venerdì 10 maggio 2019
Pagliuzze dorate portate dal vento
di Alasdair Macleod
La vita nel mondo dei lingotti d'oro è piena di misteri. Ogni mistero è come una pagliuzza portata dal vento, che individualmente significa poco, ma nel complesso è diverso. Sì, c'è una partita molto più grande in atto, portando l'aforisma di Kipling ad un livello più alto.
Una di queste pagliuzze è il continuo accumulo di riserve auree da parte della Russia. Gli esperti finanziari ci dicono che serva ad evitare di essere obbligati ad usare il dollaro USA, e indubbiamente c'è del vero. Ma perché l'oro? E su questo gli esperti rimangono silenti. C'è una risposta, e cioè la Russia comprende in linea di massima le virtù del sound money rispetto al possesso di IOU di carta di un altro Paese. Quindi vende dollari e compra oro.
Ma la Russia sta ora compiendo un ulteriore passo in avanti: Izvestia ha riferito che il ministero delle finanze russo sta valutando l'abolizione dell'IVA sugli acquisti privati di lingotti d'oro. Questa mossa potrebbe generare una domanda russa privata annua tra le cinquanta e le cento tonnellate. Ancora più importante, spianerebbe la strada all'oro affinché circoli in Russia come denaro.
Dovremmo metterci nei panni della Russia per scoprire perché questo possa essere importante. Essa è il più grande esportatore di energia, compreso il gas, spingendo l'Arabia Saudita al secondo posto. Ciò significa che è anche la più grande acquirente di valute fiat per l'energia. Ma visto che la Russia è fortemente scettica sul futuro delle valute fiat, le trasforma in risorse fisiche, come infrastrutture e hardware militare o oro.
Poi c'è la Cina, la quale ha annunciato nuove aggiunte mensili alle sue riserve auree. La Cina è piena fino al collo di dollari, e le aggiunte mensili relativamente minori alle sue riserve fanno poca differenza. Tuttavia il legame tra le borse di Mosca e Shanghai suggerisce che Russia e Cina stiano coordinando le attività di gold dealing.
In ogni caso, la Cina ora domina i mercati dei lingotti fisici. Le consegne (prelievi) dai depositi dello Shanghai Gold Exchange in mani pubbliche sono a circa due terzi dell'offerta mineraria mondiale. Con 426 tonnellate nel 2017, la Cina è di gran lunga la più grande nazione che estrae oro, e lo stato possiede tutta la capacità di raffinazione della Cina, anche quando prende l'oro doré dall'estero.
Spesso si dice che la motivazione dietro questa linea di politica è che la Russia e la Cina sono in guerra finanziaria contro il più grande debitore del mondo. Ma non è questa la ragione per cui suddette nazioni hanno scelto l'oro come espressione della loro antipatia per le politiche monetarie americane. Conoscono la differenza tra le valute fiat scoperte ed il sound money, che è stato scelto dalle persone sin da quando hanno iniziato ad utilizzare una merce-ponte specifica nelle loro transazioni.
È vero, tuttavia, che gli americani abbiano reso il dollaro un'arma. I dollari USA sono stati la valuta di riserva mondiale degli ultimi quarantotto anni, e l'America, che paga tutto in dollari inflazionati, ora dice che vuole un accordo commerciale migliore. Ovviamente si presuppone che la supremazia del dollaro sia indiscutibile e a causa del loro bisogno di dollari la Cina e gli altri esportatori saranno costretti a rispettarlo.
Il governo degli Stati Uniti paga per tutto in una valuta che emette a suo piacimento. I nuovi dollari guadagnano valore solo quando sono in circolazione, ma il costo di produzione è zero, rubando il loro valore dalla valuta precedentemente emessa. Tuttavia il governo degli Stati Uniti non è in grado di bilanciare i suoi libri senza riciclare alcuni di questi dollari nei propri IOU (titoli del Tesoro USA). Poiché devono essere rimpatriati per bilanciare i libri del Tesoro degli Stati Uniti, quest'ultimo li prende in prestito dagli stranieri che altrimenti potrebbero mettere in discussione il valore dei dollari. Quindi gli stranieri ottengono un IOU senza valore che alla fine viene pagato in una valuta senza valore.
Finora gli stranieri sono stati truffati con successo, anche se cominciano a porsi domande.
La logica suggerirebbe che finché il governo degli Stati Uniti riesce ad ottenere qualcosa in cambio niente, tutto va bene; ma il presidente Trump pensa che questo sia ingiusto, non per i cinesi e gli altri stranieri che scambiano beni per carta in definitiva priva di valore, ma per l'America stessa! Esige che i cinesi e gli altri smettano di fornire roba reale alla sua gente in cambio della sua carta. In altre parole, parlando a nome del popolo americano, ora sta dissuadendo i cinesi dal dare agli americani qualcosa in cambio di niente.
