiche, le persone non amano i salvataggi bancari e non vorranno vederli di nuovo.

E tutto ciò si svolgerà in un anno elettorale già controverso.

Non so dove stiamo andando. Forse la FED estrarrà un coniglio dal suo cappello, forse le paure del virus sono esagerate e tutto ciò passerà rapidamente.

In caso contrario, avremo una bella gatta da pelare per le mani.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


2 commenti:

  1. Non per difendere Trump, ma dal suo insediamento in poi, indipendententemente dalle sue proteste e pressioni, la Fed aveva iniziato una normalizzazione dei tassi ed un processo di tapering. Chi ha creato il disastro sono stati i suoi predecessori e sempre durante la prsidenza Obama. Tassi zero e QE sono roba di marca Obamiana ed all'epoca c'era si lo strascico della crisi 2008, ma non di certo l'emergenza che stiamo vivendo adesso. Personalmente sono stracontrario a queste politiche di giapponesizzazione, manipolazione e finanziarizzazione estrema dell'economia, ricette di un disastro, ma non dimentico i veri responsabili, gente come Obama e Draghi per intenderci, gente ancora oggi mai citata quando si analizzano i gravi problemi con cui ora biaogna fare i conti o peggio che viene ancora spesso descritta come eroica. Trump rimarra' col cerino in mano, come la pessima Lagarde, ma sono solo i continuatori della criminale opera in atto da un decennio per non dire mezzo secolo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Giacomo.

      L'Argentina è un ottimo caso di studio per esplorare il futuro. Tutte le peggiori idee economiche e politiche che ora si stanno sviluppando in tutto il mondo, sono state provate per molti anni a Buenos Aires.

      Programmi di spesa senza restrizioni? Fatto!

      Enormi deficit pubblici? Fatto!

      Stampa di denaro incontrollata? Fatto!

      Controlli dei prezzi? Fatto!

      Sussidi per proteggere le industrie? Fatto!

      Clientes, truffatori e opportunisti che gestiscono il governo? Fatto!

      E l'inflazione? Fatto! Il tasso d'inflazione reale è al 55%. Come si possono fare affari con denaro che perde valore a tal ritmo? Come si può proteggere la propria ricchezza?

      Ognuno di questi punti è un indicatore per capire a che livello di "argentinizzazione" siamo arrivati nei vari Paesi del cosiddetto primo mondo. Mentre i pianificatori monetari centrali stanno implementando misure sempre più folli per tenere in piedi la baracca, non ultimo il QE infinito della FED, siamo di fronte al fallimento conclamato del sistema bancario centrale e del denaro fasullo ad esso associato.

      Molto probabilmente aprirà le danze la BOJ. Anche perché Tokyo è sempre stata una tappa intermedia, la destinazione finale è Buenos Aires...

      Elimina