Bibliografia

giovedì 24 ottobre 2019

La Spagna può gestire una crisi globale?





di Daniel Fernández Méndez


Se dovesse arrivare una recessione globale, e le probabilità stanno salendo, la Spagna ne soffrirà e potrebbe entrare in una recessione tutta sua?

Diamo un'occhiata ai principali indicatori riguardanti la Penisola iberica.

In primo luogo, dall'ultima recessione terminata nel 2013 la Spagna è quella che è cresciuta di più tra i Paesi europei, soprattutto dal 2014, sebbene il declino nella sua attività economica prima del 2014 sia stato molto più pronunciato. Possiamo anche vedere che prima del 2009 l'economia spagnola stava crescendo molto più rapidamente rispetto al resto dell'Eurozona.


Come possiamo vedere nel Grafico 1, la Spagna sta vivendo un rallentamento, sebbene il declino sia meno pronunciato di quello nel resto dell'Eurozona sin dal 2018. La crescita della Spagna ha rallentato allo stesso ritmo prima del 2018.

Gli indici dei gestori degli acquisti (PMI) della Spagna sono i migliori indicatori anticipatori di una crescita del PIL, sebbene non forniscano informazioni sulle cause del declino. Sono derivati ​​semplicemente chiedendo ai responsabili degli acquisti nelle società se hanno acquistato più o meno dai loro fornitori rispetto al periodo precedente. Se più della metà risponde di aver effettuato più acquisti, ciò suggerisce che l'economia crescerà. Se meno della metà risponderà in senso affermativo, allora ciò suggerisce che l'economia rallenterà.

Il PMI manifatturiero spagnolo ha fatto segnare un rallentamento economico sin dal giugno 2019. In questo grafico possiamo vedere che la correlazione con la crescita del PIL è molto alta. Possiamo anche vedere che il PMI anticipa i cambiamenti nella crescita economica. In altre parole, il PMI manifatturiero spagnolo indica un rallentamento significativo nel futuro prossimo.


L'andamento del PMI dei servizi è molto simile a quello del PMI manifatturiero. Nonostante ciò, il PMI dei servizi è ben lungi dal mostrare segni di recessione. La tendenza è al ribasso, ma la lettura di agosto, a 54,3, era molto al di sopra dei livelli visti in una recessione.


I dati mostrano che il deterioramento dell'attività economica nel mondo è evidente anche in Spagna, sebbene sia meno marcato.

La Spagna non è immune dall'attuale rallentamento globale e da una possibile recessione. La domanda è: quanto è preparata ad affrontare una tempesta economica?

Sotto alcuni aspetti l'economia spagnola è molto più preparata ad affrontare problemi economici rispetto alla recessione precedente. Sotto altri invece, in particolare quegli indicatori relativi al settore pubblico, la Spagna si trova in una situazione più fragile rispetto al 2007. Diamo prima un'occhiata ai segnali buoni.

La produttività del lavoro nell'economia spagnola cresceva a malapena prima della recessione del 2007. La crescita economica non fu accompagnata dagli aumenti necessari nella produttività del lavoro. Dal 2009 la produttività del lavoro in Spagna è cresciuta più di quella dell'Eurozona nel suo insieme.


L'economia spagnola oggi è molto più diversificata rispetto alla crisi precedente. Infatti l'economia spagnola dedica meno risorse (in termini relativi) alla formazione di capitale fisso nell'edilizia e nel settore immobiliare rispetto al 1995.


Se analizziamo solo la percentuale di investimenti fissi lordi nelle costruzioni e nel settore immobiliare, possiamo vedere come sia precipitata sin dal 2007.


Invece gli investimenti nell'industria sono cresciuti esponenzialmente sin dal 2007, quasi raddoppiando la loro dimensione relativa in dieci anni.


Inoltre l'economia spagnola era incredibilmente dipendente dai finanziamenti esterni prima dell'ultima recessione. Dal 2013 la Spagna ha registrato un saldo positivo nelle partite correnti. Ciò significa che la Spagna ha trascorso più di sette anni producendo più di quanto ha consumato e risolvendo i suoi problemi di debito.

La più grande debolezza dell'economia spagnola è il settore pubblico. Il settore pubblico spagnolo è stato particolarmente lento ad adeguarsi al calo post-crisi delle entrate. Per quanto riguarda il suo deficit, il governo spagnolo non è stato in grado di soddisfare i criteri di Maastricht richiesti per stare nella zona Euro (deficit inferiore al 3% del PIL), malgrado la forte crescita economica della Spagna sin dal 2014.


L'anno 2018 appare notevolmente diverso dal 2006. Nel 2006 la Spagna fece registrare un avanzo considerevole, mentre nel 2018 ha fatto registrare un disavanzo significativo. Infatti la Spagna è colpevole di avere i deficit più alti nell'Eurozona, pari nel 2018 a quasi il 50% del totale.


Il colpevole è la previdenza sociale, la quale è entrata in deficit nel 2010 e da allora ha accumulato deficit record anno dopo anno. Nel 2018 la previdenza sociale ha rappresentato il 57% del deficit della Spagna. Ciò è particolarmente grave se si considera che non finanzia più l'assistenza sanitaria sin dal 1994. Il disavanzo è dovuto esclusivamente ai pagamenti delle pensioni.


Per quanto riguarda il debito pubblico, il problema è molto simile. La Spagna ha affrontato la crisi precedente con finanze pubbliche solide. Al contrario, nel 2018 aveva un debito pubblico molto elevato (97,1% del PIL). Il debito è molto più elevato di quello dell'Eurozona nel suo insieme (85,1% del PIL) e molto lontano dal soddisfare il criterio di Maastricht per il debito pubblico massimo (60% del PIL).


Questo problema ostacola significativamente la capacità di manovra dello stato spagnolo. Il calo delle entrate e l'aumento delle spese causati da una recessione potrebbero portare il disavanzo pubblico al 10% del PIL, una cifra che i conti pubblici già malconci potrebbero sopportare a malapena. Conti pubblici così disordinati potrebbero rovinare gli sforzi di ripresa del settore privato e inaugurare una spirale di distruzione della ricchezza.



Conclusione

Sembra esserci un crescente consenso tra gli analisti economici sul fatto che stia arrivando una recessione globale. Gli indicatori principali indicano che le economie mondiali stanno soffrendo.

Una crisi globale frantumerebbe la crescita economica della Spagna. La buona notizia è che il settore privato spagnolo sta molto meglio oggi e rispetto al 2007 sarebbe preparato per una crisi. La cattiva notizia è che il settore pubblico si trova in una situazione critica, con un margine minimo di manovra in un tale evento.

Rispetto al 2007 l'economia spagnola è meglio equipaggiata per far fronte ad un rallentamento dell'economia globale. Tutto ciò che manca è che il settore pubblico spagnolo, in particolare la previdenza sociale, metta a posto i suoi conti.

Le crisi e le recessioni offrono opportunità positive alle persone e ai Paesi che hanno la volontà e la capacità di coglierle. Spetta al settore pubblico spagnolo mettere ordine nei conti pubblici e gettare le basi affinché la Spagna possa sfruttare tali opportunità.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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