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mercoledì 27 novembre 2019

L'euforia del melt up e la disperazione del melt down





di Sven Henrich


Ci sono un sacco di chiacchiere in giro riguardo un imminente melt up in arrivo. E perché no? Se la crescita dei fondamentali o degli utili non ha più importanza e i mercati stanno nuovamente affogando nella liquidità artificiale delle banche centrali, si può benissimo rinunciare a qualsiasi valutazione o discussione dei fondamentali.

Tuttavia mentre parliamo, i mercati stanno raggiungendo livelli storici chiave di resistenza tecnica e punti di confluenza fortemente overbought, ciononostante la natura di tale rally verso nuovi massimi è estremamente fragile.

Guardiamo alcuni dati e grafici e accertiamoci del melt up, nonché i motivi per cui questo si trasformerà in un melt down e la storia finirà in una valle di lacrime.

In primo luogo, la FED è riuscita a trasformare i mercati in un cimitero: privo di qualsiasi impulso, privo di qualsiasi determinazione dei prezzi infragiornaliera. Da quando è stato introdotto il "non QE", il carattere dei mercati è cambiato.

Il senso unico dell'azione dei prezzi, guidata in gran parte da gap overnight e vuoti nella determinazione infragiornaliera dei prezzi, ha portato molti indicatori a raggiungere condizioni estreme, come evidenziato anche dall'indice Fear & Greed.

La FED, in preda alla disperazione di controllare i tassi e all'effetto "nessun'altra alternativa in vista", ha fatto ricorso alla stampante monetaria e il denaro creato ex novo sembra non avere altra destinazione se non quella di finire nuovamente nelle azioni. Quando i rendimenti sono crollati questa estate, i fondi pensione sono stati costretti a comprare azioni a tutto spiano: il 47% dell'allocazione dei loro attivi è finita in asset rischiosi, la percentuale più alta sin dal 2007. Gli asset rischiosi sono nuovamente considerati privi di rischio.

Le costanti distorsioni, ora accentuate dalla necessità di "calmare" i mercati monetari, ci hanno riportato ai vecchi tempi del QE. La FED o sta negando o sta mentendo apertamente sugli impatti delle sue azioni.

Questa settimana i mercati hanno toccato il 145,8% della capitalizzazione di mercato rispetto al PIL e potrebbero addirittura salire di più. Stiamo assistendo alla grande distorsione di tutto.

A mio avviso, tutto ciò alla fine cadrà a terra come un castello di carte. Può avere senso applicare tali politiche sull'orlo di una crisi, ma non al 145% della capitalizzazione di mercato rispetto al PIL. Cosa dovrebbe rappresentare questa linea di politica se non calciare il barattolo ancora una volta? Ogni nuovo massimo nei mercati azionari è una celebrazione di una maggiore disparità di ricchezza.

La rabbia populista, in gran parte guidata da tale disuguaglianza di ricchezza, sta facendo a pezzi le democrazie. Le elezioni americane del prossimo anno saranno tanto brutte come mai le abbiamo viste. Le popolazioni sono separate dalla realtà da percezioni sempre più distorte. E sotto la superficie tutto sta ribollendo.

E sì, senza mai ammetterlo, la FED e le coorti hanno paura. Sono timorosi che quanto messo in piedi esploderà loro in faccia. E non posso biasimarli, è scoraggiante.

Ma la FED fallirà. Perché? Perché non l'ha mai visto arrivare. Per reagire in modo così esagerato solo 10 mesi dopo aver proiettato una realtà completamente diversa (aumenti dei tassi e QT), ora sta facendo il contrario arroventando la stampante monetaria. Non ha alcun piano, sta reagendo istintivamente, inseguendo i fondamentali che richiedono un'espansione del debito sempre maggiore per produrre una crescita sempre meno incrementale.

La speranza è per un'altra ripetizione del 2016. E cos'è stato il ​​2016 se non $5.500 miliardi in interventi della banca centrale?

Il fatto è che il tasso d'interesse naturale vuole andare altrove. Senza gli interventi della FED i tassi overnight sarebbero molto più alti, cambiando radicalmente tutto. È per questo motivo che vediamo questi sconquassi giornalieri nel mercato repo.

Mentre i mercati sono calmi in superficie, le forze di mercato più grandi stanno rosicchiando la base. E quindi l'unica soluzione della FED è gonfiare una bolla ancora più grande.

Il prezzo guida il sentiment. In realtà lo fa sempre, e ora che i mercati sono sempre ai massimi, le persone stanno diventando di nuovo rialziste. Non per guadagno, crescita o cose fondamentalmente correlate. Perché il prezzo è più alto, ma perché è più alto? A causa della FED.

Quando sapremo che tutto ciò cadrà a terra come un castello di carte? Quando non ci sarà un'inversione di tendenza nella crescita a seguito di queste azioni.

Rimane una questione di efficacia. Per ora l'efficacia ha dimostrato di produrre nuovamente nuovi massimi. E sì, il 2-3% sono nuovi massimi marginali. E come abbiamo visto l'anno scorso e quest'anno, i nuovi massimi marginali del 3%-3,5% sono stati tutti venduti. Con una corsa simile potremmo persino vedere 3119-3134 sull'indice SPX.


