Bibliografia

giovedì 16 gennaio 2020

Perché la guerra alla droga fa circolare droghe sempre più pericolose

Al di là della comprensione tecnico/economica (inconfutabile) del perché la guerra alle droghe è un fallimento e una forma di clientelismo nei confronti delle mafie, ecco un articolo molto interessante che spiega le motivazioni originarie e vere (non quelle presumibilmente buone sventolate dallo stato in faccia agli elettori per raggirarli) di tale conflitto negli Stati Uniti. Sostanzialmente Nixon non ha fatto altro che ordire uno stratagemma per liberarsi dei suoi avversari nell'elettorato americano, la sinistra anti-guerra e la comunità nera. La guerra è la salute dello stato, la giustificazione della sua recalcitrante esistenza, solo che come per ogni cosa che tocca gli sfugge di mano. Lo stato fa leva sulla stupidità delle persone a non ricercare la causa dei fenomeni che li circonda e finisce per glorificare l'instupidimento di massa... almeno finché i carri bestiame non arrivano anche per quelle persone che vengono caricate di forza su di essi al grido "Sono uno di voi!".
____________________________________________________________________________________


di Jose Orellana


Sin dall'inizio della cosiddetta guerra alla droga negli USA, c'è stato un aumento significativo della loro pericolosità, una tendenza che ricorda quella durante la proibizione dell'alcool nel ventesimo secolo. Cosa provoca tali tendenze?

Un suggerimento ce lo può dare il teorema di Alchian-Allen, secondo cui c'è un aumento della pericolosità della droga in risposta ai cambiamenti nella struttura dei costi e degli incentivi. Spesso questo è il risultato delle leggi approvate in merito.



Il Teorema di Alchian-Allen

La terza legge della domanda, nota come Teorema di Alchian-Allen, afferma che quando il prezzo di due beni sostitutivi è influenzato da un costo fisso aggiuntivo; il consumatore, supponendo che l'individuo agisca al margine, opterà per una qualità superiore del bene in considerazione. La chiave di questa tendenza risiede nel costo fisso e nell'esame dei prezzi relativi. Questo teorema, quindi, può spiegare l'aumento della pericolosità delle droghe.

Ad esempio, supponiamo che in Florida e in Virginia ci sia un interesse spiccato per il mercato delle mele e che ci siano due qualità, vale a dire, mele di bassa e alta qualità; la mela di bassa qualità vale cinque dollari e quella di alta qualità vale dieci dollari. Supponiamo inoltre che ci siano costi di trasporto fissi per coloro che vivono in Virginia, poiché queste mele sono prodotte in Florida. Per semplicità, supponiamo infine che i residenti della Virginia affrontino un costo di trasporto fisso di cinque dollari, il quale viene aggiunto al prezzo delle mele di bassa e alta qualità. Per i residenti della Virginia il prezzo di una mela di bassa qualità diventa dieci dollari, mentre una mela di alta qualità vale ora quindici dollari. È più economico per i residenti in Virginia acquistare mele di alta qualità piuttosto che di bassa qualità. Al margine, gli individui tenderanno ad acquistare mele di qualità superiore anziché inferiore.


L'esempio qui sopra mostra che, al margine, è più economico per gli abitanti della Virginia acquistare mele di qualità superiore. La chiave è il costo di trasporto fisso ed i prezzi relativi. Questo teorema può generalmente essere applicato a qualsiasi bene; ovviamente si deve presumere che gli individui agiscano al margine e che quindi si aspettino maggiori benefici (o soddisfazioni) acquistando il bene di qualità superiore.



Il Teorema di Alchian-Allen e la guerra alla droga

Per quanto riguarda le droghe illegali, che sono un bene per i consumatori, il Teorema di Alchian-Allen può aiutare a capire perché si tende a vedere un aumento della loro pericolosità in caso di proibizionismo. Come dimostrato sopra, il Teorema di Alchian-Allen si applica a qualsiasi bene a condizione che vi sia un costo fisso aggiunto al suo prezzo. Coloro che acquistano droghe illegali affrontano un costo fisso, vale a dire, il rischio di essere arrestati, sostenere una procedura processuale, essere etichettati come criminali, ecc.

