Bibliografia

mercoledì 14 agosto 2019

Trump ha torto riguardo Bitcoin





di Griffin Daughtry


Frustrato dal grado di indipendenza e dall'influenza che possiede la Federal Reserve sull'economia, il presidente Donald Trump ha di recente iniziato a criticare pubblicamente la figura che ha scelto per gestire la banca centrale del Paese, Jerome Powell. "Se avessimo una FED che abbassasse i tassi d'interesse, saremmo come una nave spaziale", ha proclamato Trump, "ma non abbiamo una FED che sappia cosa sta facendo".



Il punto di vista di Trump su Bitcoin è sbagliato

A seguito delle lamentele di Trump, Powell ha partecipato a due giorni di testimonianza congressuale a Capitol Hill. Durante le sessioni, in cui ha discusso di una varietà di questioni economiche, Powell ha avuto il tempo di affrontare l'argomento Bitcoin. "Quasi nessuno usa Bitcoin per i pagamenti, lo usano più come alternativa all'oro", secondo Powell, che ha continuato a riferirsi al re delle criptovalute come ad "una riserva di valore speculativa". Questo, tuttavia, non è andato a genio al presidente già scontento di suo.

 
Trump ha quindi usato la sua famigerata presenza su Twitter per criticare Bitcoin, Libra di Facebook e altre criptovalute. "Non sono un fan di Bitcoin e di altre criptovalute, che non sono denaro e il cui valore è altamente volatile e basato sul nulla", secondo il presidente, che ha collegato i loro usi al commercio di droga e ad altre attività illegali.

Trump ha poi continuato a ricordare ai suoi seguaci che "l'unica vera moneta negli Stati Uniti", riferendosi al dollaro USA, "è più forte che mai". Le osservazioni negative di Trump su Bitcoin rivelano quanto poco egli comprenda le proprietà economiche solide del nuova tecnologia e quanto voglia invece nel diffondere paura, incertezza e dubbio.



Bitcoin non è denaro?

Dato che il denaro non è altro che una merce, che gli individui accettano come mezzo di scambio per evitare le complessità e gli inconvenienti dell'operare in un sistema basato sul baratto, Bitcoin è sicuramente una forma di denaro. Nel corso della storia diverse forme di denaro sono apparse e scomparse dal mercato, in base alle loro proprietà economiche. Poiché tutto il valore economico è soggettivo per l'individuo, come il grande economista Austriaco Carl Menger ha spiegato al mondo nella sua opera fondamentale Principi di Economia, il valore del denaro dipende da quanta fiducia hanno i suoi utilizzatori che esso mantenga nel tempo potere d'acquisto e salabilità.

"Bitcoin è il miglior sound money mai inventato", secondo l'economista Austriaco Saifedean Ammous, perché "la crescita del suo valore non può aumentare con la sua offerta; può solo rendere la rete più sicura e immune agli attacchi." (Per una migliore e più approfondita comprensione delle proprietà economiche di Bitcoin e di come si adatta alla storia del denaro, si dovrebbe leggere il libro di Ammous "The Bitcoin Standard: l'alternativa decentralizzata al sistema bancario centrale".)

Per quanto riguarda il dollaro degli Stati Uniti, il suo valore non è derivato intrinsecamente, o perché soddisfi in qualche modo il criterio di sound money come sembra suggerire il presidente. È quello che viene definito denaro fiat emesso dallo stato. Il valore del dollaro USA è coperto dal monopolio della violenza e dal fatto che fino ad ora mancassero alternative percorribili. Si rischia la possibilità di venire aggrediti e di essere incarcerati ogni volta che ci si rifiuta di pagare le tasse o si cerca di aumentare artificialmente l'offerta di denaro sul mercato. Quest'ultima capacità, e quindi distruggere il valore del dollaro, è ad esclusivo appannaggio delle rotative della Federal Reserve. L'offerta totale di Bitcoin, al contrario, è fissa a 21 milioni e non può essere manomessa da alcuna commissione di pianificazione centrale.



Bitcoin è altamente volatile?

Il presidente Trump non ha necessariamente torto quando suggerisce che il prezzo del Bitcoin è altamente volatile. Ciò che non riesce a capire, tuttavia, è che la volatilità di Bitcoin influisce solo sul suo uso come mezzo di scambio a breve termine, come ha discusso Andreas Antonopoulos in un video che ha caricato su YouTube l'anno scorso. Saifedean Ammous osserva anche che "la volatilità di Bitcoin deriva dal fatto che la sua offerta è assolutamente inflessibile e non risponde ai cambiamenti della domanda" e che alla fine è un attributo del protocollo piuttosto che un fallimento nella sua progettazione.

In The Bitcoin Standard, Ammous spiega che questa "volatilità probabilmente diminuirà" man mano che il mercato continuerà a crescere e le innovazioni tecnologiche costruite sulla rete blockchain inizieranno a maturare. Nonostante la volatilità, Bitcoin rimane ancora "l'asset più performante degli ultimi dieci anni", come ha giustamente sottolineato Anthony Pompliano sulla CNBC l'anno scorso. In parole povere, la volatilità di Bitcoin è un paradiso per i trader giornalieri e non dovrebbe preoccupare gli investitori di lungo termine.