Questo mercato sta riproducendo la stessa sceneggiatura che abbiamo visto ormai da mesi, basata sulle promesse della FED e poi rally in canali sempre più stretti fino a quando non viene venduto all'annuncio di un taglio dei tassi.


Ma forse il "non QE" ha cambiato tale dinamica, mentre ora ci spostiamo sopra la linea di tendenza.


Sì, il burst sopra la linea di tendenza superiore è il famigerato modello a megafono. È tutto finito ora?


Forse, e forse no. Ho sempre detto che avremmo potuto ottenere un enorme breakout su un accordo commerciale USA-Cina e ogni giorno vediamo titoli di giornale che mirano a promettere proprio questo. Quanto di ciò è reale e non una gigantesca bolla di sapone, non lo posso sapere.

Dal punto di vista tecnico questo modello deve essere rotto al rialzo e poi deve essere difeso a seguito del test della resistenza (che eventualmente diviene supporto). Finora non è stata testata.

Una delle principali preoccupazioni di questo rally è che si tratta di gap overnight. Un gap bene, 2 ok, ma non 5, 6, 7, 8 e tutti non riempiti. Ad aprile ho delineato il background in un post, andando a sottolineare un livello di perno tecnico, il livello Fibonacci 2.168. Avevo evidenziato la presenza di molteplici tendenze a lungo termine che sembravano convergere nel periodo di ottobre ed il livello 2.618 era uno di questi.

Beh, indovinate un po'? Abbiamo raggiunto quel livello il 7 novembre.


E ovviamente potete notare come tutte le linee di tendenza convergano qui. Potete vederlo dai grafici lineari e logaritmici.

Quindi rimango scettico sul la consistenza di questo rally. Posso sbagliarmi? Ovviamente. Vista l'enorme quantità di liquidità che viene lanciata in questi mercati, forse dovremmo essere sorpresi di non essere ancora arrivati più in alto a questo punto.

La mia opinione è che, con quanto detto come sfondo, inseguire le azioni sia una follia.





Avrei potuto affermare la stessa cosa nel 1999 e non vedere il picco definitivo fino al marzo 2000.


Col senno di poi era giusto definire un pazzo totale chi sarebbe entrato in quel mercato? Sì. Ma da quando fare qualcosa da idioti ha mai impedito all'umanità di abbracciarla completamente?

Vi sareste illusi per 4 mesi prima di vedere sbiadire tutto quanto? Sì. Si trattava della più grande opportunità di vendita di sempre? Sì.


Ma il tempismo è tutto.

Quindi non posso dire quando questa assurdità finirà e le conseguenze di tutto l'eccesso finora visto si placheranno.

Nel grafico qui sopra non si poteva nemmeno definire picco quelli ai primi di marzo, visto che la tendenza era così stabile. Tra novembre e dicembre non ci sono stati quasi cali, per lo più test della EMA5 e un test MA50/banda Bollinger inferiore. Un ribasso da acquistare per la corsa finale.

Non sto suggerendo che accadrà qualcosa di simile anche adesso, ma voglio aumentare la consapevolezza che potrebbe accadere e questa volta la correzione potrebbe essere molto più profonda.

Ma poi guardo azioni come $MSFT e vedo l'enorme eccesso tecnico. Vedo raggiungere i perni tecnici chiave ed i punti di resistenza a lungo termine, mentre i mercati stanno diventando fortemente overbought, l'avidità estrema è pervasiva e il compiacimento è il nuovo credo. Ed è in questo contesto che stiamo assistendo a schiamazzi riguardo un melt up, pur trovandoci ad un mero 2% sopra i massimi precedenti.

Nel 2019 i mercati hanno continuato a salire in base all'ottimismo e alle promesse della FED. Aspettarsi un melt up significa vedere i mercati rompere al di sopra di una tendenza decennale, superare le molteplici linee di tendenza a lungo termine e continuare ad ignorare il quadro degli utili sottostanti.


Sottolineo che la combinazione dei fattori di cui sopra rende questo mercato un ambiente altamente pericoloso. Ad aprile l'ho chiamato scenario di combustione. Bene, siamo esattamente qui, in punto di importanza tecnica che ci rivelerà presto la risposta: un melt up alimentato da liquidità artificiale spedirà i mercati verso un percorso dove la valutazione della capitalizzazione di mercato raggiungerà vette che l'ultima volta si erano viste nella bolla del 2000, con conseguenze molto più grandi in futuro? O vedremo i fondamentali tecnici riprendere il controllo e forzare un riallineamento con la realtà?

Dal mio punto di vista nessuna delle due ha una risposta certa, ma se si tratti di un breakout o di un falso breakout rimane ancora da vedere, ma non sono nemmeno cieco di fronte alla presa delle banche centrali, in particolare la FED, su questi mercati. Ne sapremo di più quando si verificherà il test. A mio avviso il $VIX ha un appuntamento in arrivo con il livello 17. La natura di tale appuntamento può decidere tutto.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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