Quelli sul Pianeta Asia potrebbero essere perdonati per aver guardato le cose in modo diverso. Dopo la morte di Mao e un breve periodo di accettazione della truffa del dollaro (sulla base del fatto che la domanda per i dollari avrebbe sempre garantito che potevano essere scambiati per qualcosa di valore), i cinesi hanno a lungo sentito puzza di bruciato. Questo è il motivo per cui nel 1983 hanno incaricato la Peoples Bank di vendere dollari per comprare oro e argento. Da allora hanno sono rimasti al gioco, non volendo smascherarlo per quello che veramente è.
Ora è lo stesso Trump che mette in discussione il dollaro. La Cina e la Russia hanno indubbiamente ricevuto il messaggio, ma al centro di tutto ciò c'è un profondo e più ampio malessere nel mondo del denaro fiat. Se lo capite, arriverete alla vera ragione per cui la Russia e la Cina sono caute nell'accumulare le valute fiat dell'Occidente. In particolare la Cina usa ancora il renminbi fiat, ma se non l'avesse fatto, l'ordine mondiale di oggi sarebbe probabilmente collassato sulla scia della crisi della Lehman, in quanto i difetti e le debolezze delle valute fiat sarebbero stati visibili agli occhi di tutti.
La prossima crisi del credito potrebbe cambiare tutto
Finora, la Cina e la Russia hanno resistito alla tentazione di agire precipitosamente. Le loro economie dipendono dalla cooperazione occidentale. La Russia esporta energia verso l'Occidente e la Cina gestisce un surplus commerciale di beni e servizi. Per fare a meno del commercio occidentale, hanno bisogno di un mercato autonomo in tutta l'Asia. Lo stanno costruendo, con i progetti cinesi per la via della seta e il consolidamento della Shanghai Cooperation Organization. Ma non tutte le basi sono state poste, certamente non abbastanza per "comandare".
Il passaggio da un mondo incentrato sul dollaro a rubli e renminbi supportati da oro sarà scandito dagli errori monetari dell'America. Ecco perché la prossima crisi economica è così importante per i risultati geopolitici. E non sarà solo una replica di quella della Lehman, caratterizzata da un'improvvisa crisi, dalla stampa di denaro e da un sistema bancario tenuto in vita su un filo.
La prossima crisi del credito è già stata innescata. L'inversione del commercio transfrontaliero è in pieno svolgimento e le vendite di dollari da parte di stranieri sono iniziate; non c'è dubbio che sia all'orizzonte una recessione, l'unica domanda è la sua probabile profondità. Il massiccio accumulo di debito insostenibile a livello mondiale dopo la crisi della Lehman, ci dice di aspettarci una sua liquidazione sostanziale. La concomitante combinazione del picco del ciclo del credito e del protezionismo commerciale ci mette in guardia su qualcosa di molto peggio di una recessione ordinaria: una possibile replica del 1929-32, solo questa volta con valute fiat scoperte anziché valute convertibili in oro.
È la portata del problema che dimostrerà la rovina delle valute fiat Una profonda recessione causerà danni catastrofici alle finanze pubbliche, che possono essere coperte solo da una massiccia espansione monetaria. Allo stesso tempo, la politica monetaria è concepita per garantire che il livello generale dei prezzi non scenda. Ciò si verifica quando una crisi del credito cancella la domanda e i prezzi in sound money scendono significativamente. Lo sappiamo perché nel 1929-32 accadde proprio questo.
Potrebbero volerci alcuni mesi prima che il potere d'acquisto delle valute fiat inizi un nuovo declino. Il recente rafforzamento dei prezzi dell'energia e delle materie prime è preoccupante in questo contesto, ma è probabilmente troppo presto per definirlo l'inizio di una tendenza in calo dei poteri d'acquisto del dollaro e delle altre valute, misurate rispetto alle varie materie prime.
È probabile che i problemi inizino con il dollaro o l'euro. In una recessione sempre più profonda, l'euro dovrà affrontare l'escalation dei problemi nei PIGS, la Brexit, il protezionismo commerciale degli Stati Uniti ed i rischi sistemici nel sistema bancario dell'Eurozona. Quest'ultima potrebbe facilmente disintegrarsi.
I politici sono mal equipaggiati per far fronte ad una crisi monetaria
Inevitabilmente la corruzione emanata dall'emissione a volontà di denaro fiat a costo zero porta ad un deterioramento della moralità politica. Svalutando la valuta, si può derubare le persone della loro ricchezza.