Questi nuovi rischi per il consumatore aggiungono un costo fisso alla droga, che ovviamente può essere qualsiasi cosa, dalla cannabis ai narcotici. Poiché la burocrazia ha cambiato la struttura dei costi e degli incentivi per il consumatore, al margine ora ci sono più benefici (o soddisfazioni) nell'acquisto di una droga più potente. Con tali cambiamenti nella struttura dei costi, perché rischiare di essere catturati dalle forze dell'ordine con una droga inferiore e di bassa potenza?

I consumatori di droghe non sono le uniche persone che rispondono ai cambiamenti nella struttura dei costi che derivano da una legislazione proibitiva. Anche i trafficanti di droga regolano le loro azioni per soddisfare le esigenze dei consumatori, ovvero forniscono loro droghe con una potenza maggiore. Dato che il consumatore, come menzionato sopra, deve affrontare un costo fisso in termini di rischio, lo spacciatore ha ora un incentivo a migliorare la qualità del suo prodotto, vale a dire, la sua potenza. Per il consumatore l'aumento del prezzo della droga ad alta potenza è ora, relativamente parlando, più economico e più utile rispetto all'acquisto di droga inferiore a bassa potenza e ad un prezzo inferiore.



La Legge di Murphy: tutto ciò che può andare storto, andrà storto

Si può sostenere che la criminalizzazione della droga si basi sulle buone intenzioni; tuttavia, con l'aiuto della buona teoria economia, si capisce perché ciò che può sembrare una buona politica ha invece esiti orribili. Come è stato dimostrato, il Teorema di Alchian-Allen può essere usato per analizzare le conseguenze della guerra alle droghe, vale a dire, un aumento della loro potenza e pericolosità. Inoltre anche la storia racconta che il divieto porta a conseguenze dannose, già osservate durante il divieto dell'alcool. Alla fine i politici che sostengono e favoriscono l'implementazione della guerra alle droghe non possono sfuggire alla Legge di Murphy.

Qual è la soluzione? La soluzione, ovviamente, è porre fine a questa guerra; ha provocato un'autentica epidemia di droghe che, ironia della sorte, la legislazione doveva evitare. Con la legalizzazione delle droghe non ci sarebbe più un incentivo a produrre droghe più potenti e pericolose.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


1 commento:

  1. Questo è ciò che accade quando lo stato rende illegale l'uso, la produzione, la distribuzione e il possesso delle droghe. L'illegalità spinge le aziende rispettabili che le vendono fuori dal mercato. Sono sostituite da persone sgradevoli che non esitano a ricorrere alla violenza per esercitare il loro commercio. Facile così togliere dal mercato la concorrenza no? Qualcuno potrebbe dire che sia un accordo...

    Da quando il possesso, la produzione e la distribuzione delle droghe sono stati resi illegali, polizia e i pubblici ministeri hanno creato un'industria che insegue persone che violano le leggi sulle droghe. Questa caccia ha arricchito molti avvocati, ma non importa quante persone siano state arrestate e mandate in prigione, non ha fatto nulla di buono: quelli che vengono arrestati immediatamente vengono sostituiti da nuovi.

    C'è solo un modo per mettere fine ai cartelli della droga e alle bande ad essi connesse. Non attraverso repressioni violente e azioni penali, ma piuttosto attraverso la legalizzazione delle droghe. Terminando la guerra alla droga, le aziende rispettabili rientrerebbero immediatamente sul mercato e le persone violente e sgradevoli subirebbero una concorrenza a cui non riuscirebbero a resistere.

    Questo è quello che è successo con l'alcol, che uccide molte più persone delle droghe illegali. Quando i funzionari statunitensi ne resero illegale il possesso, la produzione e la distribuzione, spuntarono cartelli, bande e violenza. Poi quando gli americani resero l'alcol di nuovo legale, sparirono cartelli, bande e violenza legati al proibizionismo.

    Per riavere una società sicura esiste un solo modo: la legalizzazione delle droghe.

    RispondiElimina