Bitcoin può facilitare comportamenti illeciti e altre attività illegali?

Poiché Bitcoin ha guadagnato una grande popolarità come metodo principale per eseguire transazioni nel famigerato mercato nero online, conserva ancora una reputazione negativa per essere la valuta scelta dai trafficanti di droga. Nonostante questo stigma, è probabilmente la critica più debole di Trump contro Bitcoin. Anche se è stato inizialmente lanciato come uno strumento per eseguire transazioni anonime protette dalla crittografia, le transazioni Bitcoin difficilmente sono non rintracciabili.

Ogni transazione effettuata sulla blockchain di Bitcoin è registrata su un libro mastro pubblico che il mondo intero può vedere. Proprio lo scorso anno, Edward Snowden ha fatto trapelare informazioni che suggerivano che la National Security Agency fosse in grado di tracciare gli utenti Bitcoin e le loro transazioni. Se si desidera agire in modo illegale, un libro mastro pubblico non è certo il luogo in cui si desidera condurre tali transazioni. I dollari statunitensi che escono dai bancomat della vostra banca locale hanno maggiori probabilità di essere utilizzati per il riciclaggio di denaro e l'acquisto di droghe rispetto a Bitcoin.





Allora perché Trump è così contrario a Bitcoin?

Come accennato in precedenza, è difficile determinare se Trump riconosca o meno Bitcoin come una minaccia per l'attuale sistema economico, o se non riesca a comprendere la filosofia economica e politica alla base di questa tecnologia rivoluzionaria. Trump è senza dubbio un sostenitore del nazionalismo economico, come verrebbe etichettato da Ludwig von Mises a causa delle sue guerre commerciali contro la Cina, quindi c'è motivo di credere che abbia paura che il dollaro USA perda il suo dominio egemonico come valuta di riserva mondiale.

Una relazione recente pubblicata dalla Fondazione americana per la difesa delle democrazie (FDD) suggerisce che molti degli avversari mondiali degli Stati Uniti stanno attualmente esplorando l'uso della tecnologia blockchain come mezzo per rovesciare il potere finanziario globale delo zio Sam. Forse il presidente Trump ha ricevuto notifica di questi sforzi ed è per questo che ha scelto di criticare pubblicamente Bitcoin e altre criptovalute.

È anche lecito presumere che il presidente sia solo il prodotto dell'antica scuola di pensiero economica dominata da Keynes, che ha afflitto il mondo accademico moderno da molto prima che si laureasse in economia presso la Wharton School della Pennsylvania. Come la maggior parte degli individui in possesso di una laurea in economia, il presidente Trump probabilmente non è stato abbastanza fortunato da avere la possibilità di leggere Menger o Mises. Non è mai troppo tardi per iniziare a leggere i grandi pensatori Austriaci, signor Presidente!


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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1 commento:

  1. Le azioni ci dicono cosa pensano gli investitori. Le aziende creano ricchezza e se le azioni salgono significa che il futuro è luminoso, giusto? Ciò che negli ultimi 10 anni nello specifico abbiamo scoperto è che le banche centrali hanno falsificato i tassi d'interesse ed i prezzi degli asset, inondando i mercati di credito facile e creando l'illusione di una sovrabbondanza di capitali.

    Gli americani sono risultati grandi vincitori nel XX secolo: nel 1900 gli USA erano già la più grande economia del mondo; nel 1950 producevano il 35% della produzione totale mondiale; nel 1989 il loro rivale principale, l'Unione Sovietica, abbandonava la corsa sapendo di non poter competere.

    Poi è arrivato il XXI secolo e con esso il bust. La quota americana della produzione mondiale è scesa al 24% e tutte le promesse per il glorioso nuovo secolo si sono rivelate nient'altro che bugie: i geni della FED che gestivano l'economia, George W. Bush, con la sua "missione compiuta" da $5000 miliardi in Iraq, il piano di assistenza medica di Barack Obama secondo cui "non avrebbe aggiunto un centesimo ai nostri deficit", la promessa di Donald Trump di "bilanciare il bilancio" e "ripagare il debito nazionale in otto anni", ecc.

    L'America sta decadendo da almeno 20 anni ormai. La sua economia e il suo mercato azionario sono stati entrambi raggirati e distorti dalla promessa del denaro fiat facile e dalla presunta conoscenza superiore di un manipolo di burocrati. L'erosione della fiducia e del rispetto per questi pagliacci è dimostrata anche dall'interesse generale per le criptovalute.

    Non c'è dubbio che stiamo assistendo agli ultimi giorni non solo della Federal Reserve, ma dell'intero sistema bancario centrale (insieme la suo compagno di merende, lo stato sociale). Coloro che conoscono la verità devono fare tutto il possibile per garantire che la crisi si traduca in un ritorno a mercati liberi e sound money.

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