Nelle democrazie moderne, questo è il motivo per cui la fonte del potere politico si trova sempre più nell'inganno della popolazione, e perché sia il controllo che la svalutazione di una valuta sono la sua massima espressione. Il vero scopo della svalutazione della moneta raramente è compreso appieno dalla popolazione. L'esistenza di una valuta emessa dallo stato è accettata passivamente come prova del suo valore e non vengono poste ulteriori domande. Il declino a lungo termine del suo valore viene chiamato politica monetaria ufficiale, quindi tutti pensano che sia una cosa buona. Ma la popolazione non è del tutto consapevole del trasferimento di ricchezza da loro allo stato e ai suoi compari, l'inevitabile conseguenza della svalutazione monetaria.
La classe politica ha progressivamente ucciso il lato produttivo dell'economia per pagare i suoi schemi di socializzazione e il puro godimento del potere. Se il tasso di svalutazione della valuta è lento e regolare, può continuare per un lungo periodo. Ma dopo la crisi della Lehman il ritmo è accelerato, cosa che ha portato ad una rapida accelerazione del tasso di svalutazione della moneta. La svalutazione monetaria accelererà ulteriormente adesso: non solo per compensare un rallentamento del tasso di espansione del credito bancario, ma anche per finanziare la spesa pubblica.
La portata di una nuova svalutazione monetaria minaccia di allertare la popolazione riguardo l'instabilità della situazione, indebolendo la sua fiducia nelle valute fiat scoperte. Nonostante le intenzioni dichiarate della politica monetaria, il suo vero scopo diventerà sempre più evidente quando le entrate fiscali caleranno e aumenteranno i costi del welfare state: la stampa di denaro servirà a pagare il debito pubblico, obiettivo pedissequamente supportato da tutti i consulenti e commentatori economici che fingeranno di essere nientemeno che economisti.
Che cosa accadrà poi ai nostri politici che hanno fatto sempre più affidamento sulla svalutazione monetaria per finanziare le loro ambizioni? Si sveglieranno e all'improvviso si renderanno conto di doversi umilmente genuflettere davanti l'altare del sound money, confessando i loro peccati e sottomettendosi alla pubblica gogna?
Continuate a sognare, gente! Lotteranno per togliersi dai guai con gli unici mezzi a loro disposizione: più denaro fiat, più socialismo, più distruzione dell'economia produttiva accelerando il trasferimento di ricchezza attraverso la svalutazione monetaria. Non sanno fare nient'altro. Non solo hanno ingannato gli elettori, ma si sono illusi. Se il mondo si muoverà solo a metà strada verso una depressione simile a quella degli anni '30, il tasso di espansione monetaria per colmare il divario crescente tra entrate fiscali e oneri sociali sarà così grande che porterà probabilmente alla fine del dollaro, la fine dell'euro e la fine delle altre valute fiat.
Le teste sagge in Cina lo avevano previsto il secolo scorso, motivo per cui hanno detto alla PBOC di comprare oro e argento. È per questo motivo che nel 2002 hanno istituito lo Shanghai Gold Exchange per consentire ed incoraggiare la popolazione ad accumulare oro fisico. Sapevano che un giorno l'oro e l'argento sarebbero diventati la spina dorsale delle valute.
La Russia è arrivata un po' in ritardo, ma si è data da fare per rimettersi al passo. L'America ha cercato di usare il dollaro come arma per paralizzarla, ma Putin non si è fatto prendere dal panico: ha nominato una giovane donna brillante, Elvira Nabiullina, a capo della Banca centrale russa; ha riformato il sistema bancario, rafforzando le banche commerciali e sostituito lo SWIFT con un sistema di settlement proprio (collegato con gli stati centro americani, la Cina, l'Iran e persino la Turchia). Ciò isolerà la Russia dalle crisi bancarie occidentali, un punto sfuggito ai commentatori occidentali che vedono solo l'isolazionismo. Ed è Nabiullina che ha supervisionato la vendita di riserve in dollari per lingotti d'oro.
La Russia e la Cina si sono allontanate dal sistema finanziario occidentale, in modo che possa crollare senza abbatterle. Ovviamente ci saranno danni collaterali, ma nulla di imprevisto. lasceranno che l'Occidente si autodistrugga e senza che possano essere accusate di alcunché.
Gli Stati Uniti non possono sfuggire alle conseguenze della fine di Bretton Woods
Gli Stati Uniti sono caduti in una trappola di loro stessa creazione quando hanno messo fine all'accordo di Bretton Woods nel 1971. Da allora hanno cercato di far credere al mondo che l'oro non fosse più rilevante come denaro. Hanno iniziato a farlo vendendo oro in grandi tranche negli anni '70, ma presto hanno smesso, soprattutto quando è stato chiaro che gli arabi avevano un appetito insaziabile per il metallo giallo. A ciò è seguito da un patto faustiano con l'Arabia Saudita, e quindi con l'OPEC, per vendere petrolio solo in dollari.
