mercoledì 10 luglio 2019
Cosa succede quando si manca di rispetto a Mr. Market
di Bill Bonner
DUBLINO, IRLANDA - Un grande giorno a Wall Street ieri. Il Dow è salito di oltre 500 punti dopo che il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha dichiarato agli investitori che non hanno nulla di cui temere.
Sì, i grandi maghi del quartier generale della FED guariranno ogni ferita, leniranno ogni cuore e si assicureranno che non ci sia più una pentola senza un pollo dentro.
"Don't fight the Fed" è uno dei più sacri dicta di Wall Street e di solito uno dei più redditizi. Quindi, se la FED sta facendo salire i prezzi delle azioni, come potrebbe sbagliare uno che le acquista?
Però ci chiediamo... in che modo la politica della FED si collega al mondo reale, al denaro, al lavoro, ai profitti, all'innovazione, alla tolleranza e a tutte le altre cose che producono ricchezza reale?
La volta scorsa abbiamo presentato l'esempio di Re Canuto, il quale si recò sulle sponde del Mare del Nord e comandò la marea; quest'ultima non prestò attenzione. "Vedete", disse ai suoi cavalieri, "anche il più potente degli uomini non può fermare i cicli del mondo naturale" (o qualcosa di simile).
Gli stati possono approvare leggi, possono costringere le persone a pagare le tasse, possono persino dire al sole di alzarsi di mattina, ma non di sera.
Ma se i federali dovessero dire a tutti che d'ora in poi dovrebbero andare in giro con le zucche in testa, una piena conformità potrebbe essere difficile.
Allo stesso modo, la FED può influenzare i prezzi e alterare il ritmo naturale del mercato, ma solo fino ad un certo punto. Se avesse il pieno controllo, non avremmo recessioni, crash, iperinflazioni, o qualsiasi altra cosa che non vogliamo.
Se i federali fossero davvero in grado di controllare un'economia, il popolo del Venezuela non sarebbe affamato, per esempio, e l'Argentina non avrebbe il 40% d'inflazione. E il povero americano che lavora avrebbe ottenuto un sostanziale aumento negli ultimi 45 anni.
La formula "dipendente dai dati" è solo un altro esempio di assurdità. Potete usare i dati in entrata (luce) per dire quando il sole sta sorgendo, ma ciò non significa che potete dire al sole di tramontare quando volete. Alla natura non piace la mancanza di rispetto.
Né a Mr. Market. Sopporta molto, ma solo così tanto. Quindi la vera domanda è: quanto possono andare lontano i federali prima che Mr. Market si stancherà?
Powell dice che "sosterrà l'espansione". "Ma davvero?", dice Mr. Market.
Nella recessione del 2000, la FED di Greenspan soppresse il tasso dei fondi federali di 500 punti base. Tuttavia, in termini di oro, il Dow scese dell'82%. Nel 2008/2009, la FED di Bernanke ha nuovamente tagliato i tassi di 500 punti base. Ancora una volta, le azioni hanno comunque perso il 68%.
E ora l'espansione sembra avvicinarsi alla fine (deve finire prima o poi!)... e la FED ha solo 240 punti base da poter tagliare.
Inoltre la FED non può rendere le aziende più preziose, non può aumentare le loro vendite, non può aumentare i loro profitti, non può migliorare i loro prodotti o rafforzare il loro marketing, non può creare più tempo o più soldi veri o rendere le persone più intelligenti o più creative.
Tutto ciò che può fare è ingannare e deviare le risorse con denaro falso e segnali di prezzo falsi.
Di recente abbiamo esaminato una società per vedere come funziona. Un amico ha deriso la nostra strategia di allocazione Dow-to-Gold , che ci tiene fuori dalle azioni per lunghi periodi.
"Vi siete persi un mondo fantasmagorico negli ultimi 10 anni e siete stati seduti con le mani in mano Non otterrete soddisfazioni in questo modo."
Poi ha continuato spiegando che aveva fatto un buon investimento investendo in una delle più antiche e affidabili società del paese: la Hershey Company.
L'azienda fornisce beni e servizi reali, con un profitto ha tenuto a sottolineare. Con un margine di profitto di circa il 15%, la Hershey è un buon affare con un flusso di entrate affidabile.
Ma i guadagni non sono arrivati dalla vendita di cioccolato. Nel 2010 la società ha venduto $5,6 miliardi in cioccolato; nel 2018 $7,8 miliardi. Un bel aumento del 40%.
Ma il titolo è passato da $27 a $133. Questo è un aumento del 390%... quasi 10 volte tanto. Come mai?
In generale, possedere un'attività lucrativa è il modo migliore per fare soldi. Perché fa parte del grande mondo win-win: un investitore merita di essere ricompensato per aver migliorato la felicità e la soddisfazione (e probabilmente anche l'obesità e le carie!) degli altri. Merita di partecipare ai guadagni.
E gli investitori della Hershey l'hanno fatto. La società ha pagato un dividendo annuale di circa il 2,2% negli ultimi 10 anni, circa lo stesso di un T-bond a 10 anni.
Ma da dove viene il resto del guadagno? Secondo la teoria classica, un investitore merita il tasso di un titolo del Tesoro... più un po' di più per compensare il rischio aggiuntivo. Ma il 350% in più? Com'è possibile?
La risposta, ovviamente, è che il tutto non ha nulla a che fare con il business del cioccolato o con i clienti soddisfatti. Invece gli investitori erano involontariamente complici di una frode elaborata... una fregatura... e uno schema di Ponzi.
Questa è la tendenza della "finanziarizzazione" di cui abbiamo parlato spesso su queste pagine. Il mondo win-win della produzione di beni per i consumatori è stato messo in ombra dal mondo win-lose delle magie finanziarie e dei tassi d'interesse reali negativi.
E, secondo i nostri calcoli, gli Stati Uniti ora hanno circa $50.000 miliardi di questa ricchezza di Ponzi: in titoli gonfiati, obbligazioni e valutazioni immobiliari.
Gli schemi di Ponzi o piramidali funzionano prendendo nuovi capitali e fingendo che siano guadagni. Il problema è che quando lo si capisce, il nuovo capitale scompare e anche quello vecchio. E tutto crolla.
Allo stesso modo, dal 2009 al 2019, il mercato azionario ha inglobato capitali falsi... e ha fatto finta che fossero veri.
Wall Street ha fatto piovere "guadagni", ha gonfiato i risultati "migliori delle attese", i riacquisti di azioni proprie, fusioni/acquisizioni e le valutazioni delle IPO da miliardi di dollari.
E in questo mondo, anche le buone compagnie con profitti reali (come la Hershey) sono state sollevate con la marea del denaro fasullo.
In questa nuova era di tassi estremamente bassi, hanno spiegato gli esperti, una resa del 2% è stata abbastanza buona. Soprattutto quando ottenete anche un guadagno in capitale del 390%.
Ma, come in ogni schema Ponzi, i "profitti" arrivano facilmente e se ne vanno altrettanto facilmente. Alla fine, la marea cambia e né Re canuto né Powell possono fermarla.
Saluti,
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/
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Ma non erano i cinesi i "manipolatori di valute"? Chi non legge la stampa generalista e invece si informa su blog indipendenti come il mio, sapeva già che una tale accusa era una farsa, visto che col denaro fiat tutti sono manipolatori di valute. Inutile dire che la maggior parte dei Paesi in questo momento sono scesi sul campo di battaglia: guerra tra valute. Una guerra tra valute è un conflitto tra nazioni che cercano di svalutare artificialmente la propria valuta per essere più competitivi a livello internazionale, ma anche per danneggiare i loro avversari.
RispondiEliminaQuesto è quello che si vede... quello che non si vede è che la svalutazione uccide la competitività, non è uno strumento per "stimolare" le esportazioni, è uno strumento per il clientelismo e distrugge il potere d'acquisto di stipendi e risparmi a beneficio dei settori a bassa produttività e dello stato. È un trasferimento di ricchezza dai risparmiatori allo stato.
Il problema è che l'Europa da un lato ha bisogno di una valuta forte che garantisca il potere d'acquisto di salari e risparmi in un paese in cui l'inflazione è già sottostimata dalle cifre ufficiali e dall'altro un euro debole per far sembrare competitivi i settori deboli e aumentare le esportazioni. Ma la svalutazione non è uno strumento per migliorare l'export, è uno strumento per mascherare gli squilibri strutturali e per rubare silenziosamente la propria popolazione. Con l'assalto a salari e risparmi che comporta la svalutazione, nessuno vince.
Una guerra tra valute è una guerra contro le persone comuni, i loro salari ed i loro risparmi, a vantaggio invece di settori inefficienti e indebitati. Quando gli stati attaccano la valuta, la reazione degli attori economici non è di investire e consumare di più, è invece esattamente il contrario.
Una guerra tra valute non riguarda chi vince, ma chi perde di più. Alla luce di questo ennesimo attacco, il messaggio al mondo dovrebbe essere ormai chiaro: comprare asset di riserva (bitcoin, oro, argento).