Ma il mese scorso Reuters ha riferito che l'Arabia Saudita stava pensando di abbandonare il patto, in risposta ad una minaccia americana secondo cui l'OPEC avrebbe affrontato cause anti-trust. Successivamente la notizia è stata negata, presumibilmente sotto la pressione di Washington, ma è stata vista come una questione molto delicata, fondamentale per la credibilità del dollaro.
Il ruolo del dollaro nella determinazione dei prezzi e nel settlement delle materie prime ha dato agli Stati Uniti una forte presa sugli affari internazionali e sui flussi di capitale. Di conseguenza lo scorso gennaio gli stranieri avevano accumulato depositi in dollari e titoli a breve termine per un valore di $5.247 miliardi, oltre a titoli di lungo termine e attività industriali valutati a $19.434 miliardi (al 30 giugno dello scorso anno). Il totale di quasi $25.000 miliardi è oltre il 120% del PIL degli Stati Uniti.
Gli investitori obbligazionari ci dicono che qualsiasi Paese che si affida agli stranieri per finanziare il proprio debito pubblico, si sta dando la proverbiale zappa sui piedi. Di solito accade col finanziamento attraverso valute estere, quando i costi di rimborso aumentano se la valuta del Paese in questione viene svalutata. Questo è senza dubbio vero, ma lo stesso rischio esiste quando gli investitori stranieri finanziano un governo nella propria valuta. L'errore è pensare solo in termini di rimborso del debito esistente, che può essere svalutato, quando invece è la domanda di credito futura che conta veramente.
Gli stranieri hanno già iniziato a vendere dollari, come evidenziato dai recenti dati del Tesoro statunitense (linee 30-32). A dicembre e gennaio, i dati del Treasury International Capital (TIC) sono diventati negativi, con deflussi netti di $257 miliardi. La grande inversione di tendenza la troviamo nei flussi del settore privato, che fino a quel momento erano stati fortemente positivi. Tuttavia i governi stranieri sono stati venditori netti sin dall'aprile 2017, per un valore di $224 miliardi.
Il vantaggio statunitense a spese degli stranieri sembra essere finito e gli investitori interni statunitensi dovranno iniziare a comprare il debito degli Stati Uniti, valutando realisticamente un disinvestimento all'estero. A meno che la FED non annunci un nuovo quantitative easing, l'inversione degli acquisti esteri di dollari e titoli del Tesoro USA è destinata a far salire i costi di finanziamento a livelli insostenibili (per il governo USA) ed a mettere sotto pressione il dollaro stesso. Si sta configurando un crollo matematico del denaro fiat, la fine dell'illusione del denaro fiat, quando infine l'oro tornerà ad essere preferito ad una valuta fiat scoperta.
Un pagliaio d'oro è dietro l'angolo
Abbiamo evidenziato come ci siano alcune pagliuzze dorate portate nel vento, che in virtù di una crisi monetaria dovrebbero portare alla riabilitazione ufficiale dell'oro come denaro in Asia e di conseguenza a prezzi del metallo giallo molto più alti. Ci sono pochi dubbi sul fatto che la fine dell'attuale ciclo del credito, in coincidenza con il protezionismo commerciale americano, comporti pericoli per tutte le valute fiat, in particolare per il dollaro. I dati TIC del Tesoro USA mostrano un'inversione dei flussi di capitale, che è coerente con il collasso del commercio transfrontaliero. L'effetto sulle finanze del governo degli Stati Uniti sarà probabilmente catastrofico, indebolendo ulteriormente la fiducia globale nel dollaro.
La situazione difficile del dollaro ricorda gli eventi che portarono al crollo del gold pool di Londra negli anni '60. Troppi dollari erano in mani straniere, portando i governi stranieri (in particolare quello francese e tedesco) a scambiare le eccedenze in dollari in base all'accordo di Bretton Woods. La valutazione in dollari dell'oro è straordinariamente simile oggi, illustrata nel grafico qui sotto.
Il prezzo dell'oro è vicino al livello visto nell'agosto del 1971 (mostrato dalla linea tratteggiata), quando l'America fu costretta ad abbandonare l'accordo di Bretton Woods. Tutto ciò che serve è un innesco. La Cina ha messo alle corde il mercato dei lingotti; la Russia sta vendendo dollari in cambio di oro; una profonda recessione, forse la replica della depressione degli anni '30, sta diventando più probabile di giorno in giorno. Sarà necessaria una massiccia inflazione monetaria per sostenere i governi occidentali. Il fallimento economico del mondo è interamente dovuto alla continua svalutazione delle valute fiat, una pratica che sarà portata a termine dall'attuale ciclo del credito.
Pagliuzze dorate portate dal vento? Sembra che stiano volando da un gigantesco pagliaio proprio dietro l'angolo.